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Autore: Dragon gio    02/02/2010    2 recensioni
Dopo una notte di sesso, Sai si ritrova ad osservare la neve fuori dalla finestra e la sua mente vaga, su lui e il suo rapporto con Naruto...
One Shot senza molte pretese, solo una manciata dei pensieri di Sai!
Pairing trattato SaiNaru/NaruSai
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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I'm here for you - SaiNaru
I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.



I’m here for you



Incantarsi davanti ad una finestra non era esattamente qualcosa che si addicesse ad un ex membro del Ne, eppure quella notte, non poteva farne a meno. Poggiato pigramente con un braccio sul davanzale, il respiro lieve che appannava quella superficie trasparente. Il freddo gli pizzicava la pelle furiosamente, ma come stupirsene? Era totalmente nudo! Quel candore che gli abbagliava gli occhi, superava anche il fastidio che gli provocavano i brividi. All’esterno di quella finestra, Konoha, ricoperta da un soffice manto di neve.

Scuoteva sorpreso le palpebre, le labbra si tiravano appena in smorfie accennate di gioia, osservava quello spettacolo meravigliato. La neve cadeva abbondante, senza sosta, tingendo di bianco ogni casa, ogni via, facendo scomparire tutto, amalgamando ogni essenza in una sola. Ecco come gli appariva ora Konoha, non più un villaggio fatto di abitazioni distinte le une dalle altre, ora sembrava più un enorme casa bianca. Era come se tutto e tutti si fossero fusi in uno, dando vita a quel mantello puro che accecava e feriva la vista. E poi, quel cielo chiaro, color rosa, donava un atmosfera quasi magica, ormai quella visione pareva più una suggestione della mente partorita da un artista.

Gli piaceva dannazione, quanto adorava veder scendere la neve, era uno degli elementi naturali che maggiormente lo aveva interessato nell’arco della sua giovane vita. A partire dal suo colore, il bianco, tanto immacolato e agognato da lui, forse perché non gli era mai stato concesso di poterlo desiderare realmente. Lui, era come il nero, quello che annientava tutto, ma al contempo desiderava essere come il bianco, che schiariva, donava vigore, ricopriva tutti i colori, tutte le ferite, tutti gli sbagli.

Così perfetta era la neve ai suoi occhi, così unica e speciale, proprio come quell’anomalo legame che si era creato fra lui e il suo compagno. Lo stesso ragazzo che ora giaceva dormiente alle sue spalle, avvolto nel calore del futon. Il suo sorriso si allargò, non con imbarazzo mentre rimembrava quanto piacere gli avesse donato quella notte. Quel corpo così voluttuoso e caldo che si stringeva a lui, assetato, piacevolmente tentatore. Si sfiorò la bocca con le dita, ora infreddolite, passava i polpastrelli laddove prima la pelle era ardente e umida, bagnata dai suoi baci.

Era così bello ogni volta che accadeva, ogni maledetta volta che si lasciavano traviare dal sesso, da quel contatto così intimo che avveniva fra due corpi, da tutte quelle emozioni che lui si era sempre rifiutato di provare. Da quel sentimento che lui non conosceva e di cui non sapeva nulla.
Però tutta quella travolgente passione, sarebbe durata? Si soffermava sempre e con attenzione su questo dilemma. L’ombra invadente di una terza figura si insidiava di continuo, offuscando il piacere dei due amanti. Quel singolo nome che aveva il potere di gettarlo nello scompiglio, facendogli temere il futuro e tutto ciò che si era faticosamente guadagnato.

Sì, era così, il loro legame era bello e puro proprio come la neve, ma al contempo era anche effimero, perché lo sapevano anche i bambini che dopo la bufera veniva il sole. E il sole scioglieva la neve, di le non ne restava niente, solo acqua che sarebbe andata ad inumidire la terra secca e dura.
Ogni cosa era sfuggevole e instabile, ogni singolo attimo, ogni momento. Quel sentimento così strano a cui lui non poteva ancora dare un nome, era pericoloso e ingannevole. Sapeva che tutto poteva finire da un momento all’altro e questo pensiero cupo gli donava una leggera fitta al petto.

Uno spiffero lo costrinse a cercare di ripararsi, le mani si sfregarono sulle braccia, strette al corpo. Un sospiro teso gli sfuggì, malinconico e in qualche modo felice.
Alle sue spalle un fruscio attirò la sua attenzione, un lento rumore di passi che gli si avvicinavano, e poi un tepore che lo avvolgeva.

-    Nah… Sai, torna a letto! Ho freddo… - mormorò il ragazzo dalla scarmigliata capigliatura bionda. La testa mollemente abbandonata contro la sua schiena, le mani avvinghiate alle vita in un tenero abbraccio.
-    Dì la verità, hai ancora paura per aver visto quel film? – un sussulto scosse completamente quel dolce calore da capo a piedi. E Sai se la rise di gusto.
-    Baka! Non sia mai che il futuro Hokage abbia paura di un film horror di serie B! – affermò indignato, premendo al contempo di più il suo corpo nudo contro quello dell’artista.
-    Se è così, allora perché ti tremano ancora le gambe? – Dinanzi l’evidente verità, anche Naruto dovette soccombere. Lui d’altronde, non aveva mai sopportato i film horror, fin da quando era bambino. E ancora oggi gli provocano il medesimo, infantile effetto di paura.
-    Ti odio, sappilo! – concluse seccato abbandonando la presa vigorosa. Ma prima di rifugiarsi di nuovo nel confortevole letto, lasciò la sua impronta sulla schiena di Sai. Un bacio, più simile ad un morso a dire il vero, che lasciò un inequivocabile macchia rossa su quella pelle diafana, e provocò un gemito malcelato in Sai. Naruto sogghignò soddisfatto di quel marchio, ormai conosceva bene i punti deboli del compagno e sapeva sempre come vendicarsi ogni qualvolta lo prendeva in giro.
-    Io me ne torno a letto, tu resta pure qui a gelarti il culo! – repentino e lesto si rituffò sotto le coperte, girandosi un paio di volte in cerca della posizione a lui più congeniale.

Pochi minuti dopo, si accorse che Sai non lo aveva ancora raggiunto. Si sollevò cui gomiti – Sai… - sbuffò nell’accorgersi che era ancora lì davanti alla finestra, imbambolato come uno scemo – Dai, torna a letto! Guarda che la neve mica si scioglie entro stanotte! –

Sbarrò gli occhi a quella risposta, stupito per quanto stava per pronunciare – E se invece fosse così? Se domani al nostro risveglio la neve fosse già svanita? –
Naruto aggrottò le sopracciglia, da dove gli usciva una simile domanda? Di certo non dal cervello!
Si grattò la nuca, visibilmente in difficoltà – Baka! Con il freddo che fa, come minimo nevicherà tutto il giorno! – sospirò evitando il suo sguardo, come imbarazzato – Comunque che ti importa della neve? Ci sarò io! -
-    Naruto… - bisbigliò confuso lui, come era possibile che quel ragazzo fosse sempre in grado di donare quiete al suo animo? Di fornirgli delle risposte così semplici, eppure tanto mirate?
-    Dai, vieni! Avrai freddo pure tu ora… - esclamò con un sorriso incredibile, e allargò le braccia per accoglierlo. Sai avvertì un groppo in gola, per un istante fu come se non fosse più padrone del suo corpo. Semplicemente, si lasciò avvolgere da quel calore così sconvolgente.
-    Cacchio, sei tutto gelato! – borbottò stizzito Naruto facendosi cogliere da violenti brividi.
-    Scusa! –
-    Dì la verità, lo hai fatto apposta così poi ti facevi scaldare da me?! –
-    Chi lo sa… - ridacchiò, palesemente divertito dalla reazione di Naruto, poi senza una ragione particolare, si strinse di più a lui.
-    Waaw! Sai, piantala, mi stai facendo venire un freddo cane! –
-    Domani, la guardiamo insieme la neve? –
-    Eh?! Ma che dici?! Non ho proprio voglia di starmene fermo a guardare i fiocchi di neve come un baccalà! –
-    Secondo i miei libri, tu non sei per nulla una persona romantica… -
-    E tu dovresti piantarla di leggere quei libracci! – replicò astioso, avrebbe volentieri bruciato l’intera collezione dei libri di Sai, davvero, ogni tanto lo pensava seriamente.
-    Mh, vedremo… - sussurrò lieve, il dolce tepore del corpo di Naruto gli stava facendo abbandonare tutti i sensi senza ritegno. Allora, evitando movimenti eccessivamente bruschi, Naruto lo accompagnò fino all’unico cuscino disponibile. Una volta coricati, non resistette alla tentazione di baciargli il collo, risalendo il viso e raggiungendo infine il suo obbiettivo finale, le labbra. Tormentandolo sapientemente come solo lui sapeva fare.
-    Naruto… lo sai vero che è grazie a quei “libracci” che ho imparato a fare sesso? Vuoi davvero che li butti via? –
-    Nah, magari quelli tienili! Non si sa mai… - sogghignò indossando la sua maschera da volpe, come amava definirla Sai.

Per quanto quel legame fosse instabile, adesso funzionava. Sebbene tale pensiero non fosse la definitiva risposta che poteva quietare Sai, non era nemmeno una così cattiva prospettiva del presente. Presto la neve si sarebbe sciolta, ma c’erano ancora così tanti paesaggi diversi che lui e Naruto avrebbero potuto guardare.

E comunque prima o poi, sarebbe ritornata anche la neve…


END
12-01-2010

_ _ _


Buona sera a tutti, state bene?! Finalmente vinco la pigrizia e trovo il tempo per pubblicare l'ultima mia "fatica" SaiNaru/NaruSai, de hi ho ho!!!! XD
Umh, che dire, spero vi sia piaciuta e godetevela perchè non so quando riavrò giusta ispirazione per qualcosa del genere, visto che potrei fare una sosta nel fandom di Merlin, data la mia nuovissima passione per tale telefilm!!! * *
Vorrei provare a scrivere qualcosa su Merlin ma non ho ancora avuto ispirazionse sensata, per cui può darsi che poi ripieghi di nuovo su Naruto, mah! XD
Vediamo come si metterà l'ispirazione, perchè per ora sta a quota zero come idee (e di scrivere sempre le stesse cose trita e ritrita non mi va, già questa fic è molto "ritrita"! XDD)! U_U'
Sono più presa da disegno e video editing, è il periodo così, abbiate pazienza! XD

Prima di salutare, ringrazio come sempre tutti colori che commentano o che salvano le mie fiction fra i loro favoriti, GRAZIE!!! :D

See you soon fan writer...

  
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