Feliciano sa perfettamente di stare con un tedesco, è l’unica consapevolezza che occupa la sua testolina altrimenti vuota. Conosce i tedeschi, almeno un po’, e sa che oggi non deve aspettarsi alcunché, ma gli va bene così. In fondo, basta lui a riempire la casa di rose e cioccolatini, a mandare sms sdolcinati allo scoccare della mezzanotte, ad esaltarsi per una festa tanto commerciale e tanto sciocca – ma anche se oramai è diventato il giorno dei venditori di fiori e dolci, a lui piace da matti, ed è una scusa per sommergere ancora di più il suo uomo col proprio amore. In fondo è soddisfatto delle semplici e speciali attenzioni, non ha bisogno di chissà quali grandi regali. Gli basta aver visto, ieri, Ludwig affannarsi per i negozi del paesino alla ricerca di un dono perfetto per il suo Italia. “Dannati regali!”, lo ha sentito sbottare in tedesco mentre si arrovellava il cervello davanti ad una vetrina e non trovava niente di adatto.
Gli basta questo, sapere del suo affanno, aspettare le otto precise per sentire il campanello suonare e farsi portare fuori a cena in un ristorante di lusso, sentirlo dire, mentre si gratta la testa, con le guance rosse, “Non ho trovato niente di adatto a te” che lo fa sentire incredibilmente speciale, e una rosa rossa da annusare e accarezzare, come tutti gli anni.