Deve pagare!

I Caraibi sono belli. La sabbia è candida ed il mare ha un suono melodioso, diverso.
Le giornate le passiamo rilassandoci, giocando, divertendoci.
La cosa più bella sono le sere. Usciamo, andiamo in discoteca e posso andare -nonostante la mia età- in quasi tutti i locali e laddove non mi è permesso entrare, i ragazzi restano fuori ed andiamo in un altro locale.
Ci divertiamo anche se molto spesso Tom diventa triste e scorbutico.
Mi dispiace vederlo così perchè so -anche Bill- che non posso fare niente.
Dobbiamo cercarlo solamente di distrarlo. Per questo Bill ha chiesto di prolungare la vacanza fino alla fine di Agosto.
Alloggiamo in un villaggio turistico molto -forse troppo- costoso, ultimamente mi isolo molto da Bill e Tom perchè la mia mente è occupata da troppi pensieri differenti che si scontrano fra di loro e mi provocano mal di testa frequenti. Quando capita -spesso, dato l'alto numero di volte in cui mi isolo- preferisco stare sola e sbrogliare quella matassa formatasi nel mio cervello.
Credo che Bill e Tom si siano accorti del mio cambiamento e sono quasi certamente sicura che vogliono fare di tutto per scoprire che cosa mi succede. Per questo, come furono pronti gli Ateniesi nella seconda guerra contro i Persiani, attendo eventuali "attachi".
Non passa molto tempo che vedo Bill avvicinarsi al mio bungalow, che ha una piccola veranda sul mare, e sorridere amichevolmente.
-Ciao- mi saluta dandomi poi un bacio a fior di labbra.
-Ciao-.
-Emh... posso parlarti?- chiede apparentemente in modo dolce.
-C-certo-.
-Perchè stai sempre per fatti tuoi?-.
"Ecco buttata la bomba" penso.
-Perchè ho molti mal di testa- ammetto.
-Perchè?- dice curioso.
-Non lo so- mento.
In realtà lo so, anche se non sono pienamente sicura della diagnosi. I troppi pensieri non inducono ai mal di testa, no?
-E ora come va?- domanda premuroso.
-Bene. Ora bene-.
-Vedi che servo a qualcosa?- dice retoricamente.
-No. Tu servi a tante cose- dico.
-A cosa, apparte cantare?- domanda triste.
"Mi si è incrippato il ragazzo!" penso disperata.
-A far stare bene la gente-.
Ma vedo che non è soddisfatto. Mi guarda interrogativo aspettando altro.
-Servi a me!-
-A cosa?- chiede ridendo.
-Be' sai- dico baciandolo -Se non ci fossi tu io con chi starei?-
-Con Marcus-.
-No... non dopo che mi ha...- dico e mi salgono le lacrime agli occhi per quel ricordo sgradevole.
Bill è confuso, giustamente. Non sa che ho lasciato Marcus per due motivi:
1) Perchè amavo lui
2) Perchè Marcus mi ha picchiato.
Non lo sa nessuno. Mi ha picchiato poco prima la partenza per i Caraibi. Bill guarda attentamente il mio collo e vede una striscia rossa che è coperta dalla sciarpa che indosso.
Mi leva delicatamente la sciarpa e tocca la striscia rossa che mi fa ancora male. Sussulto.
-L'hai curata almeno?- domanda.
-Superficialmente perchè mi fa troppo male...-.
-Andiamo da Tom- dice prendendomi per il polso.
Andiamo al bungalow di Tom che si trova di fianco al mio e lo troviamo intento a giocare alla playstation.
-Tom!- urla Bill agitato.
-Guarda che... che... ha fatto Marcus ad Aurora-
Tom interrompe il gioco e si avvicina alla ferita rosso sangue.
-Ti ha messo le mani addosso?- domanda, più che furioso.
Annuisco e mi getto tra le sue braccia. Mi accarezza il capo proprio come io ho fatto la vigilia della partenza e anche io imito i suoi gesti. Inizio a piangere silenziosamente.
-Dobbiamo denunciarlo- dice una volta sciolto l'abbraccio.
-Che cosa!?- domando incredula.
Non possiamo. Perchè se i miei sapessero l'accaduto non mi lascerebbero più andare da nessuna parte con loro.
-Aurora, deve pagare!- dice Bill stringendo i pugni fino a sbianchirsi le nocche.
-LO SO!- urlo.

Deeper_&_Deeper dice: Ma lo sapete che sono emozionata!? Sì, perchè non avevo mai mai mai e poi mai avuto 19 recensioni! Mi sono commossa, sapete??? Comunque... sondaggio generale:

"VI PIACE COME SCRIVO?"