II° classificata al "Contest Dei Sentimenti" indetto da Alechan_96 .
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Vorrei deidicarla a mille persone,
nella speranza che si
ricordino sempre chi sono e quanto contano.
May's Day
[Past and Present]
Past
Siede
composta sotto il sole, le gonne voluminose sparse intorno alle gambette corte.
Un piccolo cappellino di paglia riposa sulla massa di corti capelli corvini,
schermando i suoi occhi chiari, di un grigio così pallido da sembrare bianco,
dal riverbero del sole del primo pomeriggio.
Con le manine candide intreccia i fiori
in una ghirlanda screziata, il viso assorto.
Sembra un piccolo
angelo.
Sasuke si
avvicina, attratto da tanto puro candore.
La guarda, divorandola con gli occhi,
fissandola con un intensità che non ha nulla di malizioso, semplicemente
ammirandola con l'innocenza che solo un
bambino può avere. Hinata alza lo sguardo e incontra quello del giovane
Uchiha.
Si
fissano per una manciata di secondi che, tuttavia, sembrano durare in
eterno.
Un
delicato rossore imporpora le guance di Hinata, ma la bambina continua a non
abbassare lo sguardo, incantata dal nero pece degli occhi
dell'altro.
E
Sasuke fa altrettanto, lasciando che i suoi occhi stringano un contatto sempre
più stretto con quelli di lei, permettendo a quella bambina dagli occhi di perla
di indagare la sua anima fin nei suoi recessi più profondi, scoprendo quelle
parti di essa che nemmeno lui conosce.
“Vuoi giocare?”
Lo chiede con una spontaneità disarmante,
non distogliendo lo sguardo, inclinando le labbra in un sorriso radioso che si
espande anche agli occhi.
Sasuke accetta e Hinata sorride ancora di più prima di alzarsi, lasciando
cadere a terra i fiori oramai intrecciati che si posano al suolo in una delicata
giravolta.
La
bambina inizia a correre e Sasuke la imita, stringendo la mano da lei tesa,
mentre le loro risate cristalline, fanciullesche, si alzano al cielo, in quel
giorno di metà Maggio.
Present
E' seduta di nuovo in quello stesso
punto, sempre nella medesima posizione.
Intorno a lei, tutto è rimasto
invariato, quasi il tempo si fosse dimenticato di accarezzare quel luogo: il
cielo è azzurro e terso, il sole brillante, l'aria un insieme variegato di
profumi.
E' lei ad
essere cambiata.
Le gonne ora celano gambe lunghe e affusolate, mentre il cappellino
protegge la pelle diafana contornata da una lunga chioma di ricci dello stesso
colore della notte.
Non intreccia nessuna ghirlanda; si limita a leggere un libro, sfogliando
le pagina con crescente passione, avida di scoprire l'anima di quel insieme di
carta e inchiostro.
Sasuke continua a fissarla senza distogliere lo sguardo, appoggiato
all'albero di ciliegio che lei tanto ama; questa volta non si fa avanti: vuole
osservarla, saziarsi della sua immagine e della sua
purezza.
Il suo
sguardo vaga sulla persona della ragazza, ma non è più quello di quando aveva
solo cinque anni e la vedeva per la prima volta.
La
guarda con gli occhi di un fedele che incontra per la prima volta la figura del
suo santo, con devozione e amore.
La ammira e nei suoi occhi brilla tutto
il suo sentimento, splendendo con la stessa intensità di mille
soli.
Si avvicina,
finalmente, azzerando ogni distanza che lo divida da
Hinata.
Hinata lo
sente farsi avanti e le labbra si piegano, istintivamente, in un accenno di
sorriso.
Avverte
la sua presenza al suo fianco e chiude il libro, improvvisamente dimentica
dell'interesse con cui, pochi secondi prima, ne sfogliava le
pagine.
Sasuke si
siede al suo fianco e lei si volta, ardendo dal desiderio di perdersi nel suo
sguardo, bramandolo con tutta sé stessa poiché solo quando lui la guarda si
sente viva.
La faccia del giovane è impassibile, quasi fredda, ma lei non se ne sente
turbata. Oramai Hinata lo conosce e sa che quell'apparente noncuranza verso
tutto e tutti è solo una maschera.
Lo vede nei suoi occhi, dalla luce
singolare che vi brilla quando la guarda; se ne sente lusingata e felice
perchè sa che è solo per lei.
La ama.
E anche lei lo ama, con tutta sé stessa.
Nessuno avrebbe mai pensato che due anime così profondamente diverse
potessero arrivare ad innamorarsi con quell'intensità, ma tutti si erano dovuti
ricredere.
L'uno è
diventata la metà perfetta, esattamente complementare, dell'altro. Tra di loro,
non ci sono silenzi fastidiosi, ma solo momenti in cui le parole sono sciocchi
accidenti(*) privi di alcuna importanza.
Sono i loro sguardi reciproci,
quell'incatenarsi di bianco e nero, a parlare per loro, a colmare la quiete che
li divide e, allo stesso tempo, li unisce.
Sasuke la guarda ancora, con un'intensità
disarmante, e lentamente si accosta al suo viso fino a quando le distanze si
annullano.
I loro
nasi si sfiorano, le labbra sono separate da poco più di un soffio
d'aria.
Piano, si
sfiorano in un bacio appassionato eppure dolce, che brucia come succo di
limone.
Con
delicatezza, le loro lingue si accarezzano, danzano insieme in quel balletto
sensuale in cui i loro sapori, i loro profumi, le loro stesse anime, si
mischiano e si confondono.
Quel bacio è un modo per donarsi
all'altro attraverso le labbra, un modo per appartenersi.
In quel
contatto, vi è il fuoco sfavillante che brucia l'anima, una vibrazione nel fondo
di essa, una scossa capace di scuotere entrambi.
Mentre si baciano, le loro anime vibrano
all'unisono per l'altro, urlando a gran voce le parole “ti
amo”.
Quando si
separano, lei sorride in maniera così radiosa che per un attimo è il sole ad
essere oscurato, poi si alza e comincia a correre, ridendo con la sua risata un
po' da bambina.
Corre tra i fiori, come quel pomeriggio di Maggio.
E Sasuke la guarda, lasciando che le
labbra si inclinino in un accenno di sorriso mentre rivede la bambina che anni
prima l'aveva affascinato, quella che aveva guardato come se fosse un
angelo.
L'immagine
si sovrappone a quella della donna che ha dinanzi e si rende conto che lei è
un angelo.
E
che l'amerà per sempre, con la stessa intensità di quel giorno di metà
Maggio.
Fine
Note
dell'Autore:
Penso che ci siano alcune cose da chiarire riguardo
a questa fic.
Ho deciso di inserire negli avvertimenti il “Non-sense” perchè quello che
viene descritto nella fic è un fatto puramente inventato, in un universo
alternativo che spiegherò, senza collegamenti con altri
episodi.
La fic è
ambientata, più o meno, nel 1700 e da qui il riferimento alle gonne voluminose
tipiche di quegli anni.
Nel “Past” i due personaggi hanno circa 5-6 anni, mentre nel
“Present” ho voluto
attribuirgliene 17-18.
Mi sembra importante dire che le due “parti” non sono
due flashfic diverse, ma un one-shot unica divisa in due
sezioni.
Una nota importante riguarda la parola “accidenti”, evidenziata nel testo
con un *.
In pratica, nella filosofia scolastica si riprendono
alcuni concetti aristotelici, tra cui quello di “accidente” e “sostanza”: i
primi, sono le cose non
indispensabili della vita, mentre le seconda sono quelle fondamentali per
l'esistenza di ognuno.
Ho preso l'idea dall'introduzione de “I promessi
sposi”, anche se la frase è nettamente diversa da quella usata da Manzoni del
celebre romanzo.
All'interno della due sezioni, Sasuke potrebbe apparire un
po' OOC e questo non mi stupirebbe affatto: ho sempre avuto qualche problema a
rimanere IC con i miei personaggi; tuttavia, ho immaginato un Sasuke molto
innamorato, cercando però di non farlo cadere nello
smielato.
Ci tenevo a dirlo in quanto
vorrei che si capisse che è una scelta voluta, e non un errore di
distrazione.
Comunque, per il resto non penso ci siano altre cose da
dire.