Era sola e la cosa le stava bene. Non era sicura se fosse
perché era un animo solitario o semplicemente perché quella era la sua
condizione e non poteva fare niente per cambiarla, quindi tanto valeva
accettarla.
C’era stato un tempo in cui aveva avuto amici e amiche, ma
poi, a causa del suo carattere orgoglioso, ostinato e intransigente, aveva
piano piano tagliato fuori dalla sua vita molte persone. Non era superba o
presuntuosa, semplicemente non era in grado di scendere a compromessi. O bianco
o nero. Per lei non c’era spazio per il grigio. Aveva sempre faticato a fidarsi
delle persone e quando quelle che lei considerava amiche l’avevano pesantemente
delusa, lei non era stata disposta a dare una seconda possibilità. Così come
aveva dato tutto, aveva tolto tutto. E ora si ritrovava con poche amiche che
però, essendo loro fidanzate, vedeva pochissimo. E così aveva imparato a stare
sola e si era accorta che, grazie alla sua abitudine di contare sempre e solo
su sé stessa in ogni occasione, non era poi così difficile.
Ma ora il silenzio che le rimbombava nelle orecchie le
portava alla mente pensieri poco felici. Sua cugina Lily l’aveva eletta sua
confidente già da tempo. Più o meno da quando aveva capito che tra lei e Scorpius c’era solo una grande amicizia, niente di tenero,
nonostante si scambiassero spesso abbracci e dormissero nello stesso letto
quando andavano in vacanza. Lily si era prese una cotta per lui due anni prima
e aveva subito preso in antipatia Rose, a causa della gelosia che provava nei
suoi confronti. Poi Rose era finalmente riuscita a farle capire che tra loro
due non c’era assolutamente nulla di tenero, omettendo abilmente che certo non
era perché lei non lo volesse. E da quel
momento aveva iniziato ad ascoltare tutte le pene della cuginetta.
Inizialmente sembrava che tra i due potesse nascere
qualcosa, ma lei aveva accortamente provveduto a sabotare il tutto, stando bene
attenta a non farsi scoprire. Senza destare sospetti aveva persuaso Scorpius che forse Lily non era la persona adatta a lui e
che avrebbe dovuto pensare a divertirsi. Non fu difficile, visto che il ragazzo
non era già molto convinto di suo. Le era costato molto e si era sentita molto
in colpa, soprattutto quando vide Lily piangere disperata per il rifiuto
ricevuto, però non avrebbe mai sopportato di vederli insieme.
Scorpius non sembrava molto
turbato dalla situazione, mentre Lily non riusciva a superarla. Poi lentamente
ne era uscita anche lei e aveva ripreso a vivere. Ma con grande rammarico di
Rose riprese anche i contatti con Scorpius, che ora
voleva avere come amico. E fu così che Scorpius la
mise da parte. Se prima la cercava una volta ogni tanto, ora aveva smesso del
tutto, mentre al contrario mandava messaggi a Lily e la incontrava spesso. E
lei alla fine aveva smesso a sua volta di cercarlo: aveva sempre l’impressione
di disturbarlo e di dargli fastidio quando lo faceva. Così si limitava a
seguire la sua vita da lontano, attraverso i racconti dettagliati che le faceva
la cugina, visto che, orgogliosa com’era, non avrebbe mai ammesso di sentire la
sua mancanza, né tantomeno di provare per lui un sentimento più forte
dell’amicizia.
Lily sembrava davvero vederlo come un amico, infatti era
uscita con altri ragazzi nel frattempo. Eppure poco prima era corsa nella sua
stanza, dicendole che aveva capito di non aver mai dimenticato il biondino. Il
che, considerando che da due mesi a quella parte Scorpius
le dimostrava attenzioni particolari, per Rose era catastrofico. Ormai era
sicura che non avrebbe potuto fare niente per impedire che si mettessero
assieme. Era felice per sua cugina, infondo le voleva bene sinceramente, ma non
poteva fare a meno di starci male.
Ricordava bene come all’inizio Scorpius
le stesse antipatico, più per presa di posizione che per altro, visto che suo
padre lo aveva sempre criticato in quanto figlio di Draco
Malfoy. Solo che poi, il primo anno di scuola, aveva
fatto amicizia con Albus e di conseguenza durante le
vacanze estive era andato in vacanza con loro e Rose lo aveva rivalutato. E
così, da quattro anni a quella parte, era innamorata di lui. Ma non aveva mai
avuto il coraggio di dirglielo. Gli era sempre stata vicino, pronta ad
ascoltarlo quando ne aveva avuto bisogno, pronta a fargli sentire tutto l’affetto
che provava nei suoi confronti. Ed ora lo stava perdendo. Sorrise ironicamente.
Lo aveva perso già da tempo, da quando Lily si era intromessa sgomitando nelle
loro vite.
Rose le voleva bene, certo, ma non sopportava il suo modo di
fare. Se si fissava su una cosa continuava a insistere fino a che non la
otteneva. Pochi mesi prima si era fissata a voler uscire con il gruppo di amici
di Scorpius e aveva pestato i piedi e piagnucolato
fino a quando alla fine una ragazza del giro era riuscita ad accontentarla. E
aveva preso il suo posto. Scorpius la invitava sempre
ad uscire con lui e i suoi amici e ogni volta Lily tornava da Rose con una
novità.
L’ultima era stata l’invito a passare il capodanno con loro
nella villa di Zabini. Ovviamente Lily non aspettava
altro, erano giorni che assillava tutti, Scorpius
compreso, perché voleva passare il capodanno con loro. Quando l’attesissimo
invito alla fine era arrivato, poche ore prima del capodanno, lei non aveva
esitato ad accettare, lasciando così Rose sola. Lei sarebbe rimasta al castello
con i pochi studenti che non avevano come lei un programma. Non poteva nemmeno
tornare a casa perché quando i suoi glie lo avevano chiesto lei aveva rifiutato
per stare con Lily e così loro erano partiti con i suoi zii. Lily non aveva
nemmeno finto di essere dispiaciuta:
“Tu mi capisci Rose… è una grande occasione per me! Una
settimana con lui!!! Vedrai che riuscirò a far sì che succeda qualcosa tra noi!
Infondo ha solo bisogno di una spintarella! Non ti dispiace vero? Ho chiesto a Scorpius se potevi venire ma lui ha detto che c’era solo un
posto, il mio, quindi per quest’anno va così…Magari se lo avesse saputo prima…”
E lei era stata zitta. Malignamente aveva avuto anche il
dubbio che non avesse chiesto proprio niente a nessuno: si era presa il suo
posto e lo difendeva con i denti. Non voleva nessuno tra i piedi, men che meno
Rose, che notoriamente aveva avuto un rapporto particolare con la sua preda.
Guardando la neve che cadeva fitta fuori dalla finestra Rose
sospirò. Sua cugina era fatta così… Viziata fin da piccola, prepotente ed
egoista. L’ unica figlia femmina di casa Potter, super desiderata sia dallo zio
che dalla zia, che da quando era arrivata non erano mai stati capaci di dirle
di no. Infondo non era colpa sua: era stata abituata fin da bambina a
comportarsi in un certo modo e a ragionare come se i suoi desideri e le sue
esigenze fossero più importanti di quelle degli altri, ad agire secondo il
motto “il fine giustifica i mezzi”. Era sempre arrivata dove voleva, a volte
calpestando altre persone, e l’unica cosa che per lei aveva importanza era il
fatto che avesse avuto successo. Non si era mai voltata in dietro, aveva sempre
tirato dritto per la sua strada.
-Rose…-
Non ci credeva. Da quanto tempo non sentiva quella voce? O
almeno, non rivolta a lei. Si era rassegnata da tempo a non sentirla più, si
era abituata al fatto che Scorpius la guardasse senza
in realtà vederla. Ed ora era lì, vicino a lei. E per un attimo sentì il suo
stomaco cadere in qualche punto indefinito del suo corpo.
-Si?-
Dentro di lei turbinava una serie infinita di emozioni,
eppure come al solito si era mostrata fredda e controllata, come se niente
riuscisse a scalfirla.
-Tutto ok? È un po’ che non ci si vede!-
-Si grazie. Tu?-
Aveva deliberatamente ignorato il suo commento. Avrebbe
voluto rispondere con cattiveria che non solo non si vedevano da molto, ma che
lei avrebbe tranquillamente potuto essere morta e lui non se ne sarebbe
accorto. Ma mai gli avrebbe dato la soddisfazione di mostrargli che c’era
rimasta male.
-Anche io…-
Silenzio. Ok, forse era stata eccessivamente fredda e lui
era rimasto spiazzato. Forse per lui non aveva fatto nulla di male. O forse non
aveva dato la stessa importanza che aveva dato lei alla loro amicizia.
-Avevi bisogno di qualcosa?-
-Perché?-
-Perché sei un Serpeverde, e sei
nella torre Grifondoro. Non è una cosa usuale.-
O almeno non lo era da quando non si parlavano praticamente
più. Prima invece era sempre accampato in quella torre a scherzare con lei, a
fare l’idiota e a prenderla in giro, tanto che anche gli altri Grifoni avevano
iniziato a considerare la sua presenza una cosa normale e nemmeno ci facevano
più casa.
- Non è usuale! Andiamo Rose, quasi quasi ho passato più
tempo qui che nella mia sala comune!-
-Questo accadeva molto tempo fa, mi sembra. Ora è tornata ad
essere una cosa strana. Comunque… Cosa c’è?-
-Quanto è passato dall’ultima volta che abbiamo passato del
tempo insieme, io e te?-
-Non saprei…Non è una cosa a cui ho fatto caso. Un po’…-
Schifosa bugiarda. Sapeva benissimo che non stavano assieme
da ben 124 giorni e qualche ora, giorni passati a logorarsi e a morire sempre
un po’ di più dentro!
-Già…Mi dispiace…-
-Di cosa?-
-Del fatto che ci siamo un po’ allontanati…-
-Ok. Non è proprio il caso.-
-Si che lo è. Mi dispiace davvero!-
-No, intendo che non è proprio il caso che tu usi il
plurale. TU ti sei allontanato, anche perché se ci pensi un attimino magari ti
viene in mente che io ti ho cercato, ci ho provato almeno a non fare andare
tutto a scatafascio, ma tu ti sei sempre fatto negare. “Devo studiare,
Rose…Scusa Rose, ho promesso ad Al che stasera saremmo usciti assieme…Oggi
proprio non posso Rose, ho gli allenamenti…” e non so quante altre cavolate mi
hai propinato. Quindi, per forza di cose, io ho reagito non cercandoti più!E adesso vieni qui a dirmi che CI SIAMO allontanati,
come se io, passivamente, non avessi fatto nulla per impedirlo. Non c’è stata
una volta, dico UNA, in cui tu abbia preso in mano la tua stupida piuma per
farti sentire, ed era inevitabile che io mi stancassi di farlo no?-
Il suo tono di voce si era progressivamente alzato. Aveva
perso il controllo. E si sentiva una perfetta idiota.
-Hai ragione-
-Si bè, capita di rado che io non ce l’abbia.-
Ok. Doveva smetterla. Prima gli sbraitava addosso, poi
sostituiva le urla con il suo tono acido e sarcastico. Quello che usava con lui
prima di conoscerlo veramente. Quello che era stata la causa dei loro
innumerevoli litigi, perché lui giustamente non lo sopportava e quando lei lo
usava le rispondeva a tono. E sarebbe successo ancora. Avrebbero litigato.
-Rose, ti prego. Sono stato un cretino, su questo non ci
piove. Ti ho trascurato. Però sono qui, adesso.-
-Grazie! Ma che gentile! Ti aspetti davvero che io mi
dimentichi che non ci sei stato per mesi solo perché tu SEI QUI ADESSO?-
-No. Mi aspetto che tu ti renda conto che io sono qui perché
mi sono accorto di aver sbagliato e spero che tu mi dia una possibilità per
recuperare.-
-E come scusa?-
-Se smetti di stare sulla difensiva te lo dico.-
-Va bene. Metto da parte la mia aggressività passiva per
qualche secondo. Usa bene il tuo tempo.-
-Vieni da Marcus?-
-No! Scusami, mi dici che sei qui per recuperare, e lo fai
portandomi da Zabini?-
-Ma no! Non dico adesso! A capodanno!-
-Non capisco.-
-Cosa c’è da capire? Ti sto chiedendo di venire con noi per
stare un po’ con te…-
-Si, ma Lily mi aveva detto che c’era solo un posto ed ha
specificato bene che era il SUO posto.-
-No, deve aver capito male, c’è eccome il posto!-
Certo! Avrà SICURAMENTE capito male. Infida strega! Non
aveva esitato un attimo a mentirle per stare con Scorpius!
Tipico di Lily!
-Ti ringrazio Scorpius, davvero.
Ma non sei obbligato.-
-Te l’ho chiesto perché voglio davvero che le cose tornino
come prima. Ho molte cose da spiegarti, ma ho bisogno di tempo. Per favore,
vieni!-
-D’accordo allora! Però fammi un favore: non lo dire a Lily,
le facciamo una sorpresa!-
Ed il fatidico giorno era arrivato. Come pattuito con Scorpius Lily non sapeva nulla e saltellava per la stanza
continuando la sua recita.
-Mi dispiace così tanto Rose che tu non possa venire! Ci
saremmo divertite un sacco! Oddio, tra dieci minuti devo andare. Da sola fra
l’altro, Scorpius mi ha detto che ci raggiungerà
dopo, non mi ha ben spiegato perché! Ma ti prego Rose, dimmi che davvero non ce
l’hai con me!-
-No, Lily, non ce l’ho con te perché vai a casa di Zabini.- “Anche perché ci vengo pure io. Ce l’ho con te perché
sei una schifosa bugiarda!”
-Mi fa sentire meglio. Se solo ci fosse stato posto!-
-Già! Ma non preoccuparti, io me la passerò benissimo! E
sono sicura che per te ci saranno molte sorprese!-
-Davvero? Ti ha detto qualcosa qualcuno?-
-Diciamo di si! Ora vai, se no fai tardi! Divertiti!-
Divertiti. Si, come no. Avrebbe fatto di tutto per
impedirglielo. Non le importava niente se era sua cugina e se avevano lo stesso
sangue. Le aveva mentito, e non l’aveva fatto in buona fede. E lei l’avrebbe
fatta pentire di averlo fatto.
-Rose sei pronta?-
-Entra pure eh!-
-Come se fosse la prima volta che faccio irruzione qui
dentro!-
-Comunque si, sono pronta!-
-Ma ancora non ho capito una cosa: perché non hai voluto
dire niente a Lily?-
-E’ andata avanti fino a pochi minuti fa a ripetermi che le
dispiaceva un sacco che non ci fosse posto per me eccetera eccetera, e io
voglio godermi la sua espressione quando mi vedrà arrivare.-
-Sicuramente non se lo aspetta!-
-No di certo. Andiamo?-
Scorpius la prese per mano e la
condusse nel camino con una manciata di polvere volante e gridando il nome del
luogo in cui erano diretti. Arrivarono in un lampo, sempre tenendosi per mano,
tutti sporchi di fuliggine. E subito sentirono molti occhi puntarsi su di loro.
Rose vide subito il verde smeraldino degli occhi di Lily, che la squadrava
truce. Dalla sua espressione, come previsto, tutto si aspettava fuor che
vederla. E il fatto che fosse lì di certo per lei non era una bella sorpesa!
-Ciao a tutti! Lily hai visto che bella sorpresa che ti
abbiamo fatto?-
Sottinteso lei e Scorpius. Giusto
per mettere in chiaro che non solo sapeva che aveva raccontato un sacco di
bugie, ma soprattutto che loro due erano uniti in quella decisione.
Lily non era mai stata brava a mascherare il suo disappunto
per qualcosa, quindi le rispose con un tono molto irritato.
-Certo, bellissima. Perché non vieni con me, ti mostro dove
dormi e mi racconti TUTTO.-
E Rose la seguì, ben decisa a non farsi mettere i piedi in
testa e a non farsi ammaliare da quello che avrebbe potuto dirle la
cugina. La casa era grande e Lily
aspettò di essere al secondo piano prima di parlare di nuovo.
-Hai chiesto a Scorp di
invitarti?-
-No. È stato lui. È venuto da me e me lo ha chiesto.-
-Non ci credo.-
-E perché no?-
-Perché io ho dovuto chiederglielo un sacco di tempo prima
per essere invitata. Non vedo perché avrebbe invitato te spontaneamente
all’ultimo minuto.-
-Non è stato all’ultimo minuto. Lo so da giorni-
-Non mi hai detto niente!-
-Non mi sembra che tu mi abbia detto che c’era posto. Anzi,
con aria afflitta mi hai detto che ti dispiaceva che non potessi venire anche
io, quando invece sapevi benissimo che non era così perché c’è una quantità di
spazio. Se fosse stato per te sarei ad Hogwarts da
sola in questo momento.-
-Ma figurati! Se avessi saputo ti avrei invitato! E poi per
favore, cerca solo di lasciare che io e Scorp
possiamo stare un po’ da soli…aspetto questo momento da mesi!-
-Quindi sei contenta che io sia qui!-
-Si, certo…-
-Scusa, ma stavolta sono io che non ti credo. E, fra l’altro, per quanto riguarda Scorpius, non ci sperare troppo. Mi ha invitato per stare un po’ con me, parole sue. E ora, se non ti dispiace, penso che questa sia la mia camera, visto che c’è sopra il mio nome. Ci vediamo più tardi-