Fanfic su artisti musicali > The Used
Ricorda la storia  |      
Autore: echelon1985    07/02/2010    3 recensioni
“Che razza di coppia saremmo noi?”
"Che vuol dire che razza di coppia saremmo?
Noi ci amiamo, viviamo insieme, dormiamo insieme, facciamo sesso. Direi che siamo una coppia normale”
“No che non lo siamo”
“Perché?”
“Noi non cuciniamo”
“Eh?”
“Si, ci ho pensato l’altra volta quando abbiamo fatto quell’intervista per fuse.
Noi non abbiamo mai cucinato insieme. Le coppie normali lo fanno”
[JephxQuinn] e un pò di idiozia e dolcezza
Perche trattandosi di loro era abbastanza inevitabile xD
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Angolino dell’autore:
Prima di tutto, buona domenica!
Questa piccola shot nasce, come quasi sempre, da un video dei The Used, in cui fanno
un intervista per fuse cucinando dei biscotti, ed è scattata la follia.
L’idea iniziale era scrivere una lemon, ma in questo periodo ho un insopprimibile
bisogno di dolcezza, e questo è il risultato.
E’ dedicata ad Xx_ImJustAKid perché l’avevo detto che se l’avessi scritta sarebbe stata tutta colpa sua ù.ù
e dei “biscuits men” xD
Detto questo, hope you enjoy!







Master Cooks




Jeph si stava rilassando sul divano di casa sua, fuori era già buio, ma la serata era limpida, veniva voglia di uscire
a fare una passeggiata, ma il bassista era troppo stanco.
Desiderava solo restare steso sul divano e magari guardarsi un film, con Quinn appiccicato addosso possibilmente
Sentiva Quinn borbottare incessantemente in cucina aprendo e chiudendo i pensili, ma non vi prestava molta attenzione.
Erano appena tornati da mesi di estenuante tour, e l’unica cosa di cui aveva bisogno era
un po’ di relax
Ovviamente il suo ragazzo non era dello stesso avviso
Il biondino aveva preso posto accanto al suo ragazzo sul divano, e la sua espressione scura
non prometteva niente di buono
Il concetto di relax è un desiderio alquanto utopico quando il tuo fidanzato risponde al nome
di Quinn Allman
Jeph  si era imposto di porgli la fatidica domanda, anche se non era molto sicuro che
avrebbe gradito la risposta

“Che c’è Quinn?”
“Che razza di coppia saremmo noi?”

Il bassista l’aveva guardato sorpreso, ma non aveva avuto il tempo di ribattere, perché Quinn
si era alzato sparendo nuovamente in cucina
L’aveva seguito nell’altra stanza, per indagare cosa passasse nella mente dell’altro
e che diavolo volesse dire la domanda di poco prima

“Che vuol dire che razza di coppia saremmo?”
“Si”
“Quinn, io ti amo, e tu mi ami, giusto?”

Il biondino aveva fatto un cenno affermativo con la testa senza aggiungere nient’altro,
permettendo al bassista di continuare

“Quindi noi ci amiamo, viviamo insieme, dormiamo insieme, facciamo sesso. Direi che
  siamo una coppia normale”
“No che non lo siamo”
“Perché?”
“Noi non cuciniamo”
“Eh?”
“Si, ci ho pensato l’altra volta quando abbiamo fatto quell’intervista per fuse, noi non abbiamo
  mai cucinato insieme. Le coppie normali lo fanno”
“No amore, nelle coppie normali la moglie, cioè tu,  cucina, ed il marito si limita a sedersi a tavola
  e mangiare”
“Che cosa sessista. E perché sarei io la moglie?”
“Perché sei biondo, e le mogliettine perfette dei film lo sono sempre”
“Sei uno stronzo maschilista”

Aveva incrociato le braccia al petto e la sua bocca si era espressa in una specie di broncio
risentito
Ed in effetti era abbastanza assurdo che un individuo adulto, di sesso maschile per giunta,
facesse una cosa del genere, ma il suo ragazzo era così, non c’era da meravigliarsene
E Jeph lo amava così tanto che in nessun caso riusciva a dirgli di no
Gli si era avvicinato, sciogliendo le sue braccia e mettendosele intorno alla vita

“Scherzavo. Quindi ora cuciniamo?”
“Si”
“C’è solo un problema, essendo noi una coppia che non cucina mai, non abbiamo un accidenti
 in casa”
“Andiamo al Wal-mart”
“Quinn sono già le nove, non mangeremo mai più”
“Ma Jephy...”

Il biondino si era espresso in un piccolo lamento infantile, e Jeph si era rassegnato al fatto
che probabilmente avrebbe saltato la cena quel giorno


“Ok piccolo, tutto quello che vuoi. Che vorresti cucinare?”
“Biscotti”
“Biscotti?”
“Si, al cioccolato”
“E sarebbe la nostra cena?”
“Certo. Cerca la ricetta su internet, io vado a mettermi le scarpe”


Era sparito nel corridoio che portava alla camera da letto senza aggiungere un’altra parola
Quinn era come una specie di quei giocattolini a molla, una volta data loro la carica non si fermavano
finchè non l’avevano esaurita del tutto, peccato che nel suo caso la carica di solito
era un’idea non propriamente geniale, o quanto meno venuta fuori a sproposito
Ma Jeph non faceva più caso a queste cose da molto tempo oramai, così aveva tirato fuori
il suo Iphone per cercare la ricetta che Quinn voleva
Mezz’ora dopo erano di nuovo a casa, carichi di buste della spesa
Quinn aveva tirato fuori ogni cosa che avevano comprato, riempiendo ogni angolo libero
Dall’ultima busta aveva tirato fuori anche due grembiuli da cucina, dall’aria vagamente
minacciosa, e ne aveva passato uno a Jeph

“A fiori? Mi hai preso un grembiule a fiori? Io non lo metto questo coso”
“Certo che si, altrimenti ti sporcherai”

Jeph l’aveva indossato un po’ riluttante, guardando scettico il suo grembiule veramente poco virile, e confrontandolo con quello semplice e nero di Quinn
Il biondino aveva ridacchiato, aiutando Jeph a legare i lembi del tessuto dietro la schiena

“Ora sembri più tu la moglie”

Con un po’ di fatica, e almeno una decina di pentole sporche, mentre il bassista leggeva i procedimenti da fare, Quinn aveva
tirato fuori una specie di impasto di un giallo carico, al quale aveva aggiunto una quantità spropositata di pezzetti di cioccolato


“Ora che si fa?”
“Cospargere un tagliere abbastanza grande di farina per lavorare la pasta e creare la forma
 dei biscotti che più ci piace, così dice qui. Ma noi non abbiamo un tagliere”
“Usiamo il tavolo”


Prima che potesse dire qualsiasi cosa il tavolo della cucina era ricoperto di farina, così come
il pavimento tutto intorno
Quinn aveva svuotato tutto il contenuto della ciotola sul tavolo, alzando una nuvola
di polvere bianca che aveva fatto tossire Jeph, ed aveva sporcato entrambi, poi aveva separato l’impasto
in tante piccole parti, che sarebbero dovuti essere i loro biscotti
Il bassista aveva sorriso e si era avvicinato a Quinn da dietro, poggiando le labbra sul suo collo


“Sei bello tutto ricoperto di farina”
“Smettila, mi distrai”
“Andiamo, Quinn...”
“No, devo finire i biscotti, e tu non mi stai dando una grande mano, quindi sappi che dopo
  pulirai”


Jeph si era staccato dal suo ragazzo un po’ frustrato, chiedendosi quando sarebbe finita
quella tortura culinaria
Che il suo ragazzo preferisse fare l’allegra massaia invece di scopare con lui lo irritava
un tantino

“Sei decisamente tu la moglie tra i due”



Quinn aveva terminato il suo lavoro, e lo osservava con sguardo critico
E qualsiasi persona con almeno un decimo di vista si sarebbe accorto che nessuna delle palline di impasto
aveva una forma e una grandezza uguale all’altra
ma Jeph aveva preferito non dirlo, o il suo fidanzato come minimo si sarebbe messo a fare tutto d’accapo
Ed il bassista si sarebbe impiccato con i legacci di quell’ orrendo grembiule da cucina



Finalmente dopo quasi un ora e mezza erano riusciti a mettere in forno il capolavoro di Quinn
Il più piccolo sembrava contento del risultato,e Jeph era solo felice che lui fosse contento, e
che quell’esperimento fosse finito

“Ok, adesso devono cuocere a 120 gradi, per circa un ora”
“Ci vorrà un’altra ora prima che siano pronti, e poi dovremo aspettare che si raffreddino.
  possiamo ordinare qualcosa da mangiare, per favore?
“Ma ti rovinerai l’appetito”
“Prometto di no”


Con un po’ di insistenza era riuscito ad ordinare qualcosa dal ristorante giapponese all’angolo
della strada
Si erano seduti sul divano, ed avevano mangiato tranquilli
Quinn sembrava di buon umore adesso, quindi Jeph ne aveva approfittato per cercare di
ottenere il dessert un po’ prima del tempo
Si era chinato su Quinn, poggiando le mani ai lati della sua testa e baciandolo piano


“Questo grembiule ti dona, sto pensando di toglierti tutti i vestiti e di lasciarti solo con questo”


Quinn aveva ridacchiato e se l’era tirato più vicino, per baciarlo meglio
Jeph aveva ricambiato con trasporto, per poi staccarsi da lui ed infilare una mano sotto
la sua maglietta
Il biondino aveva chinato la testa all’indietro, facendo dei versi stranamente simili alle
fusa di un gatto, ed aveva portato le mani in avanti per toccare il petto di Jeph
Le aveva fatte scivolare piano fino ai suoi pantaloni e ne aveva infilato una al suo interno
Jeph con la mente un po’ annebbiata aveva riflettuto che in fondo non stava andando poi
così male quell’esperimento culinario, ma ovviamente aveva parlato troppo presto
Il timer del forno aveva suonato e Quinn aveva immediatamente tolto le mani dai suoi pantaloni,
squittendo contento e alzandosi veloce per sparire di nuovo in cucina
Il bassista era rimasto immobile, un tantino sconvolto dall’essere stato abbandonato
in quella situazione, e in quel modo,  per degli stupidi biscotti
Stava cominciando ad odiarli
Che cazzo, non poteva lasciarlo in quello stato
Il moro aveva deciso che non si sarebbe mosso nemmeno se Quinn fosse venuto a cercarlo, e a chiedergli scusa, magari
Ma quando il biondino era rientrato in salotto era così contento e sorrideva così tanto
che Jeph non aveva potuto fare a meno di sorridergli in risposta
Quinn l’aveva trascinato in cucina e gli aveva mostrato il vassoio pieno di biscotti, orgoglioso


“Sono pronti Jeph, assaggiali”


Il moro ne aveva preso uno e se l’era portato alla bocca, con ben poca convinzione
Quinn lo guardava in attesa, sembrava quasi che trattenesse il fiato

“Sono buonissimi piccolo”
“Sul serio?”
“Si”


Quinn ne aveva afferrato uno contento, e se l’era messo in bocca per intero
Facendo si con la testa, per mostrare la sua approvazione
Jeph l’aveva guardato col sorriso sulle labbra, perché Quinn era così, capriccioso e infantile delle
volte, ma lui lo amava anche per questo
Avevano mangiato ancora qualche biscotto, poi Quinn li aveva riposti in uno dei pensili della cucina, pontificando contento
che l’indomani avrebbero avuto già la colazione pronta
Poi si era voltato mettendo le sue braccia intorno al collo di Jeph e strofinando i loro nasi


“Jephy”
“Si?”
“Facciamo l’amore adesso?”


Il bassista l’aveva mollato di colpo, allontanandolo e tenendo le braccia stese davanti a sé per tenerlo distante


“Adesso si? Prima mi hai lasciato come un idiota sul divano, e invece adesso possiamo?
 Toglitelo dalla testa Quinn, devo pulire”
“Ma Jeph”



Quinn si era chinato per passare al di sotto delle braccia tese in avanti di Jeph e premersi
di nuovo contro di lui
Il bassista se l’era stretto addosso e l’aveva baciato a fondo, prima di spingerlo contro
il tavolo ed aiutarlo a salire
I vestiti neri di Quinn erano quasi istantaneamente diventati bianchi, a causa di tutta la
farina ancora sparsa sul ripiano del tavolo
Non era stato un gran problema, prima di tutto perché Quinn era già sporco, e inoltre
perché non li avrebbe indossati ancora a lungo
Jeph l’aveva steso completamente sul tavolo, ed era salito anche lui posizionandosi
sopra al suo ragazzo, poi aveva nuovamente attaccato le loro labbra


“Mi dici perché devi sempre averle tutte vinte tu?”
“Perché sono biondo, e le bionde ottengono sempre quello che vogliono”




   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Used / Vai alla pagina dell'autore: echelon1985