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Autore: kokkolottina    07/02/2010    1 recensioni
tutti noi siamo a conoscenza della storia scritta dal celebre autore romantico "Alessandro Manzoni", ma ben pochi sono a conoscenza di come le vicende si siano svolte realmente. Ebbene ritengo giusto svelare la vera storia di Renzo e Lucia e di come i due non fossero destinati a stare insieme ...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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(premetto che tale storia è completamente frutto della mia fervida immaginazione, dopotutto devo pur fare qualcosa durante le lezioni di Talamo, il mio prof di italiano, ahaha!) nel 1824 Manzoni, autore romantico italiano, pubblicò il romanzo "I Promessi Sposi". Per l'uso di un linguaggio accessibile a diverse fasce culturali e sociali e per l'accuratezza con la quale viene descritto il contesto storico nel quale si svolgono le vicende (ovvero l'epoca secentesca) tale romanzo è tuttora usato nelle scuole di tutta Italia poiché contiene in sé un alto valore didattico. Ma quello che molti non sanno è che due anni prima Manzoni aveva pubblicato un'altro libro, nel quale vi era narrata una diversa vicenda, la vera storia dei Promessi Sposi. Ne venne stampata una sola copia che però non soddisfaceva le esigenze e le aspettative del suo creatore che la gettò così nell'Arno e decise di modificarne la trama facendola diventare quella che tutti noi oggi conosciamo. Il caso volle però che per una fortuita coincidenza il libro non cadde nel fiume, ma su uno dei suoi argini, proprio vicino ad un tale che dopo un primo momento di stupore lo raccolse e lo portò a casa sua. Questi lo custodì gelosamente fino a che non ebbe esalato il suo ultimo respiro. Passò dunque nelle mani dei suoi figli, poi dei suoi nipoti, insomma venne tramandato di generazione in generazione anno dopo anno finché in una placida mattinata estiva, mentre mi rigiravo tra le mani alcune vecchie e polverose scartoffie ingiallite che avevo ritrovato in un vecchio baule su in soffitta me lo ritrovai fra le mani. La copertina era fatta di cuoio, se non ricordo male era di colore blu e gli anni che aveva li mostrava tutti. Gli angoli erano decorati con un motivo dorato che ricordava le piante d'edera, le stesse che crescevano nel mio giardino. Al centro una scritta: "I Promessi Sposi". Certo, fino ad ora non c'è assolutamente niente di differente dalla versione nota a tutti, ma bisogna sempre andare oltre le apparenze, è risaputo che si commetterebbe un grave errore giudicando un libro soltanto dalla sua COPERTINA. Così, spinta dalla mia curiosità, lo aprì ... Ma la lettura, almeno in un primo momento, non mi sembrava affatto diversa dalle altre fatte in classe durante quelle noiosissime ore di letteratura italiana. Cioè specifichiamo, non che io ritenga la nostra grande letteratura inutile noiosa, ma il mio prof sa come renderla tale! Comunque tornando a noi, stavo quasi per riporlo al suo posto quando sfogliando quelle sottilissime pagine intaccate dall'umidità di quasi due secoli mi resi conto che la calligrafia stava mutando. Ed ecco le prime incongruenze, o meglio, ecco che iniziava ad apparire una descrizione dell'innominato che nel testo di scuola non c'era... Ed è proprio da questa parte che inizierò a raccontarvi la storia di Lucia e di come fosse si destinata ad andare in sposa a qualcuno, ma di come questo qualcuno non fu poi Renzo.....
  
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