Altro giorno, altro prompt, abbiate pietà di me, sono di frettissima ><

-Adesso staccati. Sapevo che non avrei dovuto farti assaggiare nemmeno quel mezzo bicchiere. Tu e le tue manie di "essere adulto"... tsk, moccioso.-

Un mugolio indistinto accolse le parole dell'uomo. Lo immaginava che non reggesse l'alcool, ma non pensava fino a quel punto; andiamo, parlava di Shinobu! Una persona dai mille lati nascosti, che sapeva attaccartisi addosso come solo una cozza sapeva fare e romperti le scatole in maniera davvero singolare.

Quel giorno, per esempio, si era messo in testa di portarlo fuori a mangiare per festeggiare San Valentino. Sì, proprio quella festa melensa e sdolcinata dove ti obbligano a comprare quantità indecenti di cioccolata e melassa, roba che è capace di rimanerti appiccicata addosso fino al 14 Febbraio dell'anno successivo.

Aveva cercato in tutti i modi di distoglierlo dall'idea, aveva anche tentato di trovare una scusa o, in alternativa, qualcos'altro da fare ma, a quanto pareva, Shinobu sapeva anche organizzare le cose in modo che non potesse scappare.

E ovviamente alla fine si era ubriacato. Con mezzo bicchiere. E gli era pure toccato portarlo in braccio fino alla macchina e poi di nuovo fino al letto del suo appartamento. Gli doveva, come minimo, un mese di pulizie domestiche assolutamente gratis.

Dopo averlo appoggiato sul materasso si accorse, con un urlo disperato che gli risuonava in testa, che non sembrava avere nessuna intenzione di staccarsi dal suo collo o, più in generale, da tutto il suo corpo.

Sospirò. Quel ragazzino non si arrendeva mai.

A quanto pareva il "Hai solo diciott'anni" e "Sono molto più grande di te" non funzionava più per farlo stare lontano dal suo... in generale da tutto ciò che era poggiato sulle sue ossa. E ciò non era bene. Affatto.

-Miyagi, dai... rimani qui con me...

L'uomo sospirò. Il ragazzo gli avvolse le braccia intorno al collo, avvicinando le labbra alle sue e atteggiandosi a femme fatale. Inutilmente.

Gli baciò il collo, gli accarezzò la nuca, e quando Miyagi si avvicinò a sua volta alle sue labbra, cominciò già a esultare per la facile vittoria. Fingersi ubriaco era stato un colpo di genio.

Senza che il ragazzo se ne accorgesse, portò le proprie mani alle sue, sciogliendogli le dita dalla propria nuca. Quando fu a un soffio dalle sue labbra, Shinobu cominciò a canticchiare una canzoncina che, probabilmente, davano in radio in quei giorni.

-Kiss my eyes and lay me to sleep...

Era l'occasione perfetta, finalmente avrebbe avuto quello che voleva e al diavolo Miyagi e i suoi paternalismi. Shinobu era già esaltato ancora prima di incominciare e chiuse gli occhi pregustando la vittoria.

Un bacio lieve su un occhio, un altro bacio lieve sull'altro e l'uomo si allontanò, coprendolo con la coperta.

-EHI! MA CHE...

La luce si spense e, dal vano della porta, senti la voce divertita di Miyagi.

-La prossima volta che fai finta di fare l'ubriaco, usa del whiskey vero e non del the!

Il tonfo della porta che sbatteva quasi soffocò la risata di Miyagi, che pensava che san Valentino poteva essere una giornata divertente, se ci si impegnava.

E Shinobu... beh, Shinobu sta ancora cercando di sbollire la sconfitta.