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Autore: PottermoreB    09/02/2010    7 recensioni
Eccomi qui con una nuova Dramione! Non ho saputo resistere alla tentazione ù__ù
Sarà piena di frecciatine e sarcasmo, com'è lecito che sia e prossimamente saranno presenti "rapporti" tra i due protagonisti. "“Non è il momento, Malfoy.” rispose, lei, in un ringhio sommesso. “Wow, Mezzosangue, non ti avevo mai visto così arrabbiata.. Deve essere stato sicuramente Lenticchia. Devo ricordarmi di fargli i miei complimenti.” replicò, sarcastico il Serpeverde. Hermione parve spiazzata per un secondo dall’affermazione del biondo. Come diavolo…?"
I hope you like it! Dedicata, come sempre alla mia Musa per le Dramione, Alexa (DumbledoreFan).
Enjoy it!
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Basta, Ronald! Lasciami in pace!” urlò ferita e stizzita una voce femminile. La ragazza a cui apparteneva varcò il ritratto della Signora Grassa, richiudendolo dietro di se con un gesto carico di rabbia repressa. “Ehi, ragazza, un po’ di delicatezza!” la riprese la donna raffigurata nel quadro. Hermione la fulminò con un occhiataccia e si avviò a passo svelto verso il cortile interno. Sì, aveva decisamente bisogno di un po’ d’aria fresca per schiarirsi le idee e per calmarsi. Si asciugò la lacrima che insolente le era scesa dalle lunghe ciglia, causata dalla frustrazione che Ron le faceva provare.
Arrivata alla soglia per entrare nel Cortile di Trasfigurazione, si fermò, chiudendo gli occhi e godendosi il soffio del vento fresco che aveva l’effetto di un balsamo sulla sua pelle accaldata dall’arrabbiatura. Sospirò, facendo sciogliere lentamente i muscoli della faccia e del corpo, irrigiditi dall’irritazione che le provocava quello stupido ragazzo. Aprì gli occhini dorati e si avvicinò alla panchina, sedendosi. In quel momento l’odore acre e frizzante del fumo aromatizzato alla menta che tanto amava il suo nemico per eccellenza le arrivò al naso. Storse la bocca in una smorfia scocciata e attese l’arrivo del Principe delle Serpi, con le sue insopportabili sfrecciatine.
“Salve, Granger. Che ci fai qui tutta da sola?” le chiese, arrivando davanti a lei, con un lieve e sarcastico inchino del capo.
“Non è il momento, Malfoy.” rispose, lei, in un ringhio sommesso. “Wow, Mezzosangue, non ti avevo mai visto così arrabbiata.. Deve essere stato sicuramente Lenticchia. Devo ricordarmi di fargli i miei complimenti.” replicò, sarcastico il Serpeverde. Hermione parve spiazzata per un secondo dall’affermazione del biondo. Come diavolo…?
“Ti stai chiedendo come ho fatto a capirlo, non è vero?” chiese Malfoy, come se le avesse letto nel pensiero. “Potresti evitare di fare il padre eterno, Furetto?” rispose lei, massaggiandosi le tempie con le dita. “Calma i bollenti spiriti, Mezzosangue.” le disse calmo e posato l’altro. “Dimmi che vuoi e facciamola finita, finto biondo.” rispose Hermione, alzandosi lentamente dalla panca di pietra. Il Serpeverde inarcò un sopracciglio chiaro e la guardò scettico. “Ma non è chiaro? Voglio portare la tua irritazione alle stelle!” mormorò, con un lampo perfido negli occhi di ghiaccio. “Basta, Malfoy! Mi hai stancato, sempre con le tue battutine sarcastiche pronte per dar fastidio alle persone, sempre con quell’aria da superiore! Tu non sei nessuno, sei solo un’infida Serpe, solo la pallida imitazione di tuo padre. Vi credete tanto potenti, tu e la tua stupidissima famiglia, vi credete tanto puri, ma avete il sangue nero che vi scorre nelle vene, e non solo perché parte della vostra famiglia fa di cognome Black. Sono più pura io di te, il Mangiamorte che tu chiami padre e la stupida di tua madre messi insieme!” esplose la Grifondoro, sfogando tutta la sua rabbia repressa sul biondo che infondo, almeno quella volta, non aveva fatto niente, se non stuzzicarla un po’ come aveva sempre fatto. Sospirò, riprendendo fiato e alzò i suoi occhi di ambra su quelli d’argento del biondo e capì di aver fatto un errore. Un espressione di calma inquietante aleggiava sul volto diafano del Serpeverde.
Arretrò di un passo, leggermente spaventata. Il Principe delle Serpi iniziò ad avanzare, finche la costrinse tra il muro del cortile e il suo corpo.
“Ascoltami bene, lurida Mezzosangue” iniziò, la voce che tremava di rabbia. “Non provare mai più ad offendere mia madre o a rispondermi così. Tu non sai niente della mia famiglia, niente! Non ti permettere mai più. Tu dovresti baciare e dire tutto quello che dico io, tutto quello che esce dalle mie labbra. E’ chiaro?” concluse, avvicinando il viso molto pericolosamente al suo. Hermione cercò di indietreggiare, ma dietro di lei il muro le impediva di fare anche un solo passo. Malfoy rise di una risata fredda e perfida e si voltò, allontanandosi da quell’infima Mezzosangue che presto l’avrebbe conquistato.

Seduto al tavolo verde-argento il biondo ancora ribolliva di freddo e implacabile odio verso le parole che la Granger aveva osato solamente pensare.
Blaise guardò il suo migliore amico vagamente preoccupato. Quell’espressione insofferente che gli leggeva sui lineamenti delicati non prometteva niente di buono. Sapeva che stava nascondendo qualcosa sotto la sua fredda maschera che usava normalmente. Infatti nessun altro si era accorto dell’insolita impassibilità del Serpeverde. Zabini sospirò e attirò la sua attenzione scrollandogli un po’ la spalla.
“Che è successo, Dray, per colpirti così tanto?” gli chiese, con tono basso e preoccupato.
“Niente, perché, Bla?” rispose l’altro indifferente. “Puoi provarci, ma io non ci casco. Sei come un libro aperto per me.” gli comunicò il moro, tornando alla sua cena, ma osservando quello che ormai era come un fratello per lui con la coda dell’occhio. L’altro sbuffò e si arrese. “La Granger mi ha detto le solite cose che mi dice anche Potter: che mio Padre è solo un Mangiamorte, che mia madre è una stupida e compagnia bella.” rispose, cincischiando con il cibo che aveva nel piatto. Non aveva affatto fame.
“E?” lo incalzò Blaise. “E.. niente. Mi ha dato fastidio che me lo dicesse lei. Non si può permettere di dire certe cose di una famiglia purosangue. Solo perché è amica di San Potter non può osare offendere la mia famiglia.” gli disse il biondo.
‘Sicuro che sia per questo?’ pensò Zabini, senza però dirglielo. “Vado a fumarmi una sigaretta, Bla. Ci vediamo dopo in dormitorio.” comunicò, uscendo da quella Sala troppo affollata.


My Space:
Che dite, me lo lasciate un commentino? Prometto che presto posterò il secondo capitolo.. Ma io sono curiosa di sapere cosa ne pensate! Accontentate una povera adolescente che trova nello scrivere, la sua migliore amica e il pc (Sì, devo ammetterlo ù__ù) l'unica salvezza! *occhioni dolci e imploranti*
Vabbè, vi lascio in pace u__u
Baci a tutti ^__^
   
 
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