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food
«Yaaah!»
L’urlo di Rufy gli fece alzare pigramente una
palpebra cosicché potesse vederlo saltellare soddisfatto fuori
dalla cucina, mentre il
cuoco ghignava con l’immancabile sigaretta tra le labbra.
Senza muovere un muscolo, richiuse piano l’occhio
con la speranza di non essere visto, e perdere conseguentemente la pace.
«Zoooorooo! Guardaa!»
Ovviamente non era una cosa possibile.
Rufy allungò una mano sulla balaustra per poi
finirgli praticamente addosso, piazzandogli sotto al naso qualcosa di
un odore
delicato.
«Uff… che vuoi?» Grugnì lo
spadaccino, mentre
fissava un biscotto di marzapane colorato.
«E’ Choppeeer!» Esclamò il
Capitano,
sventolandogli in faccia il dolce che – effettivamente
– aveva le sembianze di
una renna dal cappello rosa.
Zoro per tutta risposta sbadigliò nuovamente
«Quindi?»
«Tu sei troppo serio» borbottò Rufy,
gonfiando le guance, poi tirò fuori altre gallette di colori
diversi. Da quello che poteva vedere lui, rappresentavano tutti i membri
della
ciurma.
«Perché non ti sposti?»
Sibilò scocciato, ma
quello se ne stava abbarbicato al suo collo, canticchiando qualcosa.
«No, ti faccio compagnia» rispose con il
solito ghigno schietto. «Così non ti
annoi!»
«Non mi stavo annoiando per niente!»
Rimbeccò lo
spadaccino, mentre una voce lontana rideva. «Taci tu,
cuoco!»
Sanji lanciò in mare il mozzicone consumato,
poi ghignò «Anche a me sembravi annoiato,
Marimo!»
Zoro sbuffò, poi si ritrovò un suo
formato-biscotto di fronte, con tanto di spade e bandana.
«Ci sei anche tu, guardati! Hai pure le
spade!» Fece ancora Rufy, persino sistemandosi meglio sulle
sue gambe.
Nonostante tutto, doveva ammettere che gli
assomigliava davvero ed era persino vestito di verde; però
aveva uno strano
odore.
«Questo coso puzza» bofonchiò, con
grande
delicatezza.
Rufy batté le palpebre «Ah sì? Io non
sento
niente…» rispose, cominciando a sniffarli tutti.
«Proverò a chiedere a Chopper!
Choooooppeeeer!» Cominciò a gridare, allungandosi
da una parte all’altra della
nave.
Zoro ritornò per un attimo a
respirare con un profondo sospiro; almeno fino a quando non gli arrivò un calcio in
piena testa «Ah!
Cuoco bastardo che diavolo vuoi?!»
«Marimo deficiente! Se i miei biscotti
“puzzano”,
vuol dir che puzzate anche voi!» Sbottò Sanji,
aggredendolo.
«Sei tu che cucini uno schifo, solo quello
scemo non se ne accorge!» Rimbeccò Zoro e via
a pestarsi come al solito.
Rufy, che a quanto pareva aveva stressato il
dottore fino alla nausea, si lanciò sul ponte con un gran
ghigno «Zo-» ma non
riuscì a terminare la frase, perché un cuoco
lievemente nevrotico gli strappò i
dolci da mano e quasi li fracassò sulla dannata Testa
D’alga, quando glieli
mostrò «Nami-chwan odora di mandarino…»
cominciò, sbattendogli in faccia un biscotto aranciato con
le fattezze della
navigatrice. «… questo stupido di
carne…» ringhiò poi, scagliando il
biscotto
rosso al Capitano. «E tu, razza di cretino, odori di metallo
come quelle tue
dannate katane! Ma forse era meglio usare delle alghe marcite, visto la
tua
intelligenza!» Terminò, lanciando il biscotto
verde in aria e mollandolo a
chiedersi se fosse per caso in crisi isterica.
Un braccio di gomma si allungò ad afferrare
il biscotto prima che cadesse a terra, poi lo piazzò in mano
allo spadaccino
che guardò perplesso il Capitano.
«Chopper dice che è vero, ma per gli umani
è
più difficile sentire gli odori...»
annuì, poi ghignò. «Sanji li sente lo
stesso, formidabile!» Esclamò, continuando a
sventolare il suo manco fosse una
bandierina.
Zoro scrollò il capo, guardando il suo
personaggio, poi cautamente se lo porto al naso e inspirò:
era un odore sottile
e penetrante dal retrogusto vagamente metallico, ma non sgradevole.
Quello era… il suo odore?
«E qui ci sono tutti! Guarda Sanji sa di
cucina! Forte!» Rise Rufy, mostrandogli un biscotto giallo,
con un vassoio
nella piccola mano.
Zoro fece una smorfia, ma figurarsi se quello
scemo desisteva; per evitare che gli infilasse il biscotto su per una
narice,
inspirò lievemente e annuì – tanto per
farlo contento.
Un istante dopo Rufy tornò a infastidire
mezza ciurma con quei dannati biscotti giocattolo, mentre lo spadaccino
tornava
ai suoi sonni, sedendosi a terra e lasciando aderire la schiena alla
balaustra.
Nonostante la voce del Capitano fosse ormai lontana, seguita dalle urla
di
Nami, continuò a sentire quell’odore come se gli
danzasse sui polpastrelli.
Il cuoco odorava di mare.
E’nata a caso, ricordandomi un po’ la
scaletta fatta da Oda nelle SBS sugli odori dei vari membri.
Il Capitano profuma di carne, il cuoco di
tabacco e frutti di mare, lo spadaccino di metallo, Nami di mandarini,
Usopp di
polvere da sparo, Robin di fiori. Sulle SBS (Angolo delle domande dei
fans, nel
manga), Oda risponde solo a queste perché si trattava di un
numero precedente
all’entrata di Franky e Brook. Tuttavia mi pare
“latte” e “cola”,
però non
ricordo dove l’ho letto. Nel caso, fatemi sapere.
Edit: No, Brook sa di tè. Parola di maestro Oda.
Detto ciò, amo la spensieratezza di Rufy (L).
Sì, è una cosa necessaria
da
conoscere.
Alla prossima!