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Autore: en86    09/02/2010    2 recensioni
Breve Shot senza pretese precedente alla saga di Water7, Rufy e Robin mostrano brevemente l'un l'altro i loro sentimenti più nascosti. Non è una Rufy\Robin
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pensieri notturni
Robin aprì gli occhi e si guardò intorno, la stanza era buia e Nami dormiva della grossa, beh in fondo era notte e la notte si dorme, o almeno si dovrebbe dormire...
Purtroppo Robin non riusciva più a dormire decentemente dopo l’incontro con Aokiji...
Aveva paura ad addormentarsi, ogni volta che chiudeva gli occhi, implacabili arrivavano gli incubi, immagini di un passato che credeva dimenticato e sepolto, chiuso per sempre nelle profondità della sua anima tormentata.
Invece no, erano ancora lì... pronti come mostri dalle fauci spalancate a divorarla se avesse abbassato la guardia anche solo un pò...
Le terribili immagini della distruzione di Ohara, di Sauro, di sua madre... non le davano tregua, la inseguivano, non le permettevano nemmeno il breve sollievo del sonno.
L’unica cosa che alleviava il suo dolore erano i suoi amici, già... amici, non credeva che avrebbe mai anche solo pensato quella parola, eppure era così, non era mai stata così felice di far parte di un gruppo, non aveva mai conosciuto individui così allegri e al tempo stesso determinati, erano davvero speciali.
Non uno di loro le aveva fatto domande sul suo passato o su ciò che Aokiji aveva detto riguardo a lei, nessuno si era minimamente preoccupato, per loro era una faccenda senza importanza.. ma lei? Lei sapeva quale pericolo costituiva per la ciurma, sapeva quale maledizione si portava dietro fin dalla nascita, aveva davvero il diritto di tacere? Di non insistere perchè gli altri sapessero quale terribile pericolo comportava la sua presenza?
Tormentata da questi pensieri, Robin si alzò e decise di fare quattro passi sul ponte per guardare la luna e chiedere consiglio alle onde del mare e fu allora che vide l’inconfondibile sagoma di Rufy appostato come al solito in cima alla polena della Merry.
“Strano...”
Pensò. E infatti era strano che il capitano fosse sveglio a quell’ora, lui non si occupava mai dei turni di notte, erano sempre Zoro o Sanji a prendersi quell’incombenza...
Mentre osservava la figura solitaria le giunse alle orecchie anche l’inconfondibile russare dello spadaccino...
“Ah ecco! È lui di guardia... ma allora che ci fa Rufy sveglio?!”
Non che il capitano fosse un narcolettico come Zoro ma non era certo il tipo che trovavi sveglio di notte senza motivo...
La semplice idea che stesse pensando a qualcosa era ridicola però...
In quel momento Rufy si girò e la guardò, la sua espressione mutò subito in un sorriso caldo e sincero, il suo solito sorriso, però prima aveva un’espressione così....
Seria!
-    Ciao Robin.. come mai in piedi a quest’ora? – chiese Rufy con il suo solito tono leggero
-    Non riuscivo a dormire – rispose lei – e tu?
-    Pensavo... – disse con tono vago e serio
Nel giro di pochi minuti, Robin subì il secondo shock... pensava? E a cosa?
-    E a cosa? – chiese dando voce ai suoi pensieri quasi senza rendersene conto
Rufy si prese del tempo per rispondere, poi fece un profondo sospiro come se non volesse rispondere ma alla fine disse:
-    Ad Aokiji...
Robin gelò...
E così Rufy non era così incosciente e avventato! Ma certo.. era pur sempre un capitano e un capitano doveva assicurare il benessere dei membri dell’equipaggio... Rufy aveva capito che avere un ammiraglio alle calcagna era troppo pericoloso!
Di sicuro stava per chiederle di abbandonare la ciurma al prossimo porto...
Il cuore di Robin si lacerò e perse qualche battito ma la lunga abitudine a non mostrare i suoi sentimenti ebbe la meglio, compose un’espressione neutra e disse:
-    Si... capisco... sono stata bene con voi... quando arriveremo a Water Seven cercherò un’altra nave...
Dopo aver detto queste parole, Robin sentì forte l’impulso di piangere ma si trattenne e stava già per girarsi e trovare un luogo dove rifugiarsi quando la voce di Rufy la raggiunse ancora
-    Di che stai blaterando scusa?
La ragazza aprì gli occhi e fissò il suo capitano che aveva dipinta in volto un’aria interrogativa così buffa che gli mancava solo un punto interrogativo sopra la testa...
-    Beh... io...
-    Stavo pensando... – riprese il ragazzo ignorandola e tornando a guardare il mare – che era più forte di me e quindi che io devo diventare più forte
Disse queste parole con una semplicità assoluta talmente disarmante da lasciare l’archeologa senza parole, Robin lo studiò per un attimo da dietro, l’inconfondibile profilo diventato per lei una costante...
Doveva aspettarselo da lui... era sempre il solito... ma stavolta le cose erano molto più gravi... no, non poteva più tacere del suo passato...
-    Senti Rufy... – disse con voce che avrebbe voluto ferma – quello che ha detto Aokiji su di me è...
-    Non voglio ascoltare – la interruppe lui brusco
-    Cosa?
-    Il tuo passato non mi importa, conta solo il presente e nel presente tu sei un membro della mia ciurma e quindi una mia amica
-    Ma... Rufy... – quelle parole scavarono un solco doloroso nel cuore di lei
Sei una mia amica...
Bell’amica che li ingannava nascondendo il suo passato...
-    No... – disse riprendendo a piangere – tu devi ascoltare io...
-    Robin...
Rufy si girò e scese dalla polena con un unico movimento veloce, afferrandola per le spalle e guardandola con una serietà e un’intensità tale che la sconvolsero; era lo stesso sguardo di quando aveva affrontato Crocodile ad Alabasta.
-    Lo sai Robin – le disse con voce profonda e un pò rauca – molte delle persone a cui volevo bene, mio padre, mio nonno, mio fratello, Shank mi hanno abbandonato perchè non ero abbastanza forte per andare con loro... il mio unico obbiettivo è diventare forte al punto che nessuno dei miei amici mi debba mai più abbandonare... nessuno mi lascerà più e io... sarò abbastanza forte da proteggerli tutti e proteggerò anche te...
Robin pianse a lungo quella notte, ma dalla felicità e poi riuscì a dormire serenamente per la prima volta dopo molte notti...
Ma quelle parole non le dimenticò mai e quando l’incubo del Buster Call tornò nella sua vita decise di fare tutto il possibile per salvare la vita a quel ragazzo così coraggioso che le aveva riempito il cuore di speranza con quelle parole, ma quel ragazzo faceva sempre ciò che diceva e la venne a riprendere finanche all’isola giudiziaria e quel che avvenne dopo è leggenda....
  
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