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Autore: eiden    09/02/2010    2 recensioni
[Junjou Terrorist]
Forse una nuova persona in casa non porta sembre "buone nuove". A volte, al contrario, sa essere irritante come poche cose al mondo.
[St Valentine Meme - Choco #9]
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuovo prompt, nuovo giorno, stesso meme, e anche stessa coppia. Visto che la Terrorist sembra piacere, ecco qua un'altra flash che spero che vi piaccia^^ Ringrazio di cuore Andy13 e yaoilove per la precedente recensione^^


Si capiva subito che qualcosa non andava.

L'uomo, fermo sulla porta, si guardava intorno cercando di capacitarsi di quello che stava succedendo. Non era affatto abituato al disordine che regnava in quella stanza. Ok, standoci poco, non ne aveva proprio l'occasione ma, visto che quasi non ci abitava, in quell'appartamento, faceva in modo di tenerlo in ordine per non dover poi sistemare al ritorno.

Ora, invece... il tavolo era completamente ingombro di libri aperti e fogli volanti. Sul tavolino di fronte alla tv, invece, faceva bella mostra di sè un pacchetto di snack e una lattina di quello che pareva una di quelle cose dolcissime dal sapore irriconoscibile. Si avviò verso la cucina, aprendo il frigorifero per vedere se c'era qualcosa da mangiare e una pioggia di cavoli quasi gli precipitò in testa.

Uno sbuffo quasi irritato gli sfuggì di bocca.

Decisamente, da quando Shinobu passava più tempo a casa sua che non a casa propria, la sua vita era cambiata e non solo quella, purtroppo.

La porta  che conduceva alla camera e al bagno si aprì e il ragazzo in questione fece la sua comparsa, con un broncio quasi naturale in viso. Sarebbe stato strano il contrario, in fondo.

Senza dire una parola il ragazzo si diresse in cucina, raccattando pentole e cavoli per cercare di racimolare qualcosa per cena. Si sentiva fissato e, quando alzò lo sguardo, vide Shinobu abbassare il proprio. Poi lo guardò di sottecchi e brontolò qualcosa che assomigliava a un "Ciao".

L'uomo si limitò a un misero cenno del capo, mentre il ragazzo continuava quello che stava facendo: affettare cavoli.

E dire che, prima, i suoi unici pasti consistevano in pietanze già pronte comprate al supermercato o qualcosa di veloce nella caffetteria dell'università. Ora invece si ritrovava a mangiare cavoli ogni giorno. Ok, stava migliorando. Ma non si avvicinavano ancora nemmeno al concetto di "buono". Erano giusto "commestibili".

C'erano tante cose che erano cambiate... da quando lui era arrivato.

Le sue cose sparse per casa, libri, fogli, appunti, il disordine che regnava sovrano e, ultimo, ma non per questo meno importante, la questione "letto". Non sapeva più come convincerlo a tornare a casa a dormire! Il picco era stato raggiunto quando era comparso lo spazzolino accanto al suo in bagno. Era praticamente una dichiarazione di "tanto io dormirò qui".

Sul serio, ogni sera era un agguato, cercava di saltargli addosso il più possibile senza però sapere cosa fare. Davvero, era la persona più irritante che conoscesse.

-Miyagi. Dopo torno a casa.

L'uomo lo guardò, stupito. Non solo aveva un tono di voce calmo e vagamente stizzito, ma era pure stato freddo! Come se fosse colpa sua... però era meglio così. Almeno quella sera non avrebbe avuto problemi.

Quando la porta si fu chiusa alle sue spalle, Miyagi si guardò in giro e sospirò. Non solo era disordinato, ma neppure riordinava. L'unica cosa sparita erano i libri, che erano stati accatastati su un mobile per mettere piatti e posate per la cena. Quindi gli toccava pure sistemare quel casino... addio serata tranquilla! Quando la stanza fu finalmente nell'ordine che lui voleva, si accorse che era ormai quasi l'una e che forse era meglio andare a dormire, altrimenti col cavolo che si alzava per fare lezione.

Solo, al buio e nel suo letto, pensò che forse avere Shinobu in casa non era poi così male.

Non seppe mai se si addormentò o si assopì soltanto, quello di cui fu conscio, però, fu un corpo freddissimo strusciarsi contro il suo. Quando dei piedi congelati gli si infilarono tra le gambe, probabilmente per scaldarsi, si svegliò del tutto e quello che vide lo lasciò basito.

Shinobu, completamente nudo, era nel suo letto, sotto le sue coperte, abbarbicato al suo corpo come una piovra.

-Ma che diavolo... Shinobu! Non eri andato a casa! Che ci fai qui?

-Sì, infatti sono andato a casa - rispose lui sbadigliando vistosamente - per prendere dei vestiti da portare qui. Mi sono accorto di non avere qua niente.-

Miyagi sospirò disperato.

-Se non c'erano, ti assicuro che c'era un motivo. Te l'ho già detto. Tu non puoi stare qui.

Ma Shinobu non lo ascoltava nemmeno. Cullato dal tepore del corpo accanto al suo si era addormentato con le braccia intorno al suo collo e le gambe tra le sue.

Miyagi chiuse gli occhi cercando di non pensare alla piaga che si ritrovava in casa.

Sì, erano cambiate tantissime cose da quando lui era arrivato... e nemmeno una che gli facesse pensare che le sfighe, prima o poi, passino.

 

  
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