Prologo

Non si ricordava molto di ciò che era successo. Non riusciva ad aprire le palpebre,le erano stranamente pesanti e se anche ci provava
una terribile fitta la colpiva di sprovvista.Non era sola.C'era qualcuno assieme a lei.C'erano diverse voci e diversi rumori confusi
nel luogo dove si trovava..era sorretta da qualcuno o da qualcosa,che non la faceva toccare completamente col pavimento.
Quella stessa cosa le sfiorò la mano destra,era qualcosa di freddo e leggero.."Non mi raggiungere...torna indietro..." riuscì a distinguere quelle parole
prima di venir spostata di peso su di una barella..

6 mesi prima.

"Cavolo che mal di testa.." Jemma si portò una mano alla tempia massaggiandosela.Il dottore le aveva detto di restare a riposo dopo l'incidente,
cosa che lei trovava alquanto impossibile date tutte le voci che rimbombavano nella sua testa.Decise che era fin troppo stata a letto quel giorno.
Era venerdì sera e come tutte le altre ragazze aveva voglia di uscire con gli amici a divertirsi...se solo tutti i suoi amici non le stettero antipatici..
"Dopotutto una passeggiata non può che farmi bene.." pensò fra se e se mentre si avviava a prendere il giubotto appeso all'attaccapanni.
Fuori piovigginava appena,non era il caso di portarsi aderittura l'ombrello. Scese lo scalino del portone che la separava col marciapiede stradale.
In giro c'era poca gente,probabilmente i ragazzi erano in discoteca e i grandi a casa a riposare.Fece un bel respiro profondo sorridendo appena
"Finalmente un pò d'aria.." sospirò camminando per quella via semi-deserta con le mani dentro le tasche della giacca.Dopo l'incidente aveva avuto meno freddo del solito
malgrado le strane temperature invernali..ma soprattutto riusciva da tempo a vedere persone che gli altri non riuscivano a percepire..persone ormai dimenticate dai vivi..
persone morte..riusciva a vedere il loro spirito...Questo però non la turbava.Dopotutto era sempre stata affascinata da quel genere di cose,aiutata forse dal suo carattere forte
e testardo.
"La Polena..mmh.." lesse l'insegna del bar ove si era fermata a sentire le varie voci all'interno.Scrollò le spalle,un pò di svago l'avrebbe distratta dai suoi vari pensieri.
Entrò dentro titubante nell'esser la prima volta che vi metteva piede..notò alcune persone che guardavano la tv con interesse tenendo in mano dei fogli con delle liste sopra.
Non le interessava più di tanto così proseguì verso il balcone..prese posto su di uno sgabello aspettando che la barista venisse a chiedere il suo ordine
"Hey tu sei nuova" era una ragazza sul metro e settanta, capelli raccolti sul nero ed un vestito corto fino alle ginocchia di colore blu.Teneva in mano un tacquino dove segnava i vari ordini
dei clienti.
"Ciao..sì infatti..sono nuova.." sorrise cercando di apparir il più cordiale possibile
"Bene,non ti preoccupare non ti mangiamo mica.. allora,vuoi ordinare?"
"Mi puoi portare un bicchiere d'acqua?"
"Solo acqua?" Jemma annuì senza troppe parole
"Bene,acqua in arrivo per te...fai bene a mantenerti in linea..a furia di bere alcolici si diventa come lui" disse la ragazza indicando un uomo poco distante che stava sdraiato ubriaco fradicio sul tavolino.
"Grazie di avermi reso l'idea.." distolse lo sguardo leggermente disgustata notando la cameriera versare da una bottiglia,dell'acqua in un bicchiere..lo stesso bicchiere che attimi dopo le mise davanti
"Ecco a te ragazzina"
"Grazie.." si voltò un attimo a guardarsi intorno senza troppo interesse per quelle persone che la circondavano..
"Vai..vai..vai..sì!"
Portò l'attenzione sul ragazzo che sedeva accanto a lei di cui prima non aveva fatto molto caso...indossava un abito abbastanza formale ed un cappello in sintonia con esso..in mano aveva un coniglietto di peluche,probabilmente il suo portafortuna,
era intento a guardare la corsa di cavalli in tv,come altre persone poco distanti.
"Sono fortunato oggi, me lo sento!" esclamò soddisfatto spuntando uno dei nomi cerchiati dalla sua lista.
"Sei bravo.." proferì Jemma cercando di far dialogo con lui
"Stai cercando di portarmi sfortuna per caso?"
"No no..." si morse il labbro inferiore nel notar di aver iniziato in una maniera pessima.
"Ho vinto le ultime cinque gare" insistè lui come a voler affermare di esser fortunato quel giorno
"Ok..le ultime cinque gare..ok.." portò la mano destra ad afferrare il bicchiere d'acqua posto dinanzi a lei avvicinandoselo alle labbra
"Non ti conviene.." la interruppe lui portando per la prima volta lo sguardo su di lei distogliendolo dallo schermo
"Come scusa?"
"Non ti conviene bere..non si sa mai che cosa ci mettono in quell'acqua" Jemma posò subito il bicchiere sul tavolo ove era risposto prima,fidandosi delle parole dette da quel ragazzo
"Grazie..." lui fece un leggero cenno con la testa in risposta al suo ringraziarlo
"Mi chiamo Jemma Combs" protese la mano in segno di cortesia verso di lui,che si limitò a rispondere soltanto,ancor guardando lo schermo
"Billie Joe Armstrong...piacere di conoscerti" lei sorrise appena nel notar il suo comportamento,distaccato e freddo proprio come quello che aveva lei.
"Hey Anna dammi la specialità del giorno" disse una voce maschile dietro di lei verso la cameriera..si voltò andando ad osservare la figura di un uomo abbastanza grosso che incedeva verso il balcone,
probabilmente con l'intenzione di sedersi accanto a lei
"Atten.." Non finì la frase che l'uomo prese posto sullo sgabello ove prima sedeva il ragazzo con cui aveva parlato,facendolo scomparire in una frazione di secondo. Rimase qualche secondo in silenzio leggermente schockata da quel fatto voltandosi poi dalla parte opposta.
Incrociò lo sguardo di Billie che si era materializzato dal lato opposto
"Sei un fantasma.." disse a bassa voce come stupita di esso,malgrado ormai fosse abituata a quella sua nuova capacità di vedere i morti.
"E tu sei un umana.." Jemma lo guardò annuendo appena col capo
"E riesci a vedermi...giusto..?" sembrava che fosse riuscita a catturar il suo interesse per lei
"Già..."
"E..Perchè?"
"E' una storia lunga..." si limitò a rispondergli sperando che lui si accontentasse.
"Ok..." lui annuì appena notando il suo disagio,riportando quindi lo sguardo sul televisore.
"E' tua questa?" domandò verso la ragazza lo stesso uomo che prima aveva mandato via il ragazzo
"Come?"
"E'tua questa lista?" Jemma guardò il foglio sul tavolo che prima teneva in mano il fantasma..si voltò a guardarlo come a cercar un suo possibile dire..ma nulla fù proferito da lui che tornò silenzioso a guardare la corsa
"Emh..sì.." prese la lista con la mano destra portandola davanti a se..poi guardò il ragazzo ponendogliela
"Anche se mi prenderanno per pazza nel veder che parlo da sola...ma questa è tua.." lui la guardò con indifferenza alzandosi da ove sedeva
"Per stasera ho finito..fanne ciò che vuoi.."
"Ma.." lui la interruppe
"Ho imparato tempo fa..se prendi la cosa troppo seriamente.." si tolse il cappello avvicinandosi per farle vedere la cicatrice di un proiettile che aveva sulla fronte
"Alla fine ti ucciderà.." si rimise l'indumento avviandosi verso l'uscita.
Jemma rimase a guardare il vuoto con la lista ancora in mano,evidentemente scossa dall'aver visto quella cicatrice.Posò lo sguardo sul balcone notando infine che sul posto ove sedeva prima il ragazzo
c'era rimasto qualcosa..Portò la mancina a prenderlo constatando che si trattava dello stesso coniglietto di peluche che prima era in mano a lui.
"Tieni te la regalo" disse frettolosamente verso l'uomo vicino lasciandogli davanti la lista delle vincite.
Si alzò dirigendosi verso l'uscita del locale intenta a ritrovare Billie per poter dargli il suo portafortuna.