ciaooooo! x vostra sfortuna sono tornata!!! l'altra mia storia non so come andrà a finire, ho avuto un blocco di quelli proprio brutti e spero (prima o poi di finirla)... l'altro giorno ho avuto come un'illuminazione e mi è venuta voglia di scrivere... questa volta i protagonisti sono Edward e Bella ed è un genere completamente diversa dall'altra ff... vi lascio il prologo, il prima capitolo lo posterò appena finito. capirete poco adesso perciò fatemi domande e risponderò se non mi faranno rivelare troppo! bacini!
Prologo
-
Dai Reneè, fammi salutare la mia piccolina!
Era
così da giorni ormai, precisamente da quando ho chiesto il permesso ai miei per
andare in vacanza in Italia, con le mie migliori amiche. Inutile dire che si
erano opposti all’inizio, per poi cambiare idea quando quella pazza di Alice
si era messa in ginocchio nel salotto di casa mia, sfoderando quel faccino da
cane bastonato al quale nessuno, nemmeno l’essere più spregevole di questo
mondo, saprebbe dire di no.
E
infatti ora ci trovavamo in aeroporto, sommerse dai bagagli e bloccate dai miei
genitori che dispensavano abbracci e raccomandazioni da più di mezz’ora.
Fortunatamente in quel momento l’altoparlante annunciò il nostro volo,
mettendo fine a quel teatrino.
-
Mi raccomando ragazze, appena arrivate chiamateci…
-
Si papà, non ti preoccupare… ce la caveremo…
Mi
avvicinai e abbracciai forte l’uomo di casa. Gli assomigliavo molto
caratterialmente, per questo andavamo d’accordo. L’unico problema? Era
terribilmente geloso della sua bambina. Un altro paio di maniche era la mia
iperattiva madre, sempre impegnata a sperimentare cose nuove e a lamentarsi
della monotonia di Forks.
Salutai
per l’ultima volta i miei genitori, per poi prendere i miei bagagli e
incamminarmi verso il gate, seguita a ruota da Rosalie e Alice.
-
Ragazze ma ci pensate? La nostra prima vacanza in Europa! Non vedo l’ora di
arrivare!
-
Aly, per favore, dobbiamo fare dodici ore di viaggio e se già inizi con tutta
questa euforia, giuro che ti butto giù dall’aereo!
Risi
alla minaccia di Rosalie e al faccino imbronciato di Alice. Quelle due erano
inimitabili, eravamo amiche dai tempi dell’asilo e avevamo condiviso sempre
tutto, impossibile fare a meno di loro.
-
Non iniziate subito a bisticciare! Avrete due intere settimane per farlo!
Quelle
pazze si scambiarono un sorriso complice, prima di scattare sull’attenti.
-
Signor si, signore!
Sbuffai.
- Ma chi me lo ha fatto fare di venire con voi anche all’università?
La
mia domanda non ricevette risposta, poiché Alice lanciò quello che sembrava un
vero e proprio grido di battaglia. – ITALIA… ARRIVIAMO!