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Autore: Noirechatte_    12/02/2010    1 recensioni
"Mihael però sapeva che il suo comportamento si poteva definire parecchio bizzarro. Avrebbe potuto ignorarlo, ma non ce la faceva proprio, doveva gridargli contro tutto quello che gli faceva provare, con violenza, con il sangue che gli correva elettrizzato e nervoso nelle vene, il respiro affannoso, come dopo una corsa".
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia prima MelloxNear. Buona lettura.

I Dreamed You.

Pioveva forte sul tetto della Wammy House, il cielo plumbeo e grigio sembrava fare da coperta al mondo, donandogli una sensazione di prigionia. Le gocce di pioggia compievano il loro lento ed inesorabile percorso sui vetri della finestra, tornando poi nell’anonimato, una volta riunite all’acqua.

Mihael stava sonoramente sbuffando, mentre Matt,tutto preso dal suo videogame o forse perché era stufo di sentire le sue lamentele, lo ignorava.

Mello decise di uscire da quella stanza che gli donava solo inquietudine con un sonoro”Io vado.”Non aveva una destinazione precisa dove recarsi, voleva solo scaricare un po’ della tensione accumulata quel giorno.

Era molto arrabbiato Mello, furioso e nervoso. C’era stato un test importante nel pomeriggio e lui era arrivato secondo, come al dannatissimo solito. E il primo era Near, quel maledetto imbianchino mancato,che con la solita aria apatica e fredda lo scrutava dall'alto in basso e questo lo faceva impazzire.

Perché lo provocava, lo lasciava sbraitare da solo, mentre lui con razionalità e diplomazia, si arrotolava una fottuta ciocca di capelli e lui sapeva, lo voleva vederlo perdere il lume della ragione, magari anche supplicarlo di dargli un segno.

Mihael però sapeva che il suo comportamento si poteva definire parecchio bizzarro. Avrebbe potuto ignorarlo, ma non ce la faceva proprio, doveva gridargli contro tutto quello che gli faceva provare, con violenza, con il sangue che gli correva elettrizzato e nervoso nelle vene,il respiro affannoso, come dopo una corsa. E poi..Era successo quello.

Una maledettissima notte lo aveva sognato, punto e a capo. Niente di strano in questo, dato che lo vedeva tutti i giorni. Il fattore che lo aveva turbato era stato il contesto:Stavano facendo sesso e Mello al risveglio...Si era svegliato bagnato. Avrebbe voluto sognare qualsiasi altra cosa, anche Matt che si metteva a distribuire petali di rose proclamandosi un figlio dei fiori, ma quelle scene lo avevano sconvolto. Sì,perché ogni volta che incrociava Near, non poteva impedire alle immagini di lui mentre si mordeva un labbro, che con le gote rosate gemeva e poi perdeva il controllo e diventava pronto per accoglierlo, desideroso solo di godere, di dominare la sua mente

Mello si sedette per terra, con una sensazione di calore che vagava per tutto il suo corpo e si prese il capo fra le mani. Il ragazzo, però, capiva che il problema era dentro di lui. Avrebbe potuto prendere sul ridere la faccenda, oppure come un incubo, ma non ci riusciva, perché pensava che fosse stato un sogno meraviglioso.

E, per farla breve, gli piaceva l’albino o quanto meno,voleva avere dei rapporti goduriosi con lui. Che bella situazione di merda. Mello riprese a camminare, pensando sul da farsi. Probabilmente la soluzione migliore era quella di accantonare questi pensieri e tornare alla sua vita di sempre. Ma era davvero possibile? Mihael non era certo un tipo che rinunciava facilmente a qualcosa e quindi come poteva ignorare un pensiero che non lo abbandonava nè giorno, nè la notte?

Non capiva Mello, o forse non voleva capire. A volte è difficile prendere consapevolezza delle nostre emozioni e lasciarsi cullare da esse. Tuttavia, mai e davvero mai, credeva di sperimentare l’Amore o qualcosa che ci andava molto vicino per Near, il cui volto non lo abbandonava,il cui desiderio più intimo di riuscire a smuoverlo da quella freddezza che lo faceva morire, era costante nel suo cuore. Era un sentimento strano quello che il ragazzo provava per l’altro. C’era odio, competizione, desiderio, e.. amore. Era un sentimento completo, le cui parti contrastanti lo rendevano perfetto, secondo Mihael.

Il biondo non era conscio del fatto che si stesse recando nella stanza di Nate, ma una volta resasi conto di essere finito davanti all’uscio della stanza di questo,s i diede mentalmente del cretino, ma non fece un passo che lo allontanasse da lì. Forse una forza più grande della gravità lo attirava. Mello sospirò e decise di essere sincero con sé stesso e con l’altro. Perché dopotutto la vita non ha sapore senza un pizzico di follia.

To Be Continued~

[Che ve ne pare? Tralasciando il finale...Ho intenzione di fare un altro capitolo, ma non so proprio se farlo dolce o un po’ più spinto...Magari, se vi va, potreste darmi dei consigli :) Alla prossima!

  
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