In quelle dannate riunioni, in realtà non ci capiva mai niente. Non perchè fosse stupido, come la maggior parte delle nazione lì presenti pensava, ma perchè c'era sempre un gran trambusto, non riusciva neanche a capire quale fosse l'ordine del giorno perchè prima ancora di comunicarlo Inghilterra e America avevano iniziato l'ennesiamo litigio a effetto domino.

Sfidava chiunque a mantenere la pazienza, e lui non era famoso per averne poi tanta.

Era impossibile rimanere calmo, umanamente impossibile. Sopratutto per lui.

Scattò in piedi tirando fuori dal taschino interno della giacca, una pistola e la puntò contro l'orda di gente che quasi si azzuffava.

-Bastardi! Un po' di silenzio o vi ammazzo tutti!-

Si bloccarono a guardarlo e anche Veneziano, che gli era accanto gli prestò attenzione.

-E' finità!-

Urlò Francia in tono melodrammatico poggiando una mano sulla fronte.

-E' cosa nostra!-

Disperò America.

Lovino chiuse gli occhi sospirando appena e la sua bocca si piegò in un sorriso indecifrabile.

-Quella che voi chiamate "Cosa nostra" rimane purtroppo e solo "Cosa mia"-

Ripose la pistola e diede loro le spalle. Grecia aprì un occhio, poi lo richiuse tornando nel suo sonno profondo. Nessuno parlò.

Tutti osservarono Lovino uscire.

E Feliciano giurò di aver visto, in quel sorriso, qualcosa di amaro.

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Anche qui???? Ebbene si, la vostra Lily123 è anche qui!

Adoro Lovino, per ovvi motivi ed è il personaggio che sento più vicino, ecco perchè la mia prima FanFiction su Hetalia, la dedico a lui! (In realtà ero indecisa tra Lovino e Ivan *-*)

Spero sia stata di vostro gradimento.

Grazie a chi ha letto e a chi recensirà.

Bacio

Lily123