SIPARIETTO
IDIOTA
Un giorno, in una casetta di una landa
sperduta, nella terra del Togenkyo…
Gojyo: Toh! C’è nessuno??
Goku: Ma non se ne sarà
andata?
Sanzo: meglio così. Era solo una
pazza.
-TOC TOC-
Hakkai: Signorina Tess…è qui?
Tess: Ragazzi…non lo vedete il
cartello che indica LAVORI IN CORSO?!
Gojyo: Ma dove,
scusa?
Tess: …ma qui no? Sulla porta del mio
ufficio!
Sanzo: Perché, quello adesso è
diventato il tuo ufficio?
Tess: Devo lavorare! Non dovete
distrarmi!!
Gojyo: Senti, senti…e che cosa stai
scrivendo di bello?
Tess: Avverto del sarcasmo nella tua
voce….…In ogni caso sappiate che ho deciso di ampliare “L’altra metà del cielo”…
…uhm..
..allora, vediamo…innanzitutto devo
spiegare cosa è successo in passato, ovvero in quello che corrisponde al Gaiden
e poi..
Hakkai: Ma se ci racconta tutto
adesso, ci rovina la sorpresa!!
Tess: Oh! Giusto…vi farò leggere i
capitoli passo, passo…
Gojyo: E se uno non ha letto “L’altra
metà del cielo?”
Tess: Beh…se vuole capirci qualcosa di
questa, gli conviene leggere prima l’altra…
Sanzo: Comincerò a leggere solo quando
comparirò anche io, il resto non mi interessa.
Tess+ Gojyo: Che
megalomane…
Sanzo:
Tess+ Gojyo:
Scherzavamo!!!
Tess: Accidenti!!! Non ho ancora
pensato ad un titolo!!! Pensateci anche voi!!
Sanzo:…
Goku: …
Hakkai:…
Gojyo: …
Tess: Ah!!Ho già capito!! Ci pensero
io!! E voi lasciatemi lavorare!!Intesi???
Goku: ..ma chi prepara la
cena??
Tess: Hakkai, pensaci
tu!!!
Gojyo: nervosetta,
eh?
Tess: …
SBONK!!!
Sanzo:
Taci!!!!
Gojyo: …ma Sanzo!!Cosa c’entri
tu!!!
Sanzo: …
Gojyo: Va bene, va bene, ho capito,
qui, meglio cambiare aria…
Tess: mumble mumble…CI SONO!!! Il
titolo sarà…
***
Quella
luce che rischiara la mia anima
Capitolo
1
Nei
miei ricordi
“ Faceva freddo quella notte. Il gelo
s’insinuava pungente tra le carni, sempre più giù, fino alle ossa.
Il blu profondo del cielo limpido era
rischiarato dalla pallida luce della Luna.
L’astro sovrastava i picchi delle alte
montagne che, incuriosite e temerarie avevano osato oltrepassare la barriera
delle nuvole.
Ma niente di tutto questo poteva
toccarla.
Lei, che aveva visto l’alba dei tempi,
era immune all’aria fredda di quella notte.
Allungò una mano fino a sfiorare la
superficie della roccia.
E lo sentì nuovamente.
Tu tum.
Tu tum.
Il battito della vita.
Chiuse i grandi occhi chiari e si
concentrò unicamente su quel suono.
Tu tum.
Avvertiva quella presenza come fosse
dentro di lei.
Tu tum.
Tu tum.
Lei aveva udito il suo richiamo ed era
giunta per prepararsi ad accoglierlo.
Ed ecco che sotto il suo sguardo in
attesa, le pareti della roccia cominciarono a sgretolarsi.
Un solco profondo la passò da parte a
parte, fino a che le due metà non si separarono.
Occhi grandi e dorati si aprirono per
la prima volta sul mondo, mentre la luce della luna si posava su quell’essere
appena nato. Il suo viso manifestava stupore e i lunghi capelli castani erano
agitati dal vento freddo della notte.
L’essere si voltò verso di lei,
fissandola a lungo negli occhi.
La creatura tese una mano.
Le sue dita si posarono dolcemente su
quel viso di bambino.
Una carezza.
Un
invito.
-Vieni- gli disse soltanto.
E lui
obbedì.”
***
Dopo 500 anni, i ricordi di quella
notte erano più vividi che mai. La creatura fissò nuovamente lo sguardo su
quella roccia spezzata a metà, su quel guscio ormai vuoto. L’aria era fredda,
come sempre. Ma il gelo che la creatura avvertiva non veniva dall’esterno. Era
il suo cuore ad esser stato racchiuso in una morsa di ghiaccio. La luna
ricambiava come sempre il suo sguardo dall’alto del cielo.
Immutabile, come le nuvole, come
quelle montagne…come lei.
Posò la mano sulla superficie della
roccia. Fredda, senza vita.
Era sola, ormai. Per un breve periodo,
breve come un battito di ciglia nella sua lunga esistenza, aveva avuto la
possibilità d’amare. Di un amore totale. Ed essere ricambiata. Ma quel tempo era
passato, spazzato via dal vento del destino.
Cancellato come una scritta sulla
sabbia.
Morto, come la sua
anima.
Quattro esseri le avevano regalato la
felicità, seppur per un esiguo lasso di tempo.
Grazie al sacrificio di tre di loro,
ora erano di nuovo insieme. Erano dovuti passare 500 anni, ma alla fine avevano
raggiunto il loro scopo.
Tutto per lui, per i suoi occhi
dorati, capaci di conquistare anche il cuore più
duro.
E, come lei aveva previsto, il suo
Sole era tornato a liberarlo.
“Perché hai voluto che fosse Konzen, e
non tu, a riportarlo alla luce?” le aveva chiesto
Bosatsu.
Ripensò alle quattro figure
addormentate nella radura. Non potevano essere separati. Come avrebbero fatto a
vivere l’uno senza gli altri?
“…perché hai voluto vivere
nell’ombra?”
Vivere nell’ombra…No, non l’ho mai
voluto. Ciò che avrei voluto era mantenere la promessa fatta a Konzen, Tempou e
Kenren prima di vederli sparire per sempre. Avrei voluto tornare con loro,
ancora, come una volta. Noi cinque.
Avrei voluto preservare Goku da ogni
dolore.
Avrei dovuto impedirvi di portarmelo
via!
Ma… ho dovuto
scegliere.
Le tornò alla mente l’attimo in cui,
una volta e per sempre, aveva rinunciato a lui.
L’aveva fatto pronunciando una sola
parola, che le era costata eterno dolore.
“Lo sapevi già, fin da quando hai
fatto la tua scelta”.
Sì, lo sapevo. Sapevo a cosa sarei
andata incontro.
Ma per quei quattro avrei fatto
qualunque cosa.
Anche…rinunciare a tutti
loro.
Ho donato a Goku una nuova vita,
insieme alle tre persone che più ha amato.
“…ma tu per lui sei sempre stata come
una madre”.
Sì, una madre…e lui è un figlio per
me. Lo è stato e lo sarà sempre.
Ora però la sua memoria è stata
cancellata.
Il mio Goku non sa più chi
sono.
“Lo sapevi già, fin da quando hai
fatto la tua scelta”.
La creatura aprì gli occhi.
Un dolce profumo si stava diffondendo
nell’aria e le tenebre stavano cedendo il proprio posto alla
luce.
Una nuova alba stava nascendo.
“Perché hai voluto che fosse Konzen, e
non tu, a riportarlo alla luce?”.
Mille e più raggi dorati si
allungarono ad occupare l’immensità del cielo, ed infine,
“Perché lui era il suo
Sole”.
Sì.
Il suo
Sole.
La sua luce riscalda anche me.
Con un profondo respiro la creatura
fissò i suoi occhi chiari e splendenti come stelle nell’accecante astro diurno,
mentre cristalli simili a gocce di rugiada scivolarono lungo le sue
guance.
Ho fatto una scelta.
Sì…la scelta
giusta.
***
Ed inoltre…qualche piccola
considerazione riguardo questa FF.
Chi ha letto la mia FF “L’altra metà
del cielo” sa già che ho creato un nuovo personaggio che si riallaccia al
passato di Goku&Co. Quindi anticipo che chi ha in mente la trama di Saiyuki
Gaiden, potrebbe trovarsi spiazzato e pensare qualcosa tipo: “Ma che cavolo sta
scrivendo questa??”. Il fatto è che non voglio cambiare il passato di Goku, però
per inserire il mio personaggio nella trama, ho bisogno di fare qualche modifica
alla storia originale, di modo che tutto quadri. Volevo già dare qualche
indicazione sui cambiamenti che intendo fare, però non sarebbe bello, e , come
dice Hakkai, non sarebbe più una sorpresa……
O no?
Bye bye
Tess^^