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Autore: Cat Can Play Cello    13/02/2010    6 recensioni
La guerra ha segnato tutti noi. Ci ha privato dei nostre case, delle nostre famiglie, della nostra pace. A me la guerra ha tolto la speranza di una vita serena nel luogo che amo di più nell'intero universo... E adesso sto cercando il modo di riaverla. (Titolo provvisorio)
Genere: Generale, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I capitolo


Desclaimers: questa storia non ha alcuno scopo di lucro. I personaggi (umani, Na'vi e animali) e i luoghi appartengono al carissimo James Cameron. Alcuni personaggi in futuro saranno di mia invenzione,


Mi chiamo Norm, ho circa trent'anni e sono uno scienziato. O meglio oggi non credo di esserlo.
Oggi sono un guerriero che combatte tradendo la sua razza e rinnegando le sue origini. Sono dalla parte di quelli che dovrebbero essere i miei nemici, nei quali riconosco però solo il mio popolo. La mia vera vita.
Ho conosciuto Pandora sulla Terra grazie ai libri della dottoressa Agustine, ne ero affascinato. Ho studiato, mi sono laureato con i voti più alti di tutta l'università, ho sacrificato anche me stesso per partecipare al progetto avatar: guidare a distanza corpi ibridi di DNA umano e na'vi tradotto in parole semplici.
Parole che non esprimono quanto bello e affascinate possa essere questo progetto. E' bastato il primo giorno perché io mi innamorassi di Pandora è bastato guardare il mio avatar.
Come mi assomiglia, abbiamo lo stesso naso lungo e dritto, la stessa attaccatura di cpelli, lo stesso viso, cinque dita per arto... Bello. Era l'unica cosa che mi veniva in mente.
Dalla sala riunioni si vedeva la vegetazione di Pandora ero rimasto imbambolato a guardarla. Max uno degli scienziati si era messo a ridere dicendo che presto l'avrei odiata anche io.
No. Santo cielo Max quanto ti sei sbagliato...
Io amo il popolo na'vi, la loro lingua, i loro costumi, le loro usanze, il loro mondo e la loro dea, Eywa. Darei tutto per loro persino la vita. E' per questo che oggi sono qui, malfermo su un pa'li, uno dei loro cavalli a sei zampe, con cui ho fatto uno dei miei primi tsaheylu. Neytiti è stata gentile a darmi dei rudimenti per farmi reggere almeno in sella: concentrandomi posso sentire il pa'li in tutte le sue parti, è come se fossi lui. Posso sentire scorrere quella che noi chiamiamo adrenalina in lui, la sua paura e la sua eccitazione. Strano, di solito sono animali molto pacifici...
Faccio parte del battaglione di terra insieme ai cavalieri delle pianure anche se non so perché mi abbiano accettato tra loro nonostante non faccio parte del popolo in nessun senso... Ma credo che sia così perché Touruk Makto ha scambiato qualche parolina con il capo. Qualche mese fa la cosa mi avrebbe infastidito non poco, adesso sono fiero di combattere con guerrieri così fieri e coraggiosi. Non mi interessa altro, dentro di me mi sento uno di loro perché il mio cuore batte per Pandora e per Eywa. Sono profondamente grato a Jake questa volta.
Guardandomi attorno vedo i loro volti sfigurati dalla rabbia e dalla ferocia, i corpi tesi per la tensione della battaglia imminente. Basta osservarli per sentire la loro forza, la loro energia e tutto il loro odio per la mia specie.
Come fanno gli altri esseri umani ad essere così idioti da non accorgersene? Come fa Quaritch ad essere così cieco?
Stiamo andando tutti al massacro per colpa sua.
Continuo ad osservare i miei compagni: sono nudi a parte il panno sui fianchi e le decorazioni che portano addosso.
Non voglio pensare alle mitragliatrici.
Mi rifiuto.
Anche perché io sono pressoché come loro... sotto la maglia non porto nulla.
Sentiamo che i nemici avanzano.. il segnale.
Il cuore mi batte forte tanto da sentirlo nelle orecchie.
Come ci ha detto Trudi stiamo andando a combattere armati di archi e frecce...
Carico la mia mitragliatrice...forse non tutti. Giurerei che se non fossi alto più di quattro metri non riuscirei mai tenerla in braccio, è il caso di usarla al meglio.
Sprono il mio direhorse e attacchiamo.
Mi trovo tra la seconda e la terza fila: non sono un idiota codardo che si nasconde nelle retrovie.
L'aria è satura del suono di zoccoli e grida d'incitamento, urlo anche io è troppo emozionante, e ho troppa paura.
Eccoli lì. Umani e robot enormi.
Fuoco.
Ne cadono a decine.
Ma non è così semplice. La risposta non tarda ad arrivare, atroce e spietata.
Dei nostri ne cadono a centinaia sotto i miei occhi orripilati. E' impossibile non odiare.
Urlo e apro il fuoco ancora, e ancora, e ancora senza fermarmi.
Non so quanti ne uccido. Nel cuore spero tanti.
Poi una luce immensa. Un' onda d'urto che fa impennare il cavallo. Dolore.
Per un attimo non capisco cosa stia succedendo. Ho appena il tempo di constatare di essere intero prima di essere lanciato in avanti. Cado nell'erba ma mi rialzo subito.
Sicuramente il pa'li  è morto... è stato orribile sentire il dolore che ha sentito prima di morire.
Spero di non sentirlo mai...
Sul terreno è un groviglio di cadaveri insanguinati. La loro vista fa male. Molto male. Troppo.
Per la disperazione torno a sparare.
A urlare tutta la mia furia ma sono costretto a indietreggiare.
Gli elicotteri.
Non abbiamo più resistenza. Ci hanno battuto
Sono troppi, avanzano, ci sommergono impietosi di tutto. Stiamo morendo tutti. Non è possibile così.
"Jake! Jake! Ci ritiriamo, ci stanno distruggendo!" Urlo nella radiolina.
Rispondi subito andiamo, rispondi!
Se possibile il mio cuore batte ancora più forte, fa quasi male...
"Ricevuto, andate via!"
Ha risposto.
"Andate via!! Ritirata!" urlo in Na'vi.
Ma non serve qui stiamo già scappando tutti, anche i più arditi arretrano.
Non smetto di sparare, e indietreggio.
Cado spesso, inciampo nelle radici ma mi rialzo spesso.
Sparo. Sparo.
Non capisco più niente. Di solito sono sempre molto razionale ma adesso è come se non sentissi ne capissi niente. Non sento più niente.
E' il puro istinto di sopravvivenza tenermi in piedi e a permettermi di continuare a vivere.
E poi improvvisamente doloroso torna tutto. Succede tutto così velocemente.
La pressione.
Il dolore.
E il freddo silenzio del cuore che non batte più.
No! NO!
Il buio.
Sono morto.
Apro gli occhi, i miei veri occhi, di scatto. Il buio si colora delle luci verdi della capsula per il link.
Non respiro. Non ci riesco.
Devo uscire di qui,
Sanguino, ho un buco nel petto... devo vedere!
Non capisco se le sensazioni che provo sono vere o sono ancora quelle del mio corpo da avatar.
Spalanco il coperchio della capsula.
Aria.. voglio respirare... Non riesco a respirare con calma, sono scosso fino alle ossa...
Cado a terra e mi guardo il petto.
Sono intero.. Vivo...
E urlo. Forte. Mi lascio andare ai brividi di paura.
Ho avuto troppa, troppa paura.
Grosse lacrime mi scendono dagli occhi, ma non ho assolutamente tempo per la disperazione.
Non adesso.
Devo alzarmi e finire questa guerra.

***Spazio Autrice***
Salve a tutti! Non credo che bisogni dire ancora quanto Avatar sia stato un film stupendo perchè credo che nella prossima edizione del dizionario dei sinonimi e contrari la parola Avatar sarà il sinonimo di divino come minimo XD .
Comunque spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!
mi aspetto molte critiche e comenti positivi, mi raccomando!
Spendete un milli-secondo anche per scrivere solamente brutto o bello perché a noi autori piange un po' il cuore nel vedere tante visite e nessun commento, ok?
A presto per il secondo chap!
Fra'.
   
 
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