Anime & Manga > Slayers
Ricorda la storia  |      
Autore: SonLinaChan    16/07/2005    5 recensioni
Il finale della Next, visto dal punto di Gourry... solo per fanatici della coppia Lina/Gourry...^^ (come me...=PPP)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E poi, ancora…

E poi, ancora…

 

 

Ho freddo…

 

Il mio corpo non risponde ai miei comandi… Gli occhi… ho l’impressione di riuscire ad aprirli ma… una cortina oleosa, scura, mi impedisce di vedere… si fa sempre più opprimente…

 

… sono morto…?

 

…E gli altri…? Cosa è successo…? Lina…

 

Gourry…

 

Chi è? Chi mi sta chiamando?

 

Se posso farlo… Se posso farlo non mi importa di quello che succederà a me!

 

Lina! Lina… dove sei…? Cosa stai dicendo…? Non capisco… Ho bisogno…

 

Gourry! Dammi la forza per riuscirci!!!

 

Lina! Dove sei? Dove sei? Non ce faccio!!! Lina! Ho paura!!! Perché sei così disperata? Così non posso proteggerti, non posso sostenerti! Non posso fare quello che mi chiedi! Lina!

 

Parole incomprensibili… Un’oscurità soffocante… C’è qualcun altro, ora… una presenza… sembra chiamarmi a sé… sembra chiamare l’intera esistenza a sé… la mia vita fugge da lei e ne viene risucchiata… altra… vita ne emana… Che cos’è questa forza…? Dipende da quella strana figura, oppure…? No… Quella presenza… domina la forza… ma ne è anche dominata… Perché produce e distrugge…? Che senso ha…? Lina, aiutami… Io non capisco… non capisco…

 

Voglio essere distrutto… Voglio essere distrutto…

 

No! Chi ha parlato? No!!! Non provocare quella figura, non farlo!!! La distruzione… la distruzione non può essere una soluzione!

 

E’ solo  per questo che siamo nati, non è così? E’ solo  per questo che TU ci hai creati…

 

Non può essere così… non può essere così… Se anche fosse… DEVE esserci un altro scopo… demoni, umani, draghi… noi… dobbiamo trovarlo noi… non dobbiamo rassegnarci ad essere delle pedine in gioco… Lina… me lo ha insegnato… Se non si trova un propria ragione di vita allora… che senso ha l’esistenza…?

 

E’ tardi… è troppo tardi… Una voce… nella mia mente…

 

Tu che cerchi la distruzione… sarai accontentato.

 

Dolore. Un dolore lancinante. Sento una voce gridare, ma non è la mia. E’ la stessa… che ha parlato, poco fa… Le mie labbra ancora si rifiutano di schiudersi… Un bambino… sembra la voce di un bambino… Dov’è Lina? Perché non la sento più…?

 

Un’esplosione. E’ come se il mio corpo si frantumasse, in mille frammenti. Lava incandescente scorre lungo la mia pelle… la sensibilità, che ritorna ai miei arti. I miei occhi… tornano a vedere. Dove mi trovo?

Pilastri spezzati… macerie… sembra… un tempio distrutto… Perché sono qui? Che cosa ci faccio qui, in piedi, da solo…? Cosa…?

Una luce dorata… Una luce, ma inquietante come la tenebra… I miei occhi si rifiutano di lasciarla… Ho paura. Le mie mani tremano. Non credo di essere mai stato tanto terrorizzato in vita mia. Ma non posso allontanarmene. Non posso. C’è qualcosa che mi attira, in quella luce. Ho il presentimento che se il mio sguardo la abbandonasse, anche solo per un momento, succederebbe qualcosa di terribile…

 

“Gourry!”

“Gourry –sama!!!”

 

Delle voci… familiari… I miei amici… stanno bene… sono al mio fianco… Ma non posso prestar loro attenzione, non ora… Lina non è con loro… e sta… sta per succedere qualcosa… lo sento…

Una figura sta… sta avanzando verso di me… una figura scura, avvolta da quello strano chiarore dorato… un bambino… No… non è un bambino… è un demone… è quel demone che… ci aveva attaccati prima che io… prima che io… prima… di cosa…? Perché… perché non riesco a ricordare nulla…?                        

Mi guarda… con occhi disperati… E’ ferito… Che cosa… che cosa gli sta succedendo…?

Nessun grido. Nessun gemito. In un lampo, è scomparso di fronte a me… E… si intravede un’altra figura… alle sue spalle…

 

Il fiato mi si spegne in gola. Non posso chiamarla. Non posso toccarla. Lina! E’ lì… di fronte a me… è sana e salva… ma mi sembra lontana, così lontana…

 

“Lina –san!” Amelia… no… ti sbagli… non con quello sguardo… il suo corpo è davanti a noi… ma quella non… quella non è…

 

“Quella non è Lina.” Xellos. Lui sa cos’è successo… Quella non è Lina. Quella non è la mia Lina. Forse lui… forse lui può…

“Quella persona… è la fonte di tutto il Caos. Il Signore dorato.”

 

“Vuoi dire… Lord…”

“Lord of Nightmares...? Allora Lina -san… ha lanciato il Giga Slave…?” Sylphiel, non… ora non… ora non mi interessa capire che cosa è successo… ora non mi interessa conoscere chi ho di fronte… Voglio sapere… Voglio sapere cosa ne è stato di Lina!

 

“E Lina? Dov’è Lina ora?” La voce di Zelgadiss. Non ho la forza… e il coraggio… di essere io a porre questa domanda…

Xellos si limita a… scuotere la testa…

Che cosa significa…? CHE COSA SIGNIFICA???

 

Sono comparsa in questo mondo perché colei chiamata Lina lo ha voluto.” E’… l’essere che si è impadronito del corpo di Lina a parlare… E’ la voce di Lina a risuonare nel chiarore dorato… e allo stesso tempo non è più la sua voce…

 

Ha sacrificato tutto quello che era…” Sacrificato… NO! Non è possibile! “… tutto… per salvare la vita di quell’uomo.” La sua mano si solleva… si solleva ad indicare… me.

 

No…

 

No, no, no, no, non può essere! Lina non può avere fatto una cosa simile! Lina non può essere… non può essere…

Lina… che senso ha… avermi salvato… che senso ha… se non posso più essere al tuo fianco… che senso ha… per me… ancora…

 

No. Non può essere così… Lina non lo avrebbe mai fatto, per me. Non lo avrebbe mai fatto. Non per me. Lina lo sa, lo avrebbe saputo… che non ne vale la pena. Lo avrebbe capito… che la mia vita non vale la sua… La mia vita non vale la sua! Io… io ho capito male… non è come penso, non è come penso…

 

Le voci degli altri continuano a risuonare attorno a me. Non posso, non voglio stare ad ascoltare. Sbagliano tutti. Le cose non stanno così. Non è questo ciò che quella creatura voleva dire… Lina… non avrebbe mai…

 

“Allora Lina –san… Che ne è stato di Lina –san???”

 

La creatura ci volge le spalle, ora… Sta… per andarsene…?

 

Il Caos che esiste in me… la ha consumata.

 

“Non può essere vero!” La mia voce… è uscita… senza che nemmeno me ne accorgessi… “Non so che cosa stia succedendo…” Non lo permetterò, non lo permetterò… Io non l’abbandonerò! Non lascerò che tu le porti via la sua vita.  Non permetterò che tu la porti via da me!!! “… ma se Lina è scomparsa, allora voglio tutto come prima! VOGLIO TUTTO COME PRIMA!!!”

 

Non sento le parole degli altri. Non mi importa dell’oscurità che si addensa attorno a noi. Tutto quello che conta è la figura luminosa di fronte a me.

 

“LINA!!! SVEGLIATI!!! LINAAAAAAAAAA!!!”

 

L’oscurità aumenta. L’essere che mi ha rubato Lina si solleva, in un vortice dorato… si allontana da me… Lina si allontana sempre di più da me! Non puoi… non puoi abbandonarmi così!

 

“LINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!” Una forza… sembra volermi spingere al suolo… Non posso lasciarmi vincere!!! Devo fermarla!!! Devo fermarla!!! “LINA, SVEGLIATI!!! Il tuo posto è qui, con me! Non il quel Caro!!!” O si diceva Caos…? Bé, adesso non ha nessuna importanza! Devo seguirla!!! Devo andare con lei!!! Tornerà con me!!! Ce la farò, DEVO farcela!

 

“LINAAAAAAAAA!!!” Cerco di afferrarla, disperatamente. La seguo… nell’oscurità… Io sarò con lei… anche lì… sempre…

 

“Pensi davvero che ti lascerò portare via Lina così???” Non posso fare altro che gridare, disperatamente, mentre la creatura sfugge alla mia presa. Quell’essere posa su di me il suo sguardo. Due occhi vuoti, freddi. Freddi come il ghiaccio. Lina non è così. Lina è… è come un vortice… caldo, pieno di colori… Non lascerò che tu le faccia questo! Non te lo permetterò mai!!!

 

“Questa volta, ti salverò! IO TI SALVERÒ!!!”

La mia spada può farmi strada. Non mi importa se andrà distrutta! Non mi importa di quello che penserà la mia famiglia! Non mi importa dei richiami dei miei compagni!

Adesso, c’è solo una cosa che conta…

“Non ti lascerò andare!”

 

Il caos… mi circonda, mi avvolge… Il mondo non esiste più. Ora, c’è solo il nulla. E Lina, di fronte a me. Sempre più distante…

“LINAAAA!!!”

Cosa posso fare…? Cosa posso fare, cosa posso dire, per riaverla con me?

 

“Forse sei testarda ed in qualche modo perversa…”

… Ma… quando ti vedo sorridere… tutto il resto perde significato…

“Forse inganni le persone con il tuo fascino…”

… perché… la tua intelligenza… la tua forza… il tuo coraggio… non possono… non catturare il cuore di chi ti circonda…

“Forse disprezzi chiunque sia più debole di te, ma…”

… questa sei tu, Lina… un uragano, che per quanto si potrà comprendere non si potrà mai prevedere… una facciata che nasconde… un mondo meraviglioso…

…la MIA Lina…

 

…io… non ti cambierei… per nulla al mondo…

 

… per nulla al mondo… permetterei che qualcuno lo facesse…

 

… perché ormai… io…

 

…senza di te…

 

“… Lina, io HO BISOGNO DI TE!!!”

 

La goccia dorata che circonda il corpo di Lina cerca di respingermi. La disperazione mi fa avanzare. La Spada di Luce mi viene strappata di mano, l’oscurità la avvolge… vince un’arma che, da generazioni, è stata il baluardo degli esseri umani nella lotta contro le tenebre… ma ora non riesco a preoccuparmene.

Lina… Lina…

E’ tutto ciò che ho in mente, tutto ciò che voglio raggiungere ora…

Tendo la mano verso di lei.

Non abbandonarmi… non mi abbandonare…

La mia armatura si frantuma. Ma non ha nessuna importanza.

 

“LINA!!! NON MI LASCIARE!!!”

 

Non permetterò che ti porti via. Non mi importa il progetto che quella creatura ha per te. Non mi importa cosa significhi per lei. Ciò che mi importa è quello che significhi per ME!!! Lina… io… io ti…

 

Ce l’ho fatta! Lo scudo dorato si è aperto per me! Sono riuscito a raggiungerti! Sono riuscito ad afferrarti!

Forse…

Forse…

 

Sparita.

Nell’aria fina.

 Come se non fosse mai esistita. Lasciando un vuoto simile ad una voragine…

…ed io… non ho potuto fare nulla…

…per impedirlo…

 

“Lina…”

 

Un’altra luce… non più inquietante… una luce calda, dolce… Una figura prende forma fra le mie mani… Non ho bisogno di vederla per capire di chi si tratta… il suo calore… è inconfondibile…

Non ho la forza… di prestare fede ai miei sensi…

Sei tu…? Sei proprio tu…?

 

I suoi occhi rubino si spalancano… Mi guarda per un secondo, stordita, stupita. Quindi, mi sorride.

Ora, non ho più alcun dubbio. La mia Lina è di nuovo con me.

 

“Gourry…”

 

Non posso non sorriderle a mia volta…

 

“Lina…”

 

Non c’è bisogno di parole. Non abbiamo bisogno di altro. Tutto quello che potevamo, che dovevamo dirci, dopo quello che è accaduto, è bastato uno sguardo ad esprimerlo.

Ora… ho solo bisogno… di te…

 

La stringo a me. Non voglio altro. Solo sentire il suo calore, unito al mio… Per sempre…

L’orrore passato è dimenticato. Sigillato… dalle nostre labbra…

Il caos ci circonda, l’oscurità avanza… Ma non mi importa. Tutto ciò che sento è la dolcezza delle labbra di Lina, contro le mie… Tutto ciò che ho sempre desiderato… La mia… felicità…

 

La mia coscienza scivola via, lentamente.

Ma tutto andrà bene.

Perché Lina è con me.

 

 

 

 

 

 

“Ho detto che non ricordo nulla.” Con un’alzata di spalle, la mia amica liquida la domanda di Amelia in modo del tutto semplice. Tuttavia, la sua risposta sembra sollevare lo stupore generale.

 

“Lina –san, vuoi dire che non ricordi niente di quello che è successo laggiù???”

 

La mia amica ha l’aria di non sapere come spiegare come stanno le cose. La capisco… Sinceramente, non saprei da dove cominciare…

“Già… ricordo di aver lanciato il Giga Slave… e ne ho perduto il controllo… e allora ho visto l’oscurità avanzare verso di me… e quindi…” Esita un momento.

Uh… andiamo in suo aiuto, allora… ma temo che non potrò essere un granché utile… “Bè, io mi ricordo di avere seguito Lina… ma dopo essere entrato in quel grosso coso nero…” Non riuscirò mai a ricordarmi come si chiama… “… il vuoto completo.” Concludo, in tutta sincerità… Anche se…

 

Ignorando le illazioni di Amelia –al contrario di quanto dice, ho, non so perché, la sensazione che stavolta  NON SIA AFFATTO NORMALE per me avere scordato tutto- Lina prosegue nel suo racconto.

“Non lo ricordo molto chiaramente, ma là dentro…” Sorride… dolcemente… Un sorriso simile, sulle sue labbra… quando l’ho già visto…? “Penso che sia successo qualcosa là dentro… Qualcosa di molto importante…”

Amo… l’espressione sul suo volto… “Anch’io…” Posso semplicemente aggiungere. La capisco… la capisco perfettamente… C’è qualcosa… che mi sfugge… qualcosa… qualcosa di incredibilmente bello…

…quanto vorrei…

…potermelo ricordare…

 

 

 

 

 

 

“La gente penserà che siamo una strana coppia…”

Niente fraintendimenti… Quella che hai a fianco è Lina… il termine ‘coppia’ è usato in senso DEL TUTTO generico… nessun sottointeso… ultimamente faccio un po’ fatica ad auto convincermi di queste cose OVVIE…

“… Voglio dire… qualche ora fa eravamo dispersi nel Mare del Caos, ed ora ce ne stiamo qui a chiacchierare tranquillamente, come se nulla fosse successo…” Il balcone della mia camera dà su uno stupendo giardino posteriore… E’ l’ideale per rilassarsi un po’, dopo cena… e ne abbiamo bisogno, è un pezzo che non abbiamo un attimo di pace… E di chi sarà mai, la colpa…?

Rivolgo un sogghigno alla mia compagna. “Da quando ti preoccupi dell’opinione della gente?”

Agita la mano, con la solita noncuranza.”Non ho mai detto di preoccuparmene… Anche se, certo, devo difendere la mia immagine pubblica…”

“Intendi… La tua fama di ‘nemica di tutti i viventi’, ‘assassina di ladri’, ‘terrore dei draghi’…” Faccio per proseguire, ma la grossa goccia di sudore scesa lungo la tempia della mia amica mi blocca.

“D’accordo, d’accordo, non hai bisogno di elencarli tutti…” Con un sospiro, si prende la testa fra le mani.

“Non mi hai ancora detto perché sei venuta qui…” Meglio cambiare argomento… i sospiri e le lamentele sono troppo spesso seguiti da frecce infuocate… Stasera, non ho voglia di combattere…

La mia amica solleva la testa. “Uh?”

“In camera mia, intendo… Come mai hai bussato qui, stasera…? Per tutto il pomeriggio, sei stata quasi introvabile…”

“Bè… Credi che avrei voluto farmi coinvolgere nei preparativi per il matrimonio di Martina? Lei e quelle due esagitate di Amelia e Sylphiel non hanno fatto che correre avanti ed indietro per tutto il giorno… Perché bisogna affrettare le cose e fare tutto domani pomeriggio, dico io? Mi chiedo che razza di tempio abbiano trovato per la cerimonia, così in fretta… E io che avevo bisogno di un po’ di calma per riflettere…”

Ha eluso la domanda sul perché si trova qui… Ogni tanto, c’è bisogno di cavarle le parole di bocca… Ma, in fondo, non importa…

“Avevi bisogno di riflettere?”

Uh? Perché è arrossita…? “Uhm… sai… Sui guai che abbiamo passato… e tutto il resto… Tu… come ti senti, ora…?”

Come… mi sento…? “Uh… io sto bene, Lina… Ma perché me lo chiedi? Tu, piuttosto… Insomma… sei tu che sei stata posseduta da quella cosa… quel Lord… Lord of…”

Tira un sospiro. “Lord of Nightmares, Gourry… Ma in fondo non è stato nulla di particolare… Non ricordo molto… solo… una grande energia… che sembrava consumare la mia anima…” Ed è stato… così vicino al farlo… Il mio cuore… si stringe dolorosamente… al solo ricordarlo… E’ davvero come ha detto quella creatura… davvero lo hai fatto per me, Lina…?

Alzando lo sguardo verso di lei, noto che la mia amica mi sta fissando. “Davvero… tu non ricordi nulla di quello che è successo quando eri prigioniero di Phibrizo…?” Mi chiede, dopo un attimo di silenzio, con un  po’ di esitazione…

Il suo sguardo… mi preoccupa un po’… E’ successo qualcosa che io non so…? “Che cosa ho fatto mentre ero in mano sua?” Chiedo, in tono serio. Ma perché mi è uscita questa domanda? Non… non è detto che IO abbia fatto qualcosa, no? Eppure… eppure ho l’impressione che…

La mia domanda ha l’effetto di lasciare sul volto della mia compagna un’espressione quasi terrorizzata. Cosa…? Io non volevo turbarla… Però…

“Pe… perché mi chiedi una cosa simile? Che cosa… che cosa puoi mai aver fatto, cervello di medusa…? Non dire… stupidaggini…” La voce le trema. Sta mentendo. E so che, se lo fa in queste circostanze, c’è un motivo preciso… parlarne è doloroso per lei… o no… forse no… le cose non stanno così… chi non la conosce a fondo potrebbe trovarlo stupido ma io so com’è fatta Lina… ed in questo momento… ho la netta sensazione… che stia tacendo… per proteggermi…

Una parte di me vorrebbe lasciar stare e fingere di avere dimenticato la questione… ma se è davvero successo qualcosa… qualcosa di grave… allora io DEVO sapere… “Lina… ti prego…” Esito un momento. “Io… ricordo di avere fatto qualcosa… qualcosa di brutto… aspettavo di essere solo con te per parlartene, Lina… perché ho bisogno di sapere cosa… Ci penso da quando ci siamo ritrovati… Non avrò più pace, se non me lo dici…” Anch’io le sto mentendo. Le cose non stanno come ho detto… Io… ho una sensazione, tutto qui… ma non ricordo… non ricordo proprio nulla. Le sto mentendo, ed è una cosa che detesto. Perdonami, Lina, perdonami… ho bisogno di conoscere la verità…

La mia amica abbassa lo sguardo, stranamente arrendevole… Ho l’impressione… che si senta in colpa… ma perché…? Con un sospiro, risponde alla mia domanda. “Phibrizo ha lanciato un incantesimo che gli ha permesso il totale controllo del tuo corpo… e ha fatto in modo che tu riuscissi a sfruttare la Spada di Luce al massimo delle sue potenzialità…” Deglutisce. “…e senza nessun tipo di pietà per i tuoi avversari…” Ho un orribile presentimento di ciò che seguirà… “… e… i tuoi avversari… per sua volontà… i tuoi avversari… eravamo… noi… Ci ha spinti… contro di te… durante il viaggio verso Sailarg… Noi… non sapevamo che fossi tu, e… e…” Si morde il labbro, senza alzare lo sguardo per osservarmi.

 

No…

Lui ha fatto… una cosa del genere…? Io… ho permesso che lo facesse…? Non è possibile… devo avere di nuovo capito male… Io… non avrei mai aggredito Lina… io ho giurato… non li avrei mai traditi… non avrei mai… “Lina… Io vi ho… attaccati…?”

Esita un momento. Quindi annuisce. “Io lo so… che saperlo ti ferisce, Gourry… Perché ti conosco… e so quanto ti preoccupi per gli altri… però… credo che tu non abbia avuto altra scelta… davvero… non lo sto dicendo per consolarti…” Alza lo sguardo e fissa distrattamente il giardino. “… Un essere che ha la capacità di controllare le anime dei morti, di sicuro può facilmente piegare al suo volere lo spirito dei vivi, per quanto grande sia la resistenza che gli si oppone…” Mi osserva per un momento. “Senza contare che tu non puoi usare la magia, probabilmente non potevi nemmeno renderti conto di quello che ti stava facendo, e cercare di resistergli… Ed eri solo… contro di lui… completamente… solo…”

Non posso osservarla mentre serra le labbra perché la sua voce non la tradisca. Non posso osservarla mentre combatte perché le sue mani non tremino. Lina è sempre forte, così incredibilmente forte… E ora… stenta quasi a controllarsi… E’ colpa mia… è solo colpa mia… Ho mancato la mia promessa. Avrei dovuto proteggerla. Se fossi stato lì a proteggerla, adesso non soffrirebbe. So che è così. E’ solo colpa mia.

Ora vorrei consolarla… e non riesco nemmeno ad avvicinarla… per paura… per paura delle sue reazioni… la conosco tanto bene… e continuo ad avere paura di non averla compresa a sufficienza…

“Mi… mi dispiace, Gourry…”

Cosa…? Cosa sta dicendo, ora…? No, Lina… Non sei tu che devi scusarti… “La verità è che io mi sento terribilmente in colpa… è per scusarmi con te che sono qui, stasera…” Ora il suo tono ha acquistato maggiore fermezza, potrei giurare che si stia imponendo di parlarmi con calma… “… se io…” Prende un sospiro. “… sono stata io a coinvolgerti nei miei guai con i Mazoku… Dall’inizio di tutta questa vicenda, non ho fatto che trascinarti in un pasticcio sempre più grande, senza darti nemmeno la possibilità di tirartene fuori…” Continua a fissarmi… i suoi occhi ora… sono così… tristi… “… quando me ne sono resa conto, era già troppo tardi… Phibrizo ti aveva già catturato. Io… mi sentivo responsabile di quello che era accaduto… e trovavo terribile pensare… che forse non avrei avuto nemmeno la possibilità di dirti… quanto mi ero preoccupata per te…”

Non posso sopportarlo. Non posso più sopportarlo. La sua mano trema, appoggiata al balcone. La afferro, la stringo… Non devi stare male per me, Lina, non devi…

La mia amica mi guarda, stupita, mentre intreccio le mie dita con le sue. Ma non la lascio andare. Devo chiarire subito la situazione. Subito.

“E’ per questo… che hai lanciato il Giga Slave, Lina? Perché ti sentivi in colpa… per me… E’ per questo che hai rischiato la tua vita… per salvarmi…?”

I suoi occhi si spalancano ancora di più. Forse si chiede come faccio a ricordarmelo… Potrei spiegarle che quei momenti rimarranno per sempre impressi nella mia mente, qualunque cosa accada… Certo, scorderò i nomi, le parole… ma non dimenticherò mai il terrore che si è impadronito di me quando la ho vista allontanarsi, quando la ho vista abbandonarmi… Potrei spiegarglielo… Ma non voglio… non voglio preoccuparla ulteriormente, ora… Devo solo… chiarire… Per lei… e per me stesso… Devo chiarire…

“Ascoltami, Lina… I sensi di colpa, ora, non hanno alcun senso… Il passato non si può cambiare… ciò che è avvenuto è avvenuto, e so perfettamente come la pensi tu sull’avere rimpianti…” Avverto che anche la sua mano comincia a stringere la mia…

…Lina…

“Tra l’altro… anche rimuginando sull’avvenuto… l’unico modo per evitare che io corra altri rischi a causa dei tuoi guai sarebbe separarci…” Sento la mia amica sussultare. Non so se dipenda da ciò che ho detto, ma voglio subito precisare. “… ma questa è l’ultima cosa che desidero… Sinceramente, preferirei affrontare un esercito di Mazoku inferociti che rinunciare alla vita che condivido con te…”

La mia amica mi osserva per un momento, arrossendo lievemente… Quindi tira un sospiro e scuote la testa, mugugnando qualcosa fra i denti.

“Uh?”

“Ho detto che affrontare Mazoku inferociti è quello che generalmente ci accade, cervello di medusa…”

“Bè, ma non credo che sia una cosa di cui vantarsi…”

“E CHI SI STA VANTANDO??? Era solo il prendere atto di un dato di fatto…” Sospira, nuovamente.

Sogghigno lievemente. “Un dato di fatto, eh? Ma non penso proprio che la vita sia fatta di ‘dati di fatto’, Lina… Insomma… le cose avvengono, ma siamo anche noi a dirigerle… E credo che il tipo di vita che conduci in parte te lo sia voluto anche tu… e che in fondo non ti dispiaccia poi così tanto…”

La mia amica torna a guardare il suolo. Ma, con la mano libera, le sfioro il mento, costringendola a guardarmi. “Ascolta, Lina… ciò che ho appena detto vale per te… ma anche per me… Credi che viaggerei ancora con te, se non mi andasse bene correre dei rischi, pur di poterlo fare…?”

La mia amica non mi sembra del tutto convinta. “Per quel che ne so… potresti anche farlo perché ti senti in obbligo nei miei confronti…”

“Obblighi…?” Batto le palpebre. “E che obblighi dovrei avere, verso di te…? Certo, se fossi un’affascinante principessa allora…” Ouch!!! Io stavo ragionando SERIAMENTE sulla cosa! Che bisogno c’era di tirarmi un pugno???

“Lina…”

“Io sono più affascinante di qualsiasi principessa esista su questo mondo, è chiaro, zuccone???”

“Bè, certo, se uno ha dei gusti particolari…” Mai detto di avere gusti comuni, io…

“Che vorresti dire?” Mi lancia un’occhiataccia, quindi tira un sospiro e scuote la testa. “Sei incredibile…”

“Eh?” Cosa…?

Mi rivolge un sorriso. Uno… stupendo… sorriso… “Non riesco ad essere giù di morale, quando ti ho vicino…”

Non posso… resistere a questo…

La ho quasi perduta…

La ho quasi perduta…

Ma ora è qui…

E mi sta sorridendo…

 

Di fronte a questo… ha davvero importanza… quello che è avvenuto…?

 

Mi chino su di lei… e la trascino fra le mie braccia. Non mi importa il passato… Non mi importa cosa accadrà… Ciò che conta…

…è solo…

“Lina…”

 

“Cervello di medusa…” Sta rispondendo al mio abbraccio. Ora, qui, non sto sognando… Siamo l’uno fra le braccia dell’altro… Tutto è a posto, ora…

“Nessun obbligo, Lina…” Posso solo sussurrare. “… nessun obbligo…”

Tutto ciò che voglio è stare con te…

Tutti hanno bisogno di una propria ragione di vita… Tutti hanno bisogno di qualcosa che giustifichi la loro esistenza… Io l’ho trovato… in te…

 

“Il senso di colpa non c’entrava Gourry… Se ho scelto di lanciare quell’incantesimo è perché io… ho bisogno… di te…” La stringo più forte. Lo so che non sentirò queste parole due volte… Lo so che anche ora fatica a pronunciarle… Ma non mi importa.

Forse… ci sarebbe tanto altro da dire… Ma… per noi… ce n’è davvero bisogno…?

 

Forse, fingeremo che questo non sia mai accaduto… ma, in fondo al nostro cuore, sapremo sempre… che come in questo abbraccio… saremo pronti… a sorreggerci a vicenda…

Questa certezza mi basta… finché non saremo pronti…

Finché non saremo pronti…

Se è per te, potrò anche aspettare per sempre…

 

“Dopotutto, non avevo molta scelta, quando mi è stato chiesto di lanciare il Giga Slave… bisogna pure che una maga intelligente come me si prenda cura di un cervello di medusa… soprattutto quando è uno zuccone sensibile come te…”

Mascherando un sorriso, la stringo, se possibile, più forte. “Oh, oh… ‘Sensibile’…? Suonava pericolosamente come un complimento, detto da parte tua… Ti stai rammollendo, Lina Inverse?”

La mia amica solleva lo sguardo per incontrare il mio, appoggiando con insolita familiarità la guancia alla mia spalla. “Non era un complimento. Era solo ‘il prendere atto di un dato di fatto’.” Le sue labbra si aprono in un ampio sogghigno.

Non riesco a non roteare gli occhi. “Lina, a volte sei…”

“Tu sai essere più esasperante di me, quindi non osare dire nulla, mio caro…” Oh- oh… sfumatura minacciosa nel suo tono…

Nonostante tutto, non posso fare a meno di sorriderle… “Da quando leggi nella mia testa ciò che sto per dirti?”

“Ho solo dedotto qualcosa dalla tua espressione…” Replica, semplicemente.

“Capisco…”

 

La mia Lina…

 

Mi chino su di lei, per baciarle la guancia. Tanto immagino che un livido in più, unito ai lividi che ho già per la battaglia, non dovrebbe fare troppa differenza…

Inspiegabilmente, la mia amica non fa obiezioni… Semplicemente, si limita ad abbandonarsi contro di me, gli occhi chiusi… L’espressione… finalmente… rappacificata…

“Non addolcirti troppo…” Le sussurro, con un breve sogghigno. “… perché quello SÌ che sarebbe un segnale dell’approssimarsi della fine del mondo…”

Non apre gli occhi. Non si allontana da me. Semplicemente, anche lei sogghigna. “Oh, mi dispiace di non comportarmi come sempre… Vedremo se la penserai ancora così, domani, quando te la farò pagare per avere approfittato dei sentimenti confusi di una povera ragazza indifesa…”

“Ehi, ehi…” Una goccia di sudore scende dalla mia tempia. “Non ti starai ancora riferendo anche a quella faccenda del nostro ritorno dal Mare del Bau… Ti ho già giurato che non ho fatto nulla di male…” Uhm… a dire il vero… ho la sensazione di AVERE FATTO qualcosa, laggiù… anche se non ricordo cosa… ma per la mia sicurezza, forse è meglio soprassedere su questo particolare…

 

“Si dice Mare del Caos, Gourry, Mare del Caos…”

“Bè… è lo stesso…”

“Cretino…”

 

Domani… ci parleremo ancora…

Domani… ci sorrideremo ancora…

Adesso, condividere questo è tutto quello che serve…

 

Tutto…

 

Dopo questo, so che potrò affrontare tutto…

 

… finché sarò con Lina.

 

 

 

Fine  ^___^

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slayers / Vai alla pagina dell'autore: SonLinaChan