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Autore: braver than nana    14/02/2010    2 recensioni
Anche la scuola sembrava essere stata vomitata da un grosso mostro rosso e innamorato.
C’erano cuoricini ovunque. Quella era una tortura psicologica, volevano farlo crollare prima della serata, ne era sicuro.
Cercando di ignorarli arrivò al suo armadietto.
Poi, tutto il resto scomparve. ShikaKiba
Piccola fic dedicata a tutti gli innamorati e anche a quelli che come Kiba credono sia una festa inutile :)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buon san Valentino a tutti ragazze e ragazzi :)

Ipocrisia.

San Valentino è una festa totalmente inutile.

Pensava uno strano ragazzino camminando per le strade della sua città.
Passeggiava ormai da un quarto d’ora, senza una meta precisa nonostante fosse lunedì e in quel momento sarebbe dovuto essere a scuola.

 Il cielo era nuvoloso, come ogni giorno di quel cupo febbraio.
Non trovava nulla di diverso tra le strade di Konoha, tranne la particolare aggiunta di vari cuoricini rossi che svolazzavano all’entrata di ogni negozio.
Trovava quella festa assurda. Che bisogno c’era di avere un giorno intero dedicato all’amore?

 Sbuffando guardò l’orologio. Erano le otto e diciassette minuti: sarebbe dovuto entrare a seconda ora ma almeno si era saltato l’ora di Giapponese del professor Iruka.
Cercò di specchiarsi nel vetro di un negozio e riconobbe a stento la sua stessa faccia, stanca e segnata dalla notte passata insonne.
Non era neanche riuscito a disegnare i suoi adorati triangoli rossi sulle guance per la fretta di uscire da quella casa per ragionare tranquillamente. Si sentiva un po’ a disagio.

 Decise d’incamminarsi, ormai rassegnato all’idea di dover andare a scuola per sorbirsi la scena d’intere orde di ragazzine in calore assalire i suoi migliori amici, e forse anche il suo ragazzo, senza poter fare niente.
Strinse i pugni cercando di calmarsi e improvvisamente si ritrovo davanti alla sua scuola.
Varcò il cancello circondato da uno strano silenzio. Solo la voce lontana di un professore e i suoi passi a tratti lo interrompevano. Cercò di assimilare quei momenti di tranquillità il più possibile.
Poi strinse la maniglia ed entrò nell’edificio.

 Anche la scuola sembrava essere stata vomitata da un grosso mostro rosso e innamorato.
C’erano cuoricini ovunque. Quella era una tortura psicologica, volevano farlo crollare prima della serata, ne era sicuro.
Cercando di ignorarli arrivò al suo armadietto.

 Poi, tutto il resto scomparve.

 Una piccola rosa, rossa, avvolta da un trasparente foglio sbucava dai fori della lamina.
Il suo cuore batteva nel petto come un martello pneumatico e si sentì un totale ipocrita per quella felicità che lo stava assalendo.

 «San Valentino è una festa stupida. Non c’è bisogno di un giorno speciale per ricordarti che ti amo. Shikamaru.»

 La sua scrittura era inconfondibile e non c’era bisogno di quella piccola firma alla fine del bigliettino che era spillato alla rosa.
Si sedette su una panca sorridendo come uno scemo e mentre si finiva di allacciare le scarpe ringraziò il cielo che quella mattina avesse ficcato contro voglia in borsa quel cioccolatino a forma di cuore.

 
Fine.

(413 parole)


Piccola fic per festeggiare questa festa stupida, come la chiamano i miei beniamini <3
Ancora auguri a tutti, un bacio.
Nacchan.
   
 
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