Titolo: Stivali
da Allacciare
Rating: Verde
Personaggi: Germania
(Ludwig o detto anche DOITSUUU!), Italia del Nord/Veneziano
(Feliciano Vargas)
Pairing: GermaniaxItalia
del Nord
Genere: Fluff,
Sentimentale (non abituatevi non scrivo solo delle Fluffate
XD)
Avvertimenti: Shonen-Ai,
One Shot
Note: Scritta per il mio claim Una
fict per un immagine che potete
trovare sul mio LiveJournal.
L'immagine scelta è la seguente:
Stivali da Allacciare
"DOITSU! DOITSU!" Esclamò
la petulante voce di Veneziano, proveniente dal Giardino di casa di
Germania.
Quest'ultimo era seduto comodamente nel suo studio, fino
a pochi secondi prima sperava che, finalmente, avrebbe trascorso una
tranquilla giornata senza Italia e la sua stupidaggine nei
ditorni.
Aprì con un grugnito la finestra e sporse la testa
bionda di fuori, affacciandosi.
Feliciano stava sdraiato a bocconi
sul terreno umido, con un gatto bruno seduto sulla schiena.
Era
evidentemente caduto di nuovo.
Ludwig, sospirando e sbottando,
scese in giardino a soccorrerlo.
"Doitsu! Credo di
essermi fatto male ad una gamba!"
Piagnucolò il
castano appena vide la figura amica venirgli incontro.
"Fammi
vedere" Sospirò il biondo prendendolo per la vita e
sollevandolo con facilità, trasportandolo poi verso una
fontanella, adagiandolo tra le sue gambe.
Era piuttosto seccante
quella posizione, ma Feliciano sembrava non darci peso, o non farci
proprio caso, e quindi trattenendo il rossore cominciò a
sollevare la stoffa dei pantaloni di jeans dell'Italiano.
"Non
sembra che ti sia fatto nulla, solo una piccola pelata, Veneziano"
Ammise Ludwig.
"Ma mi fa male!" si lamentò
Feliciano, con le lacrime che gli pizzicavano gli angoli degli
occhi.
"Va bene! Vedrai che ora passa tutto" E, con un
po' di imbarazzo e di umiliazione, come una mamma che cura il suo
bambino soffiò lievemente sui graffi al ginocchio di
Italia.
"Oh!" Esclamò questo estasiato "Grazie
Doitsu! Non so come farei senza di te!"
"E' perchè
non ti allacci bene gli stivali e inerpichi sui lacci, Italia"
Annuì Germania notando i lacci bruni degli stivali slacciati e
a penzoloni.
"Non so fare molto bene i nodi..." Ammise
Veneziano, mentre le sue guance si coloravano di un lieve rosso, e lo
sguardo si spostava verso il nulla per non incrociare le iridi
inquisitorie del compagno. Doitsu, un po' scoraggiato dalla scarsa
intelligenza dell'alleato, gli prese un laccio e lo sollevò
verso di lui, alzando con esso anche il piede e lo stivale.
Italia
sussultò sorpreso, ma quello strano abbraccio che Germania gli
donava cingendolo per le spalle per poter allacciargli gli stivali lo
rincuorava più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Con pochi
agili movimenti delle dita Ludwig strinse le stringhe in un nodo
perfetto, sotto lo sguardo curioso di Feliciano.
"Ecco!
Adesso non cadrai più, Feliciano!" Germania decretò
la fine della sua opera appoggiando Italia sul muretto accanto a lui,
con la stessa facilità con cui si solleva una piuma.
"AAAH
e se ricado ancora posso venire di nuovo da te, Doitsu?" Domandò
estasiata fissandolo ammirato.
Il biondo arrossì
lievemente, indietreggiando col busto.
"Italia! Devi imparare
ad essere autosufficiente! Cosa farai quando la guerra sarà
finita e dovremmo tornarcene a casa?!" Esclamò mantenendo
un tono autoritario, ma Veneziano continuava a sorridergli inebetito
"Se ci divideremo allora io verrò fino a casa tua. E
allora tu continuerai ad allacciarmi gli stivali?"
Germania
sorrise. "Sì, ti allaccerò ancora gli
stivali"
Italia saltellò felice per il giardino.
Non aveva paura di cadere di nuovo, sapeva che Germania era di nuovo
lì, pronto ad aiutarlo se si fosse sbucciando ancora le
ginocchia. Sarebbe stato lì quando gli stivali si sarebbero
slacciati ancora, e Ludwig glieli avrebbe allacciati di nuovo, solo
per continuare a vedere il sorriso radioso e a volte irritante che
illuminava il viso di Feliciano e il suo freddo cuore tedesco.