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Autore: sbuff    15/02/2010    3 recensioni
insomma, diciamo che dopo "Hope Die Last" mi sentivo un po' triste per Sirius e Remus... soprattutto per Remus a dire il vero, bene o male Sirius muore... quindi ecco, questa ficcina senza troppe pretese, tra l'altro decisamente troppo sdolcinata per i miei gusti ù.ù
"Aveva praticamente gridato, e senza accorgersene si alzò di colpo. Il libro che stava leggendo era caduto in terra, davanti a Sirius.
Il moro, in silenzio, lo raccolse e lo passò all’altro, con sguardo duro
«Scusami, non credevo di darti così fastidio. Pensavo fossimo amici, pensavo un po’ t’importasse di me, però…» non riuscì a finire perché uno schiaffo sonoro lo colpì in viso."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, come ho già accennato, dopo Hope Die Last mi sono sentita in colpa nei confronti di questi due personaggi, quindi ho deciso di scrivere qualcosa che non potesse essere malinconico: il momento in cui il nostro lupo e il nostro cane preferito si sono più o meno messi inseme.
Probabilmente la stria risulterà estremamente banale, forse non sarà che l'ennesima storia con questa trama *decisamente* scontata, ma magari ci sarà qualche cosa che varrà la pena leggere ^^
Detto ciò posso anche andarmene, lasciando il povero martire che si è avventurato in questa pagina alla lettura ^^










Hide And Seek




Remus John Lupin, prefetto della Casa Grifondoro, si stava godendo una rilassante serata seduto in poltrona davanti al fuoco, con un libro dalla copertina consunta aperto in grembo.
Saranno state le due del mattino, ma il diciassettenne non aveva alcuna intenzione di andare a dormire, quell’ora così tarda gli permetteva un senso d’intimità che non poteva mai neppure sognare, un po’ per colpa del caos delle lezioni, un po’ per la presenza di quegli amici che adorava con tutto il cuore, ma che a volte preferiva non avere attorno.
All’improvviso il ritratto della Signora Grassa si spalancò, facendo entrare un concitato Sirius Orion Black, un giovane decisamente bellissimo, coi capelli neri che gli incorniciavano il volto dai lineamenti perfetti sul quale spiccavano un paio di occhi grigio-blu che completavano il quadro aggiungendo un ulteriore tocco di classe.
Come se ce ne fosse bisogno… Si ritrovò a pensare il ragazzo che, perso nel suono del suo silenzio era stato colto davvero di sorpresa dall’ingrasso del moro che, dopo averlo visto, si dirigeva con fare teatrale verso di lui, per accasciarsi praticamente ai suoi piedi. «Rem, sono distrutto! » esclamò senza rendersi conto del fatto che in quel silenzio la sua voce risuonasse in tutta la stanza. «Sta un po’ zitto idiota! Così sveglierai tutti!» rimbeccò il prefetto.
«ma tu non capisci! Sono stanco morto!»
«che cosa è successo questa volta? Mocciosus ha deciso che non ha più voglia di farsi lanciare incantesimi da te e James e ha imparato a difendersi?» chiese senza interesse mentre chiudeva il libro e rivolgeva la propria attenzione al nuovo arrivato, cercando di concentrarsi al meglio nel reprimere la miriade di brividi che stavano ancora attraversando il suo corpo: da un po’ di tempo si era reso conto del malsano interesse che provava nei confronti del moro, un interesse che aveva cercato in tutti i modi di reprimere e di seppellire sotto strati di umiliazioni auto inflitte, che però non avevano sortito alcun risultato.
Aveva imparato a gestire se stesso in presenza dell’amico, ma non poteva garantire di farcela se lui gli spuntava di fronte così, quando aveva le difese basse e si stava perdendo nell’oblio.
«No. È Jenny. Non ti rendi conto di quello che può fare! È tutto il giorno che passo per i corridoi secondari per evitarla! È una piovra!» ribadì con enfasi.
«Ma non eri tu quello che una settimana fa si inginocchiava in sala comune chiedendole di diventare la tua ragazza, che le professava il suo eterno amore? E poi ti ho già ripetuto almeno un miliardo di volte che non mi interessa nulla dei tuoi problemi con le ragazze. Lasciami fuori, grazie.» ancora si ricordava la morsa al cuore che aveva provato quella mattina, quando un Sirius ancora più bello del solito baciava con passione l’ennesima sgualdirna che non lo meritava affatto, che non aveva l più pallida idea di chi realmente fosse quel ragazzo moro, bello come non mai, quel purosangue senza famiglia.
«ma tu DEVI aiutarmi! Come potrei sopravvivere altrimenti senza di te?» chiese facendo gli occhioni dolci. Il turbamento di Remus fu decisamente troppo perché potesse gestirlo con razionalità. Così esplose «E secondo te mi dovrei occupare io degli effetti collaterali dei tuoi problemi ormonali? Se non sei in grado di resistere ad una gonna neppure il tempo sufficiente per razionalizzare e renderti conto che magari se ne seduci una questa potrebbe volere anche altro da te? Non sei capace da solo a capire chi è che ti puoi scopare e chi no?» gli faceva male, ecco.
Poi vide l’espressione smarrita di Sirius, e non fu più capace a mantenere la rabbia. «Perché non chiedi a James?» aggiunse a voce più bassa.
«Se anche fosse ancora sveglio starebbe a pomiciare da qualche parte con la Evans. Ti prego Moony, ho bisogno di te…» no, era troppo. Non poteva sentirgli dire quelle cose al solo fine di farsi aiutare a liberarsi di una ragazza qualsiasi solo per potersene fare un’altra.
«Cazzo Sirius! Te l’ho già detto che non voglio essere coinvolto! Ma tu, no, da maledetto egoista quale sei te ne freghi anche di una richiesta semplice come questa!» Aveva praticamente gridato, e senza accorgersene si alzò di colpo, il libro che stava leggendo era caduto in terra, davanti a Sirius.
Il moro, in silenzio, lo raccolse e lo passò all’altro, con sguardo duro
«Scusami, non credevo di darti così fastidio. Pensavo fossimo amici, pensavo un po’ t’importasse di me, però…» non riuscì a finire perché uno schiaffo sonoro lo colpì in viso.
«ti amo dannazione, ti amo! Non provare mai più a dire che non mi importa di te o che… o che… o che non puoi fidarti di me per qualsiasi cosa. Ti ho solo chiesto un favore, un favore solo, una stramaledettissima volta, non voglio sentirti parlare di tutte quelle ragazzine imbecilli che non significano niente. E adesso, dopo aver mandato all’aria sette anni di amicizia, gradirei andare a dormire. E se mai mi sei stato amico, per favore, fa in modo che io non ti veda.»
L’altro era davvero troppo sbalordito da quella rivelazione per poter dire qualsiasi cosa, così rimase immobile, con la mano si toccava il punto in cui ,lo aveva colpito lo schiaffo di Remus e fissava l’altro che saliva le scale per entrare nel dormitorio, senza avere neppure la capacità di impedirgli di andare.
Non seppe quanto tempo rimase a fissare il punto in cui l’altro era sparito, non riusciva a formulare un pensiero compiuto che non comprendesse le parole di Remus.
Non si rese conto di quanto tempo passò prima che ebbe di nuovo la capacità di muoversi e di sedersi di fronte alle braci del fuoco che si stava spegnendo.
Quando arrivò la mattina era ancora lì seduto, a fissare le braci morte.
Appena le persone iniziarono a svegliarsi e a scendere nella sala comune, moltissime ragazze furono attratte da lui, ma solo una ebbe in effetti il coraggio di sedersi al suo fianco.
Era una ragazza coi capelli rossi, che prima di sedersi al suo fianco aveva fatto un cenno al proprio ragazzo, James, affinché la precedesse nel fare colazione.
Rimasero entrambi in silenzio, fino a che il ragazzo non decise di parlare, capendo che altrimenti lei non si sarebbe mai mossa.
«Devi andare, altrimenti James potrebbe diventare geloso». Non la guardava, ma ugualmente lei decise di fare un gesto vago con la mano, come a volerli far capire che non gli importava.
«James non è geloso di te, lo sa che non ti sopporto.»
«E allora perché sei qui adesso? scusa, non hai di meglio da fare oggi? Qualsiasi cosa?» chiede acido: non aveva ancora metabolizzato le notizie della sera prima.
«Mi dici che cos’hai?» provò.
«No te ne frega nulla, lasciami stare.» continuò il moro facendo un gesto con la testa.
«Me lo vuoi dire con chi ce l’hai?» provò imperterrita.
«Non sono arrabbiato, solo, non ho dormito affatto stanotte. Basta.» disse, credendo di aver posto definitivamente fine alla conversazione.
Lei distolse lo sguardo dal camino e la rivolse su di lui, e dopo qualche secondo di silenzio parlò di nuovo. «Remus ti ha detto tutto alla fine?» chiese con una strana voce.
Lo sguardo che lui le rivolse fu decisamente eloquente. «E tu come… che cosa… lui l’ha detto… quindi era vero io…» lei sorrise e annuì.
«beh, sì, mi aveva detto questa cosa visto che non poteva… visto che non poteva dirla a voi due, a te e a James. Non dirai nulla a James, vero?» chiese la ragazza. Sirius scosse la testa, ancora in stato di shock.
«Che cosa gli hai detto?» chiese ancora la ragazza. Senza parole, il moro scosse la testa.
«Povero Rem… chissà come starà adesso… sai, fossi in te cercherei di parlargli… si sentirà uno schifo poveretto…» aggiunse pensierosa.
«Ma io non so che cosa dirgli!» esclamò il ragazzo, che sembrava aver recuperato finalmente l’uso della parola.
«E allora cerca di capirlo, no? Mi sembra tutto così semplice… Remus è sempre stato un tuo amico, almeno cerca di non farlo stare troppo male» disse prima di alzarsi lasciandolo lì. Remus era sceso, si stava dirigendo verso la sala grande.
«Remus! Senti io…» provò Sirius, ma l’altro lo ignorò del tutto, oltrepassando il ritratto, facendo come se il moro neppure esistesse.
Remus riuscì ad evitare Sirius per settimane. James era davvero preoccupato, anche perché il fatto che non volesse avere nessun contatto con Sirius precludeva anche la sua compagnia.
Peter, James e Sirius si resero conto di aver toccato il fondo due giorni prima della luna piena, quando già pregustavano una necessaria riappacificazione.
«James? James, volevo solo chiederti una cosa… un favore» disse Remus in un momento in cui si era allontanato dal proprio migliore amico.
«Sì, qualsiasi cosa» disse con disponibilità: non solo Remus normalmente nei giorni prima della trasformazione era estremamente suscettibile, ma quel litigio -apparentemente- immotivato aveva reso tutti gli equilibri molto più instabili.
«senti, io… io volevo solo dirvi che non è necessario che stiate con me domani. Anzi, diciamo che preferisco stare solo. Non prenderla male, non è per te, solo, ho bisogno di passare un po’ di tempo da solo» disse senza mai guardarlo negli occhi.
A quella notizia Sirius rimase decisamente sconvolto.
«Sirius, devi mettere a posto le cose con Moony!» esclamò allora Potter. «spiegami almeno che cosa hai combinato, come diamine hai fatto a ridurre Moony, MOONY in quelle condizioni» Sirius cercò di simulare noncuranza, senza troppo successo in effetti.
«Che cosa ti fa pensare che sia stato io a farlo arrabbiare?»
James sollevò un sopracciglio. «Beh, io non ho fatto niente. Peter non ha nemmeno modo di farlo arrabbiare –o offendere, dipende- in quel modo, per il resto… chi vuoi che possa essere stato? Sai, non ci sono molte persone ad avere sul nostro Remus l’influenza che hai tu, quindi a meno che non abbia, non so, una vita segreta, e sinceramente non credo proprio, VEDI DI RIMETTERE A POSTO LE COSE!» gli urlò in faccia.
«Cercherò di far tornare le cose come prima, ok? Proverò a rimettere tutto a posto il prima possibile. Ma è complicato. Non so che cosa fare.» ammise. A nulla valsero tutte le insistenze di James, si rifiutò di dire qualsiasi cosa.

Nonostante quello che aveva promesso a James, Sirius non riuscì a rimettere a posto proprio niente.
Passarono ancora almeno tre settimane prima che il moro trovò l’occasione di parlare con l’altro, che ormai passava tutte le sue giornate tra gli angoli più bui della biblioteca e nella Stanza delle Necessità, dove per Sirius era impossibile raggiungerlo.
Il moro aveva quindi preso l’abitudine a cercare ossessivamente il suo nome sulla Mappa del Malandrino, anche se di solito non riusciva a trovarlo.
Un giorno però vide la scritta che lo indicava, era diretto alla Stanza delle Necessità, dove sembrava avere tutta l’intenzione di sparire di nuovo.
Iniziò a correre a perdifiato, fino a che non lo vide che camminava con circospezione lungo il corridoio. A quel punto accelerò ancora, fino a che non lo raggiunse, calando su di lui come un predatore e bloccandolo tra il muro e il proprio corpo.
Per diversi secondi non parlarono, uno che ancora cercava di riprendere fiato, l’altro troppo sbalordito per poter dire qualsiasi cosa.
«Sirius, lasciami» riuscì a mormorare Remus, col viso girato dalla parte opposta rispetto a quello di Sirius.
«No. No, dobbiamo parlare… almeno questa me la devi» riuscì a dire il moro.
«Lasciamo andare… per favore» sussurrò pianissimo, stretto tra quelle braccia.
Sirius però scosse la testa. «No, stammi a sentire, è un mese che… è un mese che non mi rivolgi la parola e…e io… io ho bisogno di paralare con te, perché… perché non è giusto, non puoi dirmi una cosa come quella che mi hai detto e poi… e poi… non voglio continuare così» riuscì a dire.
«Sir, per favore, per favore, lasciami andare» provò ancora, sempre più piano, con sempre meno voce.
«No Rem, io voglio capire cosa….» ma Remus non lo lasciò finire. «cosa? Cosa vorresti sentirmi dire? Che era tutto uno scherzo, che ho provato a prenderti in giro e amici come prima?» chiese. Lo stava guardando negli occhi con un’intensità quasi dolorosa, e a Sirius parve di poter sentire tutto il peso che l’altro si portava addosso. «No, no, voglio solo capire… voglio sapere che cosa succede davvero…»
«Cosa succede? Succede che sono sporco Sir, che sono più sporco di quello che mi sono sempre ritenuto, succede che mi sono innamorato di uno dei miei migliori amici, succede che in ogni persona con cui sono stato ho cercato te, succede che mi sono innamorato di te e che non ce la faccio proprio a vedere che ti fai ragazzine imbecilli che non significano nulla, succede che non ne posso più. Scusami. Adesso puoi lasciarmi andare?» provò ancora con un filo di voce.
Gli occhi di Sirius erano come specchi, sembravano brillare di vita propria. «Remus…»
«Non posso più starti vicino, puoi capirlo? Non ce la faccio, non ce la faccio e basta.
Sono un egoista, non ce la faccio.» concluse disperato.
Sirius non comprese che cosa stava facendo se non dopo diversi minuti.
Staccò lentamente le mani dal muro e le spostò sulla schiena di Remus: non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare, non dopo avergli sentito dire quelle cose. Sentì che l’altro tremava leggermente in quell’abbraccio forzato, e prima di capire che cosa stava facendo sfiorò lentamente la sua schiena e le braccia, fino a risalire al viso, che prese tra le mani ed avvicinò al proprio, finendo per sfiorare con le proprie le labbra del lupo mannaro. Lentamente lasciò che il bacio si approfondisse, stupendosi per la dolcezza che ci stava mettendo. Non aveva mai dato un bacio così, la sua intensità aveva travolto sia lui che Remus senza che avessero la capacità di impedirlo.
Si stupì della sua totale assenza di preoccupazione: erano in un corridoio, all’aperto, chiunque sarebbe potuto passare di lì.
Dopo pochi minuti, Remus recuperò il controllo e scostò la testa il più velocemente possibile. «Sirius, ti prego… ti prego, non posso… non sopporto… non voglio essere un esperimento. Preferisco che tu decida d’ignorarmi piuttosto che essere il tuo giocattolo» disse con un soffio.
Sirius si sorprese a sorridere. Con due dita si scoprì a sfiorare il viso dell’altro, gesto che colpì il ragazzo tanto da indurlo a sollevare lo sguardo.
«Remus io… non voglio dirti “ti amo”, perché non avrebbe senso, non ci avevo neppure mai pensato a noi due insieme prima che mi dessi quello schiaffo. Se due mesi fa mi avessero detto che avrei baciato un ragazzo… io so soltanto che ci tengo veramente tanto a te, so che non ci posso nemmeno pensare a passare altro tempo così, senza rivolgerti la parola… io con un altro ragazzo… decisamente mi sarei messo a ridere, ma se l’altro ragazzo sei tu allora… allora potrebbe non essere così male. Non ti userei mai come esperimento, lo giuro, non lo farei mai. Allora, che cosa dici, possiamo provarci? Possiamo vedere come va» propose. Non credeva di essersi mai sentito così in imbarazzo, sentiva che quella cosa era davvero importante, sentiva di doversi impegnare davvero per farla funzionare.
«Dici… dici sul serio?» chiese un Remus che sembrava troppo scosso per poter credere a quello che aveva appena sentito, a tutto quello che vedeva in quel momento negli occhi di Sirius.
«Sì» disse il moro dopo aver preso il suo mento tra le proprie mani, mentre ancora sorrideva sulle sue labbra.















Arieccomi °O°
allora, questa seconda fic su Harry Potter com'è andata? Secondo me Remus è u po' troppo OOC...
Seriamente, li adoro questi due ù.ù
Però adesso basta per un po', ho scritto questa cosa davvero troppo in fretta.
Passiamo a ringraqziare chi ha commentato la mia storia precedente:
ElseW: non sai quanto sia stata contenta del tuo commento, sono così contenta che la storia ti sia piaciuta... come penso si sia capito, li amo anche io questi due -^^-
Mizar: per prima cosa volevo ribadire che ho *adorato* la tua storia "addio", secondo me è talmente bella che nemmeno continuo a parlarne. Motivo per cui ricevere i tuoi complimenti mi ha fatto venire un sorrisone largo da un orecchio all'altro ^________^ Sì, poi intendiamoci, che cosa s'impicciano Molly e Harry della vita privata del povero remus?? Sono cattivi, ecco tutto. Altro che EroeDelMondoMagico! Tsk!
vulneraria: piccolissima premessa, ma quando la continui "Desideri Proebiti"? quella fic mi ha incuriosito troppo, voglio sapere come prosegue >.< e adesso le cose serie. Ci tengo a ringraziare anche te, sono contenta che Hope Die Last ti abbia commosso, che ti sia piaciuta... spero vorrai leggere e commentare anche questa comunque ^^
Fanny Infinity: e per ultimamanonultima, grazie anche a te e ai tuoi consigli ù.ù devo dire che non mi aspettavo altri commenti, e il tuo mi ha piacevolmente stupito, soprattutto perchè mi hai fatto delle critiche costruttive U__U e servono sempre U__U devo dire che la coppia James/Remus non m'era nemmeno mai venuta in mente... mi sento particolarmente onorata nel sapere che la mia prima Remus/Sirius è anche la prima che leggi... spero ti sia piaciuta abbastanza da farti venire voglia di seguire questa coppia ^^ sono così cccarini e cocccccolosi... *0*
grazie anche a AliceandJasper4ever, MissBlack____ e yuukimy, che hanno aggiunto la mia prima storia tra preferiti anche se non hanno commentato, e infine a zoe moon, che l'ha aggiunta tra seguiti, sempre senza commentare è_é
  
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