Non riusciva a dormire. Era preoccupata per Scorpius,
temeva potesse stare male. Certo, se fosse successo sarebbe stata solo colpa
sua, se l’era cercata. E se ci fosse stata un’altra persona al suo posto
sicuramente si sarebbe limitata a esprimere il suo pensiero, lasciando che se
la cavasse da sola. Se ci fosse stata un’altra persona. Ma non c’era.
Si rigirò nel letto, indecisa su come comportarsi. Poi alla fine capì che
era inutile. Lo disapprovava, ma aveva bisogno di sapere che stava bene. E così
si alzò e in punta di piedi si inoltrò nel corridoio buio, a far luce solo la
debole luce della sua bacchetta. Davanti alla porta del ragazzo esitò, insicura
se bussare o entrare e basta. Alla fine prese un respiro e aprì la porta,
entrando nella camera.
La luce che proveniva dall’esterno mostrava la sagoma del grande letto.
Aguzzando lo sguardo riuscì a distinguere anche la figura di Scorpius, immobile. Probabilmente dormiva. E se era così
lei poteva mettersi l’anima in pace e tornare nella sua stanza. E avrebbe
dovuto farlo. Invece, ben attenta a non fare rumore, si avvicinò ancora e si
sedette sulla poltrona a fianco del letto. Con le ginocchia strette al petto si
mise a guardarlo. Aveva sempre adorato guardarlo dormire. Aveva un’aria
diversa, rilassata. Ed era bellissimo. Certo, lo era anche da sveglio, ma quando
dormiva Rose era sicura di poter vedere il suo vero volto, quello che per un
motivo o per l’altro durante il giorno veniva oscurato.
Sarebbe rimasta lì per ore, fino all’alba, se non fosse stata disturbata
dalla porta che si apriva. L’ombra della poltrona la nascondeva, rendendola
invisibile agli occhi del visitatore. Ma poi, quando si rese conto di chi era
quella persona, non riuscì a non rivelare la sua presenza.
-Lily!-
-Rose? Cosa ci fai qui?-
-Shh! Abbassa la voce! Potrei farti la stessa
domanda…-
-L’ho chiesto prima io!-
-Complimenti per la maturità! Volevo solo essere sicura che stesse bene…-
-Certo, e lo fai acquattata in un angolo, al buio?-
-Mi ero solo seduta un attimo. E tu invece?-
-Me lo ha chiesto lui.-
-Cioè?-
-Cioè mi ha chiesto di passare a trovarlo stanotte.-
-E quando l’avrebbe fatto?-
-Prima, mentre eravamo fuori. Sembri sorpresa…te lo avevo detto che era
solo questione di tempo, che ci stavamo avvicinando molto…-
Nonostante l’ombra Rose vide spuntare un sorriso sul volto della cugina. Un
sorriso cattivo, vittorioso e soddisfatto.
-Sono sicura che non vedi l’ora di infilarti nel suo letto, ma forse è
meglio che lo lasci dormire…Era ubriaco fradicio quando è rientrato…-
-Molto gentile da parte tua, ma non penso siano affari tuoi. Se mi ha
invitata qui stasera ci sarà un motivo.-
-Quanta fretta! Cos’è, hai paura che domani, passata la sbronza, rinsavisca
e cambi idea?-
-Come ti permetti? Sei solo invidiosa di me perché sono molto più carina di
te e sono riuscita a conquistarlo…-
-Già…Chissà che sforzo sedurre un ubriaco!-
-Non era affatto ubriaco quando mi ha invitata qui. E mi sembra che, visto
l’invito, io al contrario di te ho il diritto di rimanerci. Quindi, se non ti
dispiace, levati di torno.-
Avrebbe voluto picchiarla. Ma non poteva. E non poteva contestare le sue
parole perché non era sicura che fossero false. E così non le restò che
dargliela vinta. Si alzò dalla poltroncina, premurandosi, mentre le passava
accanto, di urtarla con la spalla, cercando di cancellare l’espressione
trionfante dal suo volto.
Ma non fu lei a riuscirci. Era quasi arrivata alla porta quando Scorpius si svegliò, ancora piuttosto intontito. Non degnò
di uno sguardo Lily.
-Rose…mi era sembrato di sentire la tua voce…-
-Si scusa…Sono solo passata a vedere come stavi. Ora me ne vado…-
-No! Resta qui con me…-
-Lily è venuta apposta per farti compagnia….-
-Lily? Non ti avevo vista! Cosa fai qui?-
-A quanto pare l’hai invitata tu a passare la notte con te…-
-So rispondere da sola, non serve che lo faccia tu per me!-
-Io? Non ricordo…-
-Me lo hai chiesto poco dopo essere arrivati in discoteca…-
-Mi dispiace…ho ricordi molto vaghi della serata…-
La piccola Potter era a dir poco furiosa e si vedeva da lontano, anche al
buio. L’ennesima bugia che aveva detto era stata scoperta. Ed oltretutto era
stata umiliata anche davanti agli occhi del ragazzo che le piaceva. E Rose
sapeva che la riteneva direttamente responsabile dell’accaduto e che avrebbe
trovato il modo di fargliela pagare cara.
-Non preoccuparti. Io me ne vado a dormire, ti lascio nelle mani di Rose.-
E sia il tono che l’espressione tradivano tutto il veleno che la invadeva.
Stizzita si incamminò verso la stanza, premurandosi di lanciare un’occhiata
risentita alla cugina prima di chiudersi la porta alle spalle.
Rose si avvicinò di nuovo al letto. Non sapeva che fare. Era la prima volta
che le chiedeva espressamente di stare con lui. Di solito succedeva sempre che
si addormentavano l’uno in camera dell’altro e viceversa mentre chiacchieravano,
mai perché uno chiedeva all’altro di restare.
Indecisa andò a sedersi sulla poltrona.
-Cosa fai?-
-Mi siedo…non vorrai farmi restare in piedi-
-Certo che no! Ma non capisco perché ti metti lì…C’è spazio in abbondanza
nel letto…-
A quel punto ringraziò tutti i santi del fatto che fosse buio, visto che
era arrossita visibilmente. Lentamente si alzò e andò a sdraiarsi vicino a lui,
ben attenta a non toccarlo.
-Rose, che cos’hai? Ti comporti come se non avessimo mai dormito insieme!-
-Non voglio darti fastidio.-
-Se mi avessi dato fastidio non ti avrei chiesto di restare.-
-Come ti senti?-
-Stordito…e stanco…-
-Ok. Allora la polemica la rimando a domani. Adesso ti lascio riposare. Sei
comodo?-
Per tutta risposta lui si girò verso di lei e la strinse in un abbraccio.
-Adesso si!-
I loro visi erano vicinissimi. Rose sentiva il respiro del ragazzo
mescolarsi al suo. Le sarebbe bastato muoversi appena per annullare la distanza
che c’era tra le loro labbra. E avrebbe voluto farlo, ma la paura di rovinare tutto
era troppo grande. Se lui l’avesse respinta? Rose era sicura che sarebbe andata
a finire così…Dopotutto se avesse voluto baciarla lo avrebbe fatto.
Evidentemente averla così vicina non suscitava nessun tipo di istinto in lui.
Alla fine Rose decise di smetterla di pensarci, o sarebbe diventata matta.
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Non ricordava di essersi addormentata. Eppure era successo. Era quasi nella
stessa posizione in cui era rimasta la sera prima. Le braccia di Sorpiusl’avvolgevano, solo che nel sonno era scivolata un
po’ più in basso, appoggiando la testa nell’incavo del suo collo. E,come ogni volta in cui si era svegliata abbracciata a
lui, si ritrovò a pensare che si sentiva al suo posto.
Lui dormiva ancora. Avrebbe voluto alzare la testa per osservarlo ma non voleva
che si svegliasse, così restò ferma, beandosi di quegli attimi che lui
involontariamente le stava regalando. Poi improvvisamente lui si mosse,
lasciandola libera di muoversi. Lei si mise a sedere e gli scostò i capelli dal
viso. Si disse che, per quanto stesse bene con lui, si stava facendo solo del
male, che si stava illudendo perché per lui era solo un’amica e niente di più.
Doveva smetterla di fare castelli in aria, doveva smetterla di avere i brividi
quando la toccava anche per sbaglio e doveva smetterla di sentire freddo quando
lui smetteva di abbracciarla. Se lo ripeteva di continuo ma ogni volta ci
ricadeva perché non era affatto facile. Era bello fare finta di essere speciale
più di qualunque altra per lui, fare finta che avrebbe potuto esserci qualcosa
di più. Ma poi la realtà, inesorabile, non mancava di presentarsi a chiedere il
conto e allora Rose capiva che stava sbagliando. E smetterla di fantasticare
diventava sempre più difficile.
Era stata una notte speciale per lei, bellissima sotto certi punti di
vista. Ma era stata anche l’ennesima conferma che Scorpius
non era attratto da lei fisicamente. Probabilmente la vedeva come una sorella o
come un essere asessuato. Anche perché sicuramente se non fosse stato così si
sarebbe comportato diversamente. Gli sarebbe bastato muoversi appena. E invece
niente. Ed era Frustrante per Rose, che sentiva le parole della cugina
rimbombarle nelle orecchie…
“sono molto più carina di te…sono riuscita
a conquistarlo…si è molto avvicinato a me in questo periodo…spesso mi fa dei
complimenti, mi dice che sono bella…”.
E lei aveva sempre pensato che fosse meglio che essere tra la folla e
intelligente com’era lei, piuttosto che bellissima e vuota come sua cugina. Ma
per una volta le sarebbe piaciuto che Scorpius la vedesse
bella, che le facesse dei complimenti. Se significava essere considerata di più
da lui, per una volta avrebbe voluto essere bella e vuota. Avrebbe voluto avere
i capelli rossi e lisci e gli occhi verdi.
E non si accorgeva che in lei non c’era niente di sbagliato, che seppure in
modo poco convenzionale, anche lei era una bellissima ragazza, a cui parecchi
ragazzi andavano dietro. Ma come sempre, quando è il ragazzo che ci piace a non
corteggiarci, si sentiva inadeguata e indesiderabile.
Alla fine decise di tornare in camera sua e di accantonare i brutti
pensieri, prendendo atto di essere stata bene e lasciando da parte le paranoie.
Quando Scorpiussi svegliò e si ritrovò da solo,
per un attimo pensò di essersi sognato tutto. Poi però, quando sentì il profumo
della crema idratante alla ciliegia che usava Rose, capì che lei era davvero
stata con lui. Però doveva essersene andata e non si spiegava il perché.
Già si sentiva un idiota, visto che si era addormentato di sasso quasi
subito. Avrebbe voluto dirle molte cose ma era stanco e intontito e così era
scivolato nel mondo dei sogni.
Ma ripensando alla sera precedente si disse che forse non le avrebbe mai
detto proprio tutto. Quando le aveva chiesto di restare le era sembrata
riluttante, quasi infastidita. E aveva specificato che c’era sua cugina se
voleva che qualcuno gli facesse compagnia. Non gli passò per la mente nemmeno
per un secondo che fosse proprio la presenza di Lily ad infastidirla…
E poi si era messa prima sulla poltrona, poi quando l’aveva invitata nel
letto era stata molto distaccata. E adesso si svegliava e non la trovava. Molto
probabilmente anche la sera precedente era rimasta solo per farlo contento, non
perché le faceva piacere rimanere. E poi l’aveva anche vista entrare nella
stanza di Marcus la sera prima.
Marcus era totalmente diverso da lui, con i capelli scuri e gli occhi di un
azzurro cupo particolare, ereditato dal padre. A suo modo era molto
affascinante. Lui e Rose si punzecchiavano spesso ed era evidente che si
divertissero a farlo. Forse si piacevano ma lei, riservata com’era, non glie lo
avrebbe detto mai.
E lui avrebbe voluto spiegarle che se si era allontanato da lei per tre
mesi c’era un motivo più che valido, che aveva smesso di vederla solo come
un’amica ma che non riusciva ad ammetterlo per paura di perderla, che si era
avvicinato a sua cugina per poterle stare vicino anche se da lontano, ma che
poi la lontananza lo stava distruggendo e così era tornato indietro.
All’inizio aveva pensato che il loro distacco non le avesse cambiato molto
la vita, ma era deciso a passarci sopra pur di tornare a passare del tempo con
lei. Il giorno prima invece lei aveva confessato che ci era stata male come lui
e lui era stato contentissimo. Ora però si ritrovava a pensare che forse aveva sentitola sua mancanza come una sorella sente la mancanza
del fratello lontano.
E tutte queste cose già sapeva che non solo difficilmente le avrebbe chiesto
risposte, ma anche forse non le avrebbe mai detto la verità sui suoi
sentimenti. Sapeva per esperienza che non sarebbe riuscito a stare lontano da
lei e non avrebbe mai rischiato di allontanarla un’altra volta. Si sarebbe
tenuto per sé i suoi pensieri e i suoi segreti visto che in gioco c’era una
cosa troppo importante per lui. Preferiva avere Rose vicina, anche se solo come
amica, che vederla uscire dalla sua vita.
Capitoletto… Adesso si capisce anche cosa
passa in testa a Scorpius…J.
Ringrazio ancora tutte le persone che
hanno letto, alletta e Elli_93 che hanno recensito e Potterina1993,saphira2, sasyherm,Veronica91 e _deth_
che mi hanno inserito tra i seguiti
Un bacio a tutti