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Autore: Lolli1    16/02/2010    0 recensioni
E fu così che Scorpius la mise da parte. Se prima la cercava una volta ogni tanto, ora aveva smesso del tutto, mentre al contrario mandava messaggi a Lily e la incontrava spesso. E lei alla fine aveva smesso a sua volta di cercarlo: aveva sempre l’impressione di disturbarlo e di dargli fastidio quando lo faceva. Così si limitava a seguire la sua vita da lontano, attraverso i racconti dettagliati che le faceva la cugina, visto che, orgogliosa com’era, non avrebbe mai ammesso di sentire la sua mancanza, né tantomeno di provare per lui un sentimento più forte dell’amicizia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non riusciva a dormire. Era preoccupata per Scorpius, temeva potesse stare male. Certo, se fosse successo sarebbe stata solo colpa sua, se l’era cercata. E se ci fosse stata un’altra persona al suo posto sicuramente si sarebbe limitata a esprimere il suo pensiero, lasciando che se la cavasse da sola. Se ci fosse stata un’altra persona. Ma non c’era.

Si rigirò nel letto, indecisa su come comportarsi. Poi alla fine capì che era inutile. Lo disapprovava, ma aveva bisogno di sapere che stava bene. E così si alzò e in punta di piedi si inoltrò nel corridoio buio, a far luce solo la debole luce della sua bacchetta. Davanti alla porta del ragazzo esitò, insicura se bussare o entrare e basta. Alla fine prese un respiro e aprì la porta, entrando nella camera.

La luce che proveniva dall’esterno mostrava la sagoma del grande letto. Aguzzando lo sguardo riuscì a distinguere anche la figura di Scorpius, immobile. Probabilmente dormiva. E se era così lei poteva mettersi l’anima in pace e tornare nella sua stanza. E avrebbe dovuto farlo. Invece, ben attenta a non fare rumore, si avvicinò ancora e si sedette sulla poltrona a fianco del letto. Con le ginocchia strette al petto si mise a guardarlo. Aveva sempre adorato guardarlo dormire. Aveva un’aria diversa, rilassata. Ed era bellissimo. Certo, lo era anche da sveglio, ma quando dormiva Rose era sicura di poter vedere il suo vero volto, quello che per un motivo o per l’altro durante il giorno veniva oscurato.

Sarebbe rimasta lì per ore, fino all’alba, se non fosse stata disturbata dalla porta che si apriva. L’ombra della poltrona la nascondeva, rendendola invisibile agli occhi del visitatore. Ma poi, quando si rese conto di chi era quella persona, non riuscì a non rivelare la sua presenza.

-Lily!-

-Rose? Cosa ci fai qui?-

-Shh! Abbassa la voce! Potrei farti la stessa domanda…-

-L’ho chiesto prima io!-

-Complimenti per la maturità! Volevo solo essere sicura che stesse bene…-

-Certo, e lo fai acquattata in un angolo, al buio?-

-Mi ero solo seduta un attimo. E tu invece?-

-Me lo ha chiesto lui.-

-Cioè?-

-Cioè mi ha chiesto di passare a trovarlo stanotte.-

-E quando l’avrebbe fatto?-

-Prima, mentre eravamo fuori. Sembri sorpresa…te lo avevo detto che era solo questione di tempo, che ci stavamo avvicinando molto…-

Nonostante l’ombra Rose vide spuntare un sorriso sul volto della cugina. Un sorriso cattivo, vittorioso e soddisfatto.

-Sono sicura che non vedi l’ora di infilarti nel suo letto, ma forse è meglio che lo lasci dormire…Era ubriaco fradicio quando è rientrato…-

-Molto gentile da parte tua, ma non penso siano affari tuoi. Se mi ha invitata qui stasera ci sarà un motivo.-

-Quanta fretta! Cos’è, hai paura che domani, passata la sbronza, rinsavisca e cambi idea?-

-Come ti permetti? Sei solo invidiosa di me perché sono molto più carina di te e sono riuscita a conquistarlo…-

-Già…Chissà che sforzo sedurre un ubriaco!-

-Non era affatto ubriaco quando mi ha invitata qui. E mi sembra che, visto l’invito, io al contrario di te ho il diritto di rimanerci. Quindi, se non ti dispiace, levati di torno.-

Avrebbe voluto picchiarla. Ma non poteva. E non poteva contestare le sue parole perché non era sicura che fossero false. E così non le restò che dargliela vinta. Si alzò dalla poltroncina, premurandosi, mentre le passava accanto, di urtarla con la spalla, cercando di cancellare l’espressione trionfante dal suo volto.

Ma non fu lei a riuscirci. Era quasi arrivata alla porta quando Scorpius si svegliò, ancora piuttosto intontito. Non degnò di uno sguardo Lily.

-Rose…mi era sembrato di sentire la tua voce…-

-Si scusa…Sono solo passata a vedere come stavi. Ora me ne vado…-

-No! Resta qui con me…-

-Lily è venuta apposta per farti compagnia….-

-Lily? Non ti avevo vista! Cosa fai qui?-

-A quanto pare l’hai invitata tu a passare la notte con te…-

-So rispondere da sola, non serve che lo faccia tu per me!-

-Io? Non ricordo…-

-Me lo hai chiesto poco dopo essere arrivati in discoteca…-

-Mi dispiace…ho ricordi molto vaghi della serata…-

La piccola Potter era a dir poco furiosa e si vedeva da lontano, anche al buio. L’ennesima bugia che aveva detto era stata scoperta. Ed oltretutto era stata umiliata anche davanti agli occhi del ragazzo che le piaceva. E Rose sapeva che la riteneva direttamente responsabile dell’accaduto e che avrebbe trovato il modo di fargliela pagare cara.

-Non preoccuparti. Io me ne vado a dormire, ti lascio nelle mani di Rose.-

E sia il tono che l’espressione tradivano tutto il veleno che la invadeva. Stizzita si incamminò verso la stanza, premurandosi di lanciare un’occhiata risentita alla cugina prima di chiudersi la porta alle spalle.

Rose si avvicinò di nuovo al letto. Non sapeva che fare. Era la prima volta che le chiedeva espressamente di stare con lui. Di solito succedeva sempre che si addormentavano l’uno in camera dell’altro e viceversa mentre chiacchieravano, mai perché uno chiedeva all’altro di restare.

Indecisa andò a sedersi sulla poltrona.

-Cosa fai?-

-Mi siedo…non vorrai farmi restare in piedi-

-Certo che no! Ma non capisco perché ti metti lì…C’è spazio in abbondanza nel letto…-

A quel punto ringraziò tutti i santi del fatto che fosse buio, visto che era arrossita visibilmente. Lentamente si alzò e andò a sdraiarsi vicino a lui, ben attenta a non toccarlo.

-Rose, che cos’hai? Ti comporti come se non avessimo mai dormito insieme!-

-Non voglio darti fastidio.-

-Se mi avessi dato fastidio non ti avrei chiesto di restare.-

-Come ti senti?-

-Stordito…e stanco…-

-Ok. Allora la polemica la rimando a domani. Adesso ti lascio riposare. Sei comodo?-

Per tutta risposta lui si girò verso di lei e la strinse in un abbraccio.

-Adesso si!-

I loro visi erano vicinissimi. Rose sentiva il respiro del ragazzo mescolarsi al suo. Le sarebbe bastato muoversi appena per annullare la distanza che c’era tra le loro labbra. E avrebbe voluto farlo, ma la paura di rovinare tutto era troppo grande. Se lui l’avesse respinta? Rose era sicura che sarebbe andata a finire così…Dopotutto se avesse voluto baciarla lo avrebbe fatto. Evidentemente averla così vicina non suscitava nessun tipo di istinto in lui.

Alla fine Rose decise di smetterla di pensarci, o sarebbe diventata matta.

 

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Non ricordava di essersi addormentata. Eppure era successo. Era quasi nella stessa posizione in cui era rimasta la sera prima. Le braccia di Sorpiusl’avvolgevano, solo che nel sonno era scivolata un po’ più in basso, appoggiando la testa nell’incavo del suo collo. E,come ogni volta in cui si era svegliata abbracciata a lui, si ritrovò a pensare che si sentiva al suo posto.

Lui dormiva ancora. Avrebbe voluto alzare la testa per osservarlo ma non voleva che si svegliasse, così restò ferma, beandosi di quegli attimi che lui involontariamente le stava regalando. Poi improvvisamente lui si mosse, lasciandola libera di muoversi. Lei si mise a sedere e gli scostò i capelli dal viso. Si disse che, per quanto stesse bene con lui, si stava facendo solo del male, che si stava illudendo perché per lui era solo un’amica e niente di più. Doveva smetterla di fare castelli in aria, doveva smetterla di avere i brividi quando la toccava anche per sbaglio e doveva smetterla di sentire freddo quando lui smetteva di abbracciarla. Se lo ripeteva di continuo ma ogni volta ci ricadeva perché non era affatto facile. Era bello fare finta di essere speciale più di qualunque altra per lui, fare finta che avrebbe potuto esserci qualcosa di più. Ma poi la realtà, inesorabile, non mancava di presentarsi a chiedere il conto e allora Rose capiva che stava sbagliando. E smetterla di fantasticare diventava sempre più difficile.

Era stata una notte speciale per lei, bellissima sotto certi punti di vista. Ma era stata anche l’ennesima conferma che Scorpius non era attratto da lei fisicamente. Probabilmente la vedeva come una sorella o come un essere asessuato. Anche perché sicuramente se non fosse stato così si sarebbe comportato diversamente. Gli sarebbe bastato muoversi appena. E invece niente. Ed era Frustrante per Rose, che sentiva le parole della cugina rimbombarle nelle orecchie…

“sono molto più carina di te…sono riuscita a conquistarlo…si è molto avvicinato a me in questo periodo…spesso mi fa dei complimenti, mi dice che sono bella…”.

E lei aveva sempre pensato che fosse meglio che essere tra la folla e intelligente com’era lei, piuttosto che bellissima e vuota come sua cugina. Ma per una volta le sarebbe piaciuto che Scorpius la vedesse bella, che le facesse dei complimenti. Se significava essere considerata di più da lui, per una volta avrebbe voluto essere bella e vuota. Avrebbe voluto avere i capelli rossi e lisci e gli occhi verdi.

E non si accorgeva che in lei non c’era niente di sbagliato, che seppure in modo poco convenzionale, anche lei era una bellissima ragazza, a cui parecchi ragazzi andavano dietro. Ma come sempre, quando è il ragazzo che ci piace a non corteggiarci, si sentiva inadeguata e indesiderabile.

Alla fine decise di tornare in camera sua e di accantonare i brutti pensieri, prendendo atto di essere stata bene e lasciando da parte le paranoie.

 

Quando Scorpiussi svegliò e si ritrovò da solo, per un attimo pensò di essersi sognato tutto. Poi però, quando sentì il profumo della crema idratante alla ciliegia che usava Rose, capì che lei era davvero stata con lui. Però doveva essersene andata e non si spiegava il perché.

Già si sentiva un idiota, visto che si era addormentato di sasso quasi subito. Avrebbe voluto dirle molte cose ma era stanco e intontito e così era scivolato nel mondo dei sogni.

Ma ripensando alla sera precedente si disse che forse non le avrebbe mai detto proprio tutto. Quando le aveva chiesto di restare le era sembrata riluttante, quasi infastidita. E aveva specificato che c’era sua cugina se voleva che qualcuno gli facesse compagnia. Non gli passò per la mente nemmeno per un secondo che fosse proprio la presenza di Lily ad infastidirla…

E poi si era messa prima sulla poltrona, poi quando l’aveva invitata nel letto era stata molto distaccata. E adesso si svegliava e non la trovava. Molto probabilmente anche la sera precedente era rimasta solo per farlo contento, non perché le faceva piacere rimanere. E poi l’aveva anche vista entrare nella stanza di Marcus la sera prima.

Marcus era totalmente diverso da lui, con i capelli scuri e gli occhi di un azzurro cupo particolare, ereditato dal padre. A suo modo era molto affascinante. Lui e Rose si punzecchiavano spesso ed era evidente che si divertissero a farlo. Forse si piacevano ma lei, riservata com’era, non glie lo avrebbe detto mai.

E lui avrebbe voluto spiegarle che se si era allontanato da lei per tre mesi c’era un motivo più che valido, che aveva smesso di vederla solo come un’amica ma che non riusciva ad ammetterlo per paura di perderla, che si era avvicinato a sua cugina per poterle stare vicino anche se da lontano, ma che poi la lontananza lo stava distruggendo e così era tornato indietro.

All’inizio aveva pensato che il loro distacco non le avesse cambiato molto la vita, ma era deciso a passarci sopra pur di tornare a passare del tempo con lei. Il giorno prima invece lei aveva confessato che ci era stata male come lui e lui era stato contentissimo. Ora però si ritrovava a pensare che forse aveva sentitola sua mancanza come una sorella sente la mancanza del fratello lontano.

E tutte queste cose già sapeva che non solo difficilmente le avrebbe chiesto risposte, ma anche forse non le avrebbe mai detto la verità sui suoi sentimenti. Sapeva per esperienza che non sarebbe riuscito a stare lontano da lei e non avrebbe mai rischiato di allontanarla un’altra volta. Si sarebbe tenuto per sé i suoi pensieri e i suoi segreti visto che in gioco c’era una cosa troppo importante per lui. Preferiva avere Rose vicina, anche se solo come amica, che vederla uscire dalla sua vita.

 

 

Capitoletto… Adesso si capisce anche cosa passa in testa a ScorpiusJ.

Ringrazio ancora tutte le persone che hanno letto, alletta e Elli_93 che hanno recensito e Potterina1993,saphira2, sasyherm,Veronica91 e _deth_ che mi hanno inserito tra i seguiti

Un bacio a tutti

 

  
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