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Autore: Nanaonthemoon    17/02/2010    0 recensioni
E' l secondo capitolo della Rosa Viola... Buona Lettura!
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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la seconda rosa Da quella notte non penso ad altro che al misterioso ragazzo della rosa viola, che, oltre i confini della realtà e del possibile non è ancora appassita, la conservo in un bauletto di pietre preziose che mi regalò mia nonna poco prima di morire.
Quella rosa è l’unica cosa che mi permette di continuare a credere che quella notte di ormai un mese fa non è stata un sogno, ma la realtà.

Mi sciolgo dall’abbraccio rassicurante di Helly e mi asciugo con la manica del mio vestito le ultime lacrime. Ho bisogno di pensare, di pensare intensamente a lui, e di certo non posso farlo con lei qui.
“Mi diapiace mandarti via ma purtroppo devo terminare alcuni esercizi che mi sono stati dati dalla mia istruttrice, ci vediamo domani d’accordo?”
Sfodero il mio sorriso migliore, se non la convinco del fatto che sto meglio non mi lascerà mai da sola.
“D’accordo vedo che stai meglio, ne sono felice, allora a domani Moona, buona notte per dopo”
Sorride e si volta per uscire dalla stanza, tiro un sospiro di sollievo, adesso devo lasciare spazio ai miei ricordi.
Accidenti, mi sono addormentata! Ma… che ore sono?
Mi alzo e a piedi nudi raggiungo il tavolo e con un fiammifero accendo una candea, sempre a piedi nudi esco dalla mia stanza e mi incammino per il lungo corridoio ricco di ritratti di famiglia. Il pavimento è di marmo e ho freddo ai piedi.
Arrivo all’inizio della scalinata e la vedo, illumina il tappeto della seconda rampa di scale, è lui ne sono sicura!
Inizio a correre e la fiamma della candela si spegne, la lascio cadere a terra, l’importante adesso è arrivare in giardino accanto al roseto ormai in fiore.
Esco dalla porta di servizio che si trova nella cucina, passo accanto alla statua che ritrae mio padre  sul trono e finalmente lo vedo.
E’ seduto sulla panchina di pietra accanto al roseto, ha in mano qualcosa ma non riesco a capire di cosa si tratta, si volta e mi fa un sorriso malizioso, osserva quello che tiene in mano e poi riporta i suoi occhi su di me, Dio mio quanto è bello! Sento il sangue avvamparmi sulle guance.
Ma cos’è stato! Che freddo… neve? Ma siamo ad Aprile!
“Eih!” Mi esce una vocetta stridula, lui scoppia a ridere e poco dopo ci ritroviamo a ridere insieme.
Mi fa segno con la mano di avvicinarmi a lui, copro con pochi passi la distanza che ci divideva e mi siedo sulla panchina accanto a lui, senza sfiorarlo, anche se vorrei accarezzargli il viso e passare le mie dita tra i suoi capelli corvini.
“Non hai domande da farmi?” E’ la prima volta che sento la sua voce, è deliziosa, profonda ma giovanile, mi sorride…
“Veramente ne avrei moltissime, ma non so da dove iniziare… Ah s, qual è il tuo nome???”
“ Il mio nome è Alan” ripeto il suo nome mentalmente, lo analizzo e lo avvicino al mio, Alan e Moona, beh una coppia carina… U nome sicuramente adatto a lui.
Sto per aprire bocca ma ricomincia a parlare, e non voglio interrompere quella melodia.
“ Vengo da molto lontano, da un regno da te e da molt altri sconosciuto, dove vivo io  la vita non ha mai fine ma soltanto inizio. Sono immortale.”
Un immortale? Oddio questa proprio non me l’aspettavo… Ma dalla mia bocca esce un’altra domanda… “Come fai a conoscere il mio nome?”
“Io ti ho appena confessato di essere un immortale e tu ti preoccupi di come ho scoperto il tuo nome?” Sorride ee con una mano mi accarezza la guancia sinistra, la sua mano è calda e morbida.
“Conosco il tuo nome perché m,i sei apparsa in sogno, indossavi un abito bianco e correvi su una spiaggia a piedi nudi sfiorando le onde, eri incantevole…”
“Mi hai sognata?” Ecco un’altra domanda sciocca, ho rovinato il momento.
“Si ti ho sognata mia dolce principessa, ma nella realtà sei ancora più bella, sono venuto per dirti i ciò che provo, io Ti Amo, forse mi crederai pazzo ma la realtà è che dopo averti cercata in capo al mondo quando poco più di  un mese fa ti ho trovata  in me è sbocciato un nuovo sentimento, il mio cuore è finalmente fiorito. Non voglio perderti Moona.”
Questa è una dichiarazione d’amore! Ha appena detto di amarmi!
“Alan, anche io credo di amarti, non posso nemmeno considerare l’idea di perderti soprattutto adesso che so che esisti non  ho mai smesso di pensarti dalla prima notte in cui ti ho visto.”
Con la mano sinistra mi asciuga una lacrima, sto piangendo, gli ho appena donato il mio cuore e lui ha fatto lo stesso con me, non ci posso credere ciò che pensavo fosse solo un sogno invece è  diventato realtà.
Anche Alan ha gli occhi lucidi, si china in avanti per abbracciarmi, mi guarda intensamente negli occhi e nella mia mente appare un’immagine, o meglio una sequenza di immagini, c’è una ragazza che sta correndo, sono io! Non ci posso credere, è il sogno che poco prima mi ha descritto. La sequenza si interrompe e vedo Alan scomparire nelle tenebre che poco a poco lo stanno avvolgendo, provo a trattenerlo afferrando con la mano un lembo nella manica della sua camicia ma non ci riesco, lo sanno trascinando via da me…
“Alan!” Il mio urlo si disperde nell’immensità della notte, è sparito anche questa volta.
Sto per andarmene quando vedo che sulla panchina dove prima era seduto lui c’è una rosa viola, proprio come quella che conservo nel mio bauletto sotto il letto, la prendo e la faccio girare con le dita, la annuso, ha il suo profumo…
  
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