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Autore: ginnyx    17/02/2010    8 recensioni
È primavera, la stagione delle piogge, eppure il cielo è pulito.
-Sapete perché non ci sono nuvole? Perché Dio voleva godersi il suo gruppo punk-rock preferito stasera e non voleva pagare il biglietto, bastardo!-.
Afferma Trè facendo scoppiare a ridere tutto lo staff.
Naturalmente lo fai anche tu, ma quella risata è stata obbligata.
Non che la battuta sia brutta, ti saresti sganasciato se solo non fosse oggi.
*** In un giorno speciale, un piccolo tributo a Billie Joe Armstrong che compie gli anni, immortale nel nostro cuore.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'All World In Your Hands'
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Tutto sotto le stelle

*Avviso* in questa ff sono presenti alcune parolacce e una mezza bestemmia (colpa di Trè!).

Un’ altra cosa…

TANTI AUGURI BILLIE JOE!

Questo è il mio pensierino per lui, anche se non centra niente con il compleanno.

Non dirò quanti anni compie perché per lui non passa il tempo, lui ha quel fuoco eterno dentro che non smetterà mai di bruciare. Ci sarà una ruga in più ma lui è sempre lo stesso. Dai 17 ai 90.

 

Tutto sotto le stelle.

 

È primavera, la stagione delle piogge, eppure il cielo è pulito.

-Sapete perché non ci sono nuvole? Perché Dio voleva godersi il suo gruppo punk-rock preferito stasera e non voleva pagare il biglietto, bastardo!-.

Afferma Trè facendo scoppiare a ridere tutto lo staff.

Naturalmente lo fai anche tu, ma quella risata è stata obbligata.

Non che la battuta sia brutta, ti saresti sganasciato se solo non fosse oggi.

 

Manca un’ora al concerto.

Voi tre siete seduti nel prato dietro l’imponente edificio dove si svolgerà il vostro concerto.

Trè fuma la lattuga.

Mike, in preda al suo solito nervosismo, suona il suo basso immaginario mentre ti parla.

Non lo stai ascoltando minimamente.

Osservi prima il cielo, poi lo stadio.

Già quell’immenso stadio a cielo aperto, dove c’è quel meraviglioso palco dove tu, Mike e Trè suonerete.

Tutto sotto le stelle.

-Mamma mia Billie Joe, è la prima volta che suoniamo in un posto così grande, la nostra musica arriverà fino al cielo, ci pensi?!-.

Un brivido ti prende alle parole di Mike.

Lo sai, purtroppo, lo sai fin troppo bene.

Abbassi la testa e la scuoti.

-Ehi! Ma mi stai ascoltando? Mike chiama Billie Joe!-.

Senti un peso sopra la tua testa, adesso anche Trè ti sta fissando.

-Mi sa che il puffo è andato… Ehi! Ho detto P-U-F-F-O a questo punto dovresti controbattere!-.

Dice Trè accigliato, o forse preoccupato.

Da quella posizione non vedi bene i loro visi.

Non riesci a guardarli negli occhi, non vuoi.

Quello che stai per dire li farà arrabbiare, lo sai benissimo.

-Non voglio suonare questa sera, non avrò ripensamenti.-

Sputi fuori quelle parole per poi affrettarti ad andare nel tuo camerino.

Loro rimangono lì, immobili. Come statue di sale che il vento sbriciola, attimo dopo attimo.

 

Sbatti la porta così forte che si riapre, ma non t'interessa.

Ti dispiace, ti dispiace da morire, ma non potevi farlo.

Non stasera, non in questo luogo, dove niente può nasconderti.

Ti siedi su una sedia e ti metti le mani tra i capelli e stringi, stringi.

Sbatti la mano sul tavolo di fronte a te e la riporti sul viso.

La lasci scivolare, come a pulirti delle lacrime che non sono mai scese.

Non sei pronto, non puoi farcela.

-Bi… ?-

Quando ti chiama così è seriamente preoccupato.

Un mezzo sorriso si forma nel tuo cuore, peccato che non arrivi alle labbra.

Ti volti verso la porta, riconosceresti quella voce tra mille.

Come pensavi Mike e Trè sono davanti a te.

Li guardi indifferente, come se la cosa non ti toccasse.

-È per lui che non vuoi suonare, non vuoi che ti senta?-

Chiede il tuo amico d’infanzia, il miglior batterista che potresti mai avere.

Tu ti alzi e ripeti il concetto, anche ammettere la verità ti farebbe male.

Trè ha ragione, sei proprio testardo.

-Io non intendo suonare in questo posto, l’ho già detto.-

Non fai in tempo a girarti che ti trovi sbattuto contro il muro.

Trè ti tiene per il colletto della camicia.

-Cazzone che non sei altro, non vuoi suonare? NON VUOI SUONARE?!-

Ti sbraita contro il tuo batterista e tu non riesci neanche a guardarlo negli occhi.

-Guardami, SUBITO!-

Ti ordina e tu con sguardo fintamente orgoglioso obbedisci.

-Sei un coglione! Non capisci?! Tu non vuoi suonare qua perché hai paura che lui ti senta, tu non vuoi che tuo padre ti senta!-.

Ecco, ecco la verità.

Ti vergogni di ciò ma non puoi smentire, è così.

Non ti senti pronto per far ascoltare a tuo padre la tua musica, e se a lui non piacesse?

-Ti conosco da vent’anni e posso affermare che questa è la più grande cazzata che tu abbia mai fatto! Sei solo un cazzone! Secondo te tuo padre ti sgriderebbe se sbagli? Coglione, lui sarebbe solo fiero!-

Spalanchi gli occhi sbalordito ma lui non ha finito di parlare, urlare.

-Quando la musica gli arriverà alle orecchie stasera, perché sì, stasera noi spaccheremo le porte del paradiso, lui ti sentirà e sarà orgoglioso di te che sei uno stupido coglione patentato!-.

Tu lo guardi con gli occhi lucidi, sai che ha ragione.

Di colpo Trè lascia il tuo colletto e s’infila le mani in tasca.

Ti guarda truce e si volta verso la porta.

Mike sorride sghembo, come suo solito, e osserva la situazione.

Tu vuoi dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma lui prevedendo la tua mossa alza una mano e ti fa segno di non dire niente.

-Risparmia fiato, ne ho abbastanza di cazzate.-

Sorridi alla sua risposta, ha già dimenticato tutto.

Fa ancora qualche passo e poi sbuffa.

-Cazzo, ho proprio bisogno di fumarmi della lattuga!-

Scoppi in una risata seguito da i tuoi amici di sempre, per sempre.

Essa ti accompagna per tutta l’ora successiva, fino al momento fatidico.

Il pubblico, il palco e il cielo.

Senti il cuore scalpitare nel petto, quasi volesse scappare a nascondersi.

Non puoi farcela.

Pensi questo mentre ti giri e vedi.

Vedi Mike al tuo fianco e Trè alla batteria.

Loro sono lì.

Non puoi farcela, non da solo per lo meno.

Così impugni forte la chitarra e cammini sicuro verso il limite del palco.

Sorridi strafottente e la folla esplode in un boato, ma non te ne curi.

-Hello Englaaaand!-

Gridi più forte che puoi con la tua voce roca.

Sorridi nuovamente ma questa volta sei quasi… timido.

Non ti stai rivolgendo al pubblico, né al tuo gruppo.

Tu guardi il cielo e speri.

Speri che lui ti ascolti e canti insieme a te.

Ma come può sentirti se gli strumenti sono fermi?

Come può cantare con te se le corde vocali non vibrano?

-This song is called “Jesus of Suburbia”.-

 

 

 

***Angolino della squinternata***

Ehilà! Vi ringrazio infinitamente per essere arrivati fin qui =^ ^=.

Questa ff in verità l’ho sognata e poi un po’ modificata.

Come ben sapete io non riesco a scrivere mezza storia senza infilarci in mezzo il rapporto padre-figlio XDXD è il marchio di fabbrica (tutta merce scarsa… ndB).

Scusatemi anche quel “Bi” ma ormai io lo chiamo così e sono sicura che, prima o poi, quel soprannome conquisterà il globo, altro che “Billie”.

So che molti di voi penseranno che “Jesus of Suburbia” non sia adatta al momento ma se ci pensate un attimo capirete. Non potevo mettere “Wake Me Up When September Ends” o “Boulevard of Broken Dreams” perché sono canzoni malinconiche e qui Bi sta suonando per far contento il padre. “Jesus of Suburbia” è la migliore (a mio parere) perché riunisce i temi principali delle canzoni dei Green Day, cioè “le esperienze” e “gli ideali”. Spero che abbiate compreso  (contate anche che questa matta mentre scriveva ascoltava Jesus of Suburbia live ndB).

E dopo questo sproloquio enorme (e inutile ndB) passiamo ai ringraziamenti per i commenti alla mia scorsa ff “Sleep”

P.S se volete leggerla questo è il link à

 

Mariens: io non so più cosa dirti, amica mia, mia fidata beta, maestro A. Sono contenta che ti sia piaciuta anche se avrei preferito dedicarti qualcosa di meglio… hai visto? Il marchio di fabbrica è anche qui XDXD sono arcifelice che Bi sia IC, io ci tengo molto. Joey è sempre dolce, in qualsiasi situazione (forse sono un po’ di parte?XDXD). Grazie delle tue recensioni paradisiache, un bacione a una personcina speciale (ti saluta anche Joey).

 

ShopaHolic: mi commenti anche qui? Sono onoratissima! Stupenda? La mia fan fiction? *sviene per poi riprendersi* . Bi è IC!!! Che bellezza! Anch’io me lo immagino così, con quel fare da capo isterico XDXD quando dormivano abbracciati sul divano non si capiva chi era il bambino, Joey o Billie Joe? XD Thank you!

 

ladywho: oh somma!XDXD spero che il gufo sia arrivato e ti abbia avvisato di questa one-shot XD. Anche tu la pensi come me su Insomniac? ** che bello, sono felicissima che ti sia piaciuta. Realistica? Veramente? Wiiiii! Il finale è la parte che mi piace di più XDXD Bi dittatore è fantastico. Grazie infinite. Aspetto il prossimo capitolo della tua ff!

 

 

Naturalmente ringrazio chi segue, chi preferisce e chi legge.

Siete la cosa migliore che possa avere, Thank you so much!

Alla prossima!

   
 
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