[quinta classificata al contest "contest of doujinshi: II° edizione" indetto da My Pride e Valerya90 sul forum di EFP]
Titolo: Rain’s falling down, my dear
Rating: giallo
Genere: generale, sentimentale
Doujinshi e Frammento/Citazione
scelta:
doujinshi--->Kiniri no Rasen- vortice dorato (vi consiglio di
leggerla, capirete meglio la mia fic, ma non è assolutamente
indispensabile)
citazione--->Questo amore che faceva paura agli altri e li
faceva parlare e impallidire, questo amore tenuto d’occhio,
braccato, ferito, calpestato, fatto fuori, negato, cancellato...
Perché noi l’abbiamo
braccato, ferito, calpestato, fatto fuori, negato, cancellato... Questo
amore tutt’intero, così vivo ancora e baciato dal
sole. E’ il tuo amore. E’ il mio amore.
Avvertimenti: AU, shonen-ai, one-shot
Introduzione: Sasuke fa parte di una ricca famiglia del villaggio, e il suo rapporto con il demone non è visto di buon occhio. Un piccolo dialogo tra Sasuke e Naruto, in un Giappone medioevale!
Note dell'autrice [1]: In
questa shot ho tentato di scrivere una specie di “what
if?” della doujinshi stessa, cioè cosa sarebbe
successo se Naruto fosse rimasto demone e avesse avuto la
possibilità di approfondire il suo rapporto con Sasuke. Ho
in qualche modo ribaltato i ruoli che i due avevano nella dou, infatti
in questo caso è Naruto che si preoccupa di non poter
difendere Sasuke da chi non accetta la loro relazione. Nella shot
appaiono anche alcuni personaggi amici dei due protagonisti, i quali
ovviamente vivono al villaggio. L’elemento della pioggia mi
è molto caro, ed in qualche modo mi sembrava un contorno
perfetto per l’atmosfera che volevo creare. Ho integrato la
citazione nella storia incentrando il loro dialogo sulla
difficoltà nel farsi accettare ed allo stesso tempo la
certezza finale dei loro sentimenti. Nient’altro da dire,
enjoy it!^^
Il tempio era piccolo e malandato, posto al centro di una piccola
radura in mezzo alla foresta. Il vento soffiava forte, portando con
sé
come piccole fiammelle solitarie le ultime foglie di acero della
stagione, facendole volteggiare oltre i rami spogli, quasi a toccare il
nero del temporale che si stava inesorabilmente avvicinando.
Naruto sedeva con le gambe a penzoloni all’entrata del
tempio, mentre Sasuke giocherellava con la sua coda, steso al suo
fianco.
“Teme, la pianti?”
“Di fare cosa?”
“Di tirarmi la coda!”
“Non la sto tirando, la sto accarezzando con
decisione”
Naruto lanciò un occhiataccia al ragazzo, che rispose con il
sorriso più innocente del mondo.
“Comunque se ti da fastidio la smetto
subito…”
Naruto si auto impose di non voltarsi a guardare negli occhi Sasuke,
perché era consapevole che sul suo viso era in quel momento
dipinta l’espressione che gridava “ oh me tapino
maltrattato” di cui l’altro abusava spudoratamente
quando voleva ottenere ciò che voleva. E Sasuke, in qualche
modo, otteneva sempre ciò che voleva. In quanto demone,
mitologicamente parlando, avrebbe dovuto avere lui il ruolo di
raggirare gli umani, non il contrario. Ma Naruto sapeva di essere
troppo maledettamente buono per resistere a quello sguardo, lo stesso
che ora sentiva quasi bruciagli sulle guance. Sbuffò,
sconfitto.
“E’ una causa persa con te…”
Sasuke ghignò e con un movimento fluido si
avvicinò all’altro, attirandolo poi a
sé con naturalezza, ed affondando il viso nei suoi
capelli biondi. Tirò dispettosamente una delle due soffici
orecchie rosse che spuntavano dai ciuffi spettinati, causando un
grugnito di disapprovazione da parte di Naruto.
“Proprio non ti viene in mente nulla di meglio da
fare oltre che farmi dispetti infantili anche per i tuoi
standard?”
Sasuke non si fece sfuggire quest’occasione, ed
accostò le labbra ad una delle sue orecchie, soffiando
maliziosamente la sua risposta.
“In effetti, qualcosa ci sarebbe…”
Naruto arrossì di botto, capendo immediatamente dove Sasuke
volesse andare a parare. Non che fosse la prima volta, ma le attenzioni
dell’altro ancora gli facevano uno strano effetto, che non
era in grado di definire pienamente.
“…Ma oggi voglio solo godermi un normalissimo e
tranquillo pomeriggio, in un normalissimo e tranquillo tempio shinto,
al centro di una normalissima e tranquillissima radura.”
“Eh già, la tua logica non fa una piega.
E’ interessante come tu
ritenga
‘ normalissimo e tranquillissimo ’ un pomeriggio
trascorso in compagnia di un demone.”
Sasuke si fece impercettibilmente scuro in volto, riducendo la stretta
attorno alla vita di Naruto.
“Ti prego, mi sembra di sentire la voce di Danzo nelle
orecchie!”
Naruto si diede mentalmente dell’idiota. Sapeva bene che
quello era un tasto dolente; e non solo metaforicamente parlando.
Poteva vedere bene i segni violacei sulle braccia dell’altro,
sempre più estesi e sempre più numerosi ogni
volta che riuscivano a vedersi.
Danzo, il consigliere del villaggio, non vedeva di buon occhio la
relazione tra l’ultimo superstite del clan Uchiha e una
semplice kitsune: non poteva permettersi di perdere una così
preziosa fonte di prestigio, un erede che il piccolo ed ormai decadente
villaggio poteva fregiarsi di possedere. Un erede, che doveva sposarsi
ed avere figli in fretta, per dare un futuro alla sua famiglia, e
quindi al villaggio stesso.
Danzo non esitava a ricordarglielo, nel modo più persuasivo
che conosceva. E, purtroppo, non era l’unico.
“Scusami…”
Mormorò Naruto con le orecchie rivolte verso terra. Sasuke
scosse una mano nell’aria, archiviando silenziosamente la
cosa come qualcosa con poca importanza. Naruto passò
lievemente un dito artigliato sopra uno degli orrendi lividi sul
braccio dell’altro, e sentì una rabbia immensa
allargarsi dal suo petto verso ogni cellula del suo corpo.
“Come fai a sopportare tutto questo…?”
Sasuke si strinse nelle spalle.
“Abitudine, immagino, ed in
più…”
Ghignò soddisfatto.
“…Sono un Uchiha, no?”
Naruto sbuffò, fissando lo sguardo verso il cielo scuro, dal
quale erano iniziate a cadere grosse gocce di pioggia.
“Non scherzare…”
“Dai, credi davvero che me ne importi qualcosa? Lo sai bene
che ho un’altissima soglia del dolore! Poi Kakashi-san, mi ha
dato una crema speciale per le ferite…Naruto, questi sono
solo degli stupidi segni: in due giorni saranno andati
via…”
“Non è comunque giusto! Mi viene voglia
di…”
Naruto non concluse la frase, perché realizzò di
avere la mani bagnate, e quando abbassò lo sguardo verso di
esse, si rese conto che i suoi artigli erano affondati nella pelle
delle pallide braccia di Sasuke, ed il liquido che avvertiva non era
altro che il sangue che colava dai solchi che inavvertitamente aveva
creato. Stava emettendo una qualità vermiglia di chakra,
quasi pronto per trasformarsi nella forma completa di demone, confuso
dalla sua stessa rabbia. Immediatamente si sciolse
dall’abbraccio dell’altro e si mise a sedere con lo
sguardo basso, inorridito da se stesso. Sasuke estrasse un fazzoletto
di stoffa dalla manica del suo costoso kimono,ed asciugò con
calma il sangue che colava dal suo braccio. Poi si avvicinò
a Naruto, che era scosso da singhiozzi.
“Ecco, lo vedi! Ti procuro solo guai!”
“Naruto, non-“
Naruto alzò gli occhi arrossati e lucidi verso il viso di
Sasuke, zittendolo all’istante.
“No, Sasuke, lo sai anche tu che è
così! Da quando ci conosciamo non hai fatto altro che stare
male! Guarda com’è ridotto il tuo braccio!
Kakashi-san non potrà difenderti da Danzo per sempre, lo
sai! Ed io…Io sono debole, dannazione! Non riesco nemmeno a
proteggerti dalla mia natura di demone, figuriamoci da lui! Avresti
dovuto lasciarmi morire, il giorno in cui mi hai salvat-“
Questa volta fu Naruto ad essere zittito. Sasuke aveva piazzato con
decisione un dito sulle labbra del ragazzo, bloccando il fiume di
parole che ne stava uscendo. Solo il suono della pioggia che cadeva
pesantemente sulle travi malandate del tempio spezzava il tesissimo
silenzio tra i due.
“Ora ascoltami, d’accordo, brutto usuratonkachi che
non sei altro?!”
Naruto annuì debolmente, il respiro ancora affannato. Sasuke
spostò la mano dalla bocca dell’altro, facendola
scivolare sulla guancia e sul mento, per poi lasciarla cadere sul
proprio fianco. Respirò profondamente prima di parlare, lo
sguardo verso l’esterno del tempio.
“Anche quel giorno pioveva, ricordi Naruto? Ero arrabbiato,
lo ero molto spesso in quel periodo, e per calmare i nervi avevo deciso
di camminare un po’. Ti ho trovato alla fine del sentiero,
mentre eri piegato in due dai morsi della fame. Ho subito chiamato
Kakashi-san e Shikamaru-kun, che hanno portato del
cibo…”
“…Quel ramen era davvero ottimo.”
Sasuke ridacchiò, richiamando alla mente
l’immagine di Shikamaru e Kakashi con indosso i loro
grembiuli da cucina, assistiti da un Teuchi decisamente divertito,
mentre preparavano quel ramen.
“Già! Poi Tsunade-sama ti ha visitato ed Iruka-san
ti ha portato dei vestiti asciutti. Alla fine, io ho voluto passare la
notte con te nel tempio, per controllare che stessi bene. E’
così che ci siamo conosciuti, quattro anni fa.”
Naruto fissò con aria interrogativa il compagno, tentando di
leggere la sua espressione, per intuire dove quel discorso li stava
portando. Ma Sasuke aveva un’ottima capacità
dissimulativa.
“Sasuke, mi ricordo come ci siamo
conosciuti…”
“Lo spero bene!”
“Ma allora perché…?”
Sasuke si avvicinò a Naruto, con stampato in faccia il suo
sorriso malizioso d’ordinanza. Quello che Naruto aveva
archiviato nella memoria come proprietà esclusiva del
ragazzo di fronte a sé.
“Quel giorno, Naruto, per la prima volta nella mia vita mi
sono sentito davvero utile, davvero importante per qualcuno. Per la
prima volta mi sono reso conto che attorno a me c’erano
persone disposte a farsi in quattro per un ragazzino e persino per un
demone, che nemmeno conoscevano. Lo sai anche tu, io non sono il tipo
di persona a cui piace confidarsi; ma posso dire con certezza, che il
giorno in cui ti ho incontrato, è stato il più
bello di tutta la mia vita.”
Naruto spalancò gli occhi azzurri in
un’espressione di sorpresa. Non era da Sasuke esprimere
quello che provava così apertamente. Normalmente lo avrebbe
preso in giro, ma ora era intrappolato in quel discorso, incapace di
aprir bocca.
“Ora, ti pare che m’importi di qualche livido, di
qualche insulto? Ci sono persone stupide lì fuori, davvero
tante, ma non mi curo di loro: perché dovrei? Hanno solo
paura, oppure è tutta invidia, invidia per quello che siamo
e che loro non sono. Ma tu lascia che parlino, che inventino qualche
pettegolezzo da raccontare alla locanda dopo un po’ di
bicchieri di sakè.”
Sasuke afferrò il mento di Naruto ed alzò il suo
viso perché i suoi occhi neri potessero ottenere lo sguardo
dell’altro.
“Noi abbiamo Kakashi-san e gli altri che si prendono cura di
noi. E tu, Naruto, non sei un problema, sei solo un dobe, che
è convinto di dovere delle spiegazioni a qualcuno solo per
il fatto di esistere. Essere un demone non fa di te un essere cattivo,
ficcatelo bene dentro quella testa da usuratonkachi che ti
ritrovi!”
“Hey! Non sono un usuratonkachi, teme!”
Protestò Naruto. Sasuke ghignò.
“Oh, finalmente ti riconosco!”
Naruto sbuffò, tentando di dissimulare un sorriso che stava
nascendo sulle sue labbra, solo per non dare la soddisfazione di
vederlo a Sasuke.
“Beccato, stai sorridendo!”
“No, non è vero!”
“Eddai Naruto, sorridi! Mi piace quando lo
fai…”
Naruto allora, mettendo da parte ogni dubbio, ogni paura ed ogni
incertezza, lasciò che le sue labbra si stendessero in un
sorriso, uno dei suoi, quelli innocenti e puri che solo lui, un demone,
poteva fare. Sasuke allora si sbilanciò in avanti, per
catturare quel sorriso tra le sue labbra, per sentire che sapore aveva
la felicità.
La pioggia continuava a cadere, bagnando il terreno e lavando via,
insieme con le foglie secche ed i rami spezzati, anche il ricordo amaro
del dolore. Forse ci avrebbe messo un po’, ma loro avevano
tempo.
Sasuke si staccò lentamente da Naruto, e lo
invitò ad alzarsi. Scesero le scale scricchiolanti del
tempio e raggiunsero il prato ormai pieno di pozze e fango.
Sasuke alzò gli occhi chiusi al cielo ed allargò
le braccia, lasciando che la pioggia gli bagnasse il viso. Naruto,
cogliendo l’attimo, spinse scherzosamente Sasuke a terra,
ridendo, e si mise le mani sui fianchi, urlando con tutto il fiato che
aveva in corpo.
“Io sono Uzumaki Naruto, demone volpe protettore della
montagna! Uchiha Sasuke, ninja del villaggio, è il mio
compagno! Attenti a voi, perché non siamo soli! Potete
provarci fin che volete, ma non riuscirete mai a
sconfiggerci!”
Sasuke ridacchiò, facendo cadere anche Naruto in mezzo al
fango.
“Sei proprio un idiota…”
Naruto stava per replicare, ma una stretta gentile alla sua mano destra
lo persuase a lasciar correre, per una volta.
Alzò gli occhi in alto, lasciando che le gocce gli
scivolassero addosso.
“Rain’s
falling down, my dear”
[end]
NdA [2]: Volevo solo ringraziare ancora le giudici per i giudizi meravigliosi e i complimenti. Sono felice soprattutto che la mia grammatica stia migliorando *ovazioni di gioia* e che i personaggi fossero attinenti alla trama ed il loro carattere. Sono molto soddifatta di questo risultato e ci tengo a complimentarmi con tutte le altre partecipanti: leggerò volentieri tutti i vostri lavori! Ecco qui i giudizi:
GIUDIZIO
DÌ MY PRIDE
Una nota dovuta come
ho scritto ad altre partecipanti, ci vuole: conosco poco il fandom di
Naruto, quindi alcuni personaggi non sono riuscita ad inquadrarli alla
perfezione ma, essendo la tua storia una AU, ho quasi preso
l’intera storia come un’Originale.
Non ho potuto dare un
esatto giudizio sui personaggi, ma da quei pochi episodi che ho visto
di questo anime, non mi sono apparsi propriamente OOC.
Passando alla storia,
mi è piaciuto il fatto che tu abbia deciso di svolgere, come
scrivi tu stessa nelle note, una specie di “What
if?” della doujinshi da te scelta, “Kiniri no
Rasen”.
Ciò ha
alzato un bel po’ il punteggio
dell’originalità, così come
l’apprezzamento personale per l’aver scelto il
Giappone Medievale.
Uno dei periodi
storici che amo di più, si può dire.
Riguardo la grammatica
non ho trovato particolari errori, solo qualche accento mancato sulla
parola “sé” (Il vento soffiava forte,
portando con se
come piccole fiammelle solitarie le ultime foglie di
acero della stagione) o la mancanza di virgole dove,
secondo me,
sarebbero dovute essere per rendere le frasi più leggibili.
Lo svolgimento della
storia e l’integrazione della citazione (“ Questo
amore che faceva paura agli altri e li faceva parlare e impallidire,
questo amore tenuto d’occhio, braccato, ferito, calpestato,
fatto fuori, negato, cancellato[...]”) mi sono
apparsi
ottimi, anche perché, nel contesto, ben si comprende che
l’argomento base della storia è esattamente
quello: un amore non accettato, quasi temuto, ma un amore che, in fin
dei conti, loro cercano di tener stretto con tutte le loro forze.
In conclusione la
storia mi è piaciuta, e l’ho trovata anche molto
attinente alla storia narrata nella doujinshi.
Complimenti.
Originalità:
9/10
Caratterizzazione dei
personaggi: 8,5/10
Stile e lessico: 8,5/10
Coerenza della storia
e aderenza alla doujinshi e alla citazione/frammento scelta: 9/10
Apprezzamento
personale: 5/5
TOTALE: 40/45
GIUDIZIO
DÌ VALERYA90
La tua one-shot ,
dolce e scritta davvero bene , mi è piaciuta moltissimo .
Hai saputo creare un perfetto “what if” di Kirin No
Rasen , la doujinshi da te scelta , mantenendoti comunque molto
attenente ad essa e ho trovato anche un' ottima (almeno secondo me)
interpretazione della citazione a cui ti sei ispirata.
Per quanto riguarda l'
originalità ho trovato la trama della fic molto originale.
Hai saputo creare un perfetto “what if” di Kirin no
Rasen. Almeno secondo me, hai saputo descrivere bene , mantenendoti
coerente alla doujinshi e mantenendo l' IC dei personaggi rispetto ad
essa , come sarebbe andata se Naruto fosse rimasto un demone e come
sarebbe stato il suo rapporto con Sasuke . Complimenti.
Per quanto riguarda la
caratterizzazione dei personaggi devo dire che ho trovato sia Naruto
che Sasuke molto IC rispetto alla doujinshi (un po' meno rispetto all'
manga/anime ma ti sei distaccata di pochissimo dai veri caratteri dei
personaggi e poi hai comunque rispettato i caratteri che hanno nella
doujinshi) . Inoltre, hai saputo ben esprimere le emozioni dei
personaggi attraverso i dialoghi ben strutturati e le dettagliate
descrizioni, rendendo il tutto molto realistico e vicino al lettore.
Lo stile,
semplice,chiaro e colloquiale, che ha contribuito moltissimo, oltre ad
una lettura facile della fic , a far identificare il lettore con i
personaggi , mi è piaciuto moltissimo . I dialoghi ,
alternati perfettamente alle parti narrative , erano perfettamente
strutturati e sapientemente alternati alle parti narrative e
descrittive . In particolare, le descrizioni , sia dei luoghi che delle
azioni dei personaggi , erano molto precise e , talvolta, minuziose ,
un ottimo modo per far sentire il lettore come parte (anzi, meglio
dire, come “osservatore”) della situazione. Mi
è piaciuta molto anche l' idea di utilizzare , in chiusura,
la stessa frase del titolo riportata in corsivo. Anche la grammatica
era quasi perfetta , a parte qualche imperfezione, per quanto riguarda
la punteggiatura , non ho trovato nessun errore. Bravissima!
Nonostante narrasse un
what if , ho trovato , comunque, la tua one-shot molto attinente a
“Kirin NoRasen” , la doujinshi da te scelta,
specialmente per quanto riguarda la caratterizzazione di Naruto e
Sasuke e la descrizione degli ambienti. Hai saputo , inoltre, ricreare
perfettamente l' “atmosfera”di “Kirin no
Rasen” (cioè, ho provato le stesse sensazioni nel
leggere sia la tua fic che la doujinshi da cui hai preso spunto ) tanto
che la fic sembrava scritta proprio dall' autore di quella doujinshi .
Nella tua one-shot ho trovato anche una grande attinenza alla citazione
che hai scelto. Infatti ,non solo hai saputo scegliere la citazione
più attinente alla doujinshi da te scelta ma hai anche
spiegato bene il significato di essa . Infatti, nonostante l' amore di
Naruto e Sasuke sia stato e sia ancora difficile e visto con sospetto
dagli altri , loro continuano ad amarsi alla luce del sole, non
pensando alle difficoltà (o , almeno, io ho interpretato
così la situazione).
In conclusione: Hai
scritto una bellissima one-shot che ho particolarmente apprezzato sotto
vari punti di vista (ho apprezzato specialmente la caratterizzazione
dei personaggi e l' attinenza alla frase da te scelta ).Sei stata
davvero brava, complimenti! Spero che , indipendentemente da come
andrà il contest, scriverai altre fic come questa ^^.
Originalità:
8,5/10
Caratterizzazione e IC
dei personaggi : 9/10
Stile di scrittura
della fic : 9/10
Coerenza della storia
e aderenza alla doujinshi e alla citazione/frammento scelta: 9/10
Giudizio personale :
5/5
TOTALE: 40,5/45