I e II regola.
Scorpius Hyperion Malfoy infranse la prima regola all'età di sei anni.
Scese dalla lussuosa scalinata di villa Malfoy, casa sua, a cavalcioni della ringhiera gridando
L'urlo echeggiò per la casa silenziosa e fu come una scossa di terremoto.
Dal giorno neanche le occhiatacce della madre o le sculacciate del padre riuscirono a contenere il ragazzino.
Fu un susseguirsi di lamentele
< così non si fa.>
< devi stare fermo >
< non devi urlare >
< non essere sguaiato...>
< non sollevare le gonne a tue cugine ... >
< non tirare i capelli a tua nonna...>
era sempre e solo un divieto.
Niente. Non poteva fare niente.
Sentiva i genitori che si lamentavano e parlavano sempre di "tuo figlio".
Quando, cinque anni dopo, arrivò la lettera di Hogwarts, lui fece quasi venire un infarto al nonno.
Sedevano tranquilli a cena: lui, i genitori e i nonni.
< e se finisco a Grifondoro?> chiese per niente preoccupato.
Draco tossì e Lucius lo guardò come un marziano
< non è mai successo che un Malfoy sia stato smistato in una casa diversa da Serpeverde è la regola!> disse freddo come il ghiaccio.
Il nipote sollevò le spalle e ridacchiò divertito.
La regola si infranse nel silenzio attonito che ne seguì subito dopo che il cappello gridò "GRIFONDORO".
Inutile dire che il ragazzino fece subito amicizia con Albus, suo compagno di dormitorio, con Fred e Loris di un anno più grandi di lui e con James.
Inconsapevoli del fatto che i genitori fossero stati nemici, Hogwarts tornò agli antichi splendori.
Fu come riavere i malandrini, o in tempi più recenti, i gemelli Weasley!
I Malfoy non fecero commenti.