«Mi
dispiace, non ho potuto lasciare che tu mi salvassi decentemente.
Perdonami»
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Capitolo 574
Quando le fiamme sparirono,
risucchiate da
quello che era – sembrava – il vento assurdamente gelido di un pugno di lava, a lui non
rimase altro che galleggiare
in un mare di vuoto.
Era normale, poi, che un corpo di
fuoco fosse
così freddo?
I clangori della battaglia vibravano
attorno
a loro come smorzati da un’invisibile barriera che li
avvolgeva – silenziosa e
glaciale come un lago d’inverno.
Lui era lì, o meglio, il
suo corpo era lì,
piantato nel terreno a sprofondare lentamente con la mente che
riavvolgeva più
e più volte la realtà, cercando di capire.
Perché non
l’aveva capito, non ancora, che
quel freddo che gli impregnava la pelle non dipendeva dal tempo,
nonostante la
flebile tentazione di urlare ad Ace di sbrigarsi ad accendere il
“suo fuoco”,
come faceva sempre nei giorni umidi di Foosha.
«A-ace…»
Disse, o forse pensò,
perché la voce sembrava
perdersi lontana, tra le pareti del suo corpo di gomma, senza che
scappasse via
alcun suono.
E quando non arrivò
risposta, capì che il Mondo
si era spento.
« Fratellino,
cos’è un pirata? »
« E’ un uomo libero, Rufy »
« Tu non sei libero, Ace?
»
« Lo sarò. Lo
sarò presto ».
Blankness
Note
autrice.
E’ una doppia drabble di
esattamente 200
parole (esclusa la intro del capitolo 574) e non mi piace per niente.
Tra l’altro
doveva venire diversissima, ma a quanto pare le parole non sono state
d’accordo.
Mi spiace per la brevità,
ma non mi riesce –
davvero.
Io sono tra quelle che considera la
morte di
Ace importante – e giusta,
in qualche
modo - , tuttavia mi ha scioccato: il modo
non mi è piaciuto, nonostante tutti dicano sia bello che sia
accaduto salvato
Rufy. Beh, a me non è piaciuto, per niente, ma confido in
Oda che è un genio e
lo ha dimostrato.
Ma spero che Ace non rinasca o torni
in vita
in alcun modo, perché è giusto così,
per lui.
Il titolo c’è
solo perché è obbligatorio, ma
consideratelo un testo senza nome.