Titolo:
That’s just the way it is.
Fandom: Tutor
Hitman Reborn!
Riassunto: Lambo e Reborn, AU,
appartamento u___u Devo scrivere un sequel :oss:
Rating: Verde.
Genere: Generale, introspettivo.
Avvertimenti: AU, pre-slash.
Disclaimer: I personaggi non sono
miei, :blahblah:, c’è anche bisogno di dirlo? <3
Conteggio parole: 449 (MWO)
Link alla tabella: non
la trovate
bellissima?
Okay, okay – lo so, è assolutamente priva di
senso, sia la flash che il fatto
che io possa concludere una tabella di questo tipo, però...
Proviamoci O3O
Lambo è stato scaricato a casa del nostro amato tizio a
random da qualcuno di
ancor più random, il resto è storia (XD). Gloria
a chi recensisce, gloria a chi ha recensito le storie della serie L'artista decaduto!
Vi amo y__y
Buona lettura~
That’s
just the way it is.
«Ehi,
Reborn! Non è che se diventi un po’ più
ordinato
perdi in sex-appeal».
La voce chiara e
divertita di Lambo raggiunse l’uomo
nell’ufficio in cui era rintanato da alcune ore –
da quando, cioè, aveva fatto
ritorno nel proprio appartamento, occupato abusivamente da
quell’inutile,
stupidissimo amico di amici che aveva finito col cercare di diventare
anche suo
amico.
Che inutile, stupidissimo giro di parole.
«Non
rompere,» fremette, continuando a dare le spalle
alla porta chiusa e riportando gli occhi sul libro che aveva di fronte
a sé.
Certo, svolgere ricerche era forse una delle cose che Robert
Rainbow – il classico “un nome, una
garanzia” – detestava di
più, però questo non significava che non dovesse
metterci tutto l’impegno e
l’attenzione di cui disponeva.
E invece quella sottospecie di mucca incapace di mantenere la
concentrazione
per più di cinquanta secondi si prendeva la
libertà di fare irruzione nella sua
stanza per spalancare la finestra e
appoggiare un piatto con un paio di toast sul tavolo.
«Questa
sera vado fuori,» lo avvisò accostandosi e
incrociando le braccia sul petto, «vuoi che passi dal
supermercato prima che
chiuda? Non so nemmeno se domani a pranzo ci sei».
«Cambia qualcosa?» domandò
l’altro sollevando per un attimo lo sguardo dai
propri studi.
«Sì – se ci sei ti faccio trovare
qualcosa da scaldare, dato che sarò con I-Pin
dal signor Kawahiro. Probabilmente ha qualche sottospecie di impiego da
rifilarmi... ma accetto di tutto pur di stare otto ore al giorno
lontano da te,»
concluse con una risata nervosa.
«Almeno non peserai sul mio portafoglio più di
quanto già fai,» lo adocchiò il
padrone di casa.
«La situazione attuale è un dolore continuo per il
mio povero orgoglio in punto
di morte».
“Allora
abbattilo,” suggerì mentalmente l’uomo.
«Umm... Già: quindi? Hai bisogno di
qualcosa?»
Di fronte al silenzio di Reborn, realizzato il significato dello
sguardo fra il
divertito e l’annoiato dell’altro,
arrossì d’improvviso e mosse un paio di
passi all’indietro. Si riparò con le braccia,
esclamando «Parlavo di cibo, solo
di cibo dal supermercato! Lo giuro!»
«Pff,» recuperò gli occhiali dal piano,
«ho bisogno che tu mi lasci lavorare».
«Obbedisco, mio capitano,» sospirò
sollevato. Il vitello si
guardò intorno per un secondo con aria misteriosa, prima
di uscire dalla stanza.
L’episodio
di chiusura e le domande a riguardo del suo comportamento,
insolitamente normale, furono accantonate in favore del volume
abbandonato ma
non dimenticate.
Quasi mezz’ora dopo la testa di Lambo fece nuovamente
capolino nell’ufficio. «Sto
uscendo~» lo informò, «Prometti di non
sentirti solo?»
L’uomo,
in risposta, sospirò contrariato. «Niente ospiti
notturni, ti avverto,» intimò.
Questo era il suo
modo di essere;
e tu speravi, pregavi che cambiasse,
prima di costringerti
a fare qualcosa di avventato [come innamorarti].