Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |       
Autore: Misaki_Vania    19/02/2010    1 recensioni
Questo è un racconto in prima persona di una ragazza della Wammy's House, diventata stretta collaboratrice di L al caso Kira.
Genere: Thriller, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Watari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono qui, profondamente dispiaciuta, a scrivere una testimonianza, che forse non avrà senso, e non sarà letta.

La notizia della morte di L mi ha addolorata profondamente, e siccome mi rendo conto che se qualcuno non fermerà Kira, arriverà la fine anche per me, ho deciso di lasciare ricordo di un qualcosa a me molto caro.

Nessuno mi conosce. Vivevo nella Wammy’s House fino a due anni fa. Mi chiamano Ellie. Ellie, come “piccola Elle”. Ho poco più di 19 anni e sono stata abbandonata alle porte della Wammy’s House pochi mesi dopo la mia nascita. Era chiaro a tutti che la Wammy’s House non fosse un comune orfanatrofio, e ciò mi fa pensare che forse, i miei genitori, mi abbandonarono lì di proposito. In ogni caso, non ho mai avuto notizie di loro. Per i bambini della Wammy’s, è estremamente vietato ricercare informazioni sulla propria famiglia. Immagino sia per evitare possibili fughe. Solo oggi mi rendo conto di quanto quei bambini siano davvero indispensabili per il mondo.

Sono cresciuta lì, abituata a quei trattamenti che solo oggi definisco “fuori dalla norma”.  Ero anche abituata a vedere l’istituto tappezzato di L gotiche, ma non me ne fu spiegato il significato prima dei miei sei anni.

Roger chiamò da parte un gruppetto di noi, credo fossimo in otto, nel suo ufficio, e ci disse:

“Bene, bambini. E’ ora che io vi parli di Elle.” ci fece sedere sul tappeto davanti alla sua scrivania, e lui, con nostra sorpresa, si inginocchiò vicino a noi.

“Elle è la giustizia.” Disse subito “E senza di lui, il mondo andrebbe in rovina.”

Ricordo che intervenni dicendo:

“Ma, Roger-dono, il mondo va già in rovina.”

Lui sorrise amaro, e replicò:

“Senza Elle non si potrebbe neanche vivere, mettiamola così. E’ per questo che è nata la Wammy’s House: nel caso Elle venisse a mancare, sarà tra i bambini specialmente dotati qui presenti, che verrà scelto il suo successore. Inoltre, è tra voi che Elle personalmente sceglierà i suoi stretti collaboratori. Non vi siete chiesti perché io abbia radunato proprio voi?”

Uno dei bambini vicino a me rispose:

“Roger-dono, l’unica cosa che abbiamo in comune sono i test che facciamo. Nulla di più. Suppongo che abbiamo caratteristiche di personalità simili tra di noi.”

Roger annuì, e riprese:

“Voi siete i bambini più affini a Elle. Primizie, per lui. La settimana prossima, Eru-sama sarà qui, apposta per vedervi. Forse sarà la vostra unica occasione di poterlo vedere in volto. Fate del vostro meglio per piacergli.” Ci annunciò.

Durante la settimana, tutti i bambini del mio gruppo, si diedero da fare per trovare i vestiti migliori, o le acconciature più adatte. Alcuni erano amici tra di loro. Io ero sola. Nessuno mi consigliava cosa indossare. E poi, ero così piccola di statura, che mi toccavano abiti piuttosto infantili. I miei lunghi capelli neri contrastavano la mia struttura minuscola, e mi facevano assomigliare a una Teru-Teru-Bozu.

Il giorno in cui Elle arrivò, non fu difficile scoprirlo. Tutte le domestiche erano in gran subbuglio per rendere la Wammy’s splendente, ed erano stati disposti ovunque vassoi pieni di caramelle alla frutta.

C’era chi credeva che Elle si sarebbe fermato a parlare con noi bambini, ma io sapevo che non poteva essere così. Infatti, non fece altro che passarci davanti di sfuggita nel corridoio. Gli altri erano molto più grandi di me, mi spinsero, finii dietro di loro, e a causa della mia statura, non riuscì a vedere Elle, e neppure a farmi vedere da lui.

L’unica cosa che scorsi, fu un pezzetto di maglietta bianca, le sue spalle curve, la sagoma fine, e i capelli scuri arruffati sulla sua nuca.

Rimasi delusa, ma presto ebbi modo di rifarmi. Infatti, a me fu permesso di studiare altre discipline, tra cui la capoeira, i miei risultati primeggiavano su tutti, fino al punto che Elle chiese di me a Roger. Personalmente.

Rimasi agghiacciata e felice, quando lo seppi. Gli altri bambini, cominciarono a odiarmi.

Poi, ebbi la mia soddisfazione. Era nel periodo in cui si vociferava di Kira, il cosiddetto "serial killer dei criminali". Mi dissero che Elle aveva bisogno di me. Pensai che  ci avrei rimesso la vita, ma ero felice di farlo. Per Elle, in nome della giustizia. Io avrei aiutato Elle.

Roger mi raccomandò di comportarmi in maniera del tutto perfetta con lui, perché era, a detta sua, un soggetto volubile e capriccioso.

Incontrai L per la prima volta a 17 anni. All’epoca non avevo un nome. Ero solo A.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Misaki_Vania