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Autore: mikka    20/02/2010    1 recensioni
Sasuke si ritrova su una spiaggia e pensa al tempo passato, ai suoi sbagli e anche all’amore che non ha mai dimenticato. Guardando l’oceano rivede il colore degli occhi che ha tanto amato, che tanto ama, e che presto non vedrà più.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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  La mia speranza sei tu.

 

 

Tutti dicono che il tempo guarisce le ferite. Invidio le persone che possono contare su questa verità. Io dopo tutti i miei errori, le promesse infrante, i sogni distrutti e la perdita, auto compiuta, di tutte le persone che amavo, non posso sperare in una futura ripresa.

Ho sempre proclamato di essere solo.

La verità?

Me lo sono voluto. Non volevo farmi compatire da nessuno, ed era per questo che mi isolavo. Accusavo gli altri di non potermi capire, perché non avevano provato le stesse cose che io, invece, avevo provato, ma non ho mai dato a nessuno l’occasione di capirmi, o quantomeno di provarci. È vero la solitudine mi piace, ma non questo completo abbandono. Molte persone credevano in me, veramente: non perché ero il superstite di un potente clan, non perché avevo degli occhi bramati e desiderati ma solo, e non è poco, perché ero Sasuke.

Perché ero io, senza dar peso alle aspettative che come Uchiha mi portavo dietro. Ho allontanato da me queste persone; tutti credevano che l’avessi fatto perché in realtà non mi importava di nessuno all’infuori di me stesso, ed io come altri cercavo di convincermi di ciò, perché in realtà avevo solo paura. Solo ora, purtroppo, me ne rendo conto; solo adesso che ragiono a mente fredda capisco che avevo una terribile e fottuta paura di perdere nuovamente chi amavo. Nulla in confronto ad ora: infatti sono rimasto davvero solo, ed è solamente colpa mia. Ho portato tutti ad odiarmi, persino voi. Alcuni, se non tutti volevano anche uccidermi, compresa Sakura che andava a gridare ai quattro venti che mi amava. Patetica. Però sono felice, perché adesso anche tu sei felice. TU che sei colui che insieme a lei è andato contro tutti e tutto per me. Dopo tutto ciò che ti ho fatto, non posso che sorridere all’idea di come ti senta adesso che hai Sakura, la donna che hai sempre amato, al tuo fianco. Sei una delle persone più importanti per me e mi piacerebbe tornare a quando avevamo dodici anni che non mi lasciavi un secondo, ma so che non è fattibile. Adesso ne abbiamo diciassette e le cose sono terribilmente cambiate. Infatti dopo avermi riportato a Konoha insieme a lei mi avete “finalmente” lasciato in pace come ho sempre “desiderato”. Idiota: ecco cosa sono!

Il modo in cui vi ho detto che adesso che ero a casa, non avrei più voluto vedervi deve avervi scosso davvero. I due ninja che ammiravo e ammiro di più, per la forza d’animo si sono arresi. Perché dopo tutto ciò che è successo proprio ora avete gettato la spugna?

Però vi capisco. Immagino che siate arrivati al famoso “capolinea”, al limite della vostra incredibile sopportazione. Purtroppo vi capisco: avete già rischiato e perso troppo a causa mia. Non ho più nessun diritto di sperare o di sognare di riavervi qui accanto a me; voi che parlate e cercate di smuovere la mia, apparente, indifferenza mentre io continuo a “guardare”, silenzioso, lo spettacolo davanti a me. Sì, sarebbe davvero un bellissimo sogno. Perché voi non siete qui e perché anche la mia vista, quella di cui tanto ero orgoglioso per via dello Sharingan, mi sta lasciando. Ma non mi lamento. Il mio occhio destro è quasi del tutto cieco, il sinistro peggiora giorno dopo giorno. Ricordo bene quando durante la ricostruzione dell’ospedale di Konoha pregavi Sakura perché il primo intervento fosse quello ai miei occhi. E non posso di certo dimenticare la tua faccia sconvolta, Naruto, quando lei ti disse che non sarebbe servito a nulla: l’unica speranza, ci disse, era una tecnica che però nessuno aveva idea se esistesse. Ricordo bene che, come al solito, ti eri montato la testa dicendo che l’avresti inventata aiutato da qualcuno, ed io subito ti fermai. Ti dissi: << Non serve. Questa è la punizione per i miei peccati, non ti deve interessare. >>  E così è stato. Hai rinunciato. Per una volta mi hai ascoltato, ma stranamente non ne sono felice. Ma ciò che mi ferisce di più è lei. Perché anche lei ha lasciato perdere, ed è questo che mi ferisce e mi fa arrabbiare. Perché hai rinunciato Ino? Perché hai fatto ciò che ti ho chiesto? Tu che per raggiungermi e aiutarmi sei andata contro tuo padre, contro Sakura e contro i tuoi compagni. Perché? Perché hai deciso di rimanere sola per me? Ricordo quando da bambina ti sei avvicinata a me. Eri la prima che lo faceva, non hai idea di com’ero felice. Eri bella, lo sei sempre stata e lo sarai sempre, ma mi assomigliavi un poco. Nei tuoi occhi così puri vedevo la solitudine e non la capivo: eri sempre circondata da persone che ti elogiavano, avevi una famiglia che ti venerava, quindi perché eri così triste? All’epoca ero troppo immaturo e non capivo. Ora invece sì: ti sentivi sola perché tutti amavano la maschera di frivolezza e forza che già da bambina indossavi per non essere ferita; non sapevano chi realmente eri, questo ancora fino a poco tempo fa. Io ero terribilmente felice perché a me mostravi la “vera te”, ed ero soddisfatto perché questo voleva dire che io e te avevamo un rapporto più profondo che ci univa. Poi tutto è cambiato: ovvero sei diventata sola di fatto, perché per raggiungermi ha gettato la tua maschera e gli altri si sono spaventati vedendo che in realtà sei una ragazza terribilmente fragile ed insicura; così ti hanno isolata perché non eri più “Ino”. Idioti! Sono loro che ci perdono, non tu, perché sei più matura di loro e non hai bisogno del loro sostegno per essere forte. La verità è che mi dispiace, perché per l’ennesima volta è a causa mia se soffri.

Sono stanco. Ero venuto in questo villaggio di mare per riposarmi un po’, invece l’unica cosa che ho fatto è stata quella di “conversare” con la mia coscienza, stancandomi ancora di più. Per fortuna nessuno sa che sono qui, ma anche se qualcuno lo sapesse  non verrebbe di certo con me: l’ex mukenin sociopatico che risponde al nome di Sasuke Uchiha.

Scaccio via i miei pensieri  di autocommiserazione, perché mi stanno distraendo dal meraviglioso spettacolo dinnanzi a me: l’oceano. Rido; vedere questo scontro di colori, in questa baia in completa solitudine mi fa nuovamente pensare a te. Il colore delle onde mi ricorda quello dei tuoi meravigliosi occhi marini, mentre si scontravano con quello grigio-nero dei miei, tanto simili agli scogli su cui le onde si infrangono.

Mi manchi. Lo ammetto, mi manchi terribilmente.  

Non so cosa sia l’amore, ne tantomeno i sentimenti che stanno tormentando il mio cuore, ma qualcosa so… so che se amare vuol dire essere pronti a dare tutto, anche la propria vita, essere disposti a soffrire per il bene dell’altro, stare male per la distanza e rimpiangere le occasioni felici sprecate, se tutto ciò vuol dire amare posso giurare al mondo intero di amarti Ino. E non posso non chiederti perdono per come mi sono e mi sto comportando, ma ormai è tardi. Sono arrivato ad un punto in cui credo sia impossibile tornare indietro.

Sono patetico. Ora, per quel che mi è possibile, devo guardare il cielo o il mare per sentirti accanto a me, e per sentirmi felice e questo mi rattrista ancora di più, se possibile, perché quando sarò completamente cieco perderò anche questa possibilità per sentirmi vivo.

Mi alzo dalla sabbia dove mi ero abbandonato e con decisione mi incammino verso l’acqua. Tolgo le scarpe e le getto indietro e immergo le gambe fino al ginocchio. Nonostante mi senta stanco, sforzo la vista per mettere a fuoco il panorama a me di fronte.

Gli occhi mi pizzicano, ma ignoro il fastidio perché dopo averti pensata tanto voglio immaginarti qui davanti a me. Incurante del dolore sposto lo sguardo dal mare al cielo. Sorrido, tu sei ovunque:

nel mio cuore, nella mia mente contorta, nella mia anima, nel cielo e nel mare che ho imparato ad amare. Il sole mi acceca, più di quanto già non sia, ma io continuo a tenere lo sguardo rivolto al cielo anche se così facendo peggioro la situazione oculare, ma non mi interessa, voglio vedere i tuoi occhi che sono il mio ponte tra il cielo ed il mare….

<< Lo sai che non dovresti farlo.. >>

Adesso anche il vento mi confonde, mi sembra di sentire la tua voce…

<< Facendo così mi complicherai la vita…Sasuke.. >>

Mi giro di scatto sorpreso e noto che nulla è cambiato: sto di nuovo osservando quell’azzurro unico in se, ma questa volta è l’originale.

<< Ino… >>

<< Nelle tue condizioni non puoi permetterti di fare viaggi così lunghi da solo. >>

Non so cosa fare o cosa dire. Sono immobile a guardarla. Lei, come me poco tempo fa, si sta togliendo le scarpe e mi ha appena affiancato. Guarda davanti a sé…

<< Perché sei qui? >>

<< Mi pare di avertelo già detto. >>

Si gira lentamente e adesso siamo uno di fronte all’altra, ed i nostri occhi si sono persi nei loro opposti.

<< Tzè. Non ce n’è bisogno, so cavarmela da solo.. >>

<< …. >>

Non mi risponde, continua a scrutare i miei occhi. Non so se riuscirò a contenermi, di certo non abbasserò lo sguardo, ma i suoi occhi indagatori mi stanno facendo arrossire. Ma non devo cedere quindi mi trattengo, anche se la situazione sta diventando pesante.

<< Sasuke… ti fidi di me? >>

<< Mhp? >>

<< È una domanda semplice, dovresti riuscire a capirla. >>

<< Che ti importa ? >>

<< È importante per me, come sei importante tu quindi voglio sapere cosa pensi. >>

Non ce la faccio più, riesco a vederla poco nitidamente ma la sua bellezza è sempre ben visibile come anche il rossore che imporpora la sua pelle candida. Per una volta voglio seguire il cuore e non l’orgoglio: mi permetto di arrossire come lei.

<< Sì… >>

<< Mi permetterai di salvarti ? >>

Non riesco a capirla. È seria e lo sento, ma non capisco.

<< Che vuoi dire? >>

<< Voglio salvarti dal baratro in cui ti stai lasciando, giorno dopo giorno, andare sempre di più  Sasuke… >>

Il mio nome pronunciato da lei è rassicurante…Si avvicina a me, sento il suo respiro sul petto, ma i suoi occhi sono ancora nei miei. La sua mano va a scostare alcuni ciuffi dal mio viso e poi la mano va  sull’occhio destro.

<< Io voglio farti vedere che non sei solo… >>

Mi rende tranquillo…

<< Come? >>

<< Voglio che tu ricominci a vedermi perché io sono qui, lo sono sempre stata e sempre lo sarò. E ho anche la presunzione di dirti che non sarai mai solo finché ci sarò io. Mi credi? >>

<< Ti credo Ino… >>

<< Allora ti prego smetti di punirti e permettimi di salvarti. >>

<< Anche volessi..insomma ormai non c’è più speranza.. >>

<< La speranza c’è sempre e questa volta per te sono io: in questo periodo in cui sono stata lontana da te, insieme a Naruto abbiamo creato la tecnica che ti salverà dal buio: riavrai i tuoi occhi. >>
Sono davvero stupido. Loro non mi hanno mai abbandonato. Sono stati lontani per trovare il modo di salvarmi, sapevano che io non volevo..

<< Davvero? >>

<< Sì, ma devi fidarti di me. E vista la situazione non abbiamo più tempo, altrimenti se aspettiamo anche un solo giorno potrebbe essere fatale per i tuoi occhi. Quindi ti chiedo Sasuke, mi permetti di liberarti? >>

<< Sì. Voglio essere salvato Ino. >>

Non mi interessa del mio orgoglio. Lei è sempre stata sincera con me, non voglio più nasconderle la mia fragilità.

Mi prende per mano. Torniamo a sederci sulla sabbia. Io mi siedo a gambe divaricate e lei si inginocchia tra esse di fronte a me.

<< Brucerà un po’, ho già provato su Kakashi-san…sopporta.. >>

Annuisco e chiudo le palpebre. Le sue mani si appoggiano sui miei occhi ed una sensazione di freschezza si diffonde sul mio viso. È vero gli occhi pizzicano, ma nulla in confronto al dolore che ho fatto provare a lei quindi non mi lamento. Dopo un lasso indeterminato di tempo tutto finisce; apro gli occhi: Ino ha il fiato corto, trema visibilmente ed è pallidissima. Non ragiono nemmeno, capisco che ha usato quasi tutto il suo chakra per curarmi, così la tiro a me e l’abbraccio permettendole così di sdraiarsi. Appoggia il viso nell’incavo del mio collo. Non mi sono nemmeno reso conto del miracolo: la mia vista è tornata perfetta. Guardo Ino in tutto il suo splendore. Ancora una volta non ha fallito con me. Alza gli occhi e mi guarda, per la prima volta dopo anni mi lascio andare ad un sorriso vero.

<< Cosa ti avevo detto? La speranza è sempre l’ultima a morire.. >>

Ricambia il mio sorriso con uno dei suoi: divina.

<< Ino…Per noi quindi, c’è ancora speranza? >>

<< Non è nemmeno da chiedere baka!! Non ne abbiamo bisogno il nostro è un legame speciale o no? >>

<< No. >>

<< COOSA?! >>

<< Non urlare. Volevo dire che il nostro è Sempre  stato un rapporto speciale, sin dal primo

giorno. >>

<< Sasuke? >>

<< Mhp? >>

<< Perché sei venuto qui? >>

<< Semplice per vedere questo panorama…>>

<< Non capisco… >>

<< Ino, Ino. Sono venuto qui per sentirti accanto a me, per sognarti di nuovo. Per vedere ancora i tuoi occhi, perché essi sono belli e puri come l’oceano… >>

<< Sasuke…ti amo… >>

Ormai ne sono certo. È questo amore che ho per te che mi fa superare queste vere tempeste.(**)

<< Anche io.. >>

E sigillo questa promessa baciandoti. Una promessa di un amore eterno ed immenso come l’oceano.

 

 

Note dell'autore: Ho cercato di mantenere i personaggi IC, però non è detto che non sia sfociata nell’OOC… E’ che per me i veri caratteri dei personaggi sono questi >.<  Per il resto sono soddisfatta della ff. La frase segnata dai due asterischi al fondo è tratta dalla canzone “ Oceano” di Lisa.

Questa FanFiction ha partecipato ad un contest ideato e realizzato nel Forum Sasuino.

Il contest, denominato "Dalla parola alla Fanfiction" consisteva nello scegliere una parola e creare sulla base di essa una Fanfiction.
La parola che ho scelto io è stata "Oceano".

Vi riporto qui le parole del giudice che ha fatto un lavoro eccellente, FantasyRancia (Fantasy_Rancia su EFP):

-Parto col commentare il punto forte della FanFiction: l'introspezione psicologica di Sasuke. Nella mia esperienza, è la prima FanFiction in cui si vede un Sasuke tanto reale: un Sasuke che per paura non si esterna, e che faceva leva sulla resistenza psicologica dei suoi amici credendo sarebbero durati in eterno non mi è mai capitato, e ne sono piacevolmente sorpresa. Mi ha colpita tantissimo, e mi ha trascinata nel fiume di tristi emozioni di Sasuke come poche volte mi è capitato. Un Sasuke umano come pochi, insomma. Il finale mi è sembrato sviluppato un po' di fretta rispetto al resto della storia. Probabilmente è solo una mia impressione, ma verso la fine la cosa mi è sembrata di una qualità più bassa rispetto al resto della FanFiction: forse avresti dovuto dedicargli un po' più di tempo, anche perché vi è un totale cambio di atmosfera e di pensieri che non è facile da gestire. Ho notato, inoltre, dei problemi con la punteggiatura: in alcuni punti una virgola non ci sarebbe stata male, mentre in altri al posto delle virgole sarebbero stati preferibili dei punti o dei punti e virgola, ma che non ostacolano particolarmente la lettura. La parola scelta, "Oceano", sembra quasi essere assente: il mare passa quasi in secondo piano rispetto allo svolgimento della storia, ma è in qualche modo il filo conduttore di tutti gli avvenimenti; un ottimo utilizzo, insomma, molto più originale e piacevole di quel che mi aspettavo.

 

 

Spero che la storia vi sia piaciuta, ne approfitto per fare ancora tantissimi complimenti agli altri due partecipanti: Linktroll, _Rael_89 leggete anche le loro fic sono bellissime ^^
A presto!

  
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