“ La mia speranza
sei tu. “
Tutti
dicono che il tempo guarisce le ferite. Invidio le persone che possono contare
su questa verità. Io dopo tutti i miei errori, le promesse infrante, i
sogni distrutti e la perdita, auto compiuta, di tutte le persone che amavo, non
posso sperare in una futura ripresa.
Ho sempre
proclamato di essere solo.
La
verità?
Me lo sono voluto. Non volevo farmi compatire da nessuno, ed era
per questo che mi isolavo. Accusavo gli altri di non
potermi capire, perché non avevano provato le stesse cose che io,
invece, avevo provato, ma non ho mai dato a nessuno l’occasione di
capirmi, o quantomeno di provarci. È vero la solitudine mi piace, ma non
questo completo abbandono. Molte persone credevano in me, veramente: non perché ero il superstite di un potente clan,
non perché avevo degli occhi bramati e desiderati
ma solo, e non è poco,
perché ero Sasuke.
Perché
ero io, senza dar peso alle aspettative che come
Uchiha mi portavo dietro. Ho allontanato da me queste persone; tutti credevano
che l’avessi fatto perché in realtà non mi
importava di nessuno all’infuori di me stesso, ed io come altri
cercavo di convincermi di ciò, perché in realtà avevo solo
paura. Solo ora, purtroppo,
me ne rendo conto; solo adesso che ragiono a mente fredda capisco che avevo una
terribile e fottuta paura di perdere nuovamente chi amavo. Nulla in confronto
ad ora: infatti sono rimasto davvero solo, ed è solamente colpa mia. Ho portato tutti ad odiarmi, persino voi.
Alcuni, se non tutti volevano anche uccidermi, compresa Sakura che andava a
gridare ai quattro venti che mi amava. Patetica. Però
sono felice, perché adesso anche tu sei felice. TU che sei colui che insieme a
lei è andato contro tutti e tutto per me. Dopo tutto
ciò che ti ho fatto, non posso che sorridere all’idea di come ti
senta adesso che hai Sakura, la donna che hai sempre amato, al tuo fianco. Sei
una delle persone più importanti per me e mi piacerebbe tornare a quando
avevamo dodici anni che non mi lasciavi un secondo, ma so che non è
fattibile. Adesso ne abbiamo diciassette e le cose sono terribilmente cambiate.
Infatti dopo avermi riportato a Konoha insieme a lei
mi avete “finalmente” lasciato in pace come ho sempre
“desiderato”. Idiota: ecco cosa sono!
Il modo in
cui vi ho detto che adesso che ero a casa, non avrei più voluto vedervi
deve avervi scosso davvero. I due ninja che ammiravo e ammiro
di più, per la forza d’animo si sono arresi. Perché dopo tutto ciò che è successo proprio ora avete
gettato la spugna?
Però vi capisco. Immagino che siate
arrivati al famoso “capolinea”, al limite
della vostra incredibile sopportazione. Purtroppo vi capisco: avete già
rischiato e perso troppo a causa mia. Non ho più nessun diritto di
sperare o di sognare di riavervi qui accanto a me; voi che parlate e cercate di
smuovere la mia, apparente, indifferenza mentre io continuo a
“guardare”, silenzioso, lo spettacolo davanti a me. Sì,
sarebbe davvero un bellissimo sogno. Perché voi non siete qui e
perché anche la mia vista, quella di cui tanto ero orgoglioso per via
dello Sharingan, mi sta
lasciando. Ma non mi lamento. Il mio occhio destro
è quasi del tutto cieco, il sinistro peggiora giorno dopo giorno. Ricordo bene quando durante la ricostruzione
dell’ospedale di Konoha pregavi Sakura perché il primo intervento
fosse quello ai miei occhi. E non posso di certo dimenticare la tua faccia
sconvolta, Naruto, quando lei ti disse che non sarebbe servito a nulla:
l’unica speranza, ci disse, era una tecnica che però nessuno aveva
idea se esistesse. Ricordo bene che, come al solito,
ti eri montato la testa dicendo che l’avresti inventata aiutato da
qualcuno, ed io subito ti fermai. Ti dissi: << Non serve. Questa è
la punizione per i miei peccati, non ti deve interessare. >> E così
è stato. Hai rinunciato. Per una volta mi hai ascoltato, ma stranamente
non ne sono felice. Ma ciò che mi ferisce di
più è lei. Perché anche lei ha lasciato
perdere, ed è questo che mi ferisce e mi fa arrabbiare.
Perché hai rinunciato Ino? Perché hai fatto ciò che ti ho
chiesto? Tu che per raggiungermi e aiutarmi sei andata
contro tuo padre, contro Sakura e contro i tuoi compagni. Perché?
Perché hai deciso di rimanere sola per me? Ricordo quando da bambina ti
sei avvicinata a me. Eri la prima che lo faceva, non hai idea di com’ero
felice. Eri bella, lo sei sempre stata e lo sarai sempre, ma mi assomigliavi un
poco. Nei tuoi occhi così puri vedevo la solitudine e non la capivo: eri
sempre circondata da persone che ti elogiavano, avevi una famiglia che ti
venerava, quindi perché eri così triste? All’epoca ero
troppo immaturo e non capivo. Ora invece sì: ti sentivi sola
perché tutti amavano la maschera di frivolezza e forza che già da
bambina indossavi per non essere ferita; non sapevano
chi realmente eri, questo ancora fino a poco tempo fa. Io ero terribilmente
felice perché a me mostravi la “vera
te”, ed ero soddisfatto perché questo voleva dire che io e te
avevamo un rapporto più profondo che ci univa. Poi tutto è
cambiato: ovvero sei diventata sola di fatto,
perché per raggiungermi ha gettato la tua maschera e gli altri si sono
spaventati vedendo che in realtà sei una ragazza terribilmente fragile
ed insicura; così ti hanno isolata perché non eri più
“Ino”. Idioti! Sono loro che ci perdono, non tu, perché sei
più matura di loro e non hai bisogno del loro sostegno per essere forte.
La verità è che mi dispiace, perché per l’ennesima
volta è a causa mia se soffri.
Sono
stanco. Ero venuto in questo villaggio di mare per riposarmi un po’,
invece l’unica cosa che ho fatto è stata quella di “conversare”
con la mia coscienza, stancandomi ancora di più. Per fortuna nessuno sa
che sono qui, ma anche se qualcuno lo sapesse non verrebbe di certo con me: l’ex
mukenin sociopatico che risponde al nome di Sasuke Uchiha.
Scaccio via
i miei pensieri di
autocommiserazione, perché mi stanno distraendo dal meraviglioso
spettacolo dinnanzi a me: l’oceano. Rido; vedere questo scontro di
colori, in questa baia in completa solitudine mi fa nuovamente pensare a te. Il
colore delle onde mi ricorda quello dei tuoi meravigliosi occhi marini, mentre
si scontravano con quello grigio-nero dei miei, tanto simili agli scogli su cui
le onde si infrangono.
Mi manchi. Lo ammetto, mi manchi
terribilmente.
Non so cosa
sia l’amore, ne tantomeno i sentimenti che
stanno tormentando il mio cuore, ma qualcosa so… so che se amare vuol
dire essere pronti a dare tutto, anche la propria vita, essere disposti a
soffrire per il bene dell’altro, stare male per la distanza e rimpiangere
le occasioni felici sprecate, se tutto ciò vuol dire amare posso giurare
al mondo intero di amarti Ino. E non posso non chiederti perdono per come mi
sono e mi sto comportando, ma ormai è tardi. Sono arrivato ad un punto in cui credo sia impossibile tornare indietro.
Sono
patetico. Ora, per quel che mi è possibile, devo guardare il cielo o il
mare per sentirti accanto a me, e per sentirmi felice e questo mi rattrista
ancora di più, se possibile, perché quando sarò
completamente cieco perderò anche questa possibilità
per sentirmi vivo.
Mi alzo
dalla sabbia dove mi ero abbandonato e con decisione
mi incammino verso l’acqua. Tolgo le scarpe e le getto indietro e immergo
le gambe fino al ginocchio. Nonostante mi senta stanco, sforzo la vista per
mettere a fuoco il panorama a me di fronte.
Gli occhi
mi pizzicano, ma ignoro il fastidio perché dopo averti pensata tanto voglio immaginarti qui davanti a me. Incurante
del dolore sposto lo sguardo dal mare al cielo. Sorrido,
tu sei ovunque:
nel mio cuore, nella mia mente
contorta, nella mia anima, nel cielo e nel mare che ho imparato ad amare. Il
sole mi acceca, più di quanto già non sia, ma io continuo a
tenere lo sguardo rivolto al cielo anche se
così facendo peggioro la situazione oculare, ma non mi interessa, voglio
vedere i tuoi occhi che sono il mio ponte tra il cielo ed il mare….
<< Lo
sai che non dovresti farlo.. >>
Adesso
anche il vento mi confonde, mi sembra di sentire la tua voce…
<<
Facendo così mi complicherai la vita…Sasuke.. >>
Mi giro di
scatto sorpreso e noto che nulla è cambiato: sto di nuovo osservando quell’azzurro
unico in se, ma questa volta è l’originale.
<<
Ino… >>
<<
Nelle tue condizioni non puoi permetterti di fare viaggi così lunghi da
solo. >>
Non so cosa
fare o cosa dire. Sono immobile a guardarla. Lei, come me poco tempo fa, si sta
togliendo le scarpe e mi ha appena affiancato. Guarda davanti a
sé…
<<
Perché sei qui? >>
<< Mi
pare di avertelo già detto. >>
Si gira
lentamente e adesso siamo uno di fronte all’altra, ed
i nostri occhi si sono persi nei loro opposti.
<<
Tzè. Non ce n’è bisogno, so cavarmela da solo.. >>
<<
…. >>
Non mi
risponde, continua a scrutare i miei occhi. Non so se riuscirò a
contenermi, di certo non abbasserò lo sguardo, ma i suoi occhi
indagatori mi stanno facendo arrossire. Ma non devo
cedere quindi mi trattengo, anche se la situazione sta diventando pesante.
<<
Sasuke… ti fidi di me? >>
<<
Mhp? >>
<<
È una domanda semplice, dovresti riuscire a capirla. >>
<<
Che ti importa ? >>
<<
È importante per me, come sei importante tu quindi
voglio sapere cosa pensi. >>
Non ce la
faccio più, riesco a vederla poco nitidamente ma la sua bellezza
è sempre ben visibile come anche il rossore che imporpora la sua pelle
candida. Per una volta voglio seguire il cuore e non l’orgoglio: mi
permetto di arrossire come lei.
<<
Sì… >>
<< Mi
permetterai di salvarti ? >>
Non riesco
a capirla. È seria e lo sento, ma non capisco.
<<
Che vuoi dire? >>
<<
Voglio salvarti dal baratro in cui ti stai lasciando, giorno dopo giorno,
andare sempre di più Sasuke… >>
Il mio nome
pronunciato da lei è rassicurante…Si
avvicina a me, sento il suo respiro sul petto, ma i suoi occhi sono ancora nei
miei. La sua mano va a scostare alcuni ciuffi dal mio viso e poi la mano va sull’occhio
destro.
<< Io
voglio farti vedere che non sei solo…
>>
Mi rende
tranquillo…
<<
Come? >>
<<
Voglio che tu ricominci a vedermi perché io sono qui, lo sono sempre
stata e sempre lo sarò. E ho anche la presunzione di dirti che non sarai
mai solo finché ci sarò io. Mi credi? >>
<< Ti
credo Ino… >>
<<
Allora ti prego smetti di punirti e permettimi di salvarti. >>
<<
Anche volessi..insomma ormai non c’è
più speranza.. >>
<<
La speranza c’è sempre e questa volta per te sono io: in questo
periodo in cui sono stata lontana da te, insieme a Naruto abbiamo creato la tecnica
che ti salverà dal buio: riavrai i tuoi occhi. >>
Sono davvero stupido. Loro non mi hanno mai
abbandonato. Sono stati lontani per trovare il modo di salvarmi, sapevano
che io non volevo..
<<
Davvero? >>
<<
Sì, ma devi fidarti di me. E vista la situazione non abbiamo più
tempo, altrimenti se aspettiamo anche un solo giorno
potrebbe essere fatale per i tuoi occhi. Quindi ti
chiedo Sasuke, mi permetti di liberarti? >>
<<
Sì. Voglio essere salvato Ino. >>
Non mi interessa del mio orgoglio. Lei è sempre stata
sincera con me, non voglio più nasconderle la mia fragilità.
Mi prende per mano. Torniamo a sederci sulla sabbia. Io mi
siedo a gambe divaricate e lei si inginocchia tra esse
di fronte a me.
<<
Brucerà un po’, ho già provato su
Kakashi-san…sopporta.. >>
Annuisco e
chiudo le palpebre. Le sue mani si appoggiano sui miei occhi ed
una sensazione di freschezza si diffonde sul mio viso. È vero gli occhi
pizzicano, ma nulla in confronto al dolore che ho fatto provare a lei quindi
non mi lamento. Dopo un lasso indeterminato di tempo tutto finisce; apro gli
occhi: Ino ha il fiato corto, trema visibilmente ed è pallidissima. Non
ragiono nemmeno, capisco che ha usato quasi tutto il suo chakra per curarmi,
così la tiro a me e l’abbraccio permettendole così di
sdraiarsi. Appoggia il viso nell’incavo del mio collo. Non mi sono
nemmeno reso conto del miracolo: la mia vista è tornata perfetta. Guardo
Ino in tutto il suo splendore. Ancora una volta non ha fallito con me. Alza gli
occhi e mi guarda, per la prima volta dopo anni mi lascio andare ad un sorriso vero.
<<
Cosa ti avevo detto? La speranza è sempre l’ultima a morire.. >>
Ricambia il
mio sorriso con uno dei suoi: divina.
<<
Ino…Per noi quindi, c’è ancora speranza? >>
<<
Non è nemmeno da chiedere baka!! Non ne abbiamo
bisogno il nostro è un legame speciale o no? >>
<<
No. >>
<<
COOSA?! >>
<<
Non urlare. Volevo dire che il nostro è Sempre stato un rapporto speciale,
sin dal primo
giorno. >>
<<
Sasuke? >>
<<
Mhp? >>
<<
Perché sei venuto qui? >>
<<
Semplice per vedere questo panorama…>>
<<
Non capisco… >>
<<
Ino, Ino. Sono venuto qui per sentirti accanto a me,
per sognarti di nuovo. Per vedere ancora i tuoi occhi, perché essi sono
belli e puri come l’oceano…
>>
<<
Sasuke…ti amo… >>
Ormai ne
sono certo. È questo
amore che ho per te che mi fa superare queste vere tempeste.(**)
<< Anche io.. >>
E sigillo questa
promessa baciandoti. Una promessa di un amore eterno ed
immenso come l’oceano.
Note dell'autore: Ho cercato di mantenere i personaggi IC, però
non è detto che non sia sfociata nell’OOC… E’ che per
me i veri caratteri dei personaggi sono questi >.< Per il resto sono soddisfatta
della ff. La frase segnata dai due asterischi al fondo è tratta dalla
canzone “ Oceano” di Lisa.
Questa FanFiction ha
partecipato ad un contest ideato e realizzato nel
Forum Sasuino.
Il contest,
denominato "Dalla parola alla Fanfiction" consisteva nello scegliere
una parola e creare sulla base di essa una Fanfiction.
La parola che ho scelto io è stata "Oceano".
Vi riporto qui le parole del
giudice che ha fatto un lavoro eccellente, FantasyRancia
(Fantasy_Rancia su EFP):
-Parto col commentare il punto forte della FanFiction: l'introspezione psicologica di Sasuke. Nella mia esperienza, è la prima FanFiction in cui si vede un Sasuke tanto reale: un Sasuke che per paura non si esterna, e che faceva leva sulla resistenza psicologica dei suoi amici credendo sarebbero durati in eterno non mi è mai capitato, e ne sono piacevolmente sorpresa. Mi ha colpita tantissimo, e mi ha trascinata nel fiume di tristi emozioni di Sasuke come poche volte mi è capitato. Un Sasuke umano come pochi, insomma. Il finale mi è sembrato sviluppato un po' di fretta rispetto al resto della storia. Probabilmente è solo una mia impressione, ma verso la fine la cosa mi è sembrata di una qualità più bassa rispetto al resto della FanFiction: forse avresti dovuto dedicargli un po' più di tempo, anche perché vi è un totale cambio di atmosfera e di pensieri che non è facile da gestire. Ho notato, inoltre, dei problemi con la punteggiatura: in alcuni punti una virgola non ci sarebbe stata male, mentre in altri al posto delle virgole sarebbero stati preferibili dei punti o dei punti e virgola, ma che non ostacolano particolarmente la lettura. La parola scelta, "Oceano", sembra quasi essere assente: il mare passa quasi in secondo piano rispetto allo svolgimento della storia, ma è in qualche modo il filo conduttore di tutti gli avvenimenti; un ottimo utilizzo, insomma, molto più originale e piacevole di quel che mi aspettavo.
Spero che la storia vi sia piaciuta, ne approfitto per fare
ancora tantissimi complimenti agli altri due partecipanti: Linktroll, _Rael_89 leggete
anche le loro fic sono bellissime ^^
A presto!