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Autore: tatarella20    20/02/2010    0 recensioni
sequel di: "Amy's Street" & "With or withut you"Even with you, racconta il proseguo della vita di Tania, degli incontri, degli scontri e dell'amore vero, non quello di una donna per un uomo, ma quello di una madre per un figlio...
Dopo due storie di passioni, la vera personalità di una donna, contro tutto e tutti!!Ovviamente, con i Tokio Hotel!!
Spero vi piaccia!!Grazie in partenza a tutti coloro che leggeranno!!Recensite please...
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Emotions of a marriage




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Le frasi ad effetto di Georg non sono sparite come credevo...

Sono lì e arrivano al momento giusto, proprio quando non te lo aspetti, ti ritrovi a fissarlo con la bocca spalancata e a chiederti se sta dicendo sul serio, o se ti sta prendendo in giro...

E non capisci più nulla, entri in panico, il discorso che ti eri preparata due secondi prima ti abbandona definitivamente, e nell'arco di tempo che continui a fissarlo mezza rintronata, scopri che il tuo misero neurone rimasto da quello shock, fa fatica a riprendersi e creare frasi di senso compiuto...

E balbetti...

-“S-si ce-certo, co-come n-n-noo??”

-”Perchè non mi credi??”

-”Perchè è impossibile...”

-”Rhapsody angel, Automatic...!!E se vuoi continuo, nei quattro anni in cui non ti sei mai fatta viva ha scritto centinai e centinai di canzoni per te...Ogni minimo particolare che gli faceva pensare a te, anche solo una spazzola, lo ispirava...”

-”Immagino come sia felice la fidanzata!!”

-”Lei crede che le scriva perchè è lei stessa ad ispirarlo...mentre invece non è vero.”

-”E se fosse così, invece??Che c'è di male è la sua futura moglie...”

-”Sarà anche così, ma non ne capisco il senso!!Bah!Perchè essere ancora innamorato di me, probabilmente non sa nemmeno se esisto più...”

-”Vabbè lasciamo perdere...Ti saluto!!Comunque pensaci, vedrai che ho ragione io...”


Georg mi voltò le spalle e uscì dalla porta, non lo vidi più...

O almeno speravo!!


***


Quella domenica la cattedrale di Berlino era stracolma di gente, la folla accalcata davanti nella piazzetta della chiesa, dall'alto del mio ufficio sembrava una macchia di colori mal assortiti...

Ma la maggior parte di quella gente erano giornalisti e fotografi di gossip che tentavano di fare il colpo della loro vita fotografando la sposa e lo sposo prima degli altri.

Tutto ciò che potevo fare era stare immobile davanti alla finestra con Karin che, appiccicata al vetro, sembrava incantata da tutto ciò che vedeva...

E forse quella caratteristica l'aveva presa proprio da Bill, dalla sua manie di grandezza e dal fatto che volesse essere al centro dell'attenzione sempre.

E questo mi faceva una paura allucinante...

Ma per ora il problema non si poneva, nonostante tanti talent-scout di bambini avessero messo gli occhi addosso alla sua bellezza!!


***


-"Sono agitato, anzi agitatissimo, mi auguro che passi"

-"Stai tranquillo Bill, ti stai solo impegnando per la vita, non è niente di che!" il gemello guardò il fratello con un sorriso a 32 denti

-"Grazie Tom, non mi aiuti per niente così lo sai??"

I due fratelli si guardarono un istante negli occhi e Tom, notando lo stato d'ansia crescente del fratello, scoppio in un'eccessiva quanto inopportuna ilarità, che mandò il povero Bill già nervoso, in bestia...

Georg e Gustav entrarono nell'istante preciso in cui Bill prese per il collo Tom e riuscirono a sedare la situazione.

Ma l'aria era troppo pesante e quindi Gustav che stava soccorrendo il povero Tom decise di trascinarlo fuori dalla stanza, e così Bill e Georg rimasero soli.

-"Allora sposino come andiamo??"

-"Mi sembra di avere ingoiato un migliaio di lamette da barba!!"

-"Carino!!ehehe"

-"Lo so!"

La conversazione morì lì, l'imbarazzo era troppo forte per continuare, ma c'era una cosa che Georg non riusciva più a tenersi dentro, probabilmente questa cosa detta in quel momento avrebbe rovinato la vita di parecchia gente, ma forse ne avrebbe migliorate due, e per lui quelle vite erano diventate importantissime.

Bill aveva notato lo stato d'ansia che improvvisamente aveva catturato Georg ammutolendolo e estraniandolo dal mondo esterno.

-"Ehi campione, che hai? Sono io che devo stare in ansia non tu!!"

-"Mpf!!Hai ragione, è solo che...non lo so!!Sono preoccupato e allo stesso tempo sono felice, ma sono contrastato e non so se fare o non fare una cosa!!??"

-"Mmm, non sapevo fossi in grado di provare tutti questi sentimenti!!" commentò Bill accennando un sorriso

-"Ahahah!!molto spiritoso!!"

-"Ovvio sono io!!"-"Avanti Georg che c'è??"

-"Se io ti dico una cosa, tu mi prometti che non fai cazzate o cose stupide e insensate??"

-"Si va bene te lo prometto, ma intanto dimmi che cosa succede??"

-"Ehm, allora!io dovrei farti vedere una persona!o meglio una foto" il tono di Georg si abbassò

-"Che foto?"

-"Questa!"

Georg tirò fuori dalla tasca la foto di una bimba dallo sguardo furbo, gli occhi color della pece e i capelli scuri, un viso affilato e dolce.

Bill rimase per un tempo indeterminabile con la foto della bimba in mano.

Fu Georg a rompere il silenzio:

-"Si chiama Karin, ha 5 anni, bella vero?"

Bill non rispondeva più, aveva gli occhi che bruciavano.

-"Bill??"

-"Si, ci sono!!Bella, chi hai detto che è??"

Bill ridiede la fotografia della bimba a Georg dandogli le spalle.

Si girò a guardare dalla finestra la folla che si accalcava davanti alla chiesa.

-"Lo sai bene chi è, Bill...è la tua fotocopia"

-"Ti sbagli...non può essere"

-"È la figlia della Tania, ti dico!L'ho rivista da poco."

Bill si girò di scatto a guardare l'amico che lo fissava preoccupato.

-"Cosa?chi è quella bambina??"

-"E' la figlia della Tania!"

-"Non sapevo fosse sposata"

-"Non la è infatti, è una ragazza madre..."

-"Ah!e di chi è figlia??"

Georg quasi poteva sentire il battito accelerato del cuore di Bill.

-"E' tua!!"

Il viso di Bill impallidì ancora di più, iniziò a sudare freddo a guardare prima in terra poi fuori dalla finestra poi fissi gli occhi chiari di Georg.

Georg accennò un lieve sorriso, che si spense quando la faccia di Bill si animò di una rabbia ceca.

Esplose un uragano. Bill divenne incontenibile, iniziò a sbraitare a urlare frasi che, per Gustav e Tom appoggiati alla porta erano insensate, ma che per Georg erano più che sensate...

Bill iniziò a chiedergli da quanto lo sapeva, perchè non glielo aveva mai detto dove si trovava adesso Karin e dove ero io, e soprattutto perchè non glielo aveva detto prima!!

Georg gli descrisse la situazione, e la rabbia di Bill si quietò.

Uscì di corsa dalla chiesa e si precipitò in strada. Fotografi e giornalisti iniziarono a scattare foto all'impazzata...

Ma evitò tutti e si diresse verso la macchina posteggiata poco lontano dall'entrata della chiesa.

Salì e si fece largo nella folla sparendo al primo incrocio.

Georg che era rimasto impietrito dalla reazione di Bill, non disse più nulla, si limitò a spiegare la situazione a Gustav e Tom e compose un numero di cellulare.


***


Non è bello svegliarsi una mattina e avere nello stomaco un blocco, che ti comprime!!

Avere la sensazione di dover chiuderti in casa per evitare guai…

Forse la prima persona che sostenne che noi donne possediamo un sesto senso, aveva ragione!!

Ed è sempre vero, che quando capisci che c’è qualcosa che non va è meglio se ti dai malata!!

Come quella mattina…

Arrivando in ufficio, dopo aver accompagnato Karin a scuola, notai di fronte alla sede, una macchina sportiva di grossa cilindrata!!

Rimasi qualche istante a guardarla, interessandomi relativamente poco della macchina in se, ma del suo proprietario…

Assente in quel momento, ma già inquadrato e ben visibile nella mia mente!!

Appena entrai, mi diressi all’ascensore cercando di evitare e senza farmi notare dai capannelli di gente che si era formata nella Hall.

Fortunatamente nessuno mi aveva notata e con fare leggiadro e scaltro sparii all'interno dell'ascensore, e mi diressi all'ultimo piano dritta dritta nel mio ufficio privato.

Appena le porte dell'ascensore si aprirono mi pentii immediatamente di aver deciso di venire al lavoro nonostante il casino che era successo il giorno prima.

  
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