Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: b r i c i o l a    21/02/2010    4 recensioni
Questa è la prima song fic che pubblico.
Sulle parole della vincitrice di Sanremo 2010 categoria Nuove Proposte, ho voluto parlare di una delle mie coppie preferite.
Spero vi piaccia!
"Tutto sembrava morto, come il suo cuore quando qualche giorno prima il suo sogno, il loro amore, si era infranto a quella stessa ora.
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Strange Love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E lo so.

Dovrei aggiornare Still, Past e Back, ma non sono riuscita a resistere.

Sapete, sono un po’ emozionata. È la prima song fic che scrivo e sono sicura sia venuta una schifezza, ma questa canzone mi è piaciuta davvero tanto ed è da questa mattina che la ascolto a palla.

Chi ha seguito Sanremo 2010, sa che è stata la vincitrice delle nuove Proposte, cantata da Tony Maiello.

Ora vi lascio a leggere e spero che vi piaccia.

Baci!

(se cliccate sulla scritta blu potrete sentire la canzone)

 

 

 

Il linguaggio della resa.

 

Il Linguaggio della Resa, Tony Maiello

 

 

Lui è lì e ricorda
 sente la sua assenza
sveglio da più di un'ora ripensa a lei ancora
che l'abbracciava forte
durante quella notte di neve e di luce

 

Era sdraiato a pancia in su, su quel letto che li aveva accolti tante volte. Ricordava ogni momento in cui si erano stretti tra loro, per sconfiggere il freddo, la paura. Per amarsi nonostante tutte le differenza che avevano, l’una per il sangue, l’altra per l’appartenenza a casate diverse.

Ricordava lei che l’abbracciava ogni volta che il mondo sembrava cadergli addosso o la prima notte in cui si erano scoperti e amati.

 

Inizio Flashback

Dal cielo notturno, scuro ma brillante come poche volte, cadevano piccoli fiocchi di neve che si andavano a posare su quel manto bianco che già c’era sul prato circostante il castello.

Draco era appoggiato ad una quercia, la quercia più grande e maestosa del parco, e si stringeva nella giacca nera, mentre portava alla bocca un mozzicone di sigaretta e aspirava quel fumo caldo e nocivo, che poi rilasciava nell’aria in morbide volute.

Pensava a tutto ciò che era accaduto fino a quel momento, alla guerra finita, a quell’Hogwarts che era stato costretto a continuare per avere una speranza nel mondo magico. Speranza che illudeva, visto che mai nessuno avrebbe accettato un ex Mangiamorte e figlio di Mangiamorte tra le proprie file.

“Malfoy cosa fai qui fuori?” gli chiese una voce, voce che lo tormentava da settembre.

“Potrei farti la stessa domanda Granger” rispose, girandosi a guardare quella figurina esile che si stringeva nel mantello e emetteva nuvolette di vapore dalla bocca.

Ebbe l’istinto di avvicinarsi e respirare quelle stesse nuvolette, per avere qualcosa in comune con lei.

Mentre lo faceva la vide arrossire e sorridere, facendo luccicare quei pozzi dorati che erano i suoi occhi. Alzò una mano, accarezzandole la guancia e beandosi della morbidezza della sua pelle.

“Draco …” sospirò lei, avvicinandosi in una muta richiesta di abbraccio.

E poi si erano stretti l’uno all’altra, per la prima volta, cullandosi in quelle parole non dette, amandosi in quella notte fredda ma calda per loro.

Quella notte il mondo sarebbe potuto esplodere e loro non se ne sarebbero accorti.

Fine flashback

 
L'orologio non gira
lo stereo non suona
tutto ora riposa nella sua stanza vuota
si chiude così una storia
com'è strana questa notte perchè
lei non c'è
Il tempo cambia ti spezza e ti lega

Tutto era immobile. L’orologio meccanico appeso alla parete aveva le lancette ferme, neanche un soffio di vento entrava dalla finestra spalancata. Tutto sembrava morto, come il suo cuore quando qualche giorno prima il suo sogno, il loro amore, si era infranto a quella stessa ora.

Non riusciva a smettere di pensarci.

Era masochista. Tremendamente masochista.

 

Inizio flashback

“Draco tra una settimana la scuola sarà finita …” aveva iniziato lei, in piedi contro la porta, gli occhi bassi, le braccia incrociate al petto.

“Lo so Hermione, ma ciò non vuol dire nulla …” aveva risposto invece lui, temendo quelle parole che sarebbero arrivate di lì a poco.

“Non è vero. Cambierà tutto … ritorneremo a casa”

“E tu da Weasley, immagino”

Lei aveva alzato la testa, mostrano uno sguardo ferito e distrutto.

No, non era facile neanche per lei rinunciare a quell’amore forte e deciso che le aveva occupato anima e mente per tutti quei mesi, nonostante fuori da quelle mura, qualcun altro la stesse aspettando.

“Draco lui mi sta aspettando qui fuori, e io l’ho tradito …”

“Dimmi che non sei stata felice con me e ti lascerò andare …”

“Ma non è vero! Io sono stata felice con te, ma non potremmo mai uscire allo scoperto, non l’abbiamo fatto qui a scuola e non potremmo farlo fuori …. Immagina come si sentirebbero i miei …”

La interruppe, alzandosi di scatto dal letto e afferrandole un braccio.

“Come si sentirebbero loro? Mi chiedi di pensare a come si sentirebbero loro? Hermione pensa a te stessa per una volta, e non a loro …”

Lei aveva iniziato a piangere, prima di liberarsi da quella stretta, ed era scappata via.

Lo aveva lasciato, pregandolo di immaginare gli stati d’animo dei suoi amici una volta che la loro storia sarebbe uscita allo scoperto.

Lo aveva lasciato lì, con il cuore frantumato da quell’amore in cui aveva creduto più della sua stessa vita.

Fine flashback  


E' il linguaggio della resa
la sua anima si è spenta
perchè dimentica l'attesa
tanto sa già che lei non tornerà
non ritornerà
E' il linguaggio della resa
il suo cuore ormai non spera
perchè sognare non aiuta
tanto sa già che lei non cambierà
lei non cambierà

 

In quei giorni aveva sperato di rivederla attraversare quella porta, con un sorriso sulle labbra, dicendogli che lo amava e non lo avrebbe lasciato più.

Ci aveva sperato, ma tanto sapeva che lei non sarebbe tornata.

Perché la sua Hermione era forte, orgogliosa e testarda. Non sarebbe tornata sulle sue scelte, nonostante queste fossero sbagliate e l’avrebbero fatta star male.

Lei, nella sua dolcezza e nel suo altruismo pensava solo ed esclusivamente agli altri.

Anche quella volta lo aveva fatto.

Aveva rinunciato ad un amore vero, forte, che la faceva sognare, per un amore che non era amore, costretto nelle mura domestiche. Un amore che in realtà era solo affetto fraterno verso il suo migliore amico.

E nonostante ci avesse sperato, lei non sarebbe cambiata.

Perché infondo lei non era una Serpeverde menefreghista e egoista, ma una Grifondoro leale e coraggiosa.


Perso nei desideri
tra mille pensieri
ricordi di ieri
fanno tremare e tremi
non riesci a stare fermo
vorresti dare un senso al tempo
che cambia spezza e ti lega

Voleva correre da lei.

Convincerla a cambiare idea, o semplicemente stare con lei.

Non riusciva a stare fermo in quella stanza, sdraiato su quel letto. Non riusciva ad accettare quel modo di evolversi.

Lui, che dalla vita non aveva avuto altro che delusioni, sconfitte e poco amore, ora che aveva trovato tutto ciò di cui aveva bisogno, non accettava di lasciarlo andare così, senza lottare.

Purtroppo però, sapeva che lottare non sarebbe servito.


E' il linguaggio della resa
la sua anima si è spenta
perchè dimentica l'attesa
tanto sa già che lei non tornerà
non ritornerà
Queste parole non fanno rumore ma riescono a dire che
la strada continua anche senza di lei
senza di lei
la strada più difficile

 

Ora doveva stringere i denti.

Stringerli forte e riprendere a vivere.

Non sarebbe stato facile. Avrebbe sofferto.

Avrebbe sentito quel vuoto all’altezza del petto, quello stesso punto dove prima c’era il suo cuore, e sarebbe stato male, ma doveva costringersi ad andare avanti.

Farlo per dimostrare a se stesso e a tutto il mondo che nonostante tutto lui andava avanti.

Nonostante le innumerevoli cadute e sconfitte si era rialzato. Anche quella volta.

 

E' il linguaggio della resa
il suo cuore ormai non spera
perchè sognare non aiuta
tanto sa già che lei non cambierà
lei non cambierà
Il linguaggio della resa

è quando la tua vita all'improvviso

cerca di cambiare faccia ma lo fa

in silenzio fugge le emozioni

e viaggia nella luce anche senza di lei
senza di lei

 

La scuola era finita. La porta del vagone sul quale aveva viaggiato, forse per l’ultima volta, si chiuse alle sue spalle. Al suo fianco c’erano Blaise, Daphne e Pansy. Insieme per l’ultima volta.

Avrebbe voluto anche lei al suo fianco, e cercandola con gli occhi la vide stretta a Weasley. Lo stava baciando e sorrideva, a Potter, Weasley fedmi¨F e il resto del gruppo.

Sembrava felice e lui sperava che lei lo fosse davvero.

Ma quando si girò, e incrociò il suo sguardo, Draco vide davvero i suoi occhi.

Erano freddi, tristi e non gioiosi e colmi d’amore come ogni volta che si guardavano.

Lei gli sorrise e per un attimo ritornarono gli occhi di sempre.

Fu lui però e non sorriderle.

Se lo avesse fatto avrebbe ceduto e le sarebbe andato in contro.

E lei non voleva.

Per i suoi amici.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: b r i c i o l a