Fanfic su attori
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Autore: pensiera    22/02/2010    0 recensioni
Cosa succederebbe se Robert si innamorasse di una sua collega... Se questa storia fosse segreta...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Avevamo da poco finito di girare Eclipse, l'uscita del film era prevista per il 30 giugno. Quell'anno la produzione obbligò a me e a Kris di passare le vacanze di natale sull'isola di Wight. Poi lei ripartì per gli USA e io rimasi nella mia Londra, mi stavo preparando per girare un'altro film...

 

Un giorno, mentre guardavo la televisione a casa dei miei, squillò il telefono, era lei.

" Ciao Rob, sò che sei a Londra, se non sei impegnato con le riprese del film ci vediamo? Sono in città anch'io. "

" Si Ashley, ancora non ho incominciato, volentieri, un caffè insieme mi farebbe piacere "

 

Quel pomeriggio ci trovammo a bere caffè in un bar, mi raccontò della fine della sua storia con Jackson, di come si erano resi conto, che si volevano un gran bene, ma non si amavano. 

"Tu invece Dott. Patt. nessun cuore batte per te? " 

"No Ash, sono talmente preso dal lavoro che non riesco a pensare ad altro, poi con questa storia di me e Kris mi sembra tutto un gran casino! "

Alla fine il nostro caffè si trasformò in una cena. Non avevo mai passato così tanto tempo da solo con lei. Si stava bene. Era allegra, simpatica, mi faceva stare tranquillo. 

 

Ben presto arrivò la fine della cena e la riaccompagnai in albergo.

" Quanto tempo ti trattieni? " 

" Ah! Non lo sò, sono qui in vacanza, non ho impegni urgenti, posso rimanere tutto il tempo che voglio "

" Bene, allora domani permettimi di farti fare il giro della città! E non accetto un no come risposta! " Sorrise.

" Ok Rob a domani!"

Mi diede un leggero bacio sulla guancia, come aveva fatto mille volte, ma quella volta ne rimasi stupito!

 

Il giorno dopo pioveva e faceva freddo, tempo normalissimo per Londra. Ci incontrammo nella hall dell'albergo e ci incamminammo per la città.

Le feci vedere i quartieri più caratteristici, camminammo tutto il giorno, ridendo e scherzando parlavamo del più e del meno.

Dopo tutti quegli anni di lavoro insieme ci trovammo a conoscerci veramente, non come gli attori di una saga di successo, ma come due semplici persone, come Robert e Ashley.

 

Arrivò la sera e ci ritrovammo a cenare ancora insieme. 

" Grazie Rob, ho passato una bellissima giornata, sei stato un'ottima guida turistica! "

" Sono stato bene anch'io, è stato un bel modo per conoscerci meglio "

Ci salutammo con un pò di imbarazzo e ci augurammo la buona notte.

 

Il giorno dopo dovevo accompagnare mia sorella per delle commissioni in centro. Ci andai controvoglia, sapevo come sarebbe andata a finite, l'intero pomeriggio in giro per negozi!

Mentre mi fermai a guardare una vetrina sentì una voce dietro di me...

" Non dirmi che ti sei finalmente deciso a comprarti qualcosa di decente e buttare via tutta la serie delle tue camicie a quadri?"

Mi voltai ridendo, l'avevo riconosciuta, era Ashley con le mani piene di buste di vestiti!

" Non ci contare sulle mie camicie a quadri, mi piacciono troppo! Sono qui perchè ho accompagnato mia sorella a spendere un pò di soldi, proprio come stai facendo tu!" 

Si mise a ridere. I vestiti per Ashley erano una vero punto debole, non era ossessionata dalle firme o maniacale, ma come la maggior parte del genere femminile, quando aprivano il loro armadio stracolmo di vestiti, esclamavano che non avevano niente da mettersi!

Non fummo capaci di aggiungere altro perchè mia sorella ci venne incontro.

" Ciao Ashley, anche tu a Londra? "

"Ciao! Si anch'io qui. puro piacere però!"  Alzò le mani per far vedere le buste che portava.

"Ah! Bene bene, ho proprio bisogno di un consiglio femminile! " 

Rimasi a guardarle a metà dallo stupito ed il divertito per tutto il pomeriggio, non mi ero mai reso conto che due donne insieme in giro per negozi potevano star ore a scegliere il colore di una semplice maglietta di cotone!

" Grazie Ashely, mi sono proprio divertita questo pomeriggio! Mio fratello in queste cose non è molto utile! "

" Figurati! Sono io che ringrazio te, pensavo di passare la giornata da sola in giro per vetrine! "

" Senti, ma perchè non vieni a cena da noi? Hai impegni? Rob diglielo anche tu che ci fà piacere se viene! "

"Ashley non ha bisogno di un invito per venire a casa nostra, se vuole cenare con noi a me fà solamente piacere! "

" No, nessun impegno, verrò molto volentieri! "

Sorrise e si mise d'accordo con mia sorella per l'orario. Perchè la guardavo sorridere come se non l'avessi mai vista?

 

Ashley arrivò puntuale, indossava una gonna nera che arrivava alle ginocchia ed un maglione di lana dello stesso colore, il completo veniva spezzato da una cinta verde scuro in tinta con le calze pesanti. Era bellissima, semplice nel suo abbigliamento, ma nello stesso tempo raffinato. Io mi sentivo quasi fuori luogo con i miei solito jeans e la mia solita camicia a quadri!

Mamma aveva preparato una cena squisita, l'avevamo avvertita tardi che quella sera avevamo un'ospite, ma si rimboccò le maniche ed in men che non si dica aveva tirato fuori dei piatti da chef!

Ashley mangiò tutto con gusto, in quei giorni mi resi conto che non era una ragazza fissata con il cibo, anzi adorava gustare i piaceri della tavola, chi sà se erano gli unici piaceri che si concedeva... Rimasi stupito di quel pensiero! Ma che mi saltava in testa?

 

La cena fu deliziosa, passammo tutti una serata tranquilla.

" E' ora che vada, si stà facendo tardi, chiamo un taxi "

" Non preoccuparti, la cena comprende anche il servizio navetta fino all'hotel! "

" Grazie Rob, sei gentile, ma non vorrei disturbare... "

" Ma quale disturbo! Ti obbligo ancora un pò alla mia presenza! "Sorridemmo entrambi.

Ash salutò tutti e ci avviammo alla macchina. La sera era fredda, c'era una pioggerellina fine fine.

"Sono stata bene questa sera, i tuoi sembrano non aver risentito del terremoto Twilight "

" Si è vero, stanno cercando di continuare a fare la stessa vita che hanno sempre fatto. Vorrei non portare troppo scompiglio nella loro vita "

" Rob, scompiglio o no, loro sono fieri di te, di quello che stai facendo, si vede da come ti guardano, sono tutti orgogliosi del loro Dott. Patt! "

" Ma la smetti di chiamarmi Dott. Patt. ! " Mi finsi indignato per quel sopranome che mi aveva dato.

Arrivammo davanti l'hotel, non sapevo che fare o dire, avrei voluto passare altro tempo insieme a lei.

" Ti và di salire in camera per bere qualcosa? "

" Si certo " Sembrava leggermi nel pensiero.

La sua stanza era all'ultimo piano, prendemmo l'ascensore ed entrammo. Per tutto il tempo tra la macchina e la sua stanza non parlammo, era calato un certo imbarazzo, ma forse ero io che stavo sognando tutto, in fin dei conti cosa avremmo potuto fare? Era mezzanotte passata non potevamo cantare nell'albergo...

" Accomodati, io mi cambio e ti raggiungo "

Mi sedetti sul divano, mi sentivo agitato, chi sà perchè, non era la prima volta che passavo del tempo solo con Ashley! Però, dopo averla conosciuta meglio in questi giorni, era la prima volta che restavamo soli in una camera d'albergo! Decisi che era meglio berci su, stavo decisamente dando i numeri!

" Io mi preparo qualcosa da bere, tu vuoi qualcosa in particolare?"

" Per me succo d'arancia ed Amaretto di Saronno" Mi raggiunse, si era cambiata, portava una tuta nera. I pantaloni le fasciavano le gambe, mentre la felpa era più comoda, ma non riusciva a nascondere i suoi seni. Non portava le scarpe, era a piedi nudi ed aveva legato i suoi capelli in una coda. Era terribilmente sexy!

Rimasi a guardarla per qualche secondo, ad essere sinceri, gli feci proprio una radiografia in piena regola! Mi riscossi dai miei pensieri e preparai due bicchieri di quello che mi aveva chiesto. Le porsi il drink e ci dirigemmo verso il divano, lei si mise seduta tirando le ginocchia a se. Restammo per qualche secondo così, senza dir nulla, lei guardava i suoi piedi, io le mie mani, poi ruppe quel silenzio.

"Si stà bene con te Rob, sei una bella persona! "

Mi girai a guardarla, aveva pronunciato quelle parole in un sussurro, mi aveva fatto venire i brividi. Non sapevo dove mi avrebbe portato quella serata, non sapevo dove mi avrebbero portato i sentimenti confusi che provavo in quel momento. Non me ne preoccupai, decisi di assecondarli ed al diavolo la razionalità!

"La bella persona sei tu. E non solo perchè riesci ad essere sexy con una semplice tuta, ma perchè sei intelligente, spiritosa, sei allegra. Ash è come se tu riempissi di aria pura i polmoni della gente che stà in contatto con te!"

Non avevo riflettuto a quello che avevo detto, pronunciai quelle parole senza pensarci. Posai il mio bicchiere sul tavolo, mi girai verso di lei, le tolsi il drink che teneva ancora intatto tra le mani. Rimase a ferma a guardarmi, non disse niente. I suoi occhi brillavano alla luce delle lampade, le sue guance si erano colorate di rosso dopo quello che avevo detto. Non portava un filo di trucco ma a me non era mai sembrata più bella! Mi avvicinai ancora un pò verso di lei.

" Ashley, io sinceramente non lo sò quello che stò facendo, ma se stò sbagliando, ti prego mandami via ora, prima che sia troppo tardi... "

Lei non rispose alle mie parole, rimase qualche secondo ferma immobile a guardarmi. Poi si mosse verso di me, mi accarezzo una guancia, poi infilò la sua mano nei miei capelli e mi spinse verso di lei. Le nostre labbra si sfioravano per la prima volta creando in me una scarica elettrica. Il nostro bacio era dolce, delicato, le labbra facevano conoscenza l'una dell'altra. L'attirai a me, facendo toccare i suoi seni sul mio petto. Le accarezzavo la schiena, non avevamo fretta, le nostre bocche si muovevano con una lentezza estrema. Le sciolsi i capelli, lasciandoli liberi di posarsi sulle spalle, incominciai ad accarezzarli come lei continuava a fare con i miei.

Dopo le labbra, furono le nostre lingue a conoscersi. In quel momento scoppiò una passione improvvisa... I nostro corpi avevano voglia di conoscesi...

La presi in braccio e la portai in camera, rimanemmo qualche istante in piedi, davanti al letto guardandoci negli occhi. Non avevamo detto una parola, i nostri occhi, i nostri corpi, il nostro respiro affannato parlava per noi. Incominciammo a liberarci dei vestiti con calma,ogni parte del suo corpo che veniva scoperta dagli abiti, veniva ricoperto dai miei baci, e lo stesso faceva lei.

Passammo la notte insieme, trovai in lei una complicità che non avevo mai trovato con nessun'altra donna. Era sconcertante come il suo corpo si adattava al mio pur non conoscendolo!

La mattina quando ci svegliammo, ci trovammo ancora abbracciati, avevamo dormito poco o niente, ma non ero mai stato meglio, era come se mi sentissi a casa!

" Buon giorno.. " Aveva la voce assonnata, teneva ancora gli occhi chiusi.

" 'giorno piccola " Le diedi un leggero bacio sulle labbra, sorrise. In quel momento aprì gli occhi e ci guardammo alla luce del sole.

Si stirò tra le lenzuola, mi abbracciò e posò il suo viso sul mio petto. "Non voglio alzarmi! "

" Bè non ci obbliga nessuno a muoverci da questa stanza" Alzò il viso e mi guardò

"Rob, che è successo? Cosa stà succedendo? "

Era diventata seria. " Non lo sò tesoro, proviamo a prendere le cose come vengono, io... è stato tutto così improvviso... " Lei si accontentò di quella risposta e non fece altre domande sulla nostra storia.

 

Quel giorno non ci muovemmo dalla sua stanza d'albergo, alternavamo momenti di passione a momenti di coccole, ilarità... parlammo del più e del meno, delle nostre storie passate, della musica, di lavoro, dei nostri progetti futuri e dei nostri sogni. Scoprì che da bambina non voleva fare l'attrice, ma la stilista, le piaceva disegnare, poi si rese conto che la sua passione non era ricambiata dal talento e rinuniciò

Passai anche quella notte con lei, mi sentivo sereno.

La mattina dopo, quando facemmo colazione insieme le dissi che dovevo ritornare a casa.

"Perchè? " Mi guardò stupita.

Scoppiai a ridere per la sua ingenuità. " Tesoro dovrò cambiarmi e poi se continuo a non dar cenni di vita i miei mi daranno per disperso! " Sorrisi.

"Oh! E' vero, non ci avevo pensato! Ti ho praticamente rapito... "

Le sfiorai le labbra con le mie.. "Ti prego, rapiscimi più spesso, sono stato benissimo! "

   
 
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