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Autore: Princess_Perona    22/02/2010    0 recensioni
Sono passati Dieci anni da allora eppure sento che su quest'isola
incombe ancora una minaccia per me e la mia ciurma.
Seguito Di Don't Leave Us....
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Monkey D. Rufy, Usop | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Amore E Un Oceano di Guai'
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Capitolo 1: DIECI ANNI DOPO (Prima parte)


- POV USOPP -

É una tranquilla mattinata come molte altre che si sono susseguite nell’ultima settimana lungo la rotta maggiore del grande Blu.
La Thousand Sunny procede spedita e a vele spiegate dal vento verso la nostra prossima destinazione; Silent Island.
Da quando Rufy è diventato il Re dei pirati, dobbiamo cambiare isola sempre più spesso se vogliamo scappare alle navi della marina militare, ma diciamo che ormai la cosa non ci disturba più di tanto.
Ormai conosciamo questi mari come le nostre tasche e anche se a volte non sempre finiamo dove vorremmo andare, il più delle volte azzecchiamo la corrente giusta e via così.
Abbiamo lasciato la città di WaterSeven da circa dieci giorni.
Per Frankie rivedere tutti suoi vecchi compagni è stato a dir poco terrificante e anche adesso, non la smette più di piangere, tant’è che Rufy comincia a chiedermi se andando di quel passo, non sarebbe rimasto senza più acqua in corpo.
Poi, notizia del secolo che spiazzò persino noi.
Paulie, il capomastro del dock numero uno, si era spostato circa sei anni fa con niente di me che un ben noto ex membro della CP9; Rob Lucci.

Sì, davvero una cosa assurda.
Oggi ho comunque deciso che me ne starò tutto il giorno nella mia officina.
È da tanto che non preparo le munizioni per la mia fionda e quelle che mi sono rimaste sono davvero poche e…
“PAPA’!!!!”
Un urlo potente, rimbomba all’improvviso per tutta la nave, fino ad arrivare alle mie povere orecchie e facendomi esplodere in faccia la mistura esplosiva che ho in mano in quell’istante.
Sento un gran sbattere di piedi sopra la mia testa e la porta che si apre dietro di me all’improvviso con un tonfo tremendo.
Una bambina di otto anni, con i lunghi capelli neri ricci, un vestitino rosa pieno di fiorellini e macchiato in vari punti di erba del ponte sopra i jeans mezzi rovinati che adora tanto e gli occhi neri come la notte e pieni di lacrime che scorrono sul suo bel visino.
Corre verso di me e mi abbraccia stretto.
“Che cosa c’è tesoro?” gli chiedo accarezzandogli la testa.
“Tom è cattivo con me e dice che sono stupida come papi Rufy”
Sempre la stessa storia ormai.
Tom è il figlio di Frankie e Nico Robin e come degno discendente di suo padre, ha preso il suo terribile caratteraccio che a volte, diventa davvero un po’ troppo insopportabile nei confronti degli altri.
La stacco da me e la guardo bene in faccia, dicendogli per la centesima volta che non deve farsi mettere i piedi in testa da quel montato.
Gli asciugo le lacrime con un fazzoletto pulito e le do un bacio sulla fronte.
“Sei tutto sporco di fuliggine papi” fa lei strofinandosi la fronte diventata un po’ nera.
“Merito tuo” esclamo incrociando le braccia un po’ contrariato “stavo preparando una mia mistura speciale ma come al solito, le tue grida sembrano diventare sempre più simili a quella di cento cannoni che sparano nello stesso istante, mia cara Merryl”
Riesco a strappargli un piccolo sorriso dalle labbra.
Cavolo come assomiglia a Rufy quando fa così, penso.
“Bene, adesso vai e torna a studiare prima che Nami ti mangi viva”
Lei se ne va cacciando uno sbuffo. Come dargli torto …chi vorrebbe avere Nami come insegnante?
Dopo un bel po’ di ore, finalmente riesco a finire il mio lavoro.
Guardo l’orologio appeso alla parete che segna mezzogiorno e qualche minuto.
Rimetto tutto a posto e salgo su in coperta a pranzare con il resto degli altri.

*************************************

- POV SANJI -

Respira a fondo Sanji. Cerca di non crollare proprio adesso.
Devo stare calmo! Infondo non c’è niente che non può essere rimesso a posto con una buona dose di pazienza e moderazione.
… Al diavolo tutto!!
“TOM,MERRY!!! RAZZA DI DEMONI, CHE CAZZO AVETE COMBINATO ALLA MIA CUCINA?” grido contro quelle due piccole pesti che tentano invano la fuga, dopo aver macchiato i fornelli, il piano da lavoro e (ma come ci sono riusciti?) il soffitto, con la tempera da disegno.
Svelto li blocco sollevandoli per il colletto delle maglie fino a fargli staccare i piedi da terra.
Sono tutti e due sporchi di colore.
“è stata tutta colpa sua” esclama Tom puntando il dito contro Merry.
“Non è vero,Nii-chan è stato lui a imbrattare tutto e quando sono arrivata mi ha sporcata tutta di colore” replica lei con le lacrime agli occhi.
Oddio quanto è tenera quando fa così!!! (*immaginatevi Sanji con la faccia da ebete smarrito*).
Maledetta, sa qual è il mio unto debole e lo sta sfruttando spudoratamente.
“Bene, se stanno così le cose” e rivolgo una delle mie peggiori occhiate funeste al maschio e lasciando andare lei “Questo pomeriggio rimetterai tutto a posto”.
“Ma questo pomeriggio attracchiamo”protesta lui serrando i pugni a mo di minaccia contro di me.
Non mi spaventi piccolo Frankie in miniatura che ti credi.
“Allora dovevi pensarci bene prima di combinare questo casino”
“Ma che diavolo è successo?”
Mi giro e vedo Zoro fare capolino dalla porta.
La solita bandana nera sul braccio e le tre spade appese alla vita.
“Hai deciso di ridipingere la cucina e non mi dici nulla?!” esclama con un piccolo ghigno su quella su odiosa faccia.
Che giornata stressante oggi. Sento proprio di essere ancora una volta ben oltre il limite della mia solita pazienza e quello stupido di un Marimo, sfotte pure.
“Spiritoso davvero, ma peccato che io non stia ridendo in questo momento” grido infuriato nero.
Lui si avvicina a me e mettendomi un braccio intorno alla vita, mi guarda negli occhi per alcuni istanti, per poi dirmi “Su dai calmati o ti verranno le rughe prima del tempo” e mi da dei colpetti sulla testa.
“Zoro, è da sei anni che mi fai questo, neanche fossi il tuo cane e lo sai che …” faccio io ormai al mio limite estremo e con un calcio potente, lo sbatto fuori dalla porta dove è entrato “…VA A FINIRE COSI’ TUTTE LE VOLTE!”.
“Povero Marimo-san” fa Merry dopo aver assistito a tutto ciò.
Oh cavolo, quel baka mi ha abbracciato davanti ai bambini.
“Sanji, perché ora sei tutto rosso in faccia?”mi chiede incuriosito Tom.
Devo stare calmo...devo stare calmo...
   
 
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