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Autore: roxy_black    22/02/2010    0 recensioni
Questa storia parla di una giovane donna, imprigionata nella sua vita.
Un passato che tra ricordi belli e brutti rimpiange.
E un presente che la intimorisce e l'avvilisce sempre di più.
Adesso aspetta a lei decidere gli aventi che determineranno il suo futuro...
Genere: Romantico, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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finaslmente

Era notte fonda e Cloe ed io eravamo appostate dietro un mausoleo.

Mi ero sempre domandata perché i vampiri preferissero frequentare i cimiteri.

Quella mattina, non ero riuscita a raggiungere quel giovane uomo, che si era introdotto in camera mia per svegliarmi e riempirmi la testa d’interrogativi. Comunque fosse avevo scoperto che si chiamava Gordon Northman, ed era un cacciatore come me. Avevo sentito dire che abitava nella residenza del nostro boss e avevo intenzione di fargli visita molto presto.

Immersa così nei miei pensieri non mi accorsi che c’era qualcuno acquattato nell’ombra pronto ad attaccare.

Successe tutto in un attimo, un vampiro mi colpì alle spalle e mi scaraventò lontano, contro una lapide di marmo duro.

Non vedevo Cloe da nessuna parte, doveva aver individuato il secondo fuggiasco ed averlo seguito.

Il non morto davanti a me, aveva iridi nere, segno che non si era nutrito di recente e per questo era più aggressivo che mai. Aveva l’aspetto di un quarantenne, ma il portamento e lo sguardo rivelavano che forse proveniva da un’altra epoca.

“Non dovrebbero mettere delle ragazzine incompetenti a darci la caccia” disse il vampiro, prima di scoppiare in una roca risata.

Odiavo quando la gente mi reputava incompetente, avevo talento, dovevo averlo se mi avevano scelto!

Impugnai meglio la mia balestra, che tenevo nella mano destra e con tutto l’odio che riuscivo a evocare partii all’attacco.

Gli girai  intorno velocemente, cercando un suo punto debole.

Il mio cuore batteva a mille non perché avesse timore, ma anzi gioiva d’eccitazione!

Riuscii a coglierlo di sorpresa e lo buttai a terra, saltandogli a cavalcioni.

Era la fine per lui e degustai già il momento in cui il mio paletto avrebbe trafitto il suo cuore, riducendolo così in un mucchietto di polvere.

Sentire che grazie alle mie mani potevo liberare il mondo da un abominio simile, era per me fonte di orgoglio e soddisfazione.

Avvertii qualcosa non lontano da me, ma non gli diedi veramente importanza in quel momento fino a quando quella presenza non parlò.

“Se salti addosso in quel modo a tutte le persone che insegui, giuro che vorrei essere nella tua lista nera!” esclamò una voce seducente da un angolo nascosto.

Mi girai un attimo per vedere l’uomo misterioso, ma poco bastò per il vampiro che avevo sotto, per saltarmi alla gola.

Il succhiasangue non aveva contato che avevo ancora un paletto in mano, ma non si poté pentire del suo gesto e di molti altri che nella sua vita aveva sicuramente osato, non adesso che non era altro che cenere.

“Ok, adesso lo invidio un po’ meno” scherzò lo sconosciuto, uscito dall’ombra.

Era una visione poterlo ammirare, così misterioso e avvolto da un’ombra cupa.

Aveva i capelli ondulanti, neri come la pece, gli occhi di un blu elettrico che mi fissavano molto intensamente, facendomi venire mille brividi lungo la schiena. Lunghe labbra sottili dove si poteva scorgere denti bianchi, perfetti.

Indossava una maglietta bordeaux sbottonata sul davanti e un paio di pantaloni aderenti di pelle nera, che gli davano un aspetto da cattivo ragazzo.

Non conoscevo nessuno che mi avesse mai guardato in quel modo, sembrava che riuscisse a leggermi dentro come nessuno era mai stato capace.

Sapevo che era un nemico, ma non riuscivo a considerarlo tale, era l’uomo più avvenente che avessi mai visto e ne avevo incontrate di bellezze nella mia professione.

Il mio cuore non rispondeva più, sarei potuta restare a guardarlo per molto tempo.

 “Chi sei?” chiesi dopo un attimo d’incertezza.

“Per te tutto quello che vuoi” mi rispose facendomi l’occhiolino.

“Puoi chiamarmi Fliss comunque” finì con un ghigno malizioso.

Restai senza fiato alla vista del suo sogghigno, mi veniva voglia di sorridere con lui, cosa che non mi succedeva spesso con le altre persone.

“Bene Fliss, ho del lavoro da sbrigare adesso… Ciao” non sapevo se rivolgergli uno sguardo ostile o sorridergli, era la prima volta che non sapevo come comportarmi con qualcuno.

Intuivo che in lui c’era qualcosa di diverso, non poteva essere umano, ma allora cos’era?

Mi defilai in fretta, in cerca della mia collega, avrei indagato anche su di lui e qualcosa mi diceva che l’avrei rincontrato un giorno.

 

***

 

Sarebbe cambiato qualcosa se quella volta non l’avessi incontrato? No, non avrebbe fatto differenza, era già tutto accordato, la mia vita era stata già designata anni orsono, prima ancora di fare la mia entrata nel mondo. Se avessi potuto scegliere la mia vita sarebbe stata completamente diversa.

 

 

Sono tornata!!!!!!!!

Sembra passata un secolo, o è solo una mia impressione? Non vi mento dicendo che avevo molto lavoro da fare (come studiare, fare i compiti, andare a danza...) il fatto è che sono un pochetto pigra e ogni volta dicevo ‘domani posto il capitolo!’ e questa storia è andata per le lunghe...

Voglio occupare il mio spazio per chiedervi una cosa (che non centra nulla): avete guardato Sanremo? Siete d’accordo sul vincitore? Vi siete rotti anche voi che tutti (compresa me) continuino a polemizzare su questa cosa???

 

Ringrazio chi mi segue come sempre e a chi mi aiuta a migliorare puntualizzando le mie lacune (hai perfettamente ragione crisalide ^^).

 

Un bacione la vostra Roxy!!!!!!!!

   
 
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