Era notte fonda e Cloe ed io eravamo appostate dietro un mausoleo.
Mi ero sempre domandata perché i vampiri preferissero frequentare i
cimiteri.
Quella mattina, non ero riuscita a raggiungere quel giovane uomo, che si
era introdotto in camera mia per svegliarmi e riempirmi la testa
d’interrogativi. Comunque fosse avevo scoperto che si chiamava Gordon Northman,
ed era un cacciatore come me. Avevo sentito dire che abitava nella residenza
del nostro boss e avevo intenzione di fargli visita molto presto.
Immersa così nei miei pensieri non mi accorsi che c’era qualcuno acquattato
nell’ombra pronto ad attaccare.
Successe tutto in un attimo, un vampiro mi colpì alle spalle e mi
scaraventò lontano, contro una lapide di marmo duro.
Non vedevo Cloe da nessuna parte, doveva aver individuato il secondo fuggiasco
ed averlo seguito.
Il non morto davanti a me, aveva iridi nere, segno che non si era nutrito
di recente e per questo era più aggressivo che mai. Aveva l’aspetto di un
quarantenne, ma il portamento e lo sguardo rivelavano che forse proveniva da un’altra
epoca.
“Non dovrebbero mettere delle ragazzine incompetenti a darci la caccia”
disse il vampiro, prima di scoppiare in una roca risata.
Odiavo quando la gente mi reputava incompetente, avevo talento, dovevo
averlo se mi avevano scelto!
Impugnai meglio la mia balestra, che tenevo nella mano destra e con tutto l’odio
che riuscivo a evocare partii all’attacco.
Gli girai intorno velocemente, cercando un suo punto debole.
Il mio cuore batteva a mille non perché avesse timore, ma anzi gioiva
d’eccitazione!
Riuscii a coglierlo di sorpresa e lo buttai a terra, saltandogli a
cavalcioni.
Era
la fine per lui e degustai già il momento in cui il mio paletto
avrebbe trafitto il suo cuore, riducendolo così in un mucchietto
di polvere.
Sentire che grazie alle mie mani potevo liberare il mondo da un abominio
simile, era per me fonte di orgoglio e soddisfazione.
Avvertii qualcosa non lontano da me, ma non gli diedi veramente importanza in
quel momento fino a quando quella presenza non parlò.
“Se salti addosso in quel modo a tutte le persone che insegui, giuro che
vorrei essere nella tua lista nera!” esclamò una voce seducente da un angolo
nascosto.
Mi girai un attimo per vedere l’uomo misterioso, ma poco bastò per il vampiro
che avevo sotto, per saltarmi alla gola.
Il
succhiasangue non aveva contato che avevo ancora un paletto in mano, ma
non si poté pentire del suo gesto e di molti altri che nella sua
vita aveva sicuramente osato, non adesso che non era altro che cenere.
“Ok, adesso lo invidio un po’ meno” scherzò lo sconosciuto, uscito
dall’ombra.
Era una visione poterlo ammirare, così misterioso e avvolto da un’ombra cupa.
Aveva i capelli ondulanti, neri come la pece, gli occhi di un blu elettrico
che mi fissavano molto intensamente, facendomi venire mille brividi lungo la
schiena. Lunghe labbra sottili dove si poteva scorgere denti bianchi, perfetti.
Indossava una maglietta bordeaux sbottonata sul davanti e un paio di pantaloni
aderenti di pelle nera, che gli davano un aspetto da cattivo ragazzo.
Non conoscevo nessuno che mi avesse mai guardato in quel modo, sembrava che
riuscisse a leggermi dentro come nessuno era mai stato capace.
Sapevo che era un nemico, ma non riuscivo a considerarlo tale, era l’uomo
più avvenente che avessi mai visto e ne avevo incontrate di bellezze nella mia
professione.
Il mio cuore non rispondeva più, sarei potuta restare a guardarlo per molto
tempo.
“Chi sei?” chiesi dopo un attimo d’incertezza.
“Per te tutto quello che vuoi” mi rispose facendomi l’occhiolino.
“Puoi chiamarmi Fliss comunque” finì con un ghigno malizioso.
Restai senza fiato alla vista del suo sogghigno, mi veniva voglia di
sorridere con lui, cosa che non mi succedeva spesso con le altre persone.
“Bene
Fliss, ho del lavoro da sbrigare adesso… Ciao” non sapevo
se rivolgergli uno sguardo ostile o sorridergli, era la prima volta che
non sapevo
come comportarmi con qualcuno.
Intuivo che in lui c’era qualcosa di diverso, non poteva essere umano, ma allora
cos’era?
Mi defilai in fretta, in cerca della mia collega, avrei indagato anche su
di lui e qualcosa mi diceva che l’avrei rincontrato un giorno.
***
Sarebbe cambiato qualcosa se
quella volta non l’avessi incontrato? No, non avrebbe fatto differenza, era già
tutto accordato, la mia vita era stata già designata anni orsono, prima ancora
di fare la mia entrata nel mondo. Se avessi potuto scegliere la mia vita
sarebbe stata completamente diversa.
Sono tornata!!!!!!!!
Sembra passata un secolo, o è solo una mia impressione? Non vi mento dicendo
che avevo molto lavoro da fare (come studiare, fare i compiti, andare a
danza...) il fatto è che sono un pochetto pigra e ogni volta dicevo ‘domani
posto il capitolo!’ e questa storia è andata per le lunghe...
Voglio occupare il mio spazio per chiedervi una cosa (che non centra nulla):
avete guardato Sanremo? Siete d’accordo sul vincitore? Vi siete rotti anche voi che
tutti (compresa me) continuino a polemizzare su questa cosa???
Ringrazio chi mi segue come sempre e a chi mi aiuta a
migliorare puntualizzando le mie lacune (hai perfettamente ragione crisalide
^^).
Un bacione la vostra Roxy!!!!!!!!