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Autore: Lights    23/02/2010    9 recensioni
Spoiler... ancora per poco ... Ziva è prigioniera di Salim... le sue giornate sono una uguale all’altra... I pensieri affollano la sua mente e passo dopo passo ripercorre gli ultimi giorni che l’hanno portata a quella fine.... Buona lettura Light
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Spoiler... ancora per poco ...

Ziva è prigioniera di Salim... le sue giornate sono una uguale all’altra...

I pensieri affollano la sua mente e passo dopo passo ripercorre gli ultimi giorni che l’hanno portata a quella fine....

 

 

Punto di vista di Ziva

 

 

 

 

 

Buona lettura

 

 

 

 

Light

 

 

 

 

 

 

 

Quando si ha tanto tempo a disposizione si finisce per pensare.

Nessuno è escluso da questo.

Tutti noi lo facciamo.

Non possiamo impedire alla nostra vita di scorrere nella mente e soffermarsi agli attimi in cui ci ha fatto più male.

 

 

 

 

Sono seduta a terra, in questo posto buio, dove da giorni mi tengono rinchiusa, in prigionia.

Raramente apro gli occhi.

Non guardo in faccia nessuno e se i miei occhi si posano su qualcuno in realtà non lo vedono.

Tutto è vuoto.

Tutto è perso.

Tutto è finito.

Non mi è rimasto più niente per lottare.

La morte è nel cuore... ormai.

 

 

Non faccio altro che rivivere quegli ultimi giorni.

Tutto è partito da lì.

Tutto è nato da quegli attimi.

Tutto si è sgretolato in quel momento.

 

Sono in sala autopsie.

Il corpo di Michael è disteso sul tavolo, privo di vita, bianco... è solo un cadavere ormai.

La  mente inizia a vagare mentre l'animo trafitto urla tutto il suo dolore.

 

 

Non doveva andare così.

 

Non dovevo sentirmi così triste, vuota.

Doveva andare diversamente.

Questa volta, doveva essere diverso.

Questa volta era quella giusta.

Tutto programmato nei piani.

Tutto organizzato in ogni dettaglio

 

Non doveva andare così.

 

Che delusione.

Io? Che cosa ti ho fatto per meritarmi questo?

Mi hai ingannata... usata... ti sei preso gioco di me.

Che cosa ho fatto per trovarmi di fronte al muro del silenzio, indifferenza, non considerazione?

Non so se ti odio.

Non so se ti disprezzo.

So solo che mi hai fatto male.

Veramente male.

Per l'ennesima volta...

Ti avevo scelto, sai?

Sì, avevo scelto te.

Nessun altro... proprio te.

Tu eri perfetto.

Eri come me.

Tutto di te era perfetto per me.

Ma mi hai fatto male.

Mi hai raggirato con il silenzio, con l'indifferenza, con la menzogna... la falsità.

Mi hai ferita.

L’ho capito ormai.

Eri solamente la scelta di mio padre.

 

 

 

 

La realtà torna pesante su di me.

Calci, pugni, ogni sorta di punizione per farmi rivelare qualcosa, qualche informazione utile che gli possa dare la possibilità di infliggere il colpo finale.

Ma chi riesce a far parlare chi ha già deciso di morire?

Nessuno.

Perché io sono già morta.

 

 

 

Dopo il dolore fisico, la pace.

La mente si svuota per un attimo ma subito i pensieri l’affollano un’altra volta.

I dubbi si creano, le domande si sovrappongono.

Le immagini di quello che è stato si rivelano.

Quegli occhi verdi, puntati con tristezza verso di me, il riflesso di Tony sul vetro della porta mi schiaccia sotto la dura realtà, la verità che sta tentando in tutti i modi di farmi accettare.

Ma io non voglio.

Non posso.

Non posso credere di essere stata tradita.

Io mi fidavo di Michael.

Lui e mio padre non possono avermi fatto questo.

 

 

Ti detesto Tony? Forse.

Ho solo una grande rabbia dentro per essermi sbagliata un'altra volta.

Per aver fallito con l'istinto.

Per essermi fatta fregare.

La maschera di indifferenza che indosso non può nascondere per l'eternità il male che mi hai fatto.

Vorrei averti qui di fronte e poterti urlare tutto il dolore che mi hai dato.

Vorrei capire.

Vorrei avere le risposte alle mie mute domande.

Ho solo supposizioni che non sono sufficienti ad avere le risposte che cerco.

Ti ho giustificato.

Ma non ti capisco.

Non volevi che io fossi felice?

Mi odi a tal punto da non poterti fidare di me? Del mio istinto?

Che cosa ti ho fatto?

Niente.

Assolutamente niente.

Fossi stata pressante, fossi stata perfida, fossi stata crudele.

No, niente di tutto questo.

Ma ora lo sarò.

L'hai voluto tu, perché tu hai confermato che nessuno al mondo è fatto per me.

Io sarò, e sempre resterò sola.

Non c'è nessuno per me.

Io volerò da sola.

Affronterò il cammino da sola senza l'altra metà del mio cuore che rimarrà spenta per sempre.

Per l'ennesima volta mi hai dimostrato che non c'è nessuno per me.

Neanche tu.

Sei stato chiaro... ora.

Non dovevo illudermi.

Nessuno mi potrà mai amare... come io amo te.

Ora lo so.

 

 

 

Una lacrima, forse l’ultima, scivola sulla guancia.

Mi lascio cadere a terra.

Esausta.

Rimango immobile sul pavimento freddo che mi dona un lieve sollievo alle ferite che mi hanno inferto.

Attendo la pace, che tutto finisca, ma so già che tutto non finirà mai.

Due occhi di ghiaccio si fondono nei miei, che cercano di calmare la tempesta che li anima.

Essi si chiudono per un solo istante, arrendendosi all’evidenza di lasciarmi qui, senza una parola, un gesto, ma solo la resa.

 

 

 

Potevo sopportare tutto, ma il tuo silenzio Gibbs proprio no.

Essere ignorata da te... no.

Sei stato un vigliacco: non hai neanche lottato per me.

Sei stato un egoista: hai preferito tenere integra la tua vecchia squadra piuttosto che avere me.

Sei un insulso uomo: credevo che tu fossi diverso.

Mi hai deluso, lo sai?

Credevo in te.

Sì ci credevo veramente, avevo fiducia in te.

Ma tu mi hai lasciato qui.

Ti disprezzo... forse.

Ti odio... può darsi.

Hai spento ogni possibilità con me.

Mi hai ferito... moltissimo.

Mi hai umiliato... tantissimo.

Pensavo di essere importante per la squadra... per te.

No, non lo sono mai stata.

Mi hai tradito, hai preferito lui a me.

Mi hai distrutto... no.

Mi hai reso più forte.

Nessuno mi distrugge.

Nessuno mi annienta.

Neanche mio padre... anche se ormai già lo crede.

Nel dolore cresco, la mia corazza diventa rigida, più dura e resistente pronta a difendermi dal prossimo attacco della vita.

Chiudo con l'amore, con la fiducia, con l'affetto.

L'ho capito, sai?

Quando mi hai abbandonata qui al mio destino, ho compreso che dovevo chiudere.

Tutti vogliono che soccomba, ma nessuno ha capito che non soccomberò mai perché sono già morta dentro.

È la fine ormai.

 

 

Silenzio.

Una goccia cade regolare nella piccola pozza che si è formata.

È l’unico suono che scandisce le mie giornate.

La mia mente sta impazzendo.

I dubbi si scontrano l’un con l’altro.

Le domande aumentano.

Le risposte mancano.

Nonostante mi sforzi non riesco a non pensare a te, Tony.

La rabbia prende il soppravvento.

Tutto mi scuote.

Tutto assume colore.

La verità appare nella mente.

 

 

 

 

Non c'è nessuno per me.

Questo lo so... ma nel mio intimo non smetterò mai di sognarti.

Sognare te.

Tu, l'altra parte del mio cuore.

L'altra parte della mela.

L'altra ala che mi manca per volare in alto nel cielo.

Mi hai fatto male, lo sai questo?

Come potrò reprimere la rabbia che ho nei tuoi confronti?

Mi hai umiliata, te ne rendi conto?

Mi hai illuso, ne sei consapevole?

Non ti sei fidato di me.

Ora, voglio solo farti del male.

Guardarti con i miei occhi nero petrolio intrisi di rabbia, tristezza, odio.

Ti odio... ora sì perché mi hai reso vulnerabile.

Perché...

Non riesco neanche a dirlo quanto male mi hai fatto.

Hai aperto i miei occhi all’evidenza che cercavo in tutti i modi di non vedere.

Hai reso il dubbio, che portavo dentro con me, realtà.

Fa male questo.

Fa molto male.

Tu mi hai aperto gli occhi ma tu mi hai trafitto il cuore.

Eppure io non chiedevo molto.

Solo una persona che mi amasse, che potessi amare, che potesse condividere con me tutto della vita.

Che potessi essere me stessa.

Che potessi essere amata.

Nonostante tutto questo dolore, la speranza non si infrange.

La speranza è sempre nel mio cuore anche se il mio cuore ora è distrutto.

Perché la speranza sei tu per me.

 

 

 

 

Mi viene a prendere per l’ennesima volta.

Che sia l’ultima?

Mi domando.

Quante volte ancora mi dovrò fare questa domanda.

Sono incappucciata.

Non vedo niente.

Mi trascina.

Sento la porta aprirsi e in malo modo mi fa sedere sulla sedia.

Rimango ferma, inerme, aspettando il mio destino.

Mi toglie il cappuccio e mi scontro con il tuo viso.

“Non può essere” la mente mi gioca un brutto scherzo.

Rimango ferma, nella mia posizione,  incredula di trovarmi di fronte a DiNozzo mentre il verde di speranza inizia a riscaldarmi l’animo.

 

 

- Tony perché sei qui?- Chiedo con voce ferma decisa annegando nei suoi occhi di un colore così intenso come non li avevo mai visto.

- Non posso vivere senza di te... Ziva.- Mi risponde cedendo alle sue resistenze e lasciando parlare il cuore.

Il respiro mi manca, quasi a soffocarmi, quasi a morire.

È solo questione di un attimo.

Il battito del cuore riprende a vivere.

Tutto dentro di me si muove, si sveglia, riprende animo... calore.

Io... torno alla vita.

Un lieve sorriso increspa le mie labbra.

Chiudo gli occhi per un attimo.

- Ziva... combatti.-

Un ordine perentorio, deciso, una muta richiesta che mi vuole con lui.

Apro gli occhi e lo guardo.

Una lacrima scivola sulla mia guancia.

Combatto perché ora so che tu sei con me.

 

 

 

 

 

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!

Semper fidelis

 

 

 

 

 

 

 

 

Momento di pubblicità:

Tranquilli... non ho abbandonato Mai dire Mai: il chap 17 è in lavorazione... spero e mi auguro che questa settimana di riposo sia fruttuosa... a presto!

   
 
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