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Autore: kirlia    23/02/2010    6 recensioni
San Valentino è il giorno in cui ogni innamorato esalta il proprio sentimento verso la propria amata. Ma la nostra Franziska lo odia, poichè la perfezione è sinonimo di mancanza di sentimenti... o forse è solo invidiosa?
"Fui scossa da un brivido.
Di certo, non mi sarei mai aspettata una coppia del genere.
Quella sensitiva sembrava così infantile. Avrei potuto immaginare di tutto, ma di certo non che la suddetta ragazza ricevesse un regalo dal suddetto sciocco avvocato.
E sembravano così felici…
…No! Io non ero invidiosa di loro!"

Storia seconda classificata al "Contest di San Valentino" sul forum di Phoenix Wright.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Franziska von Karma, Miles Edgeworth
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ogni ragazza vuole essere amata

Ogni ragazza vuole essere amata

 

 

 

{Franziska von Karma}

 

L'orologio segnò le 7:30... Uff dovevo alzarmi. Dovevo proprio...?

Mi rivoltai nelle coperte, sbuffando.

Se c'era un giorno che odiavo, quello era di certo il 14 Febbraio... quello sciocco giorno in

cui scioccamente si festeggiava quella sciocca sciocchezza che veniva chiamata "amore".

Chiusi gli occhi, desiderando intensamente di svegliarmi il 15 Febbraio.

 

*toc*

 

Ricordavo ancora l'imperfetta invidia che avevo provato quando, all'età di soli tre anni,

avevo visto mia sorella tornare tutta contenta a casa.

 

*toc*

 

Aveva un pacchetto rosso, a forma di cuore... Camminava a passo di danza e cantava, come

una sciocca. Quando le avevo chiesto cosa stesse succedendo mi aveva risposto "mi sono

innamorata"...

 

*toc*

 

Quanto l'avevo invidiata! Sembrava così felice...

 

*toc*toc*toc*

 

-Che sta succedendo?! – sbottai, mentre riemergevo dalle coperte e da quegli sciocchi pensieri.

Sembrava che qualcosa stesse sbattendo contro la mia finestra...

Mi affacciai ancora assonnata e l'aria gelida mi sferzò il viso, svegliandomi del tutto e

facendomi rabbrividire.

Allora mi resi davvero conto che era San Valentino.

Un enorme cartello pubblicitario copriva tutto il panorama visibile dalla finestra dell'hotel in cui

alloggiavo... e insistentemente annunciava:

 

              "Sei la stella più bella del creato, sei il fiore che sboccia nel mio cuore,

                          sei il mio unico grande amore! Ti amo, Dessie!"

 

E accanto al cartello, un omino con degli sciocchi abiti (sembrava un fan di Mask◊DeMasque) e

una sciocca acconciatura a riccioli agitava le braccia come un ossesso.

Vidi che teneva in mano un sasso, e sul pavimento del mio piccolo balcone ce n'erano di simili...

era stato lui a disturbarmi, allora?!?

-Mi scusiii! Ho sbagliato stanzaaa!!! – urlò il ragazzo con voce stridula, poi si voltò verso il balcone

accanto al mio, sorridendo e salutando con la mano.

Mi voltai anch'io, vedendo una ragazza con gli occhi spalancati nella sorpresa... poi sorrise di gioia e

urlò – Ti amo anch'io, Ronnieeee!!!

Puah, che sdolcinati...

Rientrai in camera, cercando di cancellare la scena appena vista. Tutto questo affetto mi dava

alla nausea... non c'era alcuna perfezione in questo orribile sentimento.

E se qualcuno se lo stesse chiedendo... no! Non ero invidiosa!

 

                                                          ***

 

Camminavo a passo svelto, cercando di evitare tutte le strade più affollate e i parchi, pieni zeppi di

coppiette.

Dovunque vedevo cuori rossi: palloncini, peluche, pacchetti... era davvero impossibile!

Mancavano al massimo una decina di metri per arrivare in ufficio, e nel tentativo di non vedere più

un cuore, chiusi gli occhi e mi affrettai verso l'entrata.

Di colpo però andai a sbattere la fronte contro qualcuno.

-Ahi! – spalancai gli occhi, facendo qualche passo indietro per riprendere l'equilibrio dopo l'impatto.

-Ehi, ehi attenta, Franziska! – disse l'uomo in rosso davanti a me.

Ancora rosso! E poi dovevo proprio incontrare lui?? Doveva proprio essere una giornata pessima, a

quanto pareva.

-Herr Miles Edgeworth, perché non guardi dove vai, sciocco?! – sbuffai con irritazione.

-Ci siamo alzati con la luna storta, Franziska? – chiese con sguardo derisorio.

Che rabbia! Odiavo il modo in cui mi prendeva in giro...

-Umpf! – fu la sola cosa che riuscì a dire, poi mi avviai verso l'ufficio senza degnarlo di uno sguardo.

Ovviamente mi seguì. Anche senza voltarmi potevo sentire i suoi passi che mi seguivano all'interno...

Poi sentì altri passi, prima lenti poi sempre più veloci fino a che qualcuno non mi superò. Era una ragazza,

portava un vestito da cameriera arancione e dei piccoli occhiali.

In mano aveva la "fatidica" scatola rossa con un fiocco rosa shocking e canticchiava con una certa gioia

"I love youuuu, la la laaa, I love youuu"!! La ragazza fu salutata da alcuni poliziotti nell'ufficio come "Maggey".

Mi bloccai di scatto, e sentì anche il mio inseguitore fermarsi dietro di me, quando vidi Maggey fermarsi

davanti a Herr Sciattone Gumshoe.

Il detective arrossì mentre prendeva il regalo e riceveva un bacio sulla guancia.

-Qualche problema, procuratore von Karma? – sentì la voce di Miles che mi sussurrava all'orecchio, soffiando

il suo caldo sospiro sul mio collo e provocandomi uno strano brivido.

-No, è tutto apposto. Sto perfettamente! – risposi, con voce stranamente strozzata.

Poi, dopo aver lanciato un'ultima occhiata sconcertata al detective e alla cameriera, mi avviai verso il mio ufficio.

 

                                                                    ***

 

Mi chiusi la porta alle spalle con un sospiro. Chiusi gli occhi.

"Calma, Franziska... calma. Puoi farcela. Devi solo concentrarti sul lavoro e lasciare che la giornata passi...

tutto qui."

Okay, potevo farcela.

Mi sedetti alla scrivania e cominciai a memorizzare informazioni sui tre casi che stavo seguendo

contemporaneamente...

 

Presto mi sentì meglio. Il lavoro riusciva sempre a calmarmi.

La concentrazione mi distraeva da tutto il resto.

...Quasi tutto il resto.

-Oooh mistica Maya! Il regalo che ti ha fatto il signor Nick è davvero stupendoo!! – sentì una voce provenire

dall'esterno.

Il mio ufficio era al terzo piano, ma confinava con un parco pubblico.

E ovviamente avevo dimenticato di chiudere la finestra.

Mi alzai e avevo già tirato le tende quando fui attirata da una voce in particolare.

-Uhm, Pearl... così mi metti in imbarazzo. Potresti evitare di menzionare continuamente...? – lasciò la frase in

sospeso Herr Phoenix Wright, sospirando con frustrazione.

Spostai la mia attenzione sul trio.

La bambina cantava di gioia, correndo in cerchio intorno ad una ragazza con il suo stesso abito viola e ad un

giovane in abiti blu elettrico.

Maya Fey cercava disperatamente di bloccare la gaiezza della piccola ma non riusciva a fermarla: aveva le mani

"occupate" da un orsacchiotto di peluche completo di fiocco rosso.

Lo stesso colore brillava sulle gote della coppia, in particolare su quella dell'avvocato, stonando totalmente con il

colore dei suoi abiti.

Fui scossa da un brivido.

Di certo, non mi sarei mai aspettata una coppia del genere.

Quella sensitiva sembrava così infantile.

Avrei potuto immaginare di tutto, ma di certo non che la suddetta ragazza ricevesse un regalo dal suddetto

sciocco avvocato. E sembravano così felici...

...

...No! Io non ero invidiosa di loro!

 

                                                                       ***

 

{Miles Edgeworth}

 

Era ovvio che fosse invidiosa. Avevo visto la sua faccia.

...Ma come al solito si nascondeva dietro la sua maschera di perfezione.

Sospirai, torcendomi le mani.

Forse stavo sbagliando... forse... non avrei dovuto. Si sarebbe arrabbiata ancora di più e non sarebbe stato di

certo un bene per ogni persona nel raggio di chilometri.

Avrei dovuto rinunciare, sarebbe stato molto meglio...

No! Ormai ero arrivato a questo punto e dovevo andare fino in fondo a questa storia!

Presi in mano il pacchetto.

Inspirai profondamente chiudendo gli occhi. In fondo cosa poteva succedere...?

 

Alternativa 1: Consegnandole il pacchetto, Franziska si commuoverà tanto da abbracciarmi e dire singhiozzando

"Oh, danke Miles! Ich liebe dich!„

 

Alternativa 2: Consegnandole il pacchetto, Franziska penserà che stavo provando pietà per lei e mi ucciderà a colpi

di frusta gridando "SCIOCCOOO!" come un'ossessa.

 

Si, lo sapevo che la prima alternativa era non solo improbabile ma praticamente impossibile.

Ma sarei andato comunque incontro a morte certa. Ormai avevo deciso.

 

Silenziosamente entrai nel suo ufficio, senza bussare.

Lei era di spalle, guardava fuori dalla finestra e sembrava molto interessata a ciò che fissava. Tanto interessata da

non notarmi affatto. Ed era arrabbiata.

Questo potevo evidentemente notarlo: le sue mani stringevano con tanta forza la stoffa della tenda da averla già

lievemente strappata.

Tossicchiai piano, per attirare la sua attenzione... Niente.

Sembrava totalmente ipnotizzata da ciò che stava guardando nel parco accanto al palazzo.

Decisi di agire.

Mi guardai intorno, notando la sua borsa. Sorrisi.

Perfetto.

 

                                                                ***

 

{Franziska von Karma}

 

-Cosa stai guardando, Franziska...? – sussurrò una voce proprio accanto al mio orecchio.

Sussultai, voltandomi di scatto.

-Herr Miles Edgeworth! Mi stava quasi per venire un colpo! – sbottai irritata, strappando involontariamente

la stoffa della tenda.

Oh, accidenti! Adesso avrei dovuto chiedere al detective Sciattone di andare a comprarmi delle tende

nuove.

Il procuratore rise nel vedermi quasi bestemmiare alla vista di quel disastro. Poi si avvicinò con curiosità

alla finestra, osservando il punto che avevo fissato io fino a cinque secondi fa.

L'avvocato e la sensitiva si erano appena seduti su una panchina, mano nella mano... adesso la ragazza

teneva in grembo non solo il suo orsacchiotto, ma anche un mazzo di fiori, rossi ovviamente.

Miles spalancò per un attimo gli occhi, di certo anche lui sorpreso dalla coppietta.

Poi si voltò verso di me, un ghigno divertito.

-...carini, no?

-Umpf – risposi. Era strano come mi irritasse anche con un'innocente domanda.

Forse perché innocente non era.

-... invidiosa, eh? – adesso il ghigno si era allargato in un sorriso divertito.

Stavolta non risposi per nulla, mi voltai e tornai a sedermi alla scrivania.

Invidiosa, si certo. Come no.

Tentai di concentrarmi sul mio lavoro, ma sentivo i suoi occhi che mi fissavano così intensamente da trapassarmi

la schiena.

Sbattei la penna sul tavolo così forte da sentire lo scricchiolio di qualcosa che s'incrinava nel piccolo oggetto.

Sospirai.

-Se non hai niente da dire, gradirei che uscissi dalla stanza, procuratore Edgeworth – gli lanciai un'occhiataccia

capace di fulminarlo allfistante.

Lui scrollò le spalle con noncuranza, poi si avviò verso la porta – Scusa, non volevo disturbarti, procuratore. Me

ne vado... - si voltò verso la porta, dandomi le spalle.

Poi si bloccò, si voltò e si riavvicinò alla scrivania, fino a che i nostri volti si trovarono a pochi centimetri.

Mi scrutò per un attimo, quasi valutando la situazione, poi sussurrò – A proposito... Buon San Valentino, Franziska.

E con queste ultime parole, mi diede di nuovo le spalle e uscì dallfufficio.

Restai a fissare il punto in cui era sparito, bofonchiando solo una parola: "sciocco"!

 

                                                                ***

 

Finalmente di nuovo in hotel!

In fondo la giornata poteva essere davvero peggiore... ma di certo non era nemmeno stata una passeggiata.

E poi quel Miles...! Che sciocco! Voleva proprio irritarmi...

Mi sfuggì un gemito mentre riepilogavo tutti i fatti della giornata. Avevo dovuto sopportare la vista delle

sdolcinatezze di ben tre coppie.

Ma ormai la giornata era finita... domani finalmente avrei potuto ricominciare a respirare tranquillamente. Però

avrei dovuto occuparmi di quelle carte...

Presi la borsa, dove avevo gettato tutti i miei documenti con un nervosismo tale da aver combinato un disastro.

Nel cercare ciò di cui avevo bisogno m'imbattei in qualcosa di totalmente inaspettato.

Trattenei il respiro mentre tenevo fra le mie mani un pacchetto. Un pacchetto rosso.

-Impossibile... questo è... - mi interruppi vedendo scivolare qualcosa di sottile dalla scatola. Un biglietto.

Lo aprì con fretta frenetica, il cuore mi batteva così fortec non mi ero mai sentita così.

 

                                                  "Ich liebe dich... Ti amo„

 

Smisi di respirare per qualche secondo... o qualche secolo.

Wow...!

...

...

No, Franziska von Karma... Non devi farti sconvolgere da cose del genere!

Tu sei un procuratore perfetto... siediti e comincia a lavorare. Non hai tempo da perdere con queste sciocche

sciocchezze!

Mi diedi mentalmente uno schiaffo.

Poi lo riposi e mi dedicai di nuovo al mio lavoro.

 

E mentre la mia mano si muoveva energicamente nel compilare quei documenti, non potei non sorridere.

Invidia...? Non ne avevo alcun bisogno.

 

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Okay, questa è solo una sciocchezza che avevo deciso di fare per San Valentino... Ehm, si lo so che è passata più

di una settimana... >.<

Ma l'ho completata solo ieri e quindi...

 

(si, ho cercato disperatamente di scrivere qualcosa su Ace Attorney che non fosse una Miles/Franziska... tentativo

inutile!)

Vabbè, spero vi piaccia... ;) Fatemi sapere che ne pensate, eh!

 

   
 
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