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Autore: sweetpast    25/02/2010    2 recensioni
Un piccolo attacco poetico arrivato durante l'ora di letteratura, mentre-guarda caso- stavo leggendo Pirandello...
Sarà forse stato lui che mi ha ispirato questa mia piccola riflessione sulla vita? Probabilmente si. Anche perchè il tema principale è quello che ripete sempre lui in ogni suo scritto...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte capita che mi svegli la mattina,

mentre un filo di sole filtra dal vetro,

di una finestra aperta su un mondo senza verità,

fatto di falsi sorrisi e soffocanti luoghi comuni,

e di vite recitate...

Sono confusa, non so chi sono o chi devo essere,

e allora miro quel filo di luce...

E il buio sovrasta tutto d'intorno,

e mi sento disorientata,

e cerco l'unica luce che arriva da quello specchio rotto che è il mio Io,

in un riflesso scuro e sparpagliato,

che riesce solo a confondermi di più,

troppe immagini da guardare,

troppe facce da gestire,

allora chiudo gli occhi, e vivo.


E vivo.




[allora chiudo gli occhi, e vivo. Si, ho scelto questa frase per simboleggiare l'uomo, che vedendo troppe immagini di sé le ignora, e continua per la sua strada. Come dice Pirandello, l'uomo è "Uno, nessuno, centomila"...dentro questo piccolo pensiero ci sono tutti e tre gli stadi. Grazie per aver letto^^
LoLe_Sora_Chan]
   
 
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