FAVOLE

CAP.1 Raperonzolo

C'era una volta, tanto tempo fa, una fanciulla di nome Raperonzolo.

Ella, figlia di un vecchio re, era stata rapita, e in seguito imprigionata, da una vecchia strega tanti anni fa.

La principessa rimase per anni sola, rinchiusa in un'altissima torre, posta nel centro di una fitta foresta senza mai incontrare nessuno con, come unico diletto, il canto.

Un giorno, un bellissimo principe, dalla lunga treccia dorata, venne attirato da un rantolo spaventoso, che proveniva da oltre la foresta.

Il principe, che era di animo nobie (era un principe!) spronò il cavallo in direzione di quel suono agghiacciante, temendo per la vita di qualcuno, e si ritrovò davanti alla torre della "bellissima" principessa.

Come la vide ne ebbe ribrezzo: Raperonzolo era baffuta, con un mono sopracciglio, strabica e calva.

Il principe avrebbe voluto lasciarla andare al suo destino, ma ancora una volta il suo animo nobile, che gli impediva di abbandonare gli esseri viventi, persone o animali ( e in questo caso animali) che fossero, chiese con gentilezza quale era la causa di quel suono allucinante.

E lei, con tutta la grazia di un camionista, rispose "perché, non ti piace come canto?" (Alla faccia del canto... sembra che qualcuno stia strozzando un'orca assassina!!!Ndautrice)

Lui avrebbe voluto rispondere che, no, gli faceva schifo!, ma (sempre per il suo animo ecc. ecc.) riuscì solo a dire:

"Per quale motivo siete rinchiusa, o mia bella? (BELLA? O_o Nd autrice)

"Una strega, invidiosa della mia bellezza (cazzo, se è invidiosa di lei, figuriamoci com'è!!! Nd autrice), mi tiene prigioniera da quando avevo 2anni."

Il principe, ancora per quell'accidenti di animo nobile, aveva il dovere di liberarla, ma non aveva idea di come.

Poi il suo sguardo venne attirato dalla propria treccia.

La prese con due mani e, guardando la principessa disse:

"Ora vi lancerò la mia treccia dorata, così che voi possiate calarvi giù dalla torre!"

Detto fatto, il principe lanciò la corda improvvisata che Raperonzolo legò al balcone.

Poi prese un foulard e si lanciò giù dalla sua prigione come Mulan fece dal tetto del palazzo (con l'unica differenza che Mulan aveva un minimo di stile) finendo dritta tra le braccia del principe.

Mamma mia quanto pesi, pensò il principe adagiando quel tir con rimorchio che era la ragazza sul cavallo.

Poi guarò più attentamente la dama e..

La trovò ancora più brutta rispetto alla prima occhiata:

I peli che crescevano fitti sulle sue gambe, stile foresta pliviale, le basette irsute che le incorniciavano il volto, quell'accenno di pizzetto che si intravedeva sul mento, e il ripugnante luccichio che aveva la sua capa pelata alla luce del sole, lo facevano ricredere sul suo stesso sesso: Sicuri che fosse una donna?

Quindi, per porre fine a ogni dubbio, domando:

"Chi siete voi, bella (se, come no? Nd autrice) fanciulla?"

Dopo un attimo di silenzio, rispose:

"Io sono Tore... il muratore."

"Oh cristo!"

Il principe svenne.

Si scoprì che Tore il muratore aveva sbagliato favola: anziché andare ne "Il muratore trans magico" era finito qui.

Fine