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Autore: shurei    25/02/2010    5 recensioni
Ora, l'unica cosa che potrebbe aiutarlo è la foto che ha visto, forse.
-Se vuoi che il tuo piccolo segreto, non lasci questa stanza... mi aiuti col trucco?- dice Kakuro.
-Tu sei un grandissimo...- ringhia la maggiore.
-Un grandissimo?-
-Ricattatore!-
-Allora? Mi aiuti?-
-Oh, e va bene!-
(Accennni ShikaTema e Gaara Matsuri)
-Dedicata con tanto affetto a Beat-
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Sabaku no Gaara , Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff

Piccoli Problemi di Trucco!







Una missione di supporto a Konoha, niente di più facile per il team Gaara.
Tuttavia, la faccenda si rivela tutt'altro che semplice. I nemici, schierati dalla parte dell'Akatsuki, tentano in tutti i modi di portar via la forza portante del Kyuubi, dato che quella del Demone Tasso è già stata rubata in precedenza.
La lotta infuria e Kankuro, nel tentativo di difendere Gaara messo alle strette, viene colpito da un nunchaku nemico che, data la violenza del colpo, gli rompe il braccio destro.
Solo il provvidenziale intervento di Rock Lee evita il peggio e, di lì a poco, grazie ad un grande lavoro di squadra, tra forze della foglia e degli alleati, il nemico viene sconfitto clamorosamente senza possibilità di rivalsa.
Per tutti i feriti spettano le amorevoli cure dei ninja medici di Konoha e Kankuro non fa eccezioni: il poveretto, dopo indicibili sofferenze dovute di per sé alle ossa rotte e alla poca grazia di Sakura nel sistemargli l'arto infortunato, rimane in convalescenza per almeno un paio di settimane in ospedale.
Contro ogni previsione medica il giovane marionettista della sabbia si riprende molto velocemente, per questo può tornare coi suoi fratelli al loro villaggio. Temari, come Gaara, si chiede il motivo di una guarigione così miracolosa; l'unica spiegazione logica è che Kankuro non ne può più delle cure poco amorevoli della kunoichi dai capelli rosa.

Tornati a Suna, il marionettista è già più tranquillo, tuttavia per lui, sussiste un grave ed insormontabile problema: truccasi senza l'uso della mano destra... praticamente impossibile.
È risaputo che la cosa che detesta di più al mondo è il dover dipendere dagli altri; di conseguenza cerca di essere autosufficiente nel suo hobby preferito, ma con scarsissimi risultati.
Con la mano sinistra non ha la stessa stabilità che ha con l'altra: il tratto è impreciso, deformato, sgocciolante, del tutto sbavato. In altre parole un completo disastro inguardabile allo specchio!
Tutto è inutile. Per quanti sforzi o tattiche provi, Kankuro non riesce a truccarsi.
La gravità della questione si traduce con un unica spiegazione che lo stesso ragazzo si vergogna ad ammettere: quando non è truccato e si mostra al pubblico, beh... sì, insomma... si sente quasi nudo.
Così rassegnato da questa condizione infame, che gli impedisce di essere autosufficiente in quello che sa fare meglio, Kankuro decide di chiedere aiuto ai suoi fratelli. Anche se, quasi sicuramente, si rifiuteranno di farlo.

Kankuro, armatosi di pazienza e soprattutto coraggio, fa il primo tentativo: si rivolge al suo fratellino. Dopo aver constatato che Matsuri non è nei dintorni e non sta amoreggiando con Gaara, il marionettista entra, con tutto l'occorrente, nell'ufficio del fratello minore che, in quel preciso momento, sta guardando il suo paese dalla finestra dell'ufficio.
-Gaara.- lo chiama il maggiore.
-Ti senti meglio, Kankuro?- gli domanda il Kazekage.
-Sì, diciamo che sto meglio. Avrei un favore da chiederti.-
-Da chiedere a me?-
-Vedi qualcun altro in questa stanza?-
-Solo io e te.-
-Ecco! Non è che sì... insomma... mi daresti una mano col trucco?-
-Mi spiace. Non ho la tua stessa mano ferma. E poi, credo che una ragazza sia più indicata per darti una mano. Perché non aspetti Matsuri, lei è molto brava.-
-Aspettiamo, Matsuri...-
-Saggia decisione.-
-Lo spero...-

La ragazzina, allieva di Gaara nonché sua quasi futura cognata, ancora non si vede. L'impulsivo Kankuro inizia a perdere la poca pazienza che ha messo da parte per questa occasione del tutto particolare ed umiliante, quand'ecco che la leggiadra fanciullina entra nell'ufficio del Kazekage con un rapporto in mano.
-Scusi l'attesa, ho dovuto cercare gli altri compagni per le firme del rapporto.- informa Matsuri.
-Non preoccuparti. Piuttosto, Matsuri, avrei un favore da chiederti.- dice Gaara, prendendo il rapporto.
-Mi dica.-
-Potresti truccare mio fratello, sai col braccio rotto, purtroppo non riesce.-
-Oh, nessun problema! Farò in un batter d'occhio!-

Kankuro, dato l'entusiasmo della giovane, si rincuora. Magari quella è la volta buona. Non appena vede Matsuri intingere il pennellino nella sua boccetta di trucco da guerra, Kankuro chiude gli occhi lasciando la mano di Matsuri all'opera. Sente muovere le setole sulla sua pelle, in modo strano, diverso da quello che lui fa di solito. L'unica cosa da fare, per il momento, è soltanto aspettare.
-Ecco, ho finito!- dice Matsuri, mettendo davanti agli occhi del ninja uno specchio.

Kankuro si osserva: quello che ha davanti non è il suo solito trucco. Non è la tintura delle labbra e il pizzetto che si fa di solito; non è il solito contorno occhi né la solita linea che gli attraversa il volto orizzontalmente e le due linee verticali sulle guance. No, non è quello.
Quello che gli si presenta davanti è un trucco fin troppo semplice che non spaventerebbe nessuno: il pizzetto disegnato triangolarmene con linee che delineano il suo volto, un triangoletto appena sotto gli occhi e uno enorme sulla fronte che discende di poco sul naso, mostrandolo sotto il coprifronte.
-Spero che vada bene.- dice Matsuri, sorridendo.
-Ad essere sincero... non va bene! Non è il mio solito trucco!- rivela e rimprovera Kankuro.
-Io trovo che le stia bene e poi cambiare ogni tanto non fa male.-
-Trovi che dovrei cambiare?-
-Sì, dopo un po' le stesse cose stancano.-
-Ah!-

Amareggiato come non mai, Kankuro saluta i due piccioncini, prende il suo kit per il trucco ed esce dall'ufficio di Gaara per andare dalla sua ultima spiaggia: Temari. Attraversa il lungo corridoio che separa gli uffici dalle stanze private del Kazekage e dei suoi famigliari ed infine si affaccia alla porta aperta della camera della sorella. Temari se ne sta seduta sul letto a gambe accavallate dando le spalle alla porta, mentre sta rimirando qualcosa. Con passo felpato il giovane entra e si avvicina a Temari di soppiatto, riuscendo a vedere di cosa si tratta: è una foto che ritrae una loro conoscenza di Konoha.
-Cosa stai guardando?- domanda Kankuro, sbucandole alle spalle.
-Niente!- risponde prontamente la sorella, nascondendo in un battibaleno la fotografia.
-Senti, Temari... mi chiedevo se potevi aiutarmi...-
-Dipende da cosa, lo sai.-
-Mi puoi aiutare col trucco?-
-Te lo puoi anche scordare! Non mi trucco nemmeno io che sono una ragazza, figurati tu che dovresti essere un uomo.-
-Grazie...-
-Prego!-

Immaginava una risposta simile, anzi era prevedibile, su questo non c'era alcuna ombra di dubbio! Ora, l'unica cosa che potrebbe aiutarlo è la foto che ha visto, forse. Non si aspettava di trovare una foto di Shikamaru in camera di sua sorella. E la cosa che più l'ha sorpreso è che Temari la stava guardando poco prima.
-Da quando ti piace Shikamaru?- chiede Kankuro con occhi assottigliati.
-Che? Ma ti si è fuso il cervello!- risponde la sorella, guardandolo male.
-No, sai com'è... guardare una sua foto, seduta in camera tua... mi fa presumere questo.-
-Non aggiungere altro!-
-Se vuoi che il tuo piccolo segreto, non lasci questa stanza... mi aiuti col trucco?-
-Tu sei un grandissimo...-
-Un grandissimo?-
-Ricattatore!-
-Allora? Mi aiuti?-
-Oh, e va bene!-

Kankuro ha vinto e questa è una soddisfazione molto grande per lui.
Temari, per ripicca, non lo trucca molto dolcemente: dopo aver intinto il pennellino nel trucco da guerra, lo prende col pugno e tiene saldamente fermo il volto del suo carissimo fratellino, mentre canticchia canzoni stonate, durante la sua opera di restauro.
-Ho finito, razza di ricattatore.- lo avverte la bionda, dandogli lo specchio.
-Grazie, Temari. È impeccabile.- la elogia il fratello, guardando quel lavoro perfetto.
-Tsk.-

Kankuro, in cuor suo, spera che quella sia la prima e l'ultima volta che dovrà chiedere a Temari un aiuto per il trucco. Sa perfettamente, che lei fa bene il suo lavoro, ma è anche risaputo che non casca due volte con lo stesso stratagemma.













Eccomi qua, Bea.
Lo so, ti ho fatto aspettare tanto per questa ff... ti chiedo scusa, ma tra esami di maturità, lavoro e patente, non sono mai riuscita a completarla fino ad oggi. Sorry ç_ç *si inchina per chiedere perdono*.
Spero che la ff ti piaccia, non ho mai trattato questa famigliola felice prima d'oggi, per cui ^////^ miao, spero mi sia uscita bene.
Spero che vi piaccia e attendendo i vostri pareri vi do
un bacione.
Shurei

  
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