Lo senti, ti percuote, lo respiri, lo vivi, lo senti se non lo uccidi. Il silenzio.
Lo ascolti. Lo cerchi, lo vuoi.
Il buio, il vuoto, l'incompleto, lo spazio.
Ti risponde.
Un sospiro, un soffio, uno sbuffo.
Esplode.
S'increspa.
Geme.
Ti svegli.
Senti fremere innocenti, tenue foglie carezzate da un vento invadente, possessivo, suadente. Saggi l'abbraccio obliante d una goccia su di un petalo secco, spento, morto. Morto è anche il silenzio. Non soffri il freddo, in esso trovi angoli bui dove aspettare la sera a rimirare la luna, pallida, come il chiarore che si adagia sulla superficie del lago, sereno, silenzioso; angelica come l'angelo che rischiara le tue notti, lì sotto quel cielo di sorrisi spettro, fugaci, soffocati. Oscilla nei suoi drappeggi, è la luna che bacia i tuoi occhi, è l'angelo che scorre i tuoi sentimenti, li percuote, li accoglie. Li legge.. "Sei nelle braccia dell'angelo puoi trovarci conforto". Ti alzi dai piedi del pioppo: le fronde mosse dal vento, soffici come il drappo di quell'angelo al vento... chiudi gli occhi, di nuovo il tuo sguardo di ghiaccio.  Ghigni e te ne vai.


Spingi la porta della Torre Est, rincorri gli ultimi attimi di un tempo sprecato che ora spreca te. Sali su per la gradinata e ti fiondi fuori: finalmente respiri.
< Ahh! > esclama una voce terrorizzata.
< Weasley > rispondi con la solita indifferenza, il solito disprezzo, odi quell'odio costretto: non è tuo e allora improvvisi. Ripeschi la tua maschera.
< Che ci fai qui? > chiede la Weasley, ancora sbalordita.
< ... > stai per ribattere, quando i vostri sguardi s'incontrano. I tuoi occhi di ghiaccio, nei suoi, turchesi. Zampillano nella luce ambrata del tramonto. La osservi. I tuoi pensieri sospirano. La sua veste drappeggia.
< No ... > riesci solo a dire.
< Cosa? > comincia Ginny < Malfoy che... > continua, ma non fa in tempo a finire la frase che vede Malfoy girarsi e, cosa insolita scappare. < Eh! > sospira. Si lascia percorrere ancora da quella brezza pungente, mentre disegna con gli occhi le curve di quegli spruzzi irregolari chiazzati in fretta dal tramonto. < Meraviglioso > sussurra.


Il tuo respiro carezza il vento, lo percorre; ne assapori l'essenza, lo stendersi delle pieghe e degli aliti, il disciogliersi delle ultime gocce di rugiada. Ti alzi, chiudi gli occhi , vai avanti, ti lasci trasportare, cadi e scricchioli e fremi in quell'acqua pura, per l'ultima volta ti lavi: non vuoi pecche.
Senti un aroma agre, suadente, lo cerchi, lo vuoi. Ammiri del lago la quiete, e noti quel silenzio non vuoto dondolarsi nello sventolio lieve delle onde increspate al tuo passaggio. E' un andare ingannevole, maledetto come il drappeggiare in singulti dei veli dell'angelo. Già, l'angelo. E' lei. Rivedi i suoi occhi... puoi specchairti... ma è solo un ricordo. Sei preda del silenzio: riaffiora, stride; è intatto.
"Sei nelle braccia dell'angelo e puoi trovarci conforto" senti.



Un respiro, uno sbuffo, un ghigno. Ha vinto lui, l'angelo meraviglioso. Il cucitore dei silenzi.


E poi, lei... solo una lacrima amara, schiocca serpentina come spume di mare, che colpiscono al cuore, che rivogliono il sale e rugiada... la rugiava che Draco Malfoy sempre respirava.
< Sarai sempre con me > sospira Ginny Weasley < Sarai sempre con me nella luce del tramonto, nelle notti in riva al lago a rimirar la luna, pallida come i nostri sentimenti >.