The summer is crazy, tonight .

La ragazza alla sua sinistra picchiettava impaziente le dita sul volante, aspettando che il semaforo tornasse verde.

Muoveva lievemente la testa seguendo il ritmo della musica trasmessa alla radio, canticchiandone sovrappensiero la melodia.

Shikamaru la fissò divertito, mentre Temari faceva ballare con lei i quattro codini biondi che in una tacita danza seguivano il leggero dondolare del capo.

Si soffermò quasi inconsciamente sulle labbra che, socchiuse, si muovevano impercettibilmente scandendo il testo di quella vecchia canzone, che prepotente inondava l’abitacolo fermando il tempo e riavvolgendolo di una ventina d’anni.

Musica immortale, si sarebbe potuta chiamare. O almeno in quel momento lo era.

Distolse lo sguardo dalla ragazza, quando sentì il tempo riprendere a scorrere e l’auto ripartire; lasciò ciondolare il braccio fuori dal finestrino, mentre si sistemava più comodamente sul vecchio sedile.

Sentì Temari sbuffare e mugolare un « Ma che caldo fa? » subito confuso nel ritmo insistente che la radio stava trasmettendo a tutto volume; fu allora che, cercando di scorgere punti di riferimento sulla strada che gli permettessero di capire dove fossero esattamente, si rese conto che l’improvvisata autista aveva imboccato l’autostrada.

« Precisamente, dov’è che staresti portando la mia auto? » domandò pigramente, assottigliando gli occhi per decifrare, attraverso l’oscurità di quella notte estiva, un qualsiasi cartello stradale.

Rinunciò presto e si voltò verso di lei, trovandola sorridente mentre canticchiava l’ennesimo testo di quel vecchio disco trovato in uno scatolone:

« The summer is crazy tonight, Crybaby. Andiamo dove ci porta la strada, ti va? »

Shikamaru si permise una risata, accomodandosi meglio sul sedile e chiudendo gli occhi con un sorriso.

« Nh, è un’idea. »

« E’ deciso allora! Si va al mare! »

Shikamaru sobbalzò e si voltò a fissarla quasi spaventato: « Ma non dovevamo lasciar scegliere al destino? »

Temari rise, alzando il volume della radio.

« Diciamo che gli ho dato un piccolo aiuto. »

Shikamaru non poté fare altro che sospirare, fintamente rassegnato, e godersi ad occhi chiusi il vento fresco che entrava dal finestrino abbassato e la voce della ragazza che seguiva il testo la melodia senza preoccuparsi di essere intonata, fermando di nuovo il tempo.

Note d’autrice:

Niente di che, avevo voglia di scrivere :D

Buttata giù di getto, flash senza pretese, non m’importa molto che sia grammaticalmente perfetta.

E’ ShikaTema, è estiva, mi piace com’è.

Non l’ho aggiunta alla raccolta, non c’entra nulla con l’orgoglio e affini XD Semplicemente avevo voglia di qualcosa di un po’ meno idiota del solito, e invece è uscito qualcosa probabilmente peggiore XD

Il titolo e la parte di testo che cita Temari vengono da “The summer is crazy” di Alexia, sulle cui note sono state buttate giù queste poche righe.

Spero non disgusti troppo, se voleste lasciare un qualunque segno del vostro passaggio non mi dispiacerebbe neanche più di tanto :D