Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Frheieit483    25/02/2010    0 recensioni
Questa storia parla di una ragazza che non ad accetta se stessa. Anzi ciò che è diventata. "Che sta succedendo?" Mi chiede con la voce che trema per le lacrime e la paura. Mi avvicino a lei, mi inginocchio per arrivare alla sua altezza poi mi avvicino al suo orecchio. "State per morire tutti quanti." Le sussurro all'orecchio con quella voce che ormai non mi appartiene più. E' la mia prima ff... Siate clementi! Ma se c'è qualcosa che non va ditemelo! Accetto volentieri le critiche!
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2 (Angie) Sorry, sorry, sorry, sorry, sorry, sorry!! Scusate per il ritardo enoooooorme!!
Non vi dico la scuola che rottura di...
Comunque vi lascio al capitolo... Ringraziamenti in basso!!



Le luci dei lampioni mi illuminano il viso a tratti.
Sto camminando per la strada. Non so nemmeno dove sono.
Come si chiama questa città? Non me lo ricordo nemmeno più.
Spero solo di non doverla lasciare troppo presto. Vorrei poter restare in una città per più di due misere settimane.
Ma purtroppo non mi è concesso.
Vedo la gente passarmi accanto, avverto l'odore del loro sangue. Ma non ho fame. O almeno ho fame, ma non ho voglia di mangiare.
Forse dovrei andare via. Lasciare Nina e tutti gli altri. Almeno riuscirebbero a stabilirsi qui. Mi sembra un bel luogo di residenza... A Nina piacerebbe molto.
Sospiro guardandomi intorno. Inizio a sentirmi debole... Devo mangiare o rischio di perdere le forze.
Mi guardo attorno. Più avanti vedo un pub, sicuramente pieno di poco di buono ubriachi fradici pronti a generare risse ovunque mettano piede.
Feccia. Ci sono altri modi per divertirsi.
Cammino verso la 'mensa' a passo spedito.
Adesso sono davanti alla porta mi guardo attorno e poi guardo all'interno del pub. C'è già chi si dà da fare scolando velocemente bottiglie di birra e cocktail dagli ingredienti sconosciuti.
Spingo la porta ed il frastuono proveniente dall'interno si intensifica.
Entro scostando un tizio che mi si era appeso al braccio.
Mi vado a sedere al bancone e subito il barman si avvicina per chiedermi cosa voglio.
"Non sono qui per diventare come loro." Dico indicando degli uomini che cantano a squarciagola.
"Ok... Se hai bisogno chiama." Mi dice sorridendo.
Sospiro. Prima o poi qualcuno si siederà accanto a me cercando di attaccare bottone. Devo solo pazientare un po.
Una ragazza dietro di me si appoggia ad uno sgabello iniziando a vomitare.
La ignoro come sono solita fare, mentre tutte le altre persone si allontanano disgustate.
Finalmente dopo 20 minuti di attesa il tipo che si era aggrappato a me all'entrata si decide ad avvicinarsi.
"Ciao!" Mi dice completamente ubriaco.
Mi giro verso di lui e sorrido cercando di essere carina.
Mi alzo, lo prendo per mano e mi dirigo verso il bagno. Entro e c'è una coppietta intenta a sbaciucchiarsi animosamente.
Appena siamo entrati hanno smesso quasi subito e si sono girati verso di me.
Li guardo e loro, come intuendo tutto, escono velocemente.
Mi giro verso la mia nuova vittima che mi guarda sorridendo come un ebete.
Gli sorrido a mia volta. Quante volte sono stata costretta a farlo? Una? Cento? Mille? Chi le conta più. Ormai è ordinaria amministrazione.
Mi avvicino a lui continuando a sorridere.
Avvicino le labbra al suo orecchio.
"Prega. Perchè è l'unica cosa che ti resta da fare." Gli sussurro.
Mi scosta guardandomi interrogativo.
"Cos-cosa vuoi dire?!" Mi chiede. Sembra terrorizzato. Chissà perchè.
Sorrido di nuovo, ma questa volta invece di essere attratto dal mio sorriso ne è terrorizzato.
Si avvicina barcollando alla porta.
Sospiro. Perchè devono sempre rendere le cose più difficili?
Un secondo e sono di fronte a lui. Lo prendo per il braccio e lo sbatto con violenza contro il muro.
Avvicino le labbra al suo collo e affondo i canini appuntiti iniziando a bere con voracità.
Lui urla, piange e prega.
Mi prega di non ucciderlo. Mi supplica. Povero illuso.
Non mi fermerò di certo per qualche lacrima.
La sua voce si affievolisce sempre di più, fino a scomparire del tutto.
E' morto. Come tutte le altre persone che sono stata costretta ad uccidere.
Stacco la bocca dal suo collo passandomi le dita sulle labbra ancora sporche di sangue e mi guardo allo specchio.
Gli occhi mi brillano, il sangue continua a colare da un lato della bocca, ho i capelli in disordine e un espressione in viso che ricorda tanto quella di un animale che ha appena divorato la sua preda. Sono un mostro.
Continuo a guardarmi allo specchio e solo dopo mi accorgo che la porta si è aperta ed è entrato un ragazzo.
Lo guardo come se fosse normale.
Lui mi guarda attentamente, osserva i lineamenti del mio viso. Poi si gira e lo vede.
Sgrano gli occhi. Cazzo. Dovevo andarmene subito invece di perdere tempo a fissarmi!
Il ragazzo ha lo sguardo inorridito. Guarda prima me e poi l'uomo a terra con nemmeno un goccio di sangue nel corpo.
Mi volto abbassando il viso. Non. Può. Più. Vivere.
Alzo il viso e in pochissimo tempo lui è contro il muro con gli occhi sbarrati e il viso contratto in una smorfia di paura.
Lo guardo bene. E' un peccato. E' un bel ragazzo, strano, ma pur sempre un bel ragazzo.
"Hai visto troppo..." Gli dico guardandolo negli occhi.
Il ragazzo stringe i denti.
Gli sorrido e mi avvicino al suo collo.
Poggio le labbra sulla pelle, mi scosto leggermente e poi vi poggio i canini affondandoli.
Il ragazzo geme per il dolore.
Il sangue inizia a scorrere all'esterno dei due buchi, bagnandomi la lingua.
...
Un secondo e sono lontana da lui, attaccata alla parete opposta che lo fisso terrorizzata.
Che cazzo è successo?!
Lo guardo: è ancora nella stessa posizione in cui era prima.
Il ragazzo si accorge che non lo sto trattenendo più e si porta una mano al collo aprendo gli occhi.
Mi fissa come chiedendosi cosa fosse successo.
"Cosa mi hai fatto?" Sussurro guardandolo ancora terrorizzata.
"Io?! Cosa mi hai fatto tu... Caso mai!" Mi dice guardandomi.
Chiudo gli occhi. Mi sento strana.
Quando li riapro lui ha fatto qualche passo avanti continuando a fissarmi.
"Bill! E' tre ore che sei in bagno, che cazzo stai facendo?" Sento dire da qualcuno fuori dal bagno.
Il ragazzo in questione si gira verso la porta e poi si gira di nuovo e mi guarda come chiedendosi 'e adesso che fai?'.
Lo guardo di rimando. Vado verso di lui e lo supero velocemente andando verso la porta ed aprendola con una tale foga da scardinarla.
"Vaffanculo..." Sibilo verso quello che resta della porta.
Mi ritrovo un ragazzo davanti molto simile al ragazzo di nome Bill.
"Alla faccia! Usa meno anabolizzanti la prossima volta!" Mi dice guardandomi con un sopracciglio alzato.
Lo fisso un momento poi mi volto verso Bill ed esco velocemente fuori dal pub.
Una volta lontana iniziano le urla.



Il capitolo prima non avevo ringraziato nessuno =S che maleducata!!!

Ringraziamenti:
- layla the punkprincess: sono contenta che ti piaccia la storia!! non sono sicura che a Bill dispiaccia così tanto!
- niky94:  adesso sai tutto xD ti ringrazio per aver recensito!
- astrid shrie: spero che nonostante l'enorme ritardo continuerai a leggere!!  comunque ecco cosa succede xD
- Ramona37: eccoti accontentata ^^ spero che l'incontro sia di tuo gradimento!
Ringrazio Dan  per aver aggiunto la storia ai preferiti e Little_Lilith e Ramona37 per averla aggiunte alle seguite!!
Ci vediamo al prossimo capitolo!!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Frheieit483