Nascita
Stanza scura tre uomini seduti attorno a un tavolo
-Il progetto procede bene Signor Strife?-
-Si signore, ma stiamo registrando dei picchi di energia per quanto riguarda l’esperimento No.i e No.x –
-E per quanto riguarda l’altro proggetto?-
-Come le ho già detto a mio parere deve essere chiuso-
-Non mi interessa il suo parere, piuttosto Signor Fire, adesso e lei che si occupa di quel progetto giusto?-
Uno degli uomini si alza e se ne va
-Si ma non sta andando affatto bene, ieri ha mostrato i primi segni di coscienza-
-E allora?-
-Ha ucciso uno dei miei scienziati-
-Bene, allora mi sembra che si stia sviluppando bene-
-Piuttosto credo che il signor Strife dovrebbe sapere il collegamento che c’è fra i tre proggetti-
-Io invece non lo trovo necessario, o ti devo ricordare il legame che uno dei figli di quest’ultimo ha avuto con No.i durante la sua provvisoria immissione nella società? Perché gli altri due soggetti non hanno fatto quest’esperienza?-
-Non erano ancora pronti-
L’allarme suona come una cantilena e la stanza si illumina di luci blu e rosse
-CHE SUCCEDE?-
Chiese uno dei uomini scattando in piedi e correndo verso il corridoio seguito dall’altro.
Quando arrivarono sul corridoio che permetteva l’accesso ai laboratori ciò che videro davanti a loro
fu qualcosa di spaventoso: corpi mutilati e sangue ovunque.
Corsero verso l’ultima stanza e aprirono la porta: due ragazze e un ragazzo vestiti con dei cappotti
neri erano seduti su una delle scrivanie e la figura più alta era intenta a leccarsi una delle mani
guantate
-Aqua-sun, cosa ne facciamo di questi due umani?- chiese la ragazza più piccola con voce infantile
-Non lo so No.i, tu cosa proponi No.x-
-Io propongo di farli in tanti piccoli pezzettini- disse il ragazzo parlando anche lui come se fosse un
Bambino che chiede qualcosa alla madre
-No, ora non voglio, comunque è ora di togliervi i vostri nomi da laboratorio, chiaro Nox e Xion?-
- Siiiiiiiiiii ci piacciono i nostri nuovi nomi- risposero all’unisono
-Signor Xemnas sono vivi- disse uno dei due uomini
-Lo vedo, è meraviglioso- rispose l’altro.
I tre non li deganarono nemmeno di uno sguardo e se ne andarono saltando giù dalla finestra.