»Please,
please me.
Reclino la testa sulla parte destra del mio corpo, abbandonandomi dolcemente a pensieri che da tanto tenevo a tacere, coperti da infiniti strati di polvere.
Mi hai abbandonata, dimenticata.
Lasciata sola in quell'angolo del tuo cuore dominato dai ricordi.
Quante volte mi hai trascinata a letto con te, stringendomi forte?
Era come se tutta la felicità del mondo si fosse concentrata in me, allora.
E anche quando piangevi, ed il mondo esterno minava alla tua felicità, io c'ero.
Io. Ero lì.
Tu mi abbracciavi, avevi bisogno di me.
Io ero la cura ad ogni tua malattia del cuore.
E adesso?
Guardami, adesso.
Che cosa vedi nei miei occhi?
Nulla. Non vedi niente, ovvio.
Dopotutto... non sono altro che una tenera, soffice, giraffa di peluche.