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Autore: LadyArtemis    27/02/2010    4 recensioni
Le nostre anime vagheranno lontane, tenendosi per mano, da qualche parte. E’ l’unica cosa che mi far stare bene. La mia unica consolazione. Voglio solo che tu rimarrai per sempre al mio fianco, anche non amandoti”.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aaron Hotchner, Emily Prentiss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: LadyArtemis

Titolo: Non Amarmi

Rating: G

Categoria: Introspettivo/Sentimentale

Avvertimenti: SongFic

Personaggi: Aaron Hotchner/ Emily Prentiss

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, ma sono di Jeff Davis. Criminal Minds appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro.

Note: Questa è la mia prima songfic come esperimento. La storia è ambientata nell’episodio 5x01 “Nameless, Faceless”. Il titolo della storia è tratto dall’omonima canzone di Francesca Alotta e Aleandro Baldi. Anche se non sono una shipper per questa coppia, ma, ascoltando questa canzone, ho subito pensato a loro e ho deciso di mettere su carta. Buona lettura!

 

Non Amarmi

 

Emily/Aaron

 

“Infermiera, dove si trova la camera del signor Hotchner?” – chiese Emily, con gran affanno.

“Secondo piano, camera 30” – rispose.

Emily raggiunse la camera. Qualcosa la esitava.

Emily cosa aspetti? Devi aprire la porta. Quella porta! Che cosa hai paura? Vai da lui, anche se il tuo cuore non vorrebbe.

Entrò e vide Aaron disteso sul letto. Quel silenzio era come una lama che lacerava la pelle di Emily. Poté sentire le ferite che aveva Aaron sul suo petto bianco. Poi si avvicinò lentamente verso lui, osservando il suo corpo avvolto dal lenzuolo. Si sedette.

“Questo è il dolore che stai provando adesso, Aaron? Perciò non vuoi aprire gli occhi?”. Emily ripensò quella sera.

 

Dimmi perche' piangi di felicita' e perche' non mangi ora non mi va dimmi

perche' stringi forte le mie mani

e coi tuoi pensieri ti allontani....
io ti voglio bene questo non lo so
stupido testone dubbi non ne ho
anche se il futuro ha dei muri enormi
io non ho paura e voglio innamorarmi.

 

 

Pioveva. Stavano camminando solo loro due. Emily ed Aaron. Poi lui si fermò, distratto dal volto di Emily.

“Perché stai piangendo, Emily?”

“No, Aaron, non sto piangendo. E’ la pioggia che sta bagnando il mio viso” – rise.

Aaron, da esperto profiler, sapeva benissimo che stava mentendo. Con il suo cappotto, cercò di asciugare le sue guance rosee. “Che cosa hai, Emily?” .

“Non riesco proprio a ingannarti, vero?” – ironizzò Emily. Ma pensò che fosse il momento di dire quello che si sentiva dentro. La sua reazione era motivata. La sua mente e il suo cuore non reggevano più. Strinse le mani di Aaron e si avvicinò ai suoi occhi.

“Sono felice, Aaron. Sono felice quando ascolto il mio nome uscire dalla tua bocca. Sono felice quando ti preoccupi per me. Io e te siamo uguali: vittime di una vita che non ci permette di stringere forte ciò che amiamo. Il mio cuore è stato sepolto da troppo tempo dal rimorso, dalla nostalgia e dalla mancanza di amore. Non ho paura del futuro, che ci porterà lontani e ci ferirà, ma voglio rinascere amandoti. Voglio scrivere questo nuovo capitolo della mia vita con te. Solo te”.

 

Non amarmi per il gusto di qualcosa di diverso
ma tu credi che sia giusto stare insieme a tempo perso
non amarmi e mi accorgo quant'e' vera una bugia
se il tuo amore non valgo non amarmi ma non mandarmi via.
Non amarmi perche' vivo all'ombra  non amarmi per cambiare il mondo
tanto il mondo non si cambia e siamo tutti specchi

fatti per guardarsi e diventare soli e vecchi

 

Aaron fu colpito da quelle parole. Desiderava ardentemente sentirle da lei. Solo lei. Ma non lo faceva sentire meglio. Lasciò le sue mani.

“Con me, Emily? Non puoi. Non puoi amarmi. Tu vuoi qualcosa di nuovo nella tua vita per dimenticare il passato. Io non posso cambiare. Questo lavoro mi fa sprofondare nell’oscurità e non voglio che tu cada insieme a me. Per quanto lo possa evitare, non riesco a farne almeno. Non sono all’altezza del tuo amore; perciò ti chiedo di non amarmi”.

 

Emily però non si arrendeva; voleva fare breccia nel suo cuore, perché dentro di sé sentiva che provava anche lui i suoi stessi sentimenti. Ristrinse di nuovo le sue mani fredde.

“Come puoi dirmi questo! E’ solo una bugia. Se tu hai paura di farmi soffrire, io ho paura di perderti. Credi che voglia tutto questo solo per me? Voglio renderti felice perché so cosa significa rimanere soli e per superare ciò, si cerca di dare il meglio in altre cose, non sapendo più come amare. La tua sola presenza dà senso ai miei giorni” . Emily poggiò il suo capo sul petto di lui. Aaron la coprì dalla pioggia con il suo abbraccio.

 

Non amarmi per morire dentro
in una guerra di rimpianti e di ripensamenti
non amarmi per restare a terra
invece di volare come questo nostro amore deve fare.
Piovono parole su questa citta' se la gente vuole ma quanto male fa
noi ci alziamo in volo e loro sono fermi

sola in mezzo a questo cielo non lasciarmi...

 

Emily si avvicinò ad Aaron e cominciò a parlargli.

“Aaron. Probabilmente non riuscirai a sentirmi, ma mi basta che adesso sto qui accanto a te per dirti queste parole. Sai sto ripensando a quella serata piovosa. Quell’abbraccio. Volevo che non terminasse mai. La pioggia scivolava lentamente sui nostri corpi rendendoci più liberi. Ma poi tutto finì. Ho sofferto tanto per quello che è successo ma ho capito che avevi ragione. Non amarmi. Il nostro amore è destinato a naufragare nei nostri sogni. Ma va bene così. Sono stata egoista, perché ti volevo troppo. Volevo donarti la felicità. E invece? Ora tu sei qui. Ti ho lasciato da solo, mentre tu hai sempre preso parte delle mie battaglie. Come Matthew: lui ha dato tutto per me e io cosa gli ho dato? Niente. Solo sofferenza e guai. L’ho allontanato dalla sua casa e dalla sua famiglia.  Non voglio fare questo anche con te. Però, Aaron, queste parole sono dettate dalla mia ragione. Il mio cuore mi dice di continuarti ad amare anche se non lo vuoi”.

Emily prese la mano fredda di Aaron e la bagnò con le sue lacrime. I suoi pensieri erano ancora rivolti a quella serata.

 

Non lasciarmi, non lasciarmi
ho sbagliato voglio dire non amarmi
non spezzare le mie armi
e il mio cuore con questi non amarmi
non amarmi per il rosso della rabbia che c'e' in noi
tu lo sai che non posso non amarti nemmeno se non vuoi.
Non amarmi ti faro' soffrire
negli inverni che ci sono a volte nel mio cuore
non amarmi per dimenticare ne' per vendicarti
ma soltanto per amore non amarmi

 

Aaron continuava a stringere Emily. Voleva sentire il suo corpo. Sembrava che la sua agonia stesse svanendo. Il rumore della pioggia rendeva tutto perfetto. Ma cominciò a sentire i suoi pensieri.

Non puoi permetterti questo. Non amarla. Tu devi solo pensare al tuo dovere. A Foyet. Non puoi pensare alla felicità. Gli altri hanno bisogno di te. Non amarla.

Aaron stava impazzendo. Il profumo di Emily lo tentava. La sua mente diceva di no. Si staccò improvvisamente da lei.

“Emily, vai via ti prego”. Emily rimase senza parole. Allungo la mano per toccarlo, ma lui si allontanava sempre di più.

“Non vado da nessuna parte, Aaron. Rimango qui con te” – rispose con tono deciso.

“Non rimanere qui con me, Emily” - esclamò.

“Non mandarmi via, Aaron. Dimmi cosa ti fa allontanare da noi. Voglio capire perché stai distruggendo la speranza di un nuovo inizio. Non amarmi per dimenticare i tuoi errori. Amami con tutto te stesso. Io sono qui. Anche se mi chiedi di non amarti, io non lo farò mai!”.

Emily lentamente dirigeva le sue labbra bagnate verso quelle di Aaron. La spinse via.

“Vattene, Emily. Non te lo voglio più ripetere!” – urlò con impeto.

Emily non riuscì a sopportare tutto questo. Scappò via, accompagnata dalla pioggia che divenne sempre più forte, come se il cielo piangesse insieme a lei.

 

Aaron arrivò a casa. Il suo cappotto lo aveva lasciato ad Emily. Rimase fermo, bagnato, a fissare lo specchio.

“Perdonami, Emily. Non voglio che tu mi lasci. La cosa che non potrei mai sopportare è vedere la tua sofferenza nel tuo candido volto. Quel volto che mi dà una ragione. E’ una luce che rischiara il mio cammino oscuro. Tu sei sempre rimasta al mio fianco. Non mi hai mai tradito. Hai rischiato tutto ciò che ha conquistato per non deludermi. E io invece? Niente. Come con Haley: lei mi ha regalato la cosa più preziosa della mia vita. Il mio piccolo Jack. E io l’ho lasciata, rimanendo solo con foto e fogli. Sono destinato ad essere incatenato a questo sacrificio, ma io voglio che tu sia libera di volare, così ti posso ammirare quaggiù con sorriso. I nostri corpi non potranno mai avvicinarsi. Ma saremo sempre legati. Le nostre anime vagheranno lontane, tenendosi per mano, da qualche parte. E’ l’unica cosa che mi far stare bene. La mia unica consolazione. Voglio solo che tu rimarrai per sempre al mio fianco, anche non amandoti”.

 

Non amarmi e ci voliamo incontro
e ci caschiamo l'uno dentro l'altro sorridendo.
Questo amore e' bello come il sole
dopo un acquazzone come due aquiloni
stretti per la mano

 

“Signora, è terminato l’orario delle visite. La prego di uscire dalla camera” – disse gentilmente l’infermiera.

 

Emily lasciò la mano di Aaron e, prima di andarsene, si avvicinò alla sua bocca.

“Aaron, ora devo andare. Però devi farmi una promessa. Devi aprire gli occhi. Darei qualsiasi cosa per rivederli di nuovo. Ti prometto che non ti aspetterò più nella mia vita, ma rimarrò sempre al tuo fianco. Sarò la tua ombra e ti veglierò silenziosa ogni volta che starai male. Ma devi aprire gli occhi. Me lo prometti? Ecco, mi è venuta un’idea! Guarda che cosa ho? Il tuo cappotto. Mi ha protetta dalla pioggia. E’ ancora bagnato. Ora però ti devi svegliare”.

 

Detto ciò, Emily lasciò il cappotto sul letto e posò le sue labbra sulla fronte di Aaron. Poi si diresse lentamente sulla porta, trascinandosi con sé il peso della malinconia.

“Ciao, Aaron” – disse e chiuse la porta.

 

Dopo pochi minuti, Aaron si svegliò. Aveva sentito tutto.

“Sono sicuro di aver sentito la voce di Emily. Sarà stato solo un sogno?” – pensò ad alta voce. Poi vide il cappotto. Quello che aveva dato ad Emily per coprirla dalla pioggia.

 

Non era un sogno. C’eri davvero tu. Ho sentito le tue parole. Una per una. Sento ancora il tuo profumo. Lo stesso di quella sera. Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me. C’è una luce che attraversa la finestra e si dirige sui miei occhi. Sei tu. Sento la tua presenza. Posso vederti.

Ho mantenuto la promessa, Emily.

  
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