1. Una vacanza interrotta

Era una mattinata serena, verso le 10 il sole era alto e splendente nel cielo e la spiaggia già fin troppo affollata.
-Te l'avevo detto che ci saremmo dovute svegliare prima! Ora faremo davvero fatica a trovare un buco per sdraiarci!-
Chichi, una moretta con la frangetta e i capelli raccolti in una coda alta fece capolino all'ingresso dello stabilimento balneare di Palm Beach (nome originale davvero!), con una mano teneva una grande borsa da mare e con l'altra faceva attenzione che il pareo sotto il quale portava un costume intero viola non si sollevasse, come a volersi coprire da tutti gli occhi indiscreti presenti in spiaggia.
-Sempre a lamentarti! Non ti preoccupare te lo trovo io il posto!-
Dietro di lei Bulma sbuffava, un paio di grossi occhiali le nascondevano gli occhi celesti ancora assonnati. Portò una mano a sistemare la frangetta dei capelli azzurrini e mossi lunghi fino alle spalle, lisciò poi con veloce gesto la maglietta arancione che copriva un bikini nero e sgambato e sorrise osservando la spiaggia. Le due camminarono per qualche metro, poi Bulma con fare autoritario trascinò l'amica verso un punto della spiaggia e vi si fermò, con espressione trionfante dipinta sul bel volto.
-Visto brontolona? Te e le tue previsioni sempre catastrofiche! Un po' di ottimismo!-
Chichi la guardò con espressione corrucciata, poi tirò fuori due teli da mare e ne diede uno all'amica. Le due stesero gli asciugamani e si misero in costume, sedendosi subito dopo continuando a guardarsi attorno. La mora poi parlò.
-Certo che è proprio affollata! Se avessimo rimandato la vacanza di una settimana ci saremmo trovate in mezzo a questo putiferio!-
-Come sei esagerata!- la rimbeccò Bulma -Se volevi fare una vacanza di solitudine potevi andare alle terme con i vecchietti! Ad ogni modo, non ci posso credere che domani sia già il giorno della partenza, queste vacanze sono volate!- esclamò, ed era vero. Erano già passati sei giorni da quando erano arrivate a Palm Beach, l'indomani sarebbero dovute tornare a West Town ma cosa ancor più drammatica mancava solo una settimana alla fine delle vacanze! Rimasero entrambe in silenzio, forse perse ognuna nelle proprie riflessioni, poi Bulma con un musetto triste si voltò verso l'amica.
-Non ho proprio voglia di tornare a scuola!- esclamò quasi piagniuccolando.
-Ma come, cosa dici?- la guardò sbigottita l'amica -Te ami la scuola! Sei nata per studiare! Non sei la migliore studentessa del liceo così per caso!- quasi scandalizzata osservava Bulma con occhi strabuzzati.
-Si... Ma... Non lo so... Non ho più voglia... Non mi stimola più come ambiente! Sempre le stesse persone!-
-Già! Le stesse persone...- lo sguardo di Chichi si fece sognante, intrecciò le manine sotto il mento e si sollevò, andando a guardare il cielo. Bulma rise fragorosamente, nonostante l'aspetto da principessina perfettina alle volte riusciva ad essere proprio grezza.
-Smettila di pensare a Goku! Giuro che se quest'anno passate di nuovo tutto il tempo a fare i piccioncini super appiccicosi e nauseabondi vi mangio a tutti e due!-
-Ma come... Ma che dici!!!- al solo pensiero del suo fidanzato Chichi arrossì, lo sguardo commosso perso in chissà quali pensieri romantici -Noi ci amiamo, che cosa possiamo farci? La tua poca fiducia nell'amore non scalfirà le mie certezze!-
Bulma ci pensò su. In effetti non credeva proprio nell'amore, anche se aveva un fidanzato da quasi un anno non si capacitava di come poco le importasse questa cosa. Le persone innamorate dovevano per forza fare come Chichi , la quale ogni istante non aveva che Goku nella testa. Eppure Yamcha non era stato presente nei suoi pensieri quasi per niente durante quei due mesi, oltretutto si erano visti poco anche perchè gli impegni sportivi di lui, allenamenti e campo estivo di baseball, gli avevano impedito di tartassare la povera Bulma di telefonate.
Rimasero di nuovo in silenzio, entrambe si sdraiarono a pancia in giù e chiusero gli occhi, cullate dagli schiamazzi dei bambini, dal chiacchiericcio dei vicini e dal rumore monotono delle onde del mare.
-La signorina Brief è pregata di recarsi alla reception! La signorina Brief è pregata di recarsi alla reception con urgenza!-
L'altoparlante dello stabilimento balneare tuonò all'improvviso, sebbene la voce fosse quella gradevole di una simpatica ragazza, e le due amiche non poterono fare a meno di scattare a sedersi sui teli, quasi spaventate. Si guardarono un istante, Bulma si tolse gli occhiali da sole lasciandoli sul telo mentre Chichi recuperò la borsa, non fidandosi ad abbandonarla incustodita, e si avviarono quindi verso l'entrata della spiaggia.
-Sono la signorina Brief! Mi avete chiamata tramite l'altoparlante!- una Bulma un po' scocciata per essere stata disturbata all'improvvisò parlò acida verso la ragazza della reception. Quella le sorrise gentilmente non badando ai modo poco cordiali, quasi snob, della ragazza poco più giovane di lei che le stava di fronte.
-C'è una telefonata per lei, signorina!- le porse il telefono continuando a sorriderle.
-Pronto? Si sono io! Cos'è successo? ...... - attimi di silenzio, Bulma abbassò lo sguardo mentre Chichi la osservò preoccupata -Ci dev'essere un errore... No... ........ Non è possibile...- lasciò cadere il telefono, lo sguardo perso in un punto non definito del pavimento.
-Bulma!- la chiamò raccogliendo tempestivamente il telefono e porgendolo alla ragazza della reception che le osservava con interesse -Bulma che cosa succede? Parla!- prese l'amica per le spalle come a volerla scuotere.
-C'è... C'è stato un incidente ai laboratori...- Bulma iniziò a parlare con un filo di voce -Mio padre... Mia madre... Loro... Loro... Sono morti...-
Chichi sgranò gli occhi, abbracciando subito l'amica che dava segno di un grande shock per la notizia ricevuta, mentre la ragazza della reception si portò una mano alla bocca, quasi si sentisse in colpa per aver passato a quella ragazzina quella orrenda telefonata. Bulma si abbandonò nell'abbraccio della sua migliore amica quasi fosse svenuta, gli occhi chiusi che tuttavia non riuscirono ad espellere neanche una lacrima. Tutto in lei sembrava essersi fermato, tranne il cuore che batteva così veloce da sembrare sul punto di uscirle dal petto.

Ciao a tutto il pubblico di EFP! Questo non è il mio primo esperimento, erano anni che non scrivevo più una storia e non so davvero come sia andato questo mio ritorno alle origini... Spero che qualcuno abbia il coraggio di leggere quello che ho scritto! E per eventuali verdure pronte ad essermi gentilmente tirate, vi informo che la mia cricetina sarà ben lieta di averle tutte belle raccolte in questo cestino ----> (\///) Si lo so non sembra un cestino, ma un po' di fantasia coraggio!! Bene questo era il primo capitolo, ovviamente qualora qualcuno abbia suggerimenti e critiche sono lietissima di accoglierle, il secondo capitolo l'ho già quasi del tutto finito ma aspetterò qualche giorno a pubblicarlo, così per vedere le reazioni al primo...
Un bacione a chi riuscirà a leggere queste parole di una scrittrice decaduta e arrugginita! ^___^