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Autore: _Frah    01/03/2010    4 recensioni
sorridente passeggio per le vie vicino al The Wiltern di Los Angeles, teatro dove stasera i Jonas Brothers si esibiranno. scatenati come sempre, con la voglia di fare musica, di viverla e di far si che emozioni. e, dal sold out che hanno avuto, anche questa sera, devo dire che ci sono riusciti alla grande. qualche ragazza che si aggira dà li mi guarda, cercando di capire il perché sono uscita da quella porta e se conosco i suo i idoli. scuoto la testa sorridendo, cercando di immaginarmi la scena di quando Joseph vedrà il mio scherzo.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prova, prova

ecco le ultime parole che sento prima di chiudermi alle spalle la porta di emergenza. il sole mi acceca e indosso subito i miei Ray-Ban abbinati alla maglietta, in questo caso azzurri. sorridente passeggio per le vie vicino al The Wiltern di Los Angeles, teatro dove stasera i Jonas Brothers si esibiranno. scatenati come sempre, con la voglia di fare musica, di viverla e di far si che emozioni. e, dal sold out che hanno avuto, anche questa sera, devo dire che ci sono riusciti alla grande. qualche ragazza che si aggira dà li mi guarda, cercandodi capire il perché sono uscita da quella porta e se conosco i suo i idoli. scuoto la testa sorridendo, cercando di immaginarmi la scena di quando Joseph vedrà il mio scherzo.

intanto, in teatro …

prendo dal tavolino il mio microfono. esatto, il mio microfono; con una bella etichetta con scritto “Joe”. non ci si può sbagliare. salgo sul palco, facendo finta che sia già la serata. Alzo le braccia – JonasJonasJonas – cerco di imitare le fan scatenate. Nick mi guarda e scuote la testa, oramai senza speranze di avere almeno un fratello normale. – Joeee seeeei il miglioreee – continuo ad imitare, girovagando intorno a Nick, che intanto ride – si fratello, credici – dice prendendo da terra la sua Gibson. alzo il sopracciglio in senso di disapprovazione e incastro il microfono nel beccuccio dell’asta e batto il tempo contro la coscia con la mano, muovendo anche un po’ la testa. Nick comincia a cantare S.O.S …

“Told you I made dinner plans
For you and me and no one else
That don't include your crazy friends
Well I'm done
With awkward situation's empty
conversations”

mi preparo per la “mia” parte e…

“Uuuuuh this is an S.O.S”

tutti mi fissano. con due dita batto sul microfono, sorrido. – scarico! ma non l’avete controllati prima? – chiedo hai tecnici sotto il palco. l’ultimo arrivato è nervoso, corre verso di me – io non capisco. li ho controllati tre volte, tre volte! mi licenziano mi licenziano – dice velocemente, molto nervoso. lo guardo divertito – stai calmo! saranno delle pile difettose – dico mentre svito la parte inferiore del microfono e infatti non c’è una pila ma un bigliettino, bianco. si intravedono le linee sottili sul viola, tipiche dei quaderni. sorrido, ho una vaga idea del responsabile di tutto questo.  oh, in questo caso della responsabile. scuoto la testa sorridendo, lascio il microfono nelle mani del tecnico inesperto e mi siedo sul bordo del palco. leggo il biglietto con sottofondo la base di When You Look Me In The Eyes che, intanto, Nick sta provando.

 “Ti Amo. sembrerà un modo bizzarro di dirtelo ma, non so, mi è sembrato originale. oramai ti e vi seguo dappertutto da cinque mesi, da giorno che mi hai reso tua; quando mi hai preso le mani e l’hai messe sul tuo cuore, sorridendo, facendomi emozionare ed innamorare di te alla follia. dici sempre che il mondo esterno non è pronto per noi. ma a me non importa. siamo io e te, e viviamo nel nostro mondo fatto di sogni e realtà. tiamo tiamo tiamo tiamo tiamo. non smetterò mai di dirtelo, e spero neanche tu. perché Joe, non so come tu abbia fatto … ma mi hai cambiato la vita.

with love Francy„

ripiego il bigliettino con cura e mi alzo, mettendolo nella tasca di dietro. scendo i quattro/cinque scalini del palco e inizio a correre verso la porta di emergenza, da dove l’ho vista uscire, ignorando le urla di tutti. mi ritrovo fuori, con il pericolo che le fan mi becchino. la vedo, la sua maglietta azzurra non si può non notare subito.  sorrido e gli corro incontro, più carico che mai. la prendo per mano e la giro verso di me, spaventata e incuriosita – Joe ma che ci fai qui? – mi chiede sorridendo. quel sorriso, che mi lascia ogni volta senza parole. gli accarezzo una guancia, delimitando, poi, le sue labbra. la guardo negli occhi. gli prendo il viso tra le mani e la bacio dolcemente, così, in mezzo a tutti. fregandomene dei paparazzi, del vociare e del casino che ci circonda. mi cinge il collo con le braccia e l’avvicino a me abbracciandola.  mi stacco delicatamente, creando quel suono che solo due bocche possono fare. – il mondo ora è pronto per noi. ma in realtà lo è sempre stato. volevo solo assaporare per bene il nostro inizio. – gli sussurro nell’orecchio, sentendo il suo buon profumo di pesca che emanano i capelli. la sento sorridere. la bacio di nuovo – ti amo – gli dico guardandola negli occhi, appoggiandomi sulla sua fronte. lei chiude gli occhi, sorridendo, godendosi quel momento tutto nostro, magico, unico. solo in quel momento mi accorgo che qualcosa mi tira dal bordo della maglietta. mi giro e vedo una bimba, sui sei anni circa, che sorride tirandomi la maglietta con una mano e nell’altra tenendo un foglietto con una penna. gli si illuminano gli occhi quando, finalmente mi metto in ginocchio per arrivare alla sua altezza – vuoi un autografo? – lei mi annuisce arrossendo un po’, mi passa il foglietto e glielo firmo, oramai abituato. – posso fare una foto con voi due? – chiede sottovoce, un po’ imbarazzata. Francesca intanto si gira verso di noi dopo aver sentito “voi due”. sorrido e la prendo in braccio. si toglie la fotocamera del collo e Francesca la prende, già sapendo cosa fare. allontana la fotocamera e cerca di inquadrare i nostri visi sorridenti. clik, scattata. guardiamo il risultato e alla bambina sorride a 35 denti. grazie a lei quella giornata sarà ricordata, attraverso una foto, attraverso i nostri cuori.

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ecco quì la mìa *mmm* seconda FF. è nata così, senza un perchè. ma, secondo me, tutte le cose nascono senza un perchè. il concetto e la motivazione si capisce solo dopo (: spero piaccia *-* commentate sia in bene che in male. accetto critiche e consiglio. anzi fateli!!

- I Jonas Brothers, in questo casa Nicholas Jerry e Joseph Adam non mi appartengono (purtroppo) e questa storia è completamente inventata. non è a scopi di lucro e non vuole assolutamente raccontare la vita privata dei Jonas. La Francesca mi appartiene, è dentro di me. sono io xD -

PS: mì scuso per ìl GRAVìSSìMO ERRORE nell'ìmmagìne ç_ç la fretta porta a questo ><

   
 
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