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Autore: rekichan    06/03/2010    11 recensioni
5 Marzo: YAOI DAY
È tutto sbagliato. Sta sbagliando tutto. Non può tornare indietro. Non può lasciarsi alle spalle tutto quello che è stato.
Accettare la mano di Naruto significherebbe ritrattare, tornare sui suoi passi, ammettere che ciò che ha fatto – ciò per cui ha vissuto – è stato inutile.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A Kei, il mio grande amore,

A tutte le yaoi fan, in questa giornata speciale dedicata a noi.

 

[La terza scelta]

 

«Sai perché tutti mi odiavano quando ero piccolo… perché io ho il nove code dentro di me.»

Sasuke lo fissa, lievemente esasperato da quel discorso strappalacrime e buonista che Naruto sicuramente si prepara a fare. È indispettito da tutto quel continuo parlare invece di combattere; dalla sua malsana abitudine di essere così loquace. Potrebbe attaccarlo ora, mentre è intento a farfugliare storie sull’amicizia e sul passato triste e solo che hanno condiviso. Potrebbe, ma non lo fa. La voce di Naruto scorre come il gorgogliare di un ruscello. In un certo senso, placa i suoi istinti omicidi.
Ma non è disposto ad ammettere che quella voce gli da tranquillità. Non vuole, semplicemente. Così rimane in silenzio ad ascoltare quella che sarà la solita predica, giustificando a se stesso la scarsa voglia di ucciderlo con un pacato: «Lasciamogli dire le sue ultime parole.»

«Anche io li ho odiati tutti. Volevo vendicarmi di tutti loro.»

Ecco, questo è interessante. Naruto ha catturato la sua attenzione. Al: “Però io sono andato avanti perché avevo degli amici”, quel dobe ha sostituito qualcosa di molto più reale. Tra sé, Sasuke sorride di fronte alla consapevolezza di averlo sempre saputo: Naruto non è così buono come sembra. Non sarebbe stato umano.
Eppure, questa certezza lo spaventa ancora di più. È solo un altro punto in comune – l’ennesimo – che Sasuke si ostina ad ignorare.

«Un passo sbagliato e anche io probabilmente penserei le terribili cose che pensi tu. Ho pensato che non avrei mai avuto un vero legame con nessuno, non finché ho incontrato gente come te e il sensei Iruka.»

«…»

Sasuke aggrotta un sopracciglio. Si morde lievemente il labbro inferiore. Il discorso del dobe lo sconcerta; lo lascia perplesso, confuso, spaventato.
Quella sensazione non gli piace; non ama quel groppo allo stomaco che comincia a ritrovarsi. È come se le sue viscere si fossero annodate e un sasso stesse cercando di salire fino alla sua bocca, per uscire.
Ha voglia di rispondere; di urlare; ma non riesce a fare altro che tacere. Forse non è stata una buona idea farlo parlare. Forse…

«Sapevo che tu eri sempre solo. Mi sentivo  meglio sapendo che ci fosse qualcuno come me… mi rendeva felice!»

Anche lui aveva provato quel sollievo, scoprendo l’esistenza di Naruto. Il sasso nella gola preme sempre più per uscire. Vorrebbe dirgli che anche lui si era sentito felice, al sapere di non essere solo; che anche lui aveva provato gioia nel sapere che qualcuno condivideva la sua solitudine. Ma dopo come giustificare ogni sua azione? Come spiegare – comecomecome? – quello che lo aveva condotto a quel punto? Naruto affermava che era stato il conoscerlo ad impedirgli di essere quello che lui era faticosamente diventato. Eppure, con Sasuke quel gioco non aveva funzionato. Quando si era accorto che Naruto lo stava per raggiungere, quando il suo rivale aveva cominciato a mostrare miglioramenti, mentre lui, sebbene sempre un passo avanti, restava fermo al solito punto, senza riuscire a muoversi; quando si era reso conto che Naruto era la lepre e lui la tartaruga che si muove adagio, adagio… Era impazzito. E lo invidiava. Lo invidiava perché lui aveva saputo cogliere il meglio dalla vita, invece di affogare nell’odio e nel rancore; perché Naruto, a differenza sua, aveva saputo guardare oltre il desiderio di vendetta. In un certo senso, era anche più subdolo, più crudele: fagli vedere che non ti importa, che non possono toccarti, che sei superiore. Naruto si era elevato; Sasuke si era abbassato al livello dei suoi aguzzini.

«Sono felice di averti incontrato.»

Le parole conclusive di Naruto risuonano come uno schiaffo nel silenzio che li circonda. Sasuke non sa cosa rispondere; non sa come reagire. Sente un “Anche io” premere per uscire fuori, insieme a qualcos’altro. Un sentimento sbagliato che gli preme sulle viscere; un desiderio di prendere Naruto, abbracciarlo e piangere; il bisogno di mostrarsi debole di fronte a qualcuno che – lo sa, adesso lo sa – finalmente può capirlo.
Però inghiotte. È tutto sbagliato. Sta sbagliando tutto. Non può tornare indietro. Non può lasciarsi alle spalle tutto quello che è stato. Accettare la mano di Naruto significherebbe ritrattare, tornare sui suoi passi, ammettere che ciò che ha fatto – ciò per cui ha vissuto – è stato inutile.
Rifiuta ancora quella mano. La scaccia col più violento degli schiaffi. Tanto sa che Naruto gliela tenderà di nuovo, o lo ucciderà. Non ne è cosciente, ma è una delle sue poche sicurezze. La sua presenza; il suo continuo averlo cercato… Sasuke non lo ammetterà, ma gli piace stare un passo avanti a lui, farsi inseguire. Gli da la sensazione di sentirsi amato, desiderato, voluto. E nessuno lo fa intensamente come Naruto.
D’altronde, Sasuke non vuole che nessun altro lo faccia.

«È tempo di fare la tua scelta: uccidermi e diventare eroe, o morire per mano mia come una delle mie vittime.»

Quanto sono sbagliate quelle parole. Sasuke stesso lo sa e Naruto sembra averlo intuito. C’è una terza scelta, ma Sasuke non si sente ancora pronto ad affrontarla. Lo farà poi. Sa che lo farà. Ma quello è il loro combattimento; la loro resa dei conti. Quello è il loro momento. Sorride, mentre riprendono a combattere. Chidori contro Rasengan; Fulmine contro Vento; Fuoco contro Fuoco. Due ragazzi che si inseguono ed una terza scelta non detta, ma che sanno esserci.

«Prima o poi, dobe.»

 

 

N/A: scritta per festeggiare lo yaoi day (5-03-10) e basata sul 485.
Amo Kishimoto, finalmente Sasuke e Naruto sono tornati Sasuke e Naruto e non potevo non scrivere su di loro.
Parafrasando Princess: “Il SasuNaru è la Verità dello Yaoi”.
Quindi omaggiateli.

   
 
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